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Pubblicate sul sito del Presidente della Commissione commercio Andrea Coia le due proposte di Regolamento per il commercio su aree pubbliche all’esame della Commissione, quella dello stesso Coia e quella del consigliere PD Orlando Corsetti, presidente della Commissione Commercio durante la consiliatura Marino. Carteinregola e Difendiamoimercatirionali hanno inviato le proprie osservazioni (in calce) alla Commissione e, per conoscenza, all’Assessore Meloni. Il 5 aprile la Commissione discuterà la proposta Corsetti.
Proposta di modifica alla Delibera n.35/2006 Nuovo Regolamento del Commercio su Aree Pubbliche
scarica delibera _cc_36-del-2006
Osservazioni e proposte sugli elaborati Coia e Corsetti per modifica
Delibera 35/06 Regolamento per il commercio su aree pubbliche
(22 marzo 2017) a cura del gruppo Difendiamoimercatirionali e Carteinregola
Trattando essenzialmente gli aspetti principali delle due proposte di modifica della Delibera 35/06, si può affermare che nell’impianto e nella sostanza sono assai simili. Alcune significative differenze e alcune analogie, a nostro parere negative, emergono in relazione a argomenti non secondari:
Per i mercati rionali:
1 – Ente/ufficio di riferimento: l’ente amministrativo preposto al rilascio delle autorizzazioni, riscossione degli affitti ed altro per i mercati rionali coperti e plateatici attrezzati è il municipio nella proposta Coia (da ora proposta A), rimane il Dipartimento VIII in quella di Corsetti (da ora proposta B). Riteniamo auspicabile un ruolo diretto del Municipio, più vicino ai cittadini, nel quadro però di regole uguali per tutti
2- Vigilanza: la proposta B prevede convenzioni con associazioni di volontariato per attività di vigilanza dei mercati, non presente nella proposta A- . Occorre specificare sulle modalità di vigilanza e sul tipo di associazioni di volontariato.
3 – Assegnazione di licenze per posteggi già esistenti: la prop A aggiunge a quanto in comune con l’altra sul punteggio per anzianità (non solo 40 ma anche 50 e 60 %), una distinzione di anzianità di impresa e di posteggio, una casistica tassativa di assegnazione di punti, fino a 250, per 17 determinati casi. La prop B non lo fa e lascia scoperto il resto del punteggio. Sembra utile la casistica della prop A.
4 – DURC (Documento Unico Di Regolarità Contributiva): Entrambe le proposte lo considerano solo come punteggio (3 punti). E’ invece essenziale considerare obbligatoria per la partecipazione ai bandi e per impedire la sleale concorrenza degli evasori, una certificazione che attesti, come fa il DURC, la regolarità dei pagamenti all’Inps, sia per il lavoratore autonomo che per i dipendenti, ma anche la regolarità del pagamento dell’Iva e del Modello unico fiscale.
5 – Assegnazione nuovi posteggi: la prop A ripete le casistiche valide per i posteggi esistenti e non contiene un punteggio o uno spazio specifico per l’imprenditoria femminile. La prop B indica anche la necessità di dedicare nei bandi punteggio per imprenditoria femminile. Deve essere inserito un punto specifico per l’imprenditoria femminile
6 – Numero licenze assegnate: per la prop A, soggetto può avere max 2 licenze per alimentare e 2 non alimentare in un mercato fino a 100 posteggi e 3 e 3 con più di 100 posteggi, con un max di 5 e 5 e nella stessa famiglia. La prop B si ferma a 2 e 3 per i mercati fino a 100 o oltre 100 posteggi. A nostro parere la situazione attuale non dovrebbe essere modificata (quindi 2 e 3)
7 – Posti vacanti: per la prop B ogni anno bisogna fare un bando per assegnare i posteggi vacanti, la prop A non ne parla. Sembra una buona idea quella del bando annuale dei posteggi non occupati
8 – Numero minimo posteggi. La prop B considera un mercato solo quello che ha almeno 15 posteggi. La prop A lo definisce tale solo se ha almeno il 30% dei posteggi previsti come totale. Sarebbe utile definire mercato anche un raggruppamento con almeno 10 posteggi
9 – Rapporto eventuale concessionario privato/operatori: la prop A prevede che nei casi di project financing (ristrutturazione e/o edificazione con gestione dei mercati, come ad esempio Nuovo Mercato Testaccio e Nuovo Mercato Trionfale ) e di conseguente concessione pluriennale a privato, la convenzione debba regolare anche il trattamento degli operatori. Proposta che riteniamo necessario accogliere.
10–Convenzioni di partecipazione attiva di associazioni di cittadini e/o operatori per attività culturali, sociali, didattiche, artigianato, recupero e riuso: possono essere realizzati attraverso bandi indetti dal municipio. Ci sembra debba essere accolta
11 – Osservatorio e/o commissione consultiva: nessuna delle proposte inserisce i cittadini all’interno di tali strutture pubbliche di osservazione e controllo delle problematiche dei mercati
12 – Somministrazione e iniziative culturali e promozionali: ovviamente di norma tali servizi e iniziative che debbono essere incentivate, si verificano nell’orario previsto, mantenendo la possibilità di aperture serali straordinarie in occasioni di manifestazioni particolari, ad eccezione di mercati situati nel centro storico.
13 – Quota di posteggi destinata ad attività di artigianato: nella prop. A è 15% (senza specificazioni ulteriori) mentre nella prop. B è il 30%, però suddiviso a metà tra alimentare e non alimentare: deve essere mantenuto il 30% ma con esclusione delle attività artigianali alimentari
Per gli itineranti:
14 – La prop A affida l’autorizzazione al Municipio di residenza del soggetto o dell’azienda. La proposta B affida le autorizzazioni degli ambulanti al Dipartimento VIII. Ci sembra debba essere accolta la proposta B in quanto garantisce una maggiore tutela delle aree pubbliche perchè stabilisce che l’elenco tassativo delle piazze e vie dove è proibito il commercio su strada sia fatto non dal Municipio di residenza del soggetto ma da quello di esercizio dell’attività (o al massimo dal dipartimento).
15 – Sanzioni. Ferme restando le sanzioni previste dal dlgs 114/98 art 29 c1(da 1549 a 2555 euro circa) per le violazioni dell’ambulante relative al tempo di sosta e all’occupazione fissa o abusiva di spazio, riteniamo troppo esigui i minimi delle multe previste all’art 49 (da 25 a 500 euro). per le irregolarità riguardanti gli obblighi per l’esercizio di commercio su area pubblica (art. 44 ), come il rispetto della merceologia, le strutture autorizzate, l’esposizione titolo, l’utilizzo mezzi sonori, l’obbligo pulizia, l’esposizione tesserino, l’esposizione pagamento cosap, l’orario smontaggio e montaggio, l’uso dei gruppi elettrogeni, etc, in quanto possono rendere economicamente conveniente per i trasgressori corrispondere la sanzione e continuare a mantenere in atto le irregolarità. E’ quindi da accogliere l’apparato sanzionatorio della prop B
A quanto osservato aggiungiamo quindi le nostre proposte per una modifica dei regolamenti comunali sul commercio che non hanno trovato spazio nelle due elaborazioni o che vanno meglio chiarite :
Post scriptum : ci teniamo a sottolineare la validità dell’iniziativa del Presidente Coia di mettere on line le proposte in discussione, affinchè anche i cittadini possano avanzare le proprie osservazioni, dato che parliamo di aree pubbliche, che sono beni pubblici e spazi pubblici. Ci auguriamo che questo ulteriore passo – anche Angelo Diario Presidente della Commissione Sport ha pubblicato qualche tempo fa la bozza del nuovo regolamento degli impianti sportivi comunali sul suo blog – diventi prassi comune per tutte le Commissioni e per tutte le bozze di deliberazione capitolina, anche se sarebbe buona regola che le proposte fossero disponibili in uno spazio istituzionale, come il sito del Comune di Roma.