(foto ambm) 7 dicembre 2012
a cura del gruppo mercati di Carteinregola e Difendiamoimercatirionali
Nei Municipi di Roma sono presenti oltre 120 mercati rionali – coperti, plateatici attrezzati e su sede stradale o “impropria” – di piccole, medie e grandi dimensioni, di proprietà di Roma Capitale. Ventinove sono le strutture coperte, distribuite nel centro come nelle periferie, che in buona parte versano in uno stato di fatiscenza a causa degli scarsi (o inesistenti) investimenti pubblici per la loro manutenzione e che subiscono una progressiva flessione del numero di operatori. In molti casi gli edifici si trovano in aree prestigiose della città e per questo sono stati in passato oggetto di progetti di interventi privati che li avrebbero ristrutturati – in certi casi abbattuti – per ricavarne cubature immobiliari commerciali, direzionali e residenziali, che ne avrebbero distrutto l’anima e la natura di piazza pubblica, luogo di incontro e cuore dei quartieri. Carteinegola, a cavallo del 2012 e 2013, si è battuta contro le delibere che prevedevano project financing e scambi immobiliari, riuscendo, dopo 4 mesi di presidio in Campidoglio, a fermare i propositi dell’amministrazione. Ma le problematiche dei mercati rionali sono complesse e tuttora irrisolte.Carteinregola ha organizzato due convegni sul tema e realizzato un dossier diventato un e-book: “Un mercato non è solo un mercato”
QUELLO CHE VOLEVAMO
Per rendere il mercato non solo un mercato, ma un centro di incontro, di socializzazione, sviluppo di imprenditoria giovanile, formazione, cura del territorio, vicinanza ai cittadini, oltre che sviluppo occupazionale, benessere e qualità del prodotto chiediamo:
– I MERCATI RIONALI DEVONO RIMANERE PROPRIETA’ PUBBLICA Nessuna cessione dei mercati coperti a privati o a società pubblico-private per speculazioni immobiliari che snaturano la struttura mercatale per farne brutte copie di centri commerciali, con un’aggiunta di uffici, negozi, appartamenti
– NUOVA VITA AI MERCATI E’ necessario riqualificare le strutture, ma anche riorganizzare l’offerta rendendola più adatta alle esigenze della vita di oggi. Ampliare i servizi offerti e gli orari di apertura.. Diffondere il servizio di acquisto on line e di consegna a domicilio, anche in un nuovo e più moderno rapporto con il Centro Agroalimentare di Roma (C.A.R.).
– PIU’ OPERATORI E’ necessario semplificare e accelerare le attuali procedure amministrative sia relative alla gestione (trasferimenti, reintestazioni ecc.) sia alla concessione dei banchi rimasti vuoti.
– OFFERTA PIU’ QUALIFICATA E DIVERSIFICATA Organizzare corsi di formazione per gli operatori per favorire la crescita verso nuove forme e tipologie di vendita. Mettere in rete i mercati di Roma con un’offerta di servizi evoluti e strumenti innovativi, tra cui l’e-commerce. Inserire all’interno dei mercati i Centri servizi dell’amministrazione e piccoli ristoranti e introdurre banchi per la vendita di prodotti biologici, di prodotti locali e di prodotti equo-solidali
MERCATO COME PIAZZA PUBBLICA riscostruire il rapporto tra mercato e territorio, riorganizzando la struttura per offrire alla cittadinanza e agli operatori spazi per iniziative che possano riallacciare i rapporti tra gli abitanti dei quartieri, rendendola un luogo di incontro soprattutto in quelle zone di Roma dove non esistono più autentici luoghi di socializzazione (> vai al documento completo)
QUELLO CHE HANNO DETTO
Della questione Mercati non v’è traccia nel programma elettorale della sindaca Raggi, nelle sue linee guida approvate dall’assemblea capitolina, nei primi atti della nuova amministrazione.
QUELLO CHE HA FATTO L’ ATTUALE AMMINISTRAZIONE
L’assessore Meloni è introvabile per la maggior parte delle associazioni dei cittadini, Carteinregola chiede da settembre 2016 un incontro senza nemmeno una risposta.
A marzo del 2017 qualcosa si muove, viene presentato un piano di intervento per 4 milioni di euro per ripristino e miglioramento di siti mercatali coperti scelti in base all’incrocio di situazioni di importanza sociale e condizioni di degrado, nonché per l’introduzione di situazioni di somministrazione e di eventi atti a migliorare realtà e vivibilità dei mercati. Alla presentazione del progetto sono seguite alcune riunioni con singoli Municipi per meglio illustrarla(1)
Il piano appare all’improvviso in pubblico senza nessuna consultazione preventiva con operatori e cittadini, i fondi vengono messi a bilancio per l’anno in corso ma poi , trasferiti ai Municipi competenti sono nel giugno 2017, che per usufruirne, dovrebbero avviare i progetti, bandire le gare e chiudere i bandi entro il 31 dicembre 2017. Un tour de force che gli addetti ai lavori dichiarano impossibile, dato che nel migliore dei casi la trafila di un bando si conclude al minimo in un anno. Protesta la Presidente del Municipio Alfonsi, tirata in ballo dal capogruppo capitolino Ferrara (2), mentr enon si sa come la pensino gli altri Presidenti interessati, per la stragrande maggioranza dello stesso MoVimento.
Nel frattempo, mentre l’Assessore Meloni si concentra sul primo municipio e le associazioni locali in un tentativo di revisione della delibera 36/2006 (città storica), il Presidente della commissione commercio Coia affronta con associazioni e categoria e cittadini e loro associazioni l’intera delicata gamma dei problemi della delibera 35/2006 (regolamento per il commercio), anche in relazione all’entrata in vigore della Delibera europea sulla concorrenza (Bolkestein). Tra le due attività non sembra esserci un grande coordinamento.
Lo stato di agitazione degli operatori, specie nel settore del commercio cosiddetto ambulante e delle licenze “anomale”, è spesso contrassegnato da intenso corporativismo e troppo poco i cittadini vengono messi in grado di comprendere ed intervenire. Insomma un’azione che appare calata dall’alto, priva di un rapporto chiaro, diretto e continuo con operatori dei mercati ed associazioni di cittadini, autofinanziato e di incerta evoluzione.
Non sembra questa la modalità migliore per cominciare a risolvere i problemi legati ad un settore importante del commercio a Roma, strozzato dalla concorrenza degli ipermercati, dall’incremento dei cosiddetti “negozi di vicinato”, dal degrado delle strutture, dal lobbysmo delle associazioni di categoria, dalla arretratezza delle normative, dalla inadeguatezza delle strutture burocratiche comunali e municipali, dalla generalizzata inosservanza delle regole.
Anche per questo che Carteinregola si è impegnata in un lavoro di ricostruzione della mappa dei mercati, di organizzazione di una rete degli operatori, in un convegno che lanciò proposte concrete, in un permanente tentativo di confronto con l’amministrazione.
https://difendiamoimercatirionali.wordpress.com/
Post scriptum: nelle 4 slides presentate dall’Assessore Meloni in Campidoglio a RomaRinasce, una mostrava una nostra foto (i nostri materiali sono creative commons, ma chiediamo la citazione)
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(1) sul sito del Comuneil progetto viene illustrato così (non vengono prò publicati i dati e le slides di presnetazione diffuse nei Municipi https://www.comune.roma.it/pcr/it/newsview.page?contentId=NEW1432010
Mercati rionali, le linee guida del piano di rilancio. Primi interventi per 4mln di euro (25 marzo 2017)
A Roma sono 70, 32 coperti e 38 all’aperto, i cosiddetti plateatici. Per i primi 15 Roma Capitale avvia la riqualificazione con uno stanziamento iniziale di circa 4 milioni di euro. Diventeranno centri di aggregazione e punti di riferimento per i quartieri dove, oltre a fare la spesa, i cittadini potranno sedersi e fare uno spuntino, sbrigare pratiche, lasciare i piccoli a giocare. Il lavoro di mappatura dei mercati rionali di tutta la città e il piano di rilancio sono stati presentati giovedì 16 dalla sindaca Virginia Raggi e dall’assessore al Commercio, Adriano Meloni nella cornice del mercato Metronio all’Appio Latino.
Il Campidoglio ha completato una mappatura a più livelli dei mercati rionali di tutta la Capitale con l’obiettivo di mettere in campo interventi per riqualificarli. Sono state elaborate delle linee guida applicabili a tutti i mercati e allo stesso tempo sono stati individuati azioni mirate che tengano conto della specificità di ogni singola struttura. È stato definito un piano di rilancio, che verrà finanziato da uno stanziamento iniziale di circa 4 milioni di euro, per rendere le strutture più moderne ed efficienti.
Il lavoro è stato organizzato in due fase principali: una parte analitica che consente finalmente di fotografare nel dettaglio criticità e buone pratiche dei mercati coperti e plateatici – una mappatura puntuale rappresenta il pilastro su cui edificare una proposta migliorativa; una parte propositiva che focalizza gli assi su cui mettere in moto un processo di riqualificazione e rilancio, anche tenendo conto delle profonde trasformazioni che stanno rimodulando abitudini ed esigenze dei cittadini. L’obiettivo è garantire strutture più moderne e funzionali.
Nel complesso a Roma sono presenti 32 mercati coperti e 38 mercati plateatici. In fase di analisi sono state individuate le principali criticità funzionali di ogni struttura (rispetto delle norme, parcheggi, qualità dell’offerta, trasporti e collegamenti, etc) che saranno oggetto di un programma prioritario di interventi valido per tutti i mercati esaminati. Inoltre, è stato preso in considerazione il tasso di occupazione dei posteggi ma sono state anche registrate le potenzialità di ogni mercato.
La combinazione tra il tasso di occupazione dei posteggi e la potenzialità della struttura diventa lo strumento chiave iniziale per elaborare un piano di rilancio. In base ai riscontri emersi vengono messe a punto alcune possibili direttici strategiche, che saranno applicate secondo le peculiarità di ogni mercato.
Il piano d’interventi contemplerà un ampio ventaglio di interventi, finalizzati a trasformare i mercati in veri e proprio punti di riferimento per i quartieri sotto il profilo produttivo, sociale, culturale e sportivo. In questi luoghi i cittadini potranno reperire informazioni, acquistare prodotti artigianali di prima qualità, praticare sport e partecipare a iniziative di ogni genere che spazieranno dalla presentazione di un libro alla degustazione di cibo e bevande. Sarà quindi un’occasione per introdurre modalità nuove di trascorrere il tempo libero, soprattutto per bambini e anziani.
Per ogni mercato verrà presentata una scheda ad hoc con specifiche proposte di rilancio. Alcune linee guida d’intervento prioritarie saranno, però, comuni a tutte le strutture:
messa a norma
possibile modifica degli orari
verifica dell’offerta merceologica
ottimizzazione dei posteggi
In particolare le attività, sia a livello orario che di offerta, dovranno rispondere, in modo aderente, alla nuova organizzazione della vita quotidiana che riguarda sempre più cittadini: i tradizionali orari di apertura e chiusura potranno essere rimodulati in funzione dei nuovi stili di vita. In questo senso è stato già avviato un articolato percorso di coinvolgimento di tutte le amministrazioni municipali e delle associazioni di categoria, che consentirà di sviluppare proposte conformi alla composizione demografica e sociale di ogni territorio.
Il piano di rilancio, nella prima fase, si concentrerà su 15 realtà dislocate in zone diverse della città. Sono mercati che presentano un potenziale molto elevato ma che, per la combinazione di vari fattori, negli ultimi anni hanno accumulato numerose criticità. Si tratta di: Monti, Prati, Campo Marzio, Montesacro, Torpignattara, Metronio, Portonaccio II, Casal Bernocchi, Palocco, Belsito, Primavalle I (coperti); La Rustica, Piscine, Quarto Miglio e Tor Sapienza (plateatici).
“L’amministrazione, fin dal suo insediamento, si è attivata per trasformare i mercati rionali in un vettore di crescita e in un punto i riferimento per il tessuto economico, sociale e culturale della città – sottolinea la sindaca di Roma Virginia Raggi – Vogliamo valorizzarli anche come nuovi punti di aggregazione in grado di richiamare fette sempre più ampie della popolazione garantendo nuove attività di somministrazione, mettendo a disposizione sportelli informativi, accogliendo laboratori artigianali con prodotti di filiera corta”.
“I mercati rionali costituiscono un patrimonio enorme e variegato di tutta la città, che sconta però anni di politiche frammentarie e la mancanza di una visione in grado di valorizzarne i tratti distintivi – spiega l’assessore allo Sviluppo economico, Commercio e Turismo di Roma Capitale Adriano Meloni – Il nostro metodo di lavoro è stato condiviso con le associazioni di categoria che diventeranno così soggetto attivo del piano di rilancio. Comun denominatore di tutta l’operazione sarà il ripristino della sicurezza per operatori e consumatori, all’interno di strutture moderne e finalmente capaci di attrarre i cittadini con un’offerta diversificata e innovativa”.
16 MAR 2017 GP
Agg 17 MAR 2017
(2) vedi
Dalla pagina FB di sabrina Alfonsi:
A marzo del 2017 qualcosa si muove, viene presentato un piano di intervento per 4 milioni di euro per ripristino e miglioramento di siti mercatali coperti scelti in base all’incrocio di situazioni di importanza sociale e condizioni di degrado, nonché per l’introduzione di situazioni di somministrazione e di eventi atti a migliorare realtà e vivibilità dei mercati. Alla presentazione del progetto (vedi allegato Mercati piano di intervento comunale roma.317 mercati piano comunale slides Municipio I 17 maggio 2017) sono seguite alcune riunioni con singoli Municipi per meglio illustrarla.
Oggi i 5 stelle in Campidoglio mi hanno attaccato in modo pesante sulla questione dei fondi per la riqualificazione dei mercati rionali. Prima il Capogruppo Ferrara, poi l’Assessore Meloni e i Consiglieri Calabrese e Di Palma. Un attacco “politico” perché siamo i soli finora ad aver contestato pubblicamente il fatto che il Campidoglio stia tentando di scaricare sui Municipi la responsabilità di utilizzare lo stanziamento delle risorse destinate ai Mercati. Per questo ci hanno
accusato di fare ostruzionismo e bassa propaganda politica, e di “grave irresponsabilità. Il fatto è che noi i fondi per riqualificare i Mercati li abbiamo chiesti a ottobre, in fase di costruzione del bilancio, ma non ci sono stati assegnati. Poi la Raggi ha deciso che questo poteva essere un suo obiettivo e ad aprile è stata approvata una variazione di bilancio che ha individuato risorse per circa 2,8 milioni di euro sul capitolo di Bilancio che fa capo per competenza al Dipartimento Sviluppo Economico.Si tratta di fondi che debbono essere obbligatoriamente utilizzati entro l’anno di competenza, cioè il 2017. Utilizzarli significa fare i progetti, approvarli, indire le gare d’appalto e affidare l’esecuzione delle opere entro il 31 dicembre di quest’anno, una corsa contro il tempo. Quando hanno capito che il Dipartimento non avrebbe potuto farcela, ecco la trovata: con una lettera del 24 maggio scorso dicono ai Municipi che i fondi saranno trasferiti. A noi verrebbero assegnati circa 700.000 euro. Teniamo presente che da aprile, da quando cioè hanno approvato la variazione di bilancio che ha individuato i fondi, ad oggi, cioè a più di due mesi di distanza, i fondi non sono ancora nella reale disponibilità dei Municipi perché occorre un’altra variazione che assegni direttamente le quote parte dello stanziamento a ciascun Municipio, operazione che difficilmente verrà portata a termine prima di metà luglio. Dopo di che ai Municipi restano meno di sei mesi – con agosto di mezzo – per fare tutto quello che serve, cioè i progetti, le gare d’appalto e l’affidamento dei lavori. Noi abbiamo preso una posizione sulla vicenda, anche perché non vogliamo prendere in giro gli operatori e i cittadini con promesse che sarà difficile realizzare. E aspettiamo di vedere se e come reagiranno i Presidenti dei Municipi a 5 stelle al “pacco” che gli sta preparando la loro Sindaca