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Mobilitiamoci

Rete di associazioni e cittadini contro il degrado di Roma

http://www.mobilitiamoci.org/

mobilitiamoci@mobilitiamoci.org

Mobilitiamoci testata

 I promotori sono

Mario Attorre, consigliere Italia Nostra-Roma

Alberto  Benzoni , presidente Roma Nuovo Secolo

Eugenio Borgia,ordinario di   pianificazione dei  trasporti, facoltà di Ingegneria de   “La Sapienza”

Umberto De Martino, presidente del Circolo Fratelli Rosselli Roma

Vito De Russis , presidente Assopedoni

Vittorio Emiliani, presidente Comitato  per la Bellezza

Maurizio Fiasco, sociologo, esperto di sicurezza e di formazione delle forze di polizia

Giuseppe Imbesi, ordinario di Urbanistica alla Sapienza

Giuseppe Lo Mastro, presidente Istituto Internazionale per il Consumo e l’Ambiente

Lorenzo Parlati, Legambiente Lazio

Giuseppe Scaramuzza ,  Cittadinanzattiva Lazio

Tullio Spadone, consigliere Assochange

Carlo Troilo, esperto di comunicazione

Alla rete ha recentemente aderito la associazione AMUSE (Associazione degli Amici del II Municipio)

Mobilitiamoci intende promuovere collegamenti con altri coordinamenti e reti finalizzati alla partecipazione attiva dei cittadini,alla trasparenza e legalità ed alle regole di buona gestione nell’interesse della mobilità,vivibilità e decoro dell’area metropolitana. A questo scopo ha già stabilito positivi  contatti con il Coordinamento delle Associazioni Laziali per la Mobilità Alternativa ( C.A.L.M.A),il Coordinamento dei Residenti  Citta Storica ed altri sono in corso.

 Come nasce MOBILITIAMOCI

La constatazione che le attività svolte nel decennio trascorso dalla sua costituzione avevano condotto a  ben scarsi risultati  rispetto alla accentuazione del degrado della città  ha indotto Roma Nuovo Secolo a ricercare  un nuovo approccio.Avviati una serie di contatti,confronti e chiarimenti è stato possibile definire un disegno  di collaborazione in cui, facendo leva sulle  specificità di ogni aderente ,si possono rappresentare alle amministrazioni interessate le giuste richieste di miglioramento della vivibilità,di quallità e  trasparenza della gestione ,di tutela della sicurezza e della salute,nonchè di partecipazione dei cittadini.Il Memorandum di Intenti che segue illustra i termini di questa collaborazione  e le associazioni e cittadini coinvolti.

Premesso che

–    la qualità della vita dei cittadini romani ha subito nel tempo un percepibile degrado  sotto diversi aspetti (mobilità, decoro, nettezza urbana, inquinamento atmosferico e acustico, ecc.) –   è necessario uno sforzo congiunto di una diversità e pluralità di espressioni della società civile per raggiungere una” massa critica” in grado di  impegnare le istituzioni responsabili avvalendosi anche delle moderne tecnologie informatiche-   gli standard di qualità della vita di Roma devono commisurarsi a quelli di altre capitali europee comparabili per dimensioni e per storia-    per innescare un meccanismo virtuoso di mobilitazione cittadina è necessario ottenere dei risultati concreti, anche se limitati, a scadenza relativamente breve-    è quindi necessario avviare delle vertenze con  modalità che evitino il solito rimpallo di responsabilità e di rinvio nel tempo con l’alibi  della altrettanto solita mancanza di risorseLe nostre associazioni – danno vita ad una rete di associazioni e cittadini  per  promuovere una serie di iniziative/eventi  volti a denunciare e contrastare il degrado di Roma: – rilevano che il degrado  colpisce  la qualità della vita dei cittadini ma anche il loro rapporto con le amministrazioni per cui tante legittime richieste, sollecitazioni e istanze  vengono ignorate. Mentre si registra una rilevante partecipazioni dei cittadini rilevabile dalle centinaia di comitati, associazioni e gruppi di cittadini dell’area metropolitana, le amministrazioni non danno attuazione alle procedure previste dall’art 1 del regolamento di partecipazione dei cittadini  del 2006- esprimono la preoccupazione  che lo statuto di Roma Capitale e la candidatura come sede per le Olimpiadi del 2020 possano  rappresentare un nuovo alibi per proseguire nelle politiche che hanno determinato l’attuale situazione (si pensi ai mondiali di calcio ed ai mondiali di nuoto)- rilevano il carente utilizzo da parte delle amministrazioni delle normali regole di  gestione in termini di processi (es manutenzione ordinaria) e di definizione di criteri, indicatori e obiettivi ( quantificabili e verificabili nel tempo) per le azioni ordinarie per potere individuare le responsabilità sulla base di elementi oggettivi- convengono sul fatto che la prima iniziativa comune debba riguardare il tema della mobilità, che  ha particolare impatto sulla vivibilità della vasta  area metropolitana, con la sua influenza sui tempi di lavoro,sul tempo libero, sull’inquinamento, sulla sicurezza e salute.-  registrano una marcata sottovalutazione,  da parte dell’amministrazione, della possibilità di dare immediata o comunque rapida soluzione alle più urgenti esigenze  dei cittadini utenti  che  “godono” : 1) dei  tempi medi per gli spostamenti nei giorni feriali più elevati fra tutte le metropoli italiane con circa 74 minuti contro i 60 di Milano ed i 63 di Napoli2) del primato italiano per costo di congestione per autovettura privata pari a circa 1334 euro l’anno (valori 2007) ed  il più  elevato utilizzo del’automobile (67% sul totale dei mezzi) (fonte Rapporto Cittalia 2009)3) del peggiore servizio di trasporto pubblico tra le grandi capitali europee: la velocità media degli spostamenti con mezzi pubblici è di 12 km/h, del 45% inferiore a quella delle auto private4) del più alto numero di incidenti mortali  in Italia (190 nel 2008 ) e ben superiore alla media UE (6,2 ogni 100 mila abitanti contro 3,5) con costi sociali derivanti dall’incidentalità pari a circa 357 euro per abitante; 5) di un elevato grado di inquinamento acustico e atmosferico (costantemente superiori ai limiti sia per NO2 che per PM10) A questi primati si accompagna quello del più alto rapporto in Italia di personale di polizia locale per abitante  con 23,63 ogni 10 mila abitanti e  25,53 ogni 10 mila veicoli circolanti(fonte Rapporto Annuale sulla  Polizia Locale, 2009, Fondazione Caracciolo),  Ma sembra che solo un migliaio di vigili su un organico di 7.000 sia addetto permanentemente al servizio stradale. –   ritengono perciò necessario che l’iniziativa sulla mobilità  – come anche le altre che saranno promossse da MOBILITIAMOCI –  si traduca in una o più vertenze con le diverse articolazioni  della amministrazione comunale per ottenere alcuni risultati raggiungibili in tempi brevi e con costi molto contenuti, compatibili con le ordinarie dotazioni di bilancio: ad esempio, la comunicazione di dati omogenei e confrontabili nel tempo relativi all’andamento dei flussi di traffico e dell’inquinamento, aumento dei chilometri di corsie preferenzali protette e delle telecamere di controllo, assegnazione di precisi e verificabili obiettivi ai vigili urbani, misure urgenti per ridurre l’inquinamento atmosferico.