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ATAC spa, la storia (dalla verifica del Minsitero delle Finanze )

(il testo  è ricavato da Ministero delle Finanze, DIPARTIMENTO DELLA RAGIONERIA GENERALE DELLO STATO – ISPETTORATO GENERALE DI FINANZA SERVIZI ISPETTIVI Settore V – RELAZIONE SULLA VERIFICA AMMINISTRATIVO-CONTABILE eseguita dal4 ottobre 2013 al15 gennaio 2014 A Roma Capitale Roma, 16.01.14 – Dr. Vito Tatò Dr. Enrico Lamina Dirigenti dei Servizi Ispettivi di Finanza Pubblica)

scarica il documento  http://www.serenettamonti.it/wp-content/uploads/2014/05/20140116_Relazione_Roma_Capitale_parte_prima.pdf

2 ATAC S.p.A.

La società ATAC S.p.A., costituita con deliberazione del Consiglio Comunale del 2 agosto 2000, n. 173, gestisce il trasporto pubblico locale per la città di Roma sulla base di un affidamento diretto del servizio, ed è società interamente partecipata da Roma Capitale.

La partecipazione nella società rientra tra quelle di cui è previsto il mantenimento, in base alla citata Delibera dell’Assemblea Capitolina n. 77/20 Il, in quanto svolge attività di servizio pubblico locale a rilevanza economica.

In via preliminare, si fa presente che in data 14 settembre 2005 sono state adottate tre significative delibere da parte del Comune di Roma. Le delibere in questione, tutte con scadenza individuata al 31 dicembre 20 Il, sono le Delibera della Giunta Comunale nn. 474, 475 e 477/2005, recanti tutte quale oggetto la “Approvazione del Contratto di Servizio tra il Comune di Roma, Met.Ro. S.p.A. ed ATAC S.p.A., per la gestione dei servizi di trasporto pubblico locale di metropolitana per il periodo 2005 – 20 Il, in attuazione della Convenzione – quadro tra Comune di Roma, ATAC S.p.A., Trambus S.p.A. e Met.Ro. S.p.A., approvata con Deliberazione di Giunta Comunale n. 1009 del 22 dicembre 2004”.

Successivamente, in data 24 .novembre 20 Il, con Delibera n. 373 della Giunta Comunale, l’ente ha proceduto alla “Proroga dei Contratti di Servizio tra Roma Capitale ed ATAC S.p.A. per i servizi di trasporto pubblico locale e mobilità privata sino al 31 marzo 2012”, prima di dar luogo, con la delibera n. 35 del 3 febbraio 2012, ad una nuova “Proroga dei Contratti di Servizio tra Roma Capitale ed ATAC S.p.A. per i servizi di trasporto pubblico locale e mobilità privata sino al31 dicembre 2012”.

Per effetto, poi, della Delibera della Giunta Capitolina n. 353 del 12.12.12, si è proceduto ad un aggiomam”ento del corrispettivo dovuto ad ATAC per i contratti di servizio di cui alle precedenti Delibere della Giunta Comunale nn. 474, 475 e 477/2005 per l’annualità 2012 ed alla proroga fino al 31 luglio 2013 dei relativi contratti di servizio.

Infine , con la Delibera della Giunta Capitolina n. 314 del 29.07.13, i precedenti contratti di servizio, già prorogati fino al 31 luglio 2013, sono stati ulteriormente prorogati fino al31 dicembre 2013.

In tal modo, dunque, l’originario contratto di servizio, con cui è stato previsto l’affidamento del servizio del trasporto pubblico locale in favore di ATAC per il periodo 2005 – 2011, è stato prorogato fino al31 dicembre 2013, sostanzialmente alle medesime condizioni.

E’ inoltre il caso di segnalare un’operazione di particolare interesse che ha inciso sulla situazione patrimoniale della società, consistente nell’ accollo da parte di Roma Capitale di un contratto di mutuo sottoscritto da ATAC con Cassa Depositi e Prestiti, in quanto ha prodotto effetti anche in materia di patto di stabilità, come verrà specificato nel successivo paragrafo 3.2.

La Delibera del Consiglio Comunale n. 173/2000 ha previsto la trasformazione dell’Azienda Speciale ATAC in due società per azioni, ovvero ATAC S.p.A. (con funzioni di pianificazione, programmazione, gestione del patrimonio, monitoraggio sulla qualità, promozione del trasporto pubblico locale, marketing e vendita dei titoli di viaggio con relativa gestione dei ricavi da traffico) e Trambus S.p.A. (con funzioni di gestione del traffico ferrotranviario).

Sulla base di tale delibera, è stato affidata ad ATAC S.p.A. la proprietà del materiale rotabile necessario allo svolgimento del servizio di superficie nonché degli impianti, dei fabbricati, dei terreni, delle infrastrutture e di tutti gli altri beni necessari alla produzione del servizio di TPL. Con le successive Delibere nn. 126 e 127/2004 si è optato, nell’ambito di una revisione dell’assetto del comparto trasporto pubblico locale, per una separazione societaria tra proprietà e gestione del patrimonio strumentale ed erogazione del servizio di trasporto pubblico locale, procedendo anche all’affidamento diretto dei servizi, ai sensi della versione all’epoca vigente dell’art.

113 del D.Lgs. n. 267/2000.
Al fine di meglio realizzare tale separazione di competenze, con la Delibera di

Consiglio Comunale n. 186 dell’ 1.08.05, ha autorizzato ATAC S.p.A. a costituire una società interamente controllata, denominata “A TAC Patrimonio”, cui veniva conferito il ramo d’azienda costituito dal patrimonio immobiliare, prevedendo, ai fini della gestione e valorizzazione dello stesso e per favorire la ristrutturazione del debito della società, che venisse contratto un finanziamento con Cassa Depositi e Prestiti.

In data 13 ottobre 2005 ATAC S.p.A. ha sottoscritto un contratto di finanziamento con Cassa Depositi e Prestiti per complessivi 160 milioni di euro (ripartiti in due tranche da 76 e 84 milioni di euro), esclusivamente al fine di supportare, come indicato all’articolo 2 del contratto di finanziamento, la realizzazione del Piano Pluriennale 2005 – 20Il approvato dal Consiglio Comunale di Roma che, secondo quanto previsto dall’art. Il del medesimo contratto, risultava sostanzialmente garante dell’ operazione.

Tale operazione era altresì legata ad un’operazione, prevista nel Piano Industriale, di “spin off immobiliare” con previsione di utilizzo di una società interamente controllata da ATAC S.p.A. cui conferire il ramo d’azienda contenente il patrimonio immobiliare di ATAC, costituito da infrastrutture funzionali alla manutenzione e al ricovero di materiale rotabile. Alla costituenda società ATAC Patrimonio S.r.l. è stata, pertanto, affidata l’attività di valorizzazione e sfruttamento del predetto patrimonio.

Successivamente, al fine di rivedere l’assetto del sistema delle partecipazioni detenute dal Comune di Roma, è stata adottata la Delibera di Consiglio Comunale n. 36 del 30.03.09, con cui è stata disposta, tra l’altro, la fusione per incorporazione di Trambus S.p.A. e Met.RO S.p.A. in ATAC S.p.A., previa integrale cessione delle azioni delle società incorporande.

La medesima delibera, inoltre, nel disporre la riduzione delle partecipazioni detenute dalle società coinvolte nel progetto di riordino, ha autorizzato anche la ricollocazione di ATAC Patrimonio S.r.l. sotto il controllo del Comune di Roma, mediante attribuzione dell’intera partecipazione societaria ad una nuova società del patrimonio denominata “Roma Patrimonio S.r.l.”

Tale operazione  operazione è stata realizzata, appunto, attraverso la costituzione di “Roma Patrimonio S.r.l.”, avvenuta mediante scissione parziale proporzionale di parte del patrimonio di ATAC S.p.A., comprensivo, tra l’altro, del “progetto parcheggi” e del contratto di finanziamento con la Cassa Depositi e Prestiti sottoscritto in data 13 ottobre 2005. Pertanto, nella società Roma Patrimonio S.r.l. è stata conferita !’intera partecipazione di ATAC Patrimonio S.r.l..

Inoltre, sempre nel corso del 2009, il Comune di Roma, nel proseguire il processo di riassetto organizzativo e societario del trasporto pubblico locale, ha deliberato la costituzione di una società a responsabilità limitata, interamente controllata dal Comune, denominata “Roma Servizi per la Mobilità”, mediante scissione parziale, ai sensi dell’art. 2506 del Codice civile, di un ramo d’azienda precedentemente compreso in ATAC. Tale società ha per oggetto la pianificazione, supervisione, coordinamento e controllo dei processi inerenti la mobilità privata e pubblica, merci, logistica, sostenibile e ciclabile.

Con successiva Delibera dell’Assemblea Capitolina n. 38 del 22.06.11, è stata disposta la liquidazione della Roma Patrimonio S.r.l.. Per effetto delle operazioni fin qui descritte, si è venuta a determinare una riduzione della garanzia patrimoniale di ATAC S.p.A. ciò anche in considerazione del trasferimento alla Società Roma Patrimonio S.r.l. della partecipazione già detenuta da ATAC S.p.A. in ATAC Patrimonio.

Peraltro, nel corso dell’esercizio 2010, ATAC S.p.A. ha fatto registrare una perdita per € 319.109.625,00 che ha fatto ricadere la società nell’ambito di quanto contemplato dall’articolo 2446 del Codice civile, con necessità di intervento da parte del socio al fine di scongiurare la configurazione della fattispecie contemplata dal successivo articolo 2447 dello stesso Codice civile che richiederebbe, in tal caso, una ricapitalizzazione della società.

In ogni caso, come si avrà modo di vedere, il Socio Unico Roma Capitale è intervenuto, nel corso del 20 Il, con una duplice operazione diretta a realizzare un aumento del patrimonio netto di ATAC. In particolare, è stato previsto un conferimento  in natura di n. 47 treni e la contestuale ricostruzione della capacità patrimoniale di ATAC trasferendo nuovamente nella società la partecipazione in ATAC Patrimonio.

Per realizzare compiutamente tale ultimo aspetto Roma Capitale ha acquisito nuovamente la proprietà diretta di Roma Patrimonio S.r.l., rendendo, dunque, necessaria la liquidazione della stessa. A tal fine, Roma Capitale ha manifestato al nominando liquidatore la propria disponibilità ad accollarsi e comunque garantire tutte le passività della società in liquidazione, ivi incluso, il contratto di finanziamento con Cassa Depositi e Presiti stipulato il 13 ottobre 2005.

Tale operazione ha consentito, in buona sostanza, di consolidare il capitale di ATAC, che è risultato altresì sgravato dal contratto di finanziamento e dai relativi oneri, di cui si è fatta carico Roma Capitale con il proprio intervento.

Conseguentemente, con la Delibera dell’Assemblea Capitolina n. 72 del 30.11.11, Roma Capitale ha deliberato l’accollo del contratto di finanziamento, del quale risultava, come detto, già garante ai sensi dell’ articolo Il del relativo contratto di finanziamento, optando per l’estinzione anticipata dello stesso. Ciò anche in considerazione del possibile elevato impatto degli oneri finanziari e dei relativi riflessi sulla spesa corrente e sul patto di stabilità.

Tale operazione è stata finanziata con l’utilizzo dell’avanzo di amministrazione ed ha consentito l’estinzione anticipata del contratto di finanziamento sottoscritto da ATAC il 13 ottobre 2005.

L’operazione dunque, complessivamente, ha determinato la fuoriuscita da ATAC S.p.A. di asset patrimoniali, ivi compreso il contratto di finanziamento sottoscritto nell’anno 2005 con Cassa Depositi e Prestiti, con passaggio degli stessi, prima nella Società ATAC Patrimonio, integralmente controllata da ATAC, e successivamente nella società Roma Patrimonio, controllata da Roma Capitale, per tornare, infine, nuovamente in capo ad ATAC S.p.A. sgravati, però, del contratto con Cassa Depositi e Prestiti che è restato invece a carico di Roma Capitale. Gli effetti di tale operazione sul rispetto del Patto di stabilità saranno esaminate successivamente al paragrafo 3.2

Fondamentalmente  tale operaZIone ha determinato un miglioramento della situazione di ATAC S.p.A., a fronte di un peggioramento di quella del socio azionista che, per effetto dell’accollo, si è ritrovato a dover sostenere i costi per l’estinzione anticipata del finanziamento.

Inoltre, è il caso di segnalare che, sulla base dei dati contabili, alla contrazione del mutuo da parte di ATAC non sembrano essere seguiti concreti incrementi delle immobilizzazioni, sebbene il finanziamento, pari a complessivi 160 milioni di euro, sarebbe dovuto servire, come già evidenziato, a supportare la realizzazione del Piano di investimenti pluriennale 2005 – 20Il, approvato sia dal Consiglio di Amministrazione dell’ ATAC che dal Consiglio del Comune di Roma.

Dopo tale premessa, si procede all’esame dell’ andamento della società nel periodo attenzionato.

I bilanci di ATAC S.p.A. nel periodo 2008 – 2012

Con riferimento ai bilanci ATAC relativi al periodo 2008 – 2012 si fa presente che, come evidenziato dalla relazione di fine mandato della precedente amministrazione, ”per quanto riguarda le variazioni intercorse tra il 2008 ed il 2012 le stesse non risultano immediatamente confrontabili in quanto ascrivibili alla modifica dell’area di consolidamento del Gruppo nell’anno 2009 che ha comportato il deconsolidamento di tre società controllate al 31.12.2008 (ATAC Patrimonio s.r.l., ATAC Parcheggi S.r.l. e Transel s.r.l.) e il consolidamento di altre tre società che risultano controllate al 31.12.2009 (OGR Roma s.r.l., Trambus open S.p.A. e TAAS S.c.a.r.l.)..”. Di seguito si riportano in sintesi i dati relativi ai risultati conseguiti dall’intero gruppo ATAC che possono essere rappresentati come segue.

rapporto atac 2009:2013 tabella 1

Per quanto concerne il conto economico della società ATAC S.p.A., i dati sono riepilogati nella seguente tabella

rapporto atac 2009:2013 tabella 2

Dalla tabella precedente è possibile rilevare che nel periodo 2008 – 2012 la società ha costantemente prodotto perdite. In particolare, nel corso del 20 l O, è stata conseguita la perdita più rilevante, pari ad € 319.109.625,00. Pare il caso di sottolineare che, volendo estendere l’indagine anche a precedenti esercizi dal 2004 al 2007, si registrano ulteriori significativi dati da cui si evince che per individuare un risultato positivo di esercizio occorre risalire all’anno 2005, come rilevabile dalla tabella seguente.

rapporto atac 2009:2013 tabella 3

Riepilogando, ATAC ha prodotto dal 2004 al 2012 esclusivamente perdite, ad eccezione dell’anno 2005. In tale periodo le perdite medie registrate sono state pari a circa 130 milioni di euro. Anche l’anno 2013 si avvia a chiudersi con una consistente perdita di esercizio, stimata in circa 151 milioni di euro in sede di approvazione del bilancio di previsione di Roma Capitale per l’esercizio 2013.

Le perdite conseguite da ATAC S.p.A. hanno determinato rilevanti effetti sulla situazione patrimoniale della società, come emerge dalla tabella che di seguito si riporta,  dal cui esame risulta una sostanziale riduzione del capitale sociale nel periodo considerato, con conseguente significativo decremento del patrimonio netto di ATAC S.p.A., che passa da € 578.016.293 ad € 408.932.848, con un dato negativo nell’ anno 2010 nel corso del quale, tra l’altro, si registrano perdite portate a nuovo per € 701.240.251. Inoltre si rammenta che Roma Capitale è intervenuta nel corso dell’ anno 20 Il accollandosi il contratto di finanziamento che ATAC aveva stipulato con Cassa Depositi e Prestiti nel corso dell’anno 2005, ponendo in essere, in tal modo, una sostanziale ricapitalizzazione della società

rapporto atac 2009:2013 tabella 4

Più dettagliatamente, si evidenzia che, sempre nel corso dell’ anno 20 Il, secondo quanto riportato nella nota integrativa al bilancio, risultano effettuati versamenti in conto futuro aumento di capitale da parte di Roma Capitale per complessivi € 26.800.000, destinati al finanziamento del piano degli investimenti del trasporto pubblico locale e che hanno incrementato la voce “altre riserve”. Inoltre, sempre nel medesimo anno, in considerazione di quanto previsto dal Piano Industriale 2011 – 2015

sono state realizzate due significative operazioni che hanno previsto, da un lato, la ricapitalizzazione di AT AC, attraverso il conferimento d~lla partecipazione al 100% in ATAC Patrimonio del valore di € 454.560.000, al netto del finanziamento ricevuto dalla Cassa Depositi e Prestiti di cui si è fatto carico Roma Capitale, e, dall’altro lato, il conferimento di 47 treni da parte di Roma Capitale per un valore di 290,7 milioni di euro.

Più dettagliatamente, nell’ anno 20 Il, come si legge nella nota integrativa, SI riscontra una perdita per € 179.242.501, mentre le perdite portate a nuovo ammontano nello stesso esercizio a complessivi €. 1.020.349.876 (di cui € 701.240.251 per precedenti perdite portate a nuovo ed € 319.109.625 relativi alla perdita di esercizio del 2010).

In buona sostanza, nel corso dell’ assemblea straordinaria del 22 luglio 20 Il il socio unico Roma Capitale ha deliberato di ripianare le perdite con i seguenti interventi:

-€ 699.132.296 mediante impiego dell’intero importo delle altre riserve;
-€ 29.043 mediante impiego dell’intero importo della riserva legale;
-€ 300.518.240 mediante azzeramento del capitale sociale;
-per la parte eccedente il patrimonio, pari ad € 20.699.837, mediante conferimento

in natura del valore complessivo di € 290.700.000 di cui € 283.320.344 per 47

treni CAF e la parte rimanente per annessi ricambi.
Con il valore residuo di tale conferimento pari ad € 270.030.163 è stato

ricostruito il capitale sociale pari ad € 100.000.000 ed il restante importo di € 170.030.163 è stato imputato ad altre riserve.

Nella stessa occasione, il socio Roma Capitale ha anche deliberato il conferimento, da assegnare ad altre riserve del Patrimonio netto, della partecipazione di Roma Capitale in ATAC Patrimonio S.r.l., unitamente ad una passività assegnata a Roma Capitale dalla liquidanda Roma Patrimonio nei confronti di ATAC per € 5.822.311.

Nel  corso dell’assemblea straordinaria del 5 agosto 2011, inoltre, il socio Roma Capitale ha deliberato di conferire ad ATAC la partecipazione in ATAC Patrimonio S.r.l. per un importo di € 454.560.000, imputati per € 190.700.000 ad ulteriore aumento del capitale sociale e per € 26.800.000 alle altre riserve.

Infine, il socio unico ha anche deliberato il trasferimento ad ATAC di un debito per conguagli nei confronti della stessa ATAC pari ad € 3.216.644 ed imputata ad altre riserve. Come si è già segnalato, inoltre, nel corso dello stesso esercizio Roma Capitale si è accollata il contratto di finanziamento sottoscritto da ATAC con Cassa Depositi e Prestiti nell’anno 2005 contribuendo, di fatto, a ricapitalizzare il bilancio della società.

Sulla base di tali dati è possibile provare ad esaminare nel dettaglio la situazione partendo dai ricavi e proventi con particolare riferimento alla loro incidenza percentuale sul totale complessivo. Al riguardo, emerge che oltre il 70% dei ricavi è generato da ricavi da vendite e da prestazioni, mentre la restante parte deriva quasi integralmente da altri contributi e proventi e si aggira intorno al 20%. Nell’ambito di tale ultima percentuale si evidenziano contributi in conto esercizio, che subiscono un notevole incremento tra il 2008 e il 2009, assestandosi, poi, poco sotto il 50%. Con riferimento ai ricavi da vendite e da prestazioni dell’anno 2012 rispetto al 2011 i dati assoluti sono rappresentati nella nota integrativa come segue e denotano un incremento della loro incidenza percentuale sul totale dei ricavi.

rapporto atac 2009:2013 tabella 5

Con riferimento agli altri ricavi e proventi, dalla medesima nota integrativa riferita all’anno 2012 emergono i seguenti dati, da cui è possibile evincere l’incidenza dei rimborsi relativi ai contratti nazionali di lavoro

rapporto atac 2009:2013 tabella 6

Riepilogando l’incidenza in termini percentuali delle voci relative ai Ricavi e proventi ed estendendo l’analisi all’intero periodo considerato si riportano i seguenti dati.

rapporto atac 2009:2013 tabella 7

Per quanto concerne le dinamiche relative ai costi, è possibile rappresentare, sulla base dei dati di bilancio, l’incidenza, in termini percentuali, delle varie voci nel periodo 2008 – 2012 sul totale dei costi sostenuti nel corso dell’esercizio di riferimento. Dai dati di seguito evidenziati emerge che le maggiori voci di costo sono riconducibili alle spese di personale. Altre voci rilevanti sono quelle relative ai costi per servizi e, in minor misura, per gli ammortamenti.

rapporto atac 2009:2013 tabella 8

In considerazione, dunque, dei rilevanti costi di personale, si è proceduto ad una sintetica verifica dei dati aggregati relativi personale in servizio ed ai conseguenti costi sulla base di quanto riportato nei bilanci e nelle relative note integrative.

L’evoluzione dei costi del personale, fermo restando la costante anomalia del dato relativo al 2008, può essere rappresentata nei seguenti termini.

rapporto atac 2009:2013 tabella 9

Partendo da tali dati si è proceduto ad esammare i dati indicati in tabella relativamente all’organico in servizio presso ATAC nel periodo considerato.

Da tale analisi è emersa una certa rigidità di tale voce di costo, nell’ ambito della gestione di una struttura nella quale figura un rilevante numero di incarichi dirigenziali che risultano, nel corso del 2012, in numero di 82 e che avevano raggiunto quota 97 nel 2010.

La presenza di un elevato numero di dirigenti e di personale amministrativo fa emergere la particolare ampiezza e complessità della struttura che, in considerazione anche dei risultati conseguiti, richiede, presumibilmente, qualche opportuno ripensamento al fine di orientare la stessa verso un maggiore efficientamento che possa anche assicurare un più puntuale raggiungimento degli obiettivi individuati dagli organi di governance.

rapporto atac 2009:2013 tabella 10

Con riferimento all’attribuzione di incarichi per prestazioni e consulenze professionali, si rappresenta il seguente andamento, da cui emerge un significativo picco dei costi nell’anno 2009 e un incremento degli stessi costi nel corso del 2012 rispetto agli ultimi due anni.

rapporto atac 2009:2013 tabella 11

Con riferimento agli importi corrisposti ai componenti del Consiglio di Amministrazione e al Direttore Generale, tenuto conto dei limiti previsti dalla normativa vigente, si riportano, per quanto concerne ATAC, i dati elaborati sulla base di quanto riportato nella relazione al bilancio.

rapporto atac 2009:2013 tabella 12

Per quanto concerne la situazione dei crediti e debiti di ATAC S.p.A. si riportano i seguenti dati estrapolati dai bilanci oggetto di esame. Relativamente ai crediti si evince un rilevante incremento di crediti verso clienti che, al netto del fondo svalutazione crediti, passano da € 28.613.356 del 2008 ad € 41.054.677 del 2012. In particolare, si registra un significativo aumento di tale voce a partire dal 2010. Anche i crediti verso controllanti, sempre al netto del fondo svalutazione crediti, subiscono un notevole incremento nel periodo considerato, passando da € 355.838.079 del 2008 ad € 481.293.696 del 2012, raggiungendo una punta di € 684.999.758 nel 2010. Parte dei crediti sono riferiti alla Gestione Commissariale. Nella tabella seguente viene riepilogato l’andamento di tali voci nel periodo 2008 – 2012.

rapporto atac 2009:2013 tabella 13

In riferimento ai debiti, invece, si registra l’andamento riportato nella tabella che segue, dalla quale si evince un rilevante aumento, nel periodo considerato, delle voci relative ai debiti verso banche, verso fornitori e per altri debiti

rapporto atac 2009:2013 tabella 14

In particolare, per gli aspetti di interesse ai fini della presente analisi, si pongono a confronto i crediti e debiti verso il controllante da cui emerge, negli ultimi due anni, una prevalenza dei debiti che, peraltro, cresce sensibilmente a partire dal 2012. Si fa presente che parte dei crediti e debiti sono riferiti, come indicato nelle tabelle precedenti, alla Gestione Commissariale

rapporto atac 2009:2013 tabella 15

A tal proposito, fermo restando il mancato adempimento dell’obbligo di CUI all’art. 6, comma 4, del D.L. n. 95/2012, si evidenzia che i crediti e debiti verso il controllante risultanti dalle scritture contabili della società ATAC, secondo la riconciliazione concernente l’anno 2012, avviata nel 2013 da Roma Capitale ed attualmente in corso di ultimazione, risultano essere, al netto dei debiti verso la gestione commissariale, rispettivamente pari ad € 297.375.512,22 e ad 209.422.957,36 € con una differenza  In favore delle partite creditorie pan ad € 87.952.554,86.

Dal punto di vista di Roma Capitale, invece, risulterebbero posizioni debitorie di ATAC verso Roma Capitale per € 63.354.525,39 a fronte di residui attivi di Roma Capitale verso ATAC per € 82.519.096,86 con una differenza di € 19.164.571,47. La somma algebrica delle risultanze fa emergere uno scostamento netto per € 68.787.983,39, che deve essere considerato parziale e necessita di ulteriori accertamenti.

In conclusione, dunque, la situazione di ATAC S.p.A. appare particolarmente allarmante, in considerazione dei costanti risultati negativi conseguiti e dell’ assenza di concreti riscontri alle azioni di razionalizzazione e contenimento della spesa programmate.

La necessità di garantire alla città un servizio indispensabile quale quello fornito da ATAC, che con ogni probabilità verrà prorogato anche per il prossimo futuro, lascia presagire, con ogni probabilità, che Roma Capitale dovrà intervenire nuovamente in futuro, come già fatto in passato, per ricapitalizzare la società, con le conseguenti ricadute sul bilancio dell’ ente.