Si è tenuta giovedì 11 aprile 2019 nella Sala Gonzaga del Comando della Polizia Locale sotto il Campidoglio, un’assemblea indetta da Carteinregola insieme ai comitati e alle associazioni che 6 anni fa si riunirono nel coordinamento No a Roma Capitale del cemento in un presidio durato 4 mesi, dal dicembre 2012 al 10 aprile 2013, per contrastare una manovra urbanistica di 64 delibere che la Giunta Alemanno voleva portare al voto dell’Assemblea capitolina.
Perchè tornare a 6 anni fa
Roma vive in un eterno presente, dove la mucillagine dei tanti problemi antichi che la avvolgono si perde in una quotidianità fatta di emergenze: emergenza buche, emrgenza rifiuti, emergenza traffico, emergenza alberi, emergenza sociale…Così i cittadini dimenticano – molti non hanno mai saputo – quali errori provengano dal passato e andrebbero corretti o almeno non ripetuti. E non guardano nemmeno il quadro d’insieme, in cui si inseriscono interessi e movimenti poco percebili giorno per giorno, ma per questo ancora più pericolosi. E non si chiedono più, anche per scoraggiamento individuale e collettivo, quali prospettive si dovrebbero costruire insieme per la città, che vadano oltre la conquista di quella normalità che nella Capitale appare un miraggio.
Così abbiamo deciso di ritornare, con un flash back collettivo, a quella notte di 6 anni fa, dopo 4 mesi di presidio portato avanti da un guazzabuglio di comitati, uniti dall’urgenza di fermare decine di delibere urbanistiche che ritenevano contrarie all’interesse pubblico.
In quei mesi è andato in scena, nell’inconsapevolezza e nell’indifferenza generale, un conflitto che da decenni sottende le vicende romane (e non solo): quello dell’attacco alla città pubblica per trasformarla progressivamente in città privata.
Da questo punto di vista non ci interessa sapere se dietro le scelte politiche e amministrative di allora, che in parte abbiamo contribuito ad evitare, ci fosse una trama di illegalità: vogliamo utilizzare quanto accaduto per aprire una riflessione sul rapporto della classe politica di Roma con gli interessi privati – legittimi – e con l’interesse pubblico. Rapporto che può essere valutato in modi assai diversi dai cittadini (e dagli elettori), ma che può essere messo al riparo da risvolti illeciti e contrari all’interesse collettivo solo dalla costante informazione, trasparenza e coinvolgimento della società civile, l’unico vero anticorpo alle distorsioni che hanno condotto la Capitale a un punto assai vicino a quello di non ritorno.
E l’attuale amministrazione non è riuscita – non ha voluto – promuovere quei provvedimenti drastici che sarebbero serviti davvero a “cambiare sistema”. Sistema che continua a riprodursi come l’Idra: anche le periodiche incursioni giudiziarie, portano alla luce pezzi di ingranaggi senza riuscire a modificare la macchina, che dimostra di essere sempre in grado di continuare a funzionare, a prescindere da chi è momentaneamente al governo.
Anna Maria Bianchi Missaglia
Aderiscono alla Notte delle delibere 6 anni dopo: Associazione Carteinregola – Italia Nostra Roma – Forum Salviamo il Paesaggio Roma e Lazio – C.A.L.M.A. – Cittadinanzattiva Lazio onlus – ADP Associazione Diritti dei Pedoni Roma e Lazio, Amate l’architettura, Associazione Comitato Parco Casal del Marmo, Associazione Progetto Celio, Associazione Viviamo Vitinia onlus, Basta Cartelloni, Cittadinanzattiva Flaminio, Comitato di Quartiere Piccola Palocco, Comitato di Piazza dei Navigatori Comitato di Quartiere Roma XVI Pisana Estensi, Comitato FIERAmente, Comitato Parco Scott, Comitato Salute e Ambiente Eur, Comunità Territoriale VII Municipio, Coordinamento dei Comitati NO PUP, Coordinamento residenti città storica, Difendiamoimercatirionali, Territorio Roma, UCItecnici, VAS Roma
Chi eravamo : L’appello del 3 dicembre 2012 del Comitato interassociativo No a Roma Capitale del cemento al Sindaco Alemanno (> Vai all’appello http://www.carteinregola.it/?p=403)
Chi ringraziamo:
Il Generale Antonino Torre, che non è più con noi. Nel periodo del nostro presidio era capogruppo e consigliere della lista civica Alemanno. Se alcune delle delibere sono rimaste nei cassetti dell’Aula Giulio cesare lo dobbiamo soprattutto a lui e ad altri consiglieri del centro destra come Federico Guidi e Lavinia Mennuni.
Andrea Alzetta di SEL, che ci ha dato le bozze delle proposte di delibera, permettendoci di svolgere quella informazione quotidiana che è stata probabilmente l’elemento determinante nello spaccare la maggioranza e sollecitare l’opposizione.
Gemma Azuni, consigliera di SEL che ha sostenuto la nostra battaglia, e a Athos De Luca, praticamente l’unico del suo partito, il PD, che ha portato avanti una concreta battaglia contro le delibere, sostenendo il nostro Presidio, e anche dopo consentendoci di avere accesso a tanti atti che riguardavano le trasformazioni urbanistiche della città.
I giornalisti che hanno rilanciato – in certi casi anticipato – la battaglia contro la manovra urbanistica: Francesco Erbani (Repubblica) Giuliano Longo (Cinquegiorni oggi Cinquequotidiano – che sul periodo ha pubblicato Malgoverno Capitale, l’eBook di Cinquequotidiano sui 5 anni prima di Mafia Capitale ), Marco Carta (Paese Sera), Ylenia Sina (Roma Today), Laura Serloni (Repubblica), Rossana Livolsi e Rossella Santilli di Buongiorno Regione Lazio; ricordiamo anche Radio Popolare, Radio Città futura, DIRE, Tele Roma 56
Ricordiamo anche l’urbanista Antonello Sodgia e il nostro compagno di strada Brunello Berardi