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Diario Presidio Campidoglio 2012-2013

mosaico presidio 2Gli ultimi post della Maratona del Presidio dal 9 aprile alle 16 al 10 aprile a mezzanotte

10 aprile 2013 ore 23.59  Dai nostri comitati parte un conto alla rovescia, come a Capodanno… 10, 9, 8, 7, 6, 5, 4, 3, 2, 1…applausi. Neanche a farlo apposta azzecchiamo il sincrono orario. Il festeggiamento però dura poco.  Dai banchi dei consiglieri del centro destra, dove qualcuno aveva anche agitato uno striscione  di “Fratelli d’Italia”, parte un gruppo che va minaccioso verso il pubblico. Urla e spintoni  anche tra gli stessi consiglieri. Cogliamo un inizio di rissa  tra Fioretti de La Destra e il Presidente del Consiglio Pomarici. Il Consigliere Cochi, visibilmente alterato, forse per la mancata approvazione del Regolamento, si scaglia su un cittadino aggredendolo verbalmente e viene allontanato dai  colleghi prima che la situazione degeneri ulteriormente. ore 00.10 ( guarda il video UN FINALE POCO EDIFICANTE)

ore 00.20 Lasciamo il Campidoglio: siamo tutti elettrizzati, non ci saremmo mai aspettati un risultato simile. Il nostro impegno è stato premiato. E anche il nostro affiatamento. Ci salutiamo tutti  con affetto.   Sembra il finale di un film americano. I “cocomeri” (del gruppo di Co.Co.Me.Ro.), dove ci sono molti ragazzi e ragazze, improvviseranno un girotondo intorno al Marco Aurelio. Chi scrive è troppo stanca. Nelle ultime 24 ore molti di noi ne hanno dormito solo 3 o 4. Però, che soddisfazione…. 🙂 

(> leggi tutto il diario della Maratona dal 9 al 10 aprile 2013)

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UN FINALE POCO EDIFICANTE (e assolutamente vittorioso!) 11 aprile 2013

Alla chiusura dei lavori, allo scadere della mezzanotte, nell’Aula Capitolina scatta la bagarre: alcuni consiglieri del centro destra si dirigono verso il pubblico aggredendolo verbalmente. Il Presidente Pomarici (PDL) prende a spintoni Fioretti (La Destra). E’ l‘epilogo delle ultime  36 ore di presidio, che al di là delle più rosee aspettative, è riuscito a bloccare la maggior parte delle delibere urbanistiche e la colata di cemento sulla Capitale a cui da mesi ci opponevamo…

> Vai al diario della maratona dei comitati in Campidoglio dalle 16 del 9 alle 24 del 10 aprile 2013

guarda il video della bagarre in aula

[youtube https://www.youtube.com/watch?v=t8hadpFOnEE]

Dopo quattro  mesi di presìdi in Campidoglio, di attese al freddo e alle intemperie prima dell’apertura dei lavori, di sedute saltate per la mancanza del numero legale, siamo arrivati, come si suol dire, alla resa dei conti. Un finale piuttosto spettacolare, che, concentrando nelle ultime ore disponibili le decisioni dell’Assemblea sulle delibere urbanistiche a cui da mesi ci opponiamo, con  una seduta fiume fino alle ore piccole e poi ancora fino  alla mezzanotte, conferisce una dimensione epica e partecipata alla nostra battaglia.

Una battaglia che noi cittadini abbiamo affrontato con caparbietà, convinti che ne valesse la pena perché serviva a  difendere i diritti di tutti, l’interesse pubblico e  un’altra idea di città.  Una battaglia che ci ha fatto sentire una comunità e  che ci ha reso orgogliosi del nostro essere cittadini.

Una battaglia che abbiamo combattuto soprattutto da soli*.  Nonostante  il  sottofondo elettorale degli slogan sulla città sostenibile, sullo stop al consumo di suolo, sulla partecipazione, pochi  candidati alle prossime elezioni hanno capito quale occasione imperdibile poteva essere battersi al nostro fianco in Campidoglio.

E, adesso possiamo ben dire che è stata una battaglia vittoriosa, perché il risultato è andato molto al di là delle nostre speranze. Delle 64 delibere urbanistiche che rischiavano di abbattersi sulla città, solo un pugno ha poi superato il voto dell’Aula.  Ieri sera in  extremis sono state approvate le pessime delibere sulle edificazioni di Via di Brava/Santa Fumia, La Mandriola, Nocetta/Lunghezza, i parcheggi fantasma della Nuvola di Fuksas. Ma sono state accantonate la valorizzazione dell’ex Rimessa ATAC  in piazza Bainsizza, la  Trasformazione Urbanistca “Pisana – via Degli Estensi” e soprattutto  la cosiddetta “Delibera Cam”, che prevedeva lo scambio immobiliare di tre mercati rionali  con alloggi per housing sociale.

In questi mesi e in questi giorni, molti consiglieri di centrodestra  ci hanno spesso rinfacciato che, se ci fosse stata un’amministrazione di centro sinistra, non ci saremmo battuti. Pronosticando che se in futuro tornasse il centro sinistra e ripescasse quelle delibere oggi messe da parte, noi non faremo presìdi.

Ma noi invece ci teniamo a ribadire che il nostro impegno va oltre le solite divisioni, le solite appartenenze. Il nostro presidio diventerà idealmente un presidio “a oltranza”.  Per difendere la città dei cittadini dalla città del cemento. E’ retorico ma rende l’idea.

Post scriptum: non dormiremo sugli allori. Continueremo  a vigilare su eventuali convocazioni straordinarie dell’Assemblea per atti urgenti. E soprattutto ci riserviamo di promuovere dei  ricorsi contro  le delibere approvate a rischio illegittimità

* con le  virtuose eccezioni di alcuni consiglieri, anche loro in prima linea contro la manovra urbanistica, che ringraziamo per il sostegno e per l’aiuto e dei candidati che sono venuti a dare man forte: per conoscere  i rispettivi contributi  rimandiamo alla cronaca della maratona https://carteinregola.wordpress.com/diario-presidio-in-campidoglio/presidio-in-diretta/

RINGRAZIAMO I TANTISSIMI CITTADINI E COMITATI CHE HANNO SOSTENUTO LA BATTAGLIA: il Coordinamento No a Roma Capitale del Cemento, il Forum Salviamo il Paesaggio Roma e Provincia e naturalmente i comitati e le reti del Laboratorio  Carteinregola:  ADP Ass. Diritti dI Pedoni Roma e Lazio – amate l’architettura – CampotrinceratoRoma – Casa dei diritti sociali – CCPP Coord. Citt: Progetto Partecipato – Cittadinanzattiva Lazio Onlus – Coord. Comitati NO PUP – Coord. Residenti Città Storica – Difendiamoimercatirionali Equorete – Mobilitiamoci – Territorioroma – Urban Experience

Ringraziamo anche gli amici di Co.Co.Me.Ro. con cui, pur “lavorando” in ambiti diversi e con diverse finalità, abbiamo condiviso un bel pezzo di battaglia e  a cui auguriamo buon lavoro

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LA NOTTE DELLE DELIBERE

9 aprile 2013

Il centro destra sembra intenzionato a continuare a oltranza l’Assemblea Capitolina di oggi, per votare entro domani sera decine di delibere urbanistiche che riverseranno ulteriore cemento sulla Capitale. Carteinregola e No a Roma Capitale del cemento saranno in Aula tutta la notte, pubblicando  “in diretta” sul blog e via Twitter  quello che succede, che rimbalzerà sul web attraverso vari canali di informazione che stanno via via aderendo. Invitati al presidio i candidati sindaco e presidenti dei Municipi.

campidoglio 4 aprile 2 light

Roma, 9 aprile 2013. Mancano due giorni al termine della consiliatura  (in seguito  l’Assemblea  potrà deliberare solo per casi di comprovata urgenza) e il capogruppo PDL Gramazio chiama a raccolta i consiglieri per portare a casa i numerosi provvedimenti inseriti nell’ordine dei lavori, a costo di costringerli a una seduta fiume di ben 36 ore. 46 sono infatti le delibere da portare al voto, a fronte delle 18  approvate nelle 28 sedute che si sono svolte negli ultimi 3 mesi. E per approvare progetti edificatori molto impattanti per il territorio, spesso addirittura in deroga o in variante al Piano Regolatore, moltiplicando cubature e dando nuovi diritti che la futura amministrazione potrebbe non poter più cancellare, basteranno 11 voti favorevoli, dato che la convocazione in seconda seduta prevede  un numero legale di soli 20 consiglieri.

Carteinregola e No a Roma Capitale del cemento invitano tutti i comitati cittadini che si battono da tempo per il consumo di suolo zero a partecipare al presidio notturno. E chiedono a tutti i giornalisti di venire a raccontarlo.   Ma è soprattutto dalla politica  che i comitati si aspettano un segnale importante: da parte dei consiglieri della maggioranza che non condividono la manovra urbanistica di Alemanno (alcune delibere sono state messe all’ODG nonostante  il parere contrario dell’Avvocatura Comunale) e, a maggior ragione,  da parte dei consiglieri dell’opposizione.  Sarebbe un importante  segnale simbolico che anche i candidati e le candidate al Campidoglio e alla Presidenza dei Municipi venissero a portare la loro solidarietà, dimostrando che l’impegno a ripensare la città sulla base delle reali esigenze e della partecipazione dei cittadini non è solo un facile slogan elettorale.

Vi aspettiamo in Aula dalle 16 di oggi in poi

Vi informeremo sul nostro blog, Carteinregola.wordpress.com, dove segnaleremo le testate e i siti che riprendono le notizie (Radio Roma Capitale ha già programmato vari collegamenti, alle 16.10 e alle 17.50 di oggi e alle 10 di domani mattina, http://www.radioromacapitale.it/ Radio Città Futura domani alle 10 http://www.radiocittafutura.it/Home.aspx,  Radio Popolare Roma nel pomeriggio e domani http://www.radiopopolareroma.it/)

Se necessario passeremo la notte tutti insieme per  difendere la nostra idea di città: una città  dei cittadini e non un supermercato di cubature immobiliari

Ha da passà ‘a nuttata!

[youtube https://www.youtube.com/watch?v=UVrI9_yNEgY]

In calce  il comunicato del consigliere PD Athos De Luca, del candidato della lista  civica “Cittadinanzaromana” Alfio Marchini, la lettera a Carteinregola del candidato del centrosinistra Ignazio Marino del  4 aprile, la lettera aperta di Paolo Berdini della lista civica “Liberareroma” del 4 aprile (il manifesto programmatico è al link http://ilcocomero.wordpress.com/). Sul sito verranno man mano pubblicati i messaggi degli altri candidati (oltre a Berdini, hanno già partecipato ai Presidi il candidato Cinquestelle Marcello De Vito  e gli indipendenti Alessandro Bianchi, Umberto Croppi, Sandro Medici)

CEMENTO  IN C.COMUNALE :DE LUCA (PD) ORAMAI SIAMO AGLI AGGUATI DEI CECCHINI

8 aprile 2013  La maggioranza ha avuto 5 anni per affrontare le proposte urbanistiche da portare all’esame del consiglio comunale ma non avendo mai avuto la presenza in aula dei propri consiglieri cerca oggi con dei veri e propri “agguati da cecchini” di portare a casa qualche delibera per salvare la faccia con qualche impresa amica alla quale avevano assicurato inopinaamente l’approvazione dei provvedimenti richiesti. La tattica  della “guerriglia” condotta dal presidente Pomarici coadiuvato dal capogruppo Gramazio consiste nell’aver inserito all’ordine dei lavori oltre 50 delibere, di cui al momento opportuno con una inversione dell’ordine dei lavori votata in aula ,la maggioranza puo’  chiamare qualsiasi delibera a prescindere dall’ordine cronologico,sperando di trovare impreparati   i consiglieri per cui la delibera che doveva essere al trentesimo posto puo’ essere chiamata per prima e cosi’ via. In sostanza si e’ creato un ordine dei lavori amplissimo contro ogni correttezza e contro il voto dell’opposizione e di volta in volta si tira fuori a sorpresa una delibera,magari una di quelle piu’ contestate per spiazzare i consiglieri.Si aggiunga a tuto cio’ lo scandaloso e antiregolamentare ricorso alla seconda convocazione(dove bastano 20 consiglieri per il numero legale) non disponendo mai in aula dei trenta voti previsti dalla legge.A questo si e’ ridotto Alemanno per salvare la faccia con qualche costruttore e mantenere qualche consenso elettorale.Il PD denuncia con il consigliere Athos de Luca- questo comportamento golpista del sindaco e si opporra’ con tutti li strumenti regolamentari a questi agguati dei cecchini della destra mesi in atto negli ultimi giorni della consigliatura approfittando anche della campagna elettorale gia’ in corso che vede impegnati i consiglieri comunali sul territorio.

ROMA, 08 APR – Alfio Marchini, l’imprenditore candidato alla scalata del Campidoglio, intervistato dall’ANSA all’indomani della vittoria di Ignazio Marino alle primarie del centrosinistra, commenta così l’affermazione del senatore-chirurgo: “Da queste primarie a cui ho scelto di non partecipare perché le ritengo più un evento congressuale che non delle vere e proprie primarie, è emerso un voto abbastanza chiaro: una proposta politica fortemente radicale e a sinistra, che io rispetto e di cui bisogna prendere atto per l’offerta politica che andrà fatta nella prossima campagna”.  Alfio Marchini, ora intende rivolgersi “ai cittadini che si sentono delusi dalla fallimentare gestione di Alemanno in questi cinque anni. Questo il perimetro dentro il quale caleremo la nostra proposta politica e programmatica”.

“Io non faccio una gara contro qualcuno – aggiunge – io faccio una gara per i romani, per Roma, per ridare posti di lavoro, occupazione, per rimettere al primo posto il merito, per aiutare i commercianti, i lavoratori, gli occupati, per la mia generazione che ha conosciuto cosa vuol dire lavorare e che conoscono oggi il dramma di aver perso un posto di lavoro. La mia è una proposta per Roma, contro il degrado urbano, contro il consumo di territorio a cui va detto basta, per recuperare in uno straordinario progetto di innovazione e manutenzione la nostra città che ne ha bisogno: dalle strade, agli autobus, a tutto ciò che ci circonda”.

“Il nostro programma sarà un programma innovativo, nella metodologia perché partirà dal basso – spiega -, nelle proposte concrete e realizzabili per i singoli quartieri per i cui progetti cui faremo proposte puntuali, indicando risorse, tempi e condizioni dei progetti per coniugare benessere, creazione di nuovi posti di lavoro, energie verdi e rinnovabili e valorizzazione delle nostre straordinarie ricchezze”.

In queste ore in Campidoglio – aggiunge Marchini – è in atto un presidio per chiedere il rinvio delle delibere urbanistiche, sarebbe bene che l’amministrazione tenesse in considerazione le istanze dei cittadini”.

La lettera del 4 aprile di Paolo Berdini :Care cittadine e cari cittadini, vi scrivo per confermarvi la mia totale disponibilità, se lo ritenete opportuno, a rappresentare, in un progetto politico concreto, il comporsi delle nostre dure e sacrosante battaglie, delle nostre esperienze, delle nostre competenze. Per liberare Roma dalla speculazione edilizia e finanziaria, dalle mafie, dallo spreco delle risorse e dallo sfruttamento delle persone – che hanno calpestato violentemente la sua infinita bellezza – c’è bisogno di mettere in moto, dal basso e da subito, uno straordinario processo di reciproco riconoscimento. Oggi non avrebbe senso un’ennesima candidatura, tra le tante improbabili, se non fossimo capaci di costituirci in un soggetto molteplice e plurale in grado di candidare un programma e una visione comune prima ancora che una persona. È chiaro che questo è un percorso che non può risolversi unicamente nell’urgenza elettorale, ma questo tempo incerto, rischioso e carico di possibilità, ci chiama ora a raccogliere le energie, a sviluppare una capacità di azione, ad assumerci la responsabilità del cambiamento, a formularla in proposta di governo. Solo così potremo uscire dalla palude in cui si sono arenate le tante generose iniziative intraprese in questo senso. Per ribaltare il modello economico e culturale che in venti anni di amministrazioni dissennate ha portato la città al fallimento, con 11 miliardi di debito, è necessario arrestare l’espansione urbana e la rendita, proponendo una nuova urbanistica. È altrettanto necessario attivare un grande piano di riconversione ecologica, economica e produttiva, che sia in grado di liberare il lavoro e il futuro dei giovani, affermando un modello culturale innovativo fondato sulla tutela del patrimonio storico-artistico, del paesaggio e dei beni comuni, sui diritti dei suoi abitanti, a partire dai più deboli, e sul progresso materiale e immateriale della città. A tutela di questo percorso e del programma è necessario istituire una lista di cittadinanza, che raccolga l’eredità migliore di una storia di opposizione, di progetto e di invenzione interpretata dai nostri Cederna, Insolera e Nicolini. Per questo propongo che la lista si chiami Liberare Roma. Per dare sostanza alla strutturazione del programma e farne un percorso davvero possibile ed efficace vi invito a partecipare attivamente all’Agorà Campidoglio, per sostenere la cittadinanza che ormai da mesi presidia i lavori del consiglio comunale, facendone il luogo di incontro, scambio, condivisione del nostro futuro progetto per Roma. Vediamoci lì, a partire dal sostegno a questa lotta fondamentale contro l’ennesimo Sacco di Roma, che ci riguarda tutti. Lasciare che le cose continuino ad andare in questo modo osceno è ora una nostra precisa responsabilità. E quando sarà troppo tardi per porvi rimedio, potremo biasimare solo noi stessi per non essere stati all’altezza delle idee che professiamo e delle lotte che stiamo combattendo. Paolo Berdini

 

(messaggio di Ignazio Marino del 4 aprile 2013) Ringrazio molto Carteinregola per l’invito che mi ha rivolto per partecipare al vostro presidio in Campidoglio.  Purtroppo, come sapete, sono impegnato negli ultimi giorni di campagna elettorale per le primarie e non sono in grado di modificare la mia agenda.
Ci tengo però a riconoscere la vostra azione, giusta e democratica e mi auguro possa essere anche incisiva.
Per quanto riguarda le mie posizioni rispetto ai temi su cui vi state mobilitando, non ci sono dubbi che la pensi come voi. Se avete pazienza potete leggere il mio intervento di sabato 23 marzo al teatro Eliseo (sul sito www.ignaziomarino.it) e troverete che in molte parti condividiamo lo stesso pensiero.

Io credo molto nell’azione dei cittadini e nell’assunzione di responsbilità condivise. Roma non si governa da soli: c’è bisogno, oggi più che mai, di lavorare insieme e soprattutto di prendere decisioni insieme, a volta difficili ma è davvero l’unico metodo che funziona.

Mi auguro che avremo modo di approfondire questo nostro primo contatto se, dopo il 7 aprile, sarò il candidato del centro sinistra al Campidoglio.
Nel frattempo vi chiedo, se lo ritenete opportuno, di darmi una mano a diffondere l’informazione che domenica prossima ci saranno le primarie per indicare il candidato sindaco.
Anche questa scelta spetta a cittadini responsabili che intendono partecipare attivamente alla vita politica della città.
Grazie ancora. Ignazio Marino

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 PIOVONO DELIBERE

8 aprile 2013

I VINCITORI  DELLE PRIMARIE DEL CENTROSINISTRA  VENGANO  ALLE ASSEMBLEE CAPITOLINE

Carteinregola e i comitati di No a Roma Capitale del Cemento  chiedono a Ignazio  Marino e ai  neocandidati  del centrosinistra per la presidenza dei  Municipi  di partecipare al Presidio contro le Delibere urbanistiche   come primo gesto simbolico per fermare la cementificazione della Capitale e dell’Agro Romano

Roma, 8 aprile 2013. L’11 aprile scatterà la pausa preelettorale e l’Assemblea Capitolina non potrà più deliberare se non per eccezioni ultramotivate. Mancano quindi ormai solo 3 giorni –  3 sedute del  Consiglio – per mettere ai voti  ben 46 delibere urbanistiche all’ordine del giorno. Infatti la settimana scorsa sono state aggiunte altre 30 delibere alle 16 rimaste all’ordine dei lavori*. Un numero spropositato, se si pensa che, dall’inizio dell’anno a oggi, in 28 sedute sono state votate  solo 18 proposte. E ci sembra inaccettabile che si pensi di approvare  a tappe forzate progetti edificatori molto impattanti per il territorio, spesso addirittura in deroga o in variante al Piano Regolatore, moltiplicando cubature e dando nuovi diritti che la futura amministrazione potrebbe non poter più cancellare.

E’ ormai banale ricordare le case nuove invendute,  gli  uffici vuoti,  i centri commerciali falliti, la  crescita zero della cittadinanza, la fuga dei romani in paesi e  cittadine sempre più lontani per l’impossibilità di comprare o affittare case ai prezzi della Capitale, le fila di auto in entrata ogni mattina per la mancanza di infrastrutture della  mobilità, la costruzione di nuovi quartieri dormitorio senza servizi e senza collegamenti… una situazione insostenibile, che richiede un generale ripensamento dell’urbanistica della città, cominciando col fermare questa pioggia di delibere della giunta Alemanno, ma anche il cemento del Piano Regolatore di Veltroni, che va rivisto  alla  luce delle esigenze della città di oggi.

Chiediamo quindi  a IGNAZIO  MARINO e ai  candidati  e  alle candidate che  si accingono ad affrontare la sfida elettorale per il Campidoglio e i Municipi, di venire almeno uno di questi tre giorni dopo le 16 nell’Aula Giulio Cesare, unendosi ai cittadini e ai comitati che da dicembre presidiano le sedute nell’Aula. Perché lo “Stop al consumo di suolo” non resti uno slogan,  da archiviare come tante promesse elettorali…

(la settimana scorsa hanno partecipato al Presidio Paolo Berdini, neo candidato della lista civica Liberare Roma, il candidato Cinquestelle Marcello De Vito, gli indipendenti  Alessandro Bianchi, Umberto Croppi e  Sandro Medici)

Le delibere a rischio approvazione**

Tra le Delibere che saranno portate in votazione i prossimi giorni c’è quella della ex rimessa ATAC di Piazza Bainsizza a Prati a l’accordo di programma per il recupero di Tor Bella Monaca. In particolare l’ex autorimessa ATAC é stata  oggetto di un progetto partecipato per una riqualificazione rispettosa delle esigenze dei cittadini e del quartiere, che non é stato tenuto in alcun conto dall’amministrazione capitolina. Fa parte di quel patrimonio pubblico che si vuole dismettere per fare cassa permettendo ai privati di costruire appartamenti uffici e negozi (come anche nelle ex caserme) senza alcuna preventiva analisi dei bisogni dei quartieri e della città e tantomeno studi degli impatti che simili carichi urbanistici avranno sul territorio e sulla vivibilità.

VAI ALL’  ODG con alcune schede sulle delibere più impattanti: https://carteinregola.wordpress.com/attenti-alle-delibere/attenti-alle-delibere/le-delibere-allodg/odg-8-9-10-aprile-2013-votazioni-4-aprile/

*in realtà, in seguito alla richiesta di 13 consiglieri, potrebbero tornare in ballo anche molte altre proposte della trentina  in lista d’attesa.

** Cittadinanzattiva Lazio Onlus si riserva di ricorrere   in tutte le sedi appropriate in caso di approvazione delle delibere che hanno gia’ avuto parere negativo dall’avvocatura comunale o che   potrebbero avere   profili di illegittimita’

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Diario del presidio in Campidoglio: MENO TRE!

5 aprile 2013

Le prossime Assemblee capitoline  si terranno lunedì 8,  martedì 9, mercoledì 10  aprile, dalle 16 alle 20, in prima convocazione. All’ODG 46 delibere, le  16 delibere che sono da mesi nell’ordine dei lavori ,  le 20  inserite mercoledì, tra cui la Delibera che riguarda la EX RIMESSA ATAC VITTORIA e il recupero urbano di TOR BELLA MONACA, e altre  10 “new entry”, tra cui la cotnroversa Proposta n. 30/2013, relativo al Programma di Trasformazione Urbanistica  “LUNGHEZZA-NOCETTA” in variante al PRG (> vai all’ODG dell’8, 9,10 aprile)

campidoglio 4 aprile 1 light

Giovedì 4 aprile, all’apertura dei lavori, l’Aula Giulio Cesare era eccezionalmente affollata: di connsiglieri, dopo la “precettazione” del capogruppo del PDL Gramazio, e soprattutto di pubblico, tanto che alle 17 in portineria erano finiti i “passi” e per una buona mezz’ora i cittadini ritardatari hanno dovuto attendere l’uscita di altri “visitatori”. Tuttavia in serata si è sfiorata  di nuovo la mancanza di numero legale e il conseguente  aggiornamento della seduta in una ulteriore “seconda convocazione” a venerdì (che sarebbe stata  in realtà una “quarta” dato che la prima convocazione di martedì era stata già allungata al mercoledì e al giovedì). A questo punto non è chiaro se la precarietà del numero dei presenti  sia dovuta al clima di smobilitazione preelettorale o a calcoli sulla maggioranza  necessaria a far passare le delibere (in seconda convocazione bastano 20 consiglieri presenti e 11 voti favorevoli).

All’aria di smobilitazione nell’emiciclo si contrappone invece una sempre più imponente  mobilitazione  di cittadini e  di  comitati   che  da mesi seguono le sedute consiliari insieme a un gruppo di militanti di Cinquestelle. In questi ultimi giorni  si sono aggiunte  man mano nuove realtà cittadine convocate   dall’urbanista Paolo Berdini, che ha messo la sua candidatura  a disposizione di una lista civica. E ieri, oltre a Berdini,   hanno fatto la propria apparizione in aula, invitati dal  nuovo movimento  CO.CO.ME.RO.,  anche i candidati sindaco  Paolo Gentiloni,  Sandro Medici, Alessandro Bianchi e Umberto Croppi. dal canto suo, la candidata Gemma Azuni, in qualità di consigliere comunale, nei giorni scorsi aveva consegnato una  mozione con richiesta di  moratoria (Scarica 25 03 2013 Mozione Azuni Moratoria PRG ex 58) . Hanno invece risposto  all’invito inviato da Carteinregola  i candidati Ignazio Marino e Alfio Marchini, il primo con un messaggio riportato in calce, il secondo dichiarandosi disponibile a partecipare al presidio di lunedì, quando comincerà  il conto alla rovescia per  la scadenza della consiliatura. Infatti mancano ormai solo tre giorni – lunedì, martedì e mercoledì – prima del passaggio all’ordinaria amministrazione. Tre giorni  in cui teoricamente si dovrebbero portare in aula le 36 Delibere all’Ordine del giorno, più altre 10 aggiunte alla conferenza dei cpaigruppo di venrdì 5, a fronte delle 18  approvate  in tre mesi  a colpi di seconde e terze convocazioni e di voti annullati di consiglieri assenti (> vai alla pagina con il riepilogo delle sedute degli ultimi tre mesi). Noi di Carteinregola continueremo a vigilare fino alla fine.

campidoglio 4 aprile 2 light

(messaggio di Ignazio Marino del 4 aprile 2013) Ringrazio molto Carteinregola per l’invito che mi ha rivolto per partecipare al vostro presidio in Campidoglio.  Purtroppo, come sapete, sono impegnato negli ultimi giorni di campagna elettorale per le primarie e non sono in grado di modificare la mia agenda.
Ci tengo però a riconoscere la vostra azione, giusta e democratica e mi auguro possa essere anche incisiva.
Per quanto riguarda le mie posizioni rispetto ai temi su cui vi state mobilitando, non ci sono dubbi che la pensi come voi. Se avete pazienza potete leggere il mio intervento di sabato 23 marzo al teatro Eliseo (sul sito www.ignaziomarino.it) e troverete che in molte parti condividiamo lo stesso pensiero.

Io credo molto nell’azione dei cittadini e nell’assunzione di responsbilità condivise. Roma non si governa da soli: c’è bisogno, oggi più che mai, di lavorare insieme e soprattutto di prendere decisioni insieme, a volta difficili ma è davvero l’unico metodo che funziona.

Mi auguro che avremo modo di approfondire questo nostro primo contatto se, dopo il 7 aprile, sarò il candidato del centro sinistra al Campidoglio.
Nel frattempo vi chiedo, se lo ritenete opportuno, di darmi una mano a diffondere l’informazione che domenica prossima ci saranno le primarie per indicare il candidato sindaco.
Anche questa scelta spetta a cittadini responsabili che intendono partecipare attivamente alla vita politica della città.
Grazie ancora. Ignazio Marino

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62ª Proposta (Dec. G.C. del 18 luglio 2012 n. 37) EX RIMESSA ATAC VITTORI(> vai alla pagina)

67ª Proposta (Dec. G.C. del 1° agosto 2012 n. 46) TOR BELLA MONACA Indirizzi al Sindaco per la sottoscrizione del nuovo Accordo di Programma relativo al Programma di Recupero Urbano di Tor Bella Monaca (> vai alla pagina)

Rassegna stampa

5 aprile Cinque Corsa all’ultima delibera (scarica il giornale pag. 5) 05_aprile cinque

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Campidoglio: continuano le terze convocazioni e si aggiungono nuove delibere

IMG_37123-4-2013 Oggi, 3 aprile, la seduta dell’Assemblea Capitolina, già in seconda convocazione, è stata aggiornata a domani, di nuovo in “terza convocazione”.  All’apertura dell’Assemblea si era scoperto che nell’Ordine del Giorno di domani 4 aprile erano  state inserite altre 20 delibere, tra cui quella relativa alla ex rimessa Atac di Piazza Bainsizza e l’accordo di programma per il recupero di Tor Bella Monaca,  che si aggiungono alle  17 proposte  di delibera da tempo in lista d’attesa per le votazioni.

Sembra incredibile che questa maggioranza, che finora é riuscita a portare in Aula  un pugno di delibere a causa della mancanza del numero  legale  per la validitá delle  sedute, ricorrendo spesso a seconde e “terze” convocazioni in cui bastano 20 presenti e  11 voti favorevoli per far passare i provvedimenti, possa approvare una tal mole di  Delibere in questi pochi giorni (l’ultima seduta utile sará mercoledì prossimo) .  La maggior parte delle proposte inserite riguarda i cosiddetti “toponimi”‘,  ma  ci sono anche quelle  della ex rimessa Atac Vittoria  e del recupero di Tor  Bella Monaca, strenuamente avversate  dai comitati cittadini. In particolarel’ex rimessa di Prati  é stata  oggetto di un progetto partecipato per una riqualificazione rispettosa delle esigenze dei cittadini e del quartiere, che non é stato tenuto in alcun conto dall’amministrazione capitolina.

Scarica l’Odg http://www.comune.roma.it/PCR/resources/cms/documents/AC_04042013.pdf

62ª Proposta (Dec. G.C. del 18 luglio 2012 n. 37) EX RIMESSA ATAC VITTORI(> vai alla pagina)

67ª Proposta (Dec. G.C. del 1° agosto 2012 n. 46) TOR BELLA MONACA Indirizzi al Sindaco per la sottoscrizione del nuovo Accordo di Programma relativo al Programma di Recupero Urbano di Tor Bella Monaca (> vai alla pagina)

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Si può convocare l’Assemblea Capitolina in “terza seduta” ?

28-3-2013

Ieri, 27 marzo, si è tenuta una seduta in seconda convocazione della seduta in seconda convocazione di martedì 26. Carteinregola  ha scritto al Presidente dell’Assemblea Capitolina Pomarici e al Segretariato Generale per  avere informazioni in merito all’interpretazione del Regolamento che consente di ricorrere a  tale  procedura, riservandosi di verificare presso  gli organi preposti  la regolarità di approvazione delle proposte (ricordiamo che in seconda convocazione bsatno i voti di 11 consiglieri per approvare le delibere). Nella lettera è stata sollecitata anche  una risposta alle richieste di delucidazioni sulle modalità di accesso del pubblico alle sedute consiliari già  inviate il 7 gennaio e il 31 gennaio e finora ignorate (ogni volta il pubblico viene tenuto  per la  strada anche 1 ora in attesa del raggiungimento del numero legale e dell’apertura dei lavori, anzichè consentirne l’ingresso in aula all’orario di convocazione dell’Assemblea)

IL PRESIDIO RIPRENDE MARTEDI’ 2 APRILE, data della prossima Assemblea, dalle 16 alle 20

La Consigliera Gemma Azuni (gruppo misto) presenterà un ODG scon la richiesta di moratoria del PRG di Roma Capitale: scarica l’ODG:  25 03 2013 Mozione Azuni Moratoria PRG ex 58

Delibere urbanistiche: massima allerta

26-3-2013

La “massima allerta” per le delibere urbanistiche lanciata qualche giorno fa da Carteinregola, che dal primo dicembre, insieme ai comitati di NO a Roma Capitale del cemento  presidia tutte le sedute dell’Assemblea Capitolina, è stata raccolta dall’urbanista Paolo Berdini e dai molti comitati cittadini che  ieri, lunedì 25 marzo, si sono dati appuntamento in  Campidoglio. Il Consiglio non è poi stato aperto per la mancanza del numero legale (come ormai succede da tempo) ed è stata rimandato ad oggi in seconda convocazione. Così è stata improvvisata un’assemblea nella sala del Carroccio, a cui hanno partecipato anche il candidato sindaco del Movimento Cinquestelle Marcello De Vito, insieme a un gruppo di militanti del movimento, che da tempo segue le sedute capitoline e  il consigliere Andrea Alzetta  di Action, che ha già indetto varie manifestazioni pubbliche contro la manovra urbanistica (presente anche Gemma Azuni del gruppo misto).  Dopo quello di Paolo Berdini, si sono succeduti vari interventi, con il comune denominatore   di intensificare l’impegno contro le Delibere, che in queste ultime settimane  di consiliatura potrebbero essere approvate ricorrendo alla seconda convocazione, quindi anche con soli 11 voti favorevoli.

Tra quelle più a rischio c’è la controversa Delibera 129, che prevede uno scambio immobiliare tra  il Comune e la CAM srl, in base al quale  la ditta dovrebbe fornire   un imprecisato numeri di alloggi per housing sociale e il Comune dovrebbe cederle tre mercati rionali con annesse autorimesse da centinaia di posti auto  in quartieri prestigiosi della città, con la prospettiva del loro abbattimento e ricostruzione con vari piani in più sopra l’area mercatale, che resterebbe al Comune (> vai alla sintesi della vicenda)  Nella seduta del 21 marzo scorso il capogruppo PDL Gramazio ha proposto di metterla al voto, facendola balzare dalla undicesima alla prima posizione dell’ODG, ma a quel punto si è scatenata una tale protesta trasversale  che al  Presidente Pomarici non è rimasto che chiudere la seduta
Sono a rischio votazione anche le Delibere già in ODG  “Piccola Palocco” (> vai alla pagina)   e Pisana- Via degli Estensi (> vai alla pagina), e anche quella relativa alla Centralità Romanina, che non è all’ODG ma che voci insistenti danno per prossima al passaggio in pole position (> vai alla pagina)

INVITIAMO I CITTADINI  E I COMITATI CHE SI OPPONGONO ALLA COLATA DI CEMENTO  SULLA CITTA’ E SULL’AGRO ROMANO  A PARTECIPARE AI PRESIDI CHE CARTEINREGOLA E NO A ROMA CAPITALE DEL CEMENTO CONTINUERANNO A ORGANIZZARE DURANTE  TUTTE LE SEDUTE FINO ALLA FINE DELLA CONSILIATURA L’11 APRILE.

Un manifesto della campagna affisiioni apparsa in questi giorni nella Capitale

Un manifesto della campagna affisiioni apparsa in questi giorni nella Capitale

il Presidente Pomarici faccia chiarezza sulla votazione annullata del 14 marzo

18-3-2013

Durante l’ultima assemblea capitolina l’ esponente PDL Fernando Aiuti era arrivato  in aula dopo la fine delle  votazioni  lamentando che  il suo voto risultava espresso nonostante la sua assenza. Il Presidente Pomarici  aveva annullato tutto, ma  Carteinregola e Cittadinanzattiva Lazio scrivono al Presidente del Consiglio Capitolino chiedendo spiegazioni e segnalando la presenza di un video su you tube, in cui risulta documentato tutto lo svolgimento  della controversa votazione.

Da mesi numerosi membri di Carteinregola, di Cittadinanzattiva Lazio  Onlus e di No a  Roma Capitale del cemento, presenziano alle sedute dell’Assemblea Capitolina per sorvegliare le votazioni delle delibere urbanistiche.  Qualche giorno fa  hanno assistito ad una animata discussione seguita all’ingresso in aula dell’on. Fernando Aiuti, che  a gran voce lamentava che qualcuno aveva votato  in sua vece la Delibera appena approvata.

badge 2Anche se le votazioni sono state in seguito annullate e la delibera reinserita  all’ordine del giorno della odierna seduta, riteniamo comunque indispensabile che sia dissipato ogni dubbio e sospetto sulla correttezza delle procedure assembleari.

Per questo  chiediamo al Presidente Pomarici di accertare se la falsa votazione sia stata causata da un guasto tecnico (e, nel caso, come sia accaduto) o se piuttosto non vi sia stato un utilizzo non autorizzato del badge da parte di qualche consigliere che abbia abusato delle proprie prerogative  votando al posto  di colleghi in quel momento assenti dall’Aula

Se l’ipotesi di un indebito uso del badge di consiglieri assenti fosse confermata, si tratterebbe di un gravissimo episodio che, oltre a falsare le risultanze non solo dal punto di vista dei voti favorevoli o contrari, ma soprattutto da quello delle presenze necessarie per  il numero legale, sarebbe  particolarmente  offensivo nei confronti di tutti i cittadini, a cominciare da quelli  presenti, che si troverebbero ad essere testimoni di violazioni compiute disinvoltamente sotto i loro occhi, in totale spregio di quelle regole  di cui gli eletti in Consiglio  dovrebbero essere i più fieri sostenitori.

Immagine 72IL VIDEO DELLA  VOTAZIONE DEL 14 MARZO 2013 della Proposta n. 8/2013: Approvazione Regolamento del sistema dei controlli interni.

> guarda il video

Aggiornamento: pubblicato dal quotidiano Cinquegiorni il 21 marzo 2013:
Accade in aula Giulio Cesare  Suona la campanella per le votazioni Gramazio fallisce il “sabotaggio” e non si raggiunge il numero legale
Martedì pomeriggio, nella seduta dell’Assemblea capitolina in seconda convocazione, la campanella che segnala l’apertura della votazione ha suonato a lungo per chiamare al voto, ma nell’aula  i consiglieri della maggioranza scarseggiavano e quelli di opposizione non partecipavano alla votazione, risultando di fatto assenti.  A un certo punto il capo-
gruppo Pdl Gramazio ha lasciato la sua postazione,  facendo qualche passo verso i banchi
semivuoti dei  suoi compagni di partito, e subito è esploso un boato tra le fila del pubblico e dell’opposizione. Proprio lo stesso giorno erano apparse su alcuni quotidiani le immagini tratte da un filmato su youtube girato nell’aula Giulio Cesare il  14 marzo: nella ripresa si vedeva un consigliere aggirarsi  tra i banchi durante una votazione poi annullata in seguito alla vivace contestazione del consigliere Aiuti. L’esponente della stessa maggioranza infatti aveva denunciato la risultanza del suo voto nonostante fosse assente dall’aula. Così l’altro
ieri, dopo la sequenza di fischi e  battimani del pubblico, il capogruppo Pdl è tornato sui suoi passi, la campanella ha smesso di suonare e si è acceso il tabellone con i risultati: solo 17 votanti, contro i già risicati 20 previsti per la validità dell’Assemblea in seconda convocazione. Così al presidente del consiglio Pomarici non è rimasto che dichiarare la mancanza del numero legale e rimandare al giorno successivo, mercoledì 20 marzo, di nuovo in seconda convocazione. Anche se  piú propriamente  si potrebbe chiamare terza, magari dimezzando ulteriormente il numero di consiglieri necessario a rendere legale la seduta, permettendo così il prosieguo dei lavori.

Diario dal Presidio in Campidoglio: la fine è lenta

14-3-2013

Roma, 14 marzo 2013.  E’ dal 13  dicembre che un gruppo di aderenti a Carteinregola e ai comitati di No a Roma Capitale del cemento  presidia l’aula Giulio Cesare per sorvegliare le votazioni delle delibere urbanistiche in Campidoglio. Certe volte siamo solo 4-5 persone, spesso siamo tanti.  Siamo stati lì anche quando sembrava che non ci facesero entrare,  dopo aver aspettato fuori al freddo per due ore. Siamo stati lì il 28 dicembre, un paio di volte siamo rimasti fino a  sera inoltrata. E’ stata un’esperienza istruttiva, che tutti i cittadini dovrebbero fare. Vale la pena, più che per ascoltare (tanto non si capisce quasi niente, causa il pessimo impianto acustico), soprattutto per  vedere. Vedere facce, comportamenti, atteggiamenti. Vedere cosa fa la maggioranza e cosa fa (o non fa) l’opposizione. Vedere le assenze o, peggio, le presenze/assenze di chi viene solo a firmare e se ne va subito. A proposito: urge una norma che impedisca di sommare le cariche di consigliere comunale a quelle di consigliere regionale o parlamentare. I cittadini si meritano un impegno a tempo pieno e  chi non può garantirlo deve lasciare  il posto a un altro.

E’ interessante vedere quello che succede nel luogo dove si prendono decisioni per Roma Capitale. Oggi, dopo che l’Assemblea aveva  approvato una serie di  proposte, ha fatto irruzione nell’aula l’onorevole Fernando Aiuti (PDL), urlando che qualcuno aveva votato al suo posto  usando il suo tesserino mentre lui non era presente. Dopo una animata  discussione hanno  annullato le delibere  contestate, che ci aspettavamo che sarebbero state   rimesse al voto. Invece  niente. L’animazione  si è sciolta in chiacchiere, poi i consiglieri hanno cominciato a scemare fuori dall’aula alla spicciolata, senza che fosse stata chiusa ufficialmente la seduta. Un lento disperdersi che potrebbe essere la perfetta metafora del  tramonto di questa consigliatura. Della maggioranza e dell’opposizione.

Intanto il  gruppetto di militanti di Cinquestelle, presenza costante nell’aula Giulio Cesare quasi quanto la nostra, dopo essere stato a lungo snobbato dalla maggior parte dei consiglieri,  ultimamente  è diventato improvvisamente  degno di attenzione: persino il Sindaco Alemanno, dopo l’approvazione del nuovo  Statuto lunedì 11 marzo, si è spinto fino ai banchi del pubblico per offrirsi alle  telecamere e ai microfoni dei “grillini”, seguito a ruota da molti consiglieri…

IL 9 APRILE CESSERA’ QUESTA CONSIGLIATURA: poco più di tre settimane, in cui però potrebbero succedere (e passare) ancora molte cose…

Leggi l’articolo su repubblica.it Assemblea capitolina, bagarre in aula
Aiuti: “Hanno votato con il mio badge” Il consigliere Pdl attacca: “Mi sono assentato un attimo, ma il mio voto risulta”. Aleggia il sospetto di un ‘pianista’. Tutte le votazioni sono state annullate. Saranno ripetute lunedì 18 marzo (> vai all’articolo)

NO AL NUOVO STATUTO DI ROMA CAPITALE SENZA LA PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI

28-2-2013 Carteinregola critica vari aspetti del documento che  verrà discusso a partire da giovedì  28 febbraio  nell’Assemblea Capitolina e chiede che la nuova suddivisione territoriale dei Municipi venga sottoposta a referendum confermativo.

Mentre la Francia sopprimerà la parola “razza” dalla Costituzione, applicando così una delle promesse elettorali di François Hollande, nel  nuovo Statuto della Capitale il termine  “brilla” proprio in apertura, nonostante  da tempo  sia privo di qualunque fondamento scientifico se riferito ad esseri umani. Ed è inserito  in una formulazione che non è neanche la citazione letterale e virgolettata dell’art.3 della nostra Costituzione, ma in  un elenco molto più allargato, che comprende le discriminazioni fondate sul  “sesso”, sul  “colore della pelle”,  sull’ “origine etnica o sociale”, sulle “caratteristiche genetiche” etc.Ci auguriamo una correzione immediata di una non tollerabile svista.

E molti sono i punti discutibili del nuovo Statuto: a partire  dall’art.18,  che trasforma fortemente l’attuale rapporto tra cittadini ed istituzioni  eliminando la figura del Difensore Civico (in seguito a una legge nazionale) sostituendola con una generica struttura interna all’ Amministrazione, sia pure in una proclamata posizione d’indipendenza. Poco chiare appaiono anche le nuove norme dell’art.17 che disciplinano le indennità dei consiglieri e che non prevedono tempi certi per l’adozione della nuova normativa. Inoltre lascia perplessi l’art.25, che introduce la possibilità da parte del Sindaco di affidare a personalità esterne agli organi e all’amministrazione di Roma Capitale lo svolgimento, pur a titolo gratuito, di compiti di collaborazione su temi prima riservati ai membri del Consiglio Comunale, con conseguente aumento dei costi.

Ma soprattutto. Carteinregola  rileva la totale assenza, nella stesura le nuovo Statuto, di un  confronto con i cittadini, che dovrebbero essere i veri protagonisti del cambiamento,  a partire dalle decisioni che riguardano la riduzione dei Municipi dagli attuali 19 a 15 e al conseguente riorganizzazione territoriale.

Per questo Carteinregola chiede che la delibera di ridefinizione dei Municipi sia sottoposta a referendum confermativo da parte dei cittadini di Roma Capitale, così da non far calare dall’alto le decisioni ma  condividerle in  un processo realmente partecipato.

Carteinregola  sulla proposta e articolato dello Statuto di Roma Capitale

a cura di Denise Lancia e Brunello Berardi

scarica la Bozza del nuovo Statuto per Commissione 03 12 2012 con le due versioni Bozza nuov Statuto per Commissione 03 12 2012

E’ in avanzata fase di elaborazione per la successiva proposizione all’approvazione del Consiglio Comunale l’articolato dello Statuto di Roma Capitale, così come previsto dalla legge 42/2009 (1)  e più compiutamente dal Dlgs 156/2010 (2)

Nello scorrere gli articoli della proposta di Statuto si evidenzia (Art.14 Tutela dei cittadini) la soppressione della figura del Difensore Civico, secondo quanto previsto dalla Legge 23 dicembre 2009, n. 191 – legge finanziaria per l’anno 2010 (come modificata dal D.L. 2/2010, convertito in legge 42/2010) che all’art. 2, comma 186 ha ritenuto di cancellare figura e poteri, per esempio “il controllo preventivo di legittimità sugli atti nei casi previsti dalla legge” ma anche preciso status e struttura di un organo di fondamentale importanza per il rapporto fra cittadini ed istituzione che andava piuttosto implementato di funzioni, rinviando tutto ad una generica struttura interna all’amministrazione sia pur in posizione di indipendenza.

Così come suscita qualche perplessità la trasformazione della figura del Segretario Comunale in Direttore Generale – art.32 comma 3 – che sovrappone funzioni sostanzialmente non sovrapponibili, quella del Segretario Comunale, a garanzia della legittimità degli atti, e quella del Direttore Generale, responsabile del raggiungimento degli obiettivi, approfondendo il controverso legame fiduciario con l’organo politico.

Una annotazione poi sulle nuove norme che disciplinano l’indennità da corrispondere ai Consiglieri Capitolini, art. 17 comma 8, che viene di fatto sospesa dal successivo comma 10 che proroga il vecchio regime senza prevedere tempi certi per l’adozione della nuova normativa.

Ci lascia perplessi, inoltre, il comma 6 dell’art.25 che introduce la possibilità da parte del Sindaco di affidare a personalità esterne agli organi e all’amministrazione di Roma Capitale lo svolgimento, sia pur a titolo gratuito, di compiti di collaborazione su temi di interesse della comunità cittadina, prima riservati ai membri del Consiglio Comunale.

Tendenza peraltro riconfermata più e più volte nel testo dello Statuto: a tutti i livelli, dall’impiegatizio al dirigenziale, è prevista la possibilità di ricorrere a figure esterne all’amministrazione con contratti a tempo determinato. L’uso, e come ormai noto spesso l’abuso, di questa fattispecie di rapporti dovrebbe invece essere confinato a casi veramente straordinari e piuttosto reperire le risorse fra quelle già in forza all’amministrazione, sia per diminuire i costi grazie ad una efficace organizzazione che per una migliore valorizzazione delle competenze dei dipendenti di Roma Capitale.

Inoltre, estendendo il concetto di partecipazione, l’Amministrazione potrebbe utilizzare come consulenti le centinaia di comitati ed associazioni presenti sul territorio che da anni affrontano ed approfondiscono le problematiche che gravano sulla città e le loro possibili soluzioni. Sarebbe un atto altamente significativo che permetterebbe finalmente, ai nostri rappresentanti eletti, di rapportarsi con i problemi reali e con i cittadini che, con vero spirito di servizio, affrontano questioni importanti molto spesso sottovalutate o disconosciute.

Relativamente poi alla riduzione dei Municipi a 15 e della relativa rivisitazione territoriale, si rendono necessarie alcune considerazioni generali.

La Legge di Roma-Capitale sulla riduzione dei Municipi da 19 a 15, propone una soluzione incomprensibile ed assurda, senza una giustificazione che parta da studi preventivi sulla situazione urbanistica dei singoli Municipi e dei loro rapporti reciproci che possano conseguentemente indicarne i nuovi assetti territoriali ed il loro numero.

Inoltre nella prospettiva dell’istituzione di  Roma Metropolitana (3),  l’ambito di Roma Capitale, coincidente o meno con l’area della Provincia di Roma, dovrà rapportarsi ed integrarsi con il resto del territorio laziale attraverso un proprio sistema territoriale policentrico, di cui faranno  parte sia i Comuni della Provincia di Roma che gli attuali Municipi di Roma Capitale, cioè delle entità completamente diverse e disomogenee che dovranno confluire necessariamente in un nuovo modello strutturale il più possibile omogeneo. Questo vorrà dire che, probabilmente, parte dei Comuni limitrofi a Roma Capitale verranno parzialmente assorbiti dai Municipi confinanti e, viceversa, alcuni Comuni si allargheranno  a spese dei Municipi adiacenti.

In questa prospettiva di riorganizzazione territoriale, non ha alcun senso approvare in questa fase gli ultimi provvedimenti delle norme “transitorie” per Roma Capitale e lo “spacchettamento” dei Municipi previsti dal D.L. n°156/10 con i notevoli costi “transitori” conseguenti. Costi assolutamente inutili in quanto rapidamente vanificati dal nuovo disegno di Roma-Metropolitana.

In ogni caso è  auspicabile che la delibera di ridefinizione sia sottoposta a referendum confermativo da parte dei cittadini di Roma Capitale, trattandosi di materia che direttamente riguarda la vivibilità e l’efficacia del rapporto fra i cittadini e l’istituzione. Lo Statuto si preoccupa nelle norme transitorie e finali di sottrarre la materia alla possibilità di referendum richiesto a maggioranza da un singolo municipio (vedi l’art.3 comma 7 del Regolamento del decentramento amministrativo).

Invitiamo il Consiglio Comunale stesso ad indire tale referendum, evitando così di calare dall’alto le proprie decisioni e facendone un processo realmente partecipato.

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(1) Legge 5 maggio 2009, n. 42“Delega al Governo in materia di federalismo fiscale, in attuazione dell’articolo 119 della Costituzione” pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 103 del 6 maggio 2009

(2) DECRETO LEGISLATIVO 17 settembre 2010, n. 156 Disposizioni recanti attuazione dell’articolo 24 della legge 5 maggio 2009, n. 42, ((e successive modificazioni,)) in materia di ordinamento transitorio di Roma Capitale. (10G0178) (GU n.219 del 18-9-2010 )

(3) Dal sito della provincia di Roma: Il Cammino verso la riforma, la città metropolitana  http://www.provincia.rm.it/siti_esterni/riformametropolitana/pages/3)IL_CAMMINO_VERSO_LA_RIFORMA.htmL
Da Wikipedia, Città metropolitana http://it.wikipedia.org/wiki/Città_metropolitana

avviso sul sito di Roma Capitale: Proposta di Statuto di Roma Capitale

Con il deposito, in data 5 dicembre 2012, di una proposta di deliberazione dell’Assemblea Capitolina – a iniziativa del Presidente della Commissione Speciale per le riforme istituzionali di Roma Capitale, Francesco Smedile – è stato attivato il procedimento per dotare Roma Capitale dello Statuto.

Dopo aver acquisito i pareri e i contributi propositivi dei Consigli dei Municipi e dei Consiglieri Capitolini, la proposta, già pubblicata all’Albo Pretorio, è stata esaminata, in sede di controdeduzioni, dalla predetta Commissione e licenziata con alcune modifiche all’originario testo dell’articolato. Nuovamente pubblicata all’Albo Pretorio, la proposta –di cui è stata data ulteriore conoscenza agli appartenenti alla comunità cittadina attraverso un apposito avviso su due quotidiani – è ora avviata all’esame dell’Aula.  Ultimo aggiornamento 27/02/2013

Ora l’Assemblea Capitolina approvi solo atti di ordinaria amministrazione

27-2-2013Alle elezioni regionali , a Roma il PD ha ottenuto 458.637 voti, il Movimento 5 Stelle  436.340 voti e il Pdl  299.568 voti.

Carteinregola scrive al Sindaco: l’attuale schieramento al governo della città  non rappresenta più la maggioranza dei cittadini romani e non può prendere decisioni irreversibili come l’approvazione delle delibere urbanistiche, che avranno conseguenze devastanti sulla città

Mancano  esattamente tre  mesi alle prossime elezioni comunali e l’attuale schieramento  che governa la città, stando al voto espresso dagli elettori nelle recenti consultazioni, non gode più della fiducia della maggioranza dei cittadini romani. Nei prossimi giorni molti consiglieri  di Roma Capitale potrebbero (dovrebbero!) lasciare l’incarico per andare in Parlamento o alla  Regione Lazio *  e  in quel caso verranno sostituiti  dai primi non eletti, che si insedieranno per poche settimane, senza sapere nulla dei provvedimenti su cui saranno chiamati a esprimersi, come le decine di delibere urbanistiche che prevedono pesanti edificazioni nella Capitale  e nell’Agro romano.

Per questo Carteinregola chiede al Sindaco Alemanno e al Presidente del Consiglio Pomarici  che vengano  sospese tutte  le delibere urbanistiche all’ordine dei lavori,  e  a tutti i Consiglieri di maggioranza e di opposizione di  votare, da ora alla fine del mandato, solo atti di ordinaria amministrazione, impegnandosi  per impedire che vengano prese ulteriori decisioni irreversibili che peseranno sull’economia, sull’assetto  futuro della città e sulla qualità della vita dei cittadini.

* Sono 8 i consiglieri capitolini eletti in parlamento e in Regione: Umberto Marroni (capogruppo PD) alla Camera e  Monica Cirinnà (PD)  al Senato. Al Consiglio regionale Massimiliano Valeriani e Gianfranco Zambelli, entrambi  PD,  Gianluca Quadrana della Lista civica per Rutelli,   Luca Gramazio (capogruppo PDL), Francesco Storace e   Fabrizio Sartori de La Destra.

Delibere urbanistiche: anche l’opposizione si oppone

da Cinquegiorni, il sit in del 25 gennaio die Consiglieri PD26-1-2013 Era da quando abbiamo cominciato a organizzare il presidio in Campidoglio (13 dicembre) che aspettavamo un segnale forte dal maggior partito di opposizione contro la manovra urbanistica che rischia di sversare nuovo cemento sulla città e sull’Agro.  Ieri  è arrivata una prima risposta: dopo un comunicato che sottolineava la netta contrarietà del PD  a  un modello di città che continua a costruire sull’agro romano e sulle aree verdi a fronte di migliaia di alloggi sfitti e invenduti, alcuni consiglieri comunali, insieme al Presidente della Federazione romana Patanè  e al Segretario Miccoli,  hanno inscenato una manifestazione contro le delibere urbanistiche  sotto il Campidoglio.

la manifestazione dle 19 gennaio Roma non è in vendita

Cartenregola chiede al PD, a tutti i partiti di opposizione,  e  anche a  quei consiglieri della maggioranza contrari a questa insensata corsa al consumo di suolo, di impegnarsi fino in fondo per fermare le delibere, utilizzando tutti gli strumenti democratici a disposizione, come è stato per la battaglia contro la privatizzazione dell’ACEA. Questo è l’obiettivo che ci siamo dati con il nostro presidio: creare un fronte allargato  e trasversale, che riunisca politica e società civile, partiti, movimenti.  Sabato scorso c’è stata la manifestazione “Roma non è in vendita” promossa da Action e da molti comitati cittadini.  Da tempo alcuni militanti  di Cinquestelle si impegnano nel presidio nell’aula Giulio Cesare. Aspettiamo che si aggiungano tanti altri…

Il Comunicato del PD del 23 gennaio 2013 : Venerdì 25 gennaio alle ore 12,00 in P.zza Del Campidoglio, sit-in con i Consiglieri comunali, esponenti del PD romano, Consiglieri municipali e militanti, per dire un NO CHIARO E FORTE alle delibere urbanistiche portate da Alemanno in Assemblea Capitolina per una cementificazione indiscriminata, che invade anche l’agro romano e le zone verdi. Tutto ciò in presenza di migliaia di alloggi sfitti e invenduti, senza una strategia urbanistica, per un modello di sviluppo sostenibile della città, con il solo chiaro intento elettorale di favorire interessi particolari ai danni della qualità della vita della Capitale.
Dobbiamo mettere in questa battaglia, lo stesso impegno che abbiamo dimostrato contro il malgoverno di Alemanno, contro parentopoli e la svendita di ACEA.
Partito Democratico di Roma
[youtube http://www.youtube.com/watch?v=-P8wN0ZFjn8]

25 gennaio Paese Sera: “No al cemento elettorale di Alemanno”
La protesta del Pd in Campidoglio” (> vai all’articolo)
25 gennaio Cinquegiorni: Sit in al Campidoglio in difesa dell’agro romano LA PROTESTA:: Oggi alle dodici il presidio contro la cementificazione e le delibere urbanistiche (> vai all’articolo)

Carteinregola chiede più trasparenza in Campidoglio

28 dicembre 2012, in attesa di entrare nel Palazzo Senatorio

28 dicembre 2012, in attesa di entrare nel Palazzo Senatorio

Quanti cittadini si sono mai recati nell’aula del Consiglio a sentire con le proprie orecchie   il più o meno serrato confronto  tra maggioranza e opposizione sui destini della Capitale? Eppure le sedute consiliari sono pubbliche: é un diritto di tutti assistere al lavoro   dei  propri rappresentanti.

Da quando Carteinregola e il Comitato  No a Roma Capitale del Cemento hanno organizzato dei turni in Campidoglio per vigilare sull’approvazione delle delibere urbanistiche,  quelle che rischiano di portare una ulteriore  colata di cemento sulla città, sono approdate in aula moltissime persone che non ci avevano mai messo piede.

Ma dopo l’iniziale timidezza che coglie sempre il cittadino quando si trova al cospetto delle Istituzioni, la maggior parte di loro ha sperimentato una crescente delusione. Non tanto  per i comportamenti dei consiglieri in aula, a cui li avevano già preparati le  dirette Tv dal Parlamento, che spesso rivelano uno stile agli antipodi di quello che ci si aspetterebbe in luoghi  così solenni (scranni semivuoti, andirivieni continuo, gente che parla al cellulare, capannelli trasversali, nessuno  che ascolta  l’oratore di turno), ma soprattutto per la totale impossibilità di capire quello che sta  succedendo.

In un’epoca in cui anche l’ultima sala  convegni  di paese si dota di un’amplificazione decente, e magari di un sistema tv a circuito chiuso, in Campidoglio non si capisce una parola di quello che viene detto, nè  cosa si sta votando. Anche perché l’ordine del giorno inserito nel sito del Comune non offre alcun materiale né spiegazione delle proposte su cui si misurerà l’assemblea: neppure i testi delle delibere e dei documenti allegati. Lo stesso vale per le convocazioni delle Commissioni, anch’esse pubbliche, che spesso non esplicitano neppure nei titoli i punti all’odg, e  più di una volta i comitati  hanno scoperto che una commissione aveva espresso parere favorevole su una delibera contestata dopo averla inserito  al punto “varie”.

E poi molti ci sono rimasti male per la lunga attesa del 28 dicembre scorso, quando in aula non si trovava il numero legale e la polizia municipale ha trattenuto per un’ora i cittadini fuori al freddo, permettendo l’accesso nella sala Giulio Cesare  solo dopo l’apertura dei lavori, anche se questo  non è esplicitato  in nessun regolamento o norma comunale.

Campidoglio, il Presidio di Carteinregola

Campidoglio, il Presidio di Carteinregola

Così Carteinregola ha preso carta e penna e ha scritto al Presidente Pomarici, ai Capi gruppo, al Segretariato generale e anche al Sindaco, chiedendo  Regole certe e messe in pratica  anche per la partecipazione dei cittadini alle attività capitoline. E soprattutto per chiedere più trasparenza e informazione sugli argomenti in discussione: nell’era di Internet non ha giustificazioni che non siano  bene in vista nel sito del Comune tutte le delibere in discussione in aula.

Post scriptum: invitiamo le troupes delle Iene o di  Striscia la notizia a  fare un’improvvisata in piazza del Campidoglio nei giorni di Consiglio, per interrogare i  consiglieri di maggioranza e opposizione  nel merito delle delibere che si accingono a votare: si potrebbe scoprire che non sono  solo i cittadini a disporre  di poche informazioni in proposito…

LE SEDUTE DEL CONSIGLIO COMUNALE SONO PUBBLICHE

Durante il  Consiglio comunale del  29 dicembre scorso, mentre in aula, a quanto riferitoci da alcuni consiglieri comunali,  tentavano   di portare al voto  la Delibera 129, quella dello scambio immobiliare dei mercati, e per ben tre volte è mancato   il numero legale, noi di Carteinregola siamo stati tenuti  fuori al freddo, controllati daI vigili e da un blindato della polizia, su richiesta dall’ufficio di Presidenza, quindi del Presidente Pomarici. Ci hanno poi permesso di salire quando si è finalmente raggiunto il numero necessario di consiglieri e il Consiglio è passato ad esaminare  la delibera ATAC e la Delibera 47.

Il prossimo Consiglio dovrebbe essere convocato dopo l’Epifania.

Ma a questo punto vorremmo che fosse fatta chiarezza sul diritto dei cittadini a poter seguire le sedute dell’aula, che per   legge  sono pubbliche:

Testo unico enti locali art. 38 comma 7
7. Le sedute del consiglio e delle commissioni sono pubbliche salvi i casi previsti dal
regolamento.

Art. 1 comma 7 statuto Comune di Roma
Le sedute del Consiglio Comunale e delle Commissioni Consiliari sono pubbliche,
salvo i casi previsti dalla legge e dal regolamento del Consiglio Comunale.

Regolamento del consiglio comunale Art 30 comma 1
Le sedute del Consiglio comunale sono pubbliche tranne i casi in cui il consiglio medesimo, con deliberazione motivata adottata a maggioranza assoluta, decida di adunarsi in seduta segreta per la tutela della riservatezza di persone, gruppi o imprese.

(> vai alla pagina con la  versione completa dei testi citati)

Carteinregola approfondirà con gli organismi  competenti in quali circostanze e con quali limiti il Presidente del Consiglio Comunale possa  impedire l’ingresso nell’aula ai cittadini.

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MASSIMA ALLERTA

Sembrava che  l’Assemblea Capitolina chiudesse  i battenti fino al 6 gennaio per la pausa natalizia, invece il Consiglio è  stato convocato anche oggi  27 dicembre 2012 e poichè, come si sapeva, cè mancato il numero legale,  domani pomeriggio, 28 dicembre,  il Consiglio si terrà  in seconda convocazione (quella  che permette di votare le delibere con la maggioranza più uno e un minimo di venti consiglieri, cioè 11 voti).
Molti assicurano che l’intenzione è solo concludere l’iter di  due delibere, la “Proposta n. 125/2012,  Determinazioni di Roma Capitale in ordine alla manovra finanziaria elaborata a supporto degli obiettivi di Piano industriale della società ATAC S.pA.” e la  “Proposta n. 47/2011. Protocollo d’intesa tra l’Agenzia del Demanio e Roma Capitale: attuazione, attraverso scambio di immobili, delle fasi I e II”, uno scambio di terreni  e immobili tra il Comune e il Demanio, di cui fa parte anche   lo stabile occupato da Casapound in via Napoleone III, per il quale è già insorta l’opposizione temendo un regalo del Sindaco al centro sociale  di estrema destra.
Ma dall’ordine del giorno fissato dalla conferenza dei capigruppo il 24 dicembre, si può constatare che il numero delle proposte di delibera inserito nei lavori  è ancora cresciuto rispetto al 21 dicembre:  sono ben  5  le “new entry” , di cui alcune non comprese nell’elenco delle delibere urbanistiche, come   il Piano Regolatore Impianti Pubblicitari. Per quest’ultimo da tempo le associazioni, in particolare Basta Cartelloni e VAS,  hanno elaborato una serie di emendamenti per renderlo  uno strumento a tutela della città, del decoro, della legalità e della sicurezza e non al servizio dei gestori di impianti pubblicitari, come fino ad ora non è stato. Le richieste principali sono: nessuna deroga al codice della strada, la riduzione ulteriore delle superfici totali di esposizione, la trasformazione del  Piano in norme tecniche di attuazione, il coinvolgimento di cittadini e municipi nella definizione dei piani di localizzazione.

Carteinregola continuerà il suo presidio per vigilare sui lavori dell’Aula, anche – e soprattutto – durante le vacanze natalizie

> vai alle delibere all’ODG del 27 dicembre 2012

(> vai alla pagina con l’adesivo da scaricare e stampare)

AGGIORNAMENTO 29 DICEMBRE: un tentativo di votare la Delibera Cam è stato fermato dall’opposizione, in particolare dall’intervento di Alessandro Onorato (UDC). E’ stata approvata la delibera 47, con lo stralcio dell’acquisizione dello stabile di Casa Pound; in compenso è stato approvato  un emendamento di Athos De Luca (PD) per l’inserimento nelle proprietà demaniali da acquisire al Comune dell’area di Vai Cesena, con il fine di farne un giardino pubblico, come da ormai venta’anni chiede il Comitato di Quartiere San Giovanni. Il prossimo Consiglio dovrebbe essere dopo l’Epifania.

ATTENTI ALLE DELIBERE: COMINCIA IL SACCO DI ROMA

campidoglio 20 dic 2 light

La protesta di carteinregola e comitato interassociativo nell’aula Giulio Cesare il 20 dicembre

Sta per abbattersi  su Roma una manovra urbanistica pesantissima che porterà conseguenze inimmaginabili  sull’ambiente e sul tessuto sociale della nostra città. Un vero e proprio nuovo Piano Regolatore che peggiora quello del sindaco Veltroni di cui si appresta a diventare  una variante generale.

Il 20 dicembre non è stato raggiunto il numero legale e il Consiglio e anche il giorno successivo le delibere non sono state poste in votazione, e probabilmente tutto sarà rinviato alla fine della pausa natalizia, dopo il 6 gennaio.

Carteinregola insieme al comitato interassociativo No a Roma Capitale del Cemento continuerà  a presenziare alle sedute del Consiglio  Capitolino.

> vai alla pagina con le Delibere all’ODG dle 21 dicembre

> Vai alla pagina con  tutte  le delibere all’ordine dei lavori

NO A ROMA CAPITALE DEL CEMENTO

Posted on 15/12/2012 by

ATTENTI ALLE DELIBERE

Carteinregola: presidio in Campidoglio

Il progetto urbanistico sull'area dell'ex Velodromo

Il progetto urbanistico sull’area dell’ex Velodromo

Il nuovo laboratorio Carteinregola seguirà i lavori dell’Assemblea Capitolina per sorvegliare la votazione delle controverse  Delibere urbanistiche, che hanno suscitato appelli e proteste da parte dei comitati e delle  associazioni

Sta per abbattersi  su Roma una manovra urbanistica pesantissima che porterà conseguenze inimmaginabili  sull’ambiente e sul tessuto sociale della nostra città. Si tratta di una serie di Delibere che saranno sottoposte  al voto del Consiglio Comunale  senza un’ adeguata pianificazione né una approfondita   valutazione della sostenibilità  ambientale. Una  manovra urbanistica   che si presenta come un vero e proprio nuovo Piano Regolatore che peggiora quello del sindaco Veltroni di cui si appresta a diventare  una variante generale (> leggi l’appello)

Delibere che da tempo sono state inserite nell’ordine dei lavori, ma che potrebbero essere portate in aula “a sorpresa”, grazie alla firma di 13 consiglieri che ne decretassero l’urgenza.

Per questo Carteinregola ha deciso di organizzare dei turni  per garantire la presenza costante dei cittadini  durante le sedute del Consiglio Comunale. Una presenza che sarà una testimonianza composta e silenziosa, per ricordare  ai consiglieri la responsabilità che pesa sulle loro scelte.

Sul nostro sito  di Carteinregola  è pubblicato l’elenco delle delibere, molte delle quali si possono scaricare insieme a  schede e materiali che spiegano i progetti e le conseguenze in caso di approvazione delle delibere, compilate in collaborazione con i  comitati e le associazioni dei territori e destinate ai cittadini, ma anche a giornalisti e consiglieri comunali. (> vai all’elenco delle schede) Carteinregola ha creato anche una mappa “in progress” delle criticità della città,  che si sta riempiendo delle tante bandierine  nere dei progetti in approvazione

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