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Raggi X: Isole Ambientali

IsoleAmbientaliRaggi X: Isole Ambientali

A cura di Associazione Residenti Campo Marzio

1) Le Isole Ambientali (IA) sono previste dal P.G.T.U. di Roma Capitale che così le definisce:

Le isole ambientali sono definite come zone urbane racchiuse all’interno di ciascuna maglia della viabilità principale, e la rete viaria che le serve è perciò costituita da sole strade locali. Sono dette “isole” in quanto interne alla maglia della viabilità principale ed “ambientali” in quanto finalizzate al recupero della vivibilità degli spazi urbani.

La realizzazione di isole ambientali è finalizzata:

  • allo sviluppo e alla promozione della mobilità “dolce”, per garantire più alti standard di vivibilità urbana e di sicurezza stradale;
  • a garantire una maggiore qualità del contesto urbano;
  • a ridurre gli impatti sull’ambiente;
  • a ridurre il traffico veicolare privato a seguito del potenziamento del trasporto pubblico collettivo;
  • ad incentivare gli spostamenti a piedi, anche sistematici, e incoraggiare la mobilità attiva anche per la sua valenza sociale e per il miglioramento della salute del Cittadino.

Sempre il PGTU prevede che l’intera Prima Zona (corrispondende grosso modo all’area racchiusa entro le mura Aureliane), venga suddivisa in IA.

Ad oggi vi è una sola IA realizzata in centro storico, quella del cosiddetto “Tridente”, costituita nel 2014 in concomitanza col rifacimento di via del Babuino. Purtroppo la disciplina stabilita per questa IA è risultata essere un semilavorato, ossia un complesso di disposizioni alcune delle quali lacunose, altre inapplicabili (come ad esempio il divieto di transito e sosta dei ciclomotori all’interno della IA), altre ancora annunciate ma mai realizzate.

Il risultato è un’area del centro storico che anziché essere stata riqualificata si presenta come tutto il resto del territorio, con aree pedonali invase di veicoli in sosta e transito, accessi al settore ZTL in contromano, difficoltà accresciute per i residenti della zona.

2) Appena insediata la nuova amministrazione, abbiamo chiesto ai responsabili della mobilità di riprendere in mano il progetto di IA del Tridente, rivederlo, completarlo e farne finalmente un esempio da replicare in tutto il centro storico.

3) L’assessore alla mobilità Meleo non ha mai dato alcun riscontro, neanche generico, ai nostri messaggi.

Il Presidente Stefàno ci ha invece ricevuti ed ha ascoltato le nostre richieste, assicurando che avrebbe trovato modo di affrontare la questione nell’ambito della commissione da lui presieduta, cosa che purtroppo però non è mai avvenuta.

4) L’amministrazione ha annunciato di voler procedere con l’istituzione di una nuova IA, nel rione Monti, senza però neanche considerare la disciplina e le condizioni dell’unica IA mai sperimentata a Roma, ossia quella del Tridente. Peraltro quella annunciata per il rione Monti sembra più un’IA a servizio di un certo commercio locale che un mezzo per limitare drasticamente il transito veicolare nel rione.

5) La nostra richiesta rimane essenzialmente la stessa: analizzare quanto fatto nell’IA del Tridente, valutare la situazione sul campo e quindi provvedere a fare le modifiche ed integrazioni che possano realizzare l’obiettivo perseguito, ossia ridurre al massimo il transito veicolare e la sosta nell’intera area.