Delibera Stadio: le obiezioni del PD (e di molti altri)
Autore : Redazione
La conferenza stampa del PD del 13 giugno 2017 con l’ex assessore Caudo
Pubblichiamo l’Ordine del giorno del Partito Democratico presentato il 13 giugno in una conferenza stampa in Campidoglio alla presenza dell’ex Assessore all’Urbanistica della Giunta Marino Giovanni Caudo. Nel documento molte delle obiezioni da tempo sollevate, non solo dal PD, alla Delibera. Sintetizziamo i punti salienti, augurandoci che la Giunta e la maggioranza rispondano puntualmente ai rilievi prima dell’approvazione della Delibera, introducendo le correzioni necessarie. (Senza dimenticare che il PD ha sostenuto l’operazione Tor di Valle e che nel programma del candidato Giachetti era previsto di portare a compimento il progetto della Giunta Marino) (AMBM)
Profili economici: ammontare delle opere di interesse generale da 195 milioni a 80,6 milioni di euro – cancellazione del contributo a carico del privato di 50,5 milioni di euro per il trasporto pubblico su ferro – rivisitazione del progetto, che configura per il proponente accresciuti profitti, stimati in diverse decine di milioni di euro (il calcolo è basato essenzialmente sui diversi costi di costruzione tra grattacieli e palazzine (1) – il taglio di cubatura complessiva a supporto del piano economico-finanziario è pari al 50% nel comparto Business Park ma è invariata negli altri due comparti, quindi il taglio complessivo di cubatura “privata” non è superiore al 35 %, a fronte di un taglio di opere pubbliche a carico del privato pari a 115 milioni di Euro;
(l’ODG fa notare inoltre che Roma Capitale non ha chiesto al proponente di formulare (o riformulare) un piano economico e finanziario dell’intervento da cui poter desumere e valutare tutte le implicazioni economiche e finanziarie conseguenti alla rimodulazione del progetto)
Profili trasportistici:
esclusione del ponte sul Tevere e del raccordo con l’A91, l’autostrada Roma Fiumicino, (che continua ad essere presente nei disegni) considerato essenziale per la sostenibilità trasportistica dell’intervento – scomparsa dalla delibera in esame la clausola dei 20 mila passeggeri/ora nella stazione della Roma Lido di Tor di Valle con 16 treni/ora, cdella delibera 132/2014 (e contenuto nella delibera di giunta n. 48/2017) (2)
Contestualità inaugurazione opere private/infrastrutture pubbliche
E’ priva di conseguenze effettive l’affermazione: “che dovrà essere assicurata la contestualità dell’esercizio del trasporto pubblico su ferro nei termini sopra riportati al momento della prima utilizzazione pubblica del nuovo Stadio”:non essendo citato alcun livello di servizio minimo, lo Stadio può essere aperto senza in qualsiasi momento e senza alcun condizionamento reale
Sicurezza Pubblica
L’assenza del Ponte di Traiano (che avrebbe collegato l’area Tor di valle all’autostrada Roma Fiuminicino) configura un pericolo per la pubblica sicurezza in quanto lascia l’impianto con una sola via di entrata ed uscita;
Profili procedurali (elenco completo nell’ODG in calce)
- assenza delle Conferenze di Servizi preliminari interne
- assenza dei pareri degli Enti terzi (ordini professionali, Università, etc..)
- assenza della documentazione che attesta lo stato di salute patrimoniale di Eurnova e delle sue controllate;
- voto delle Commissioni Capitoline competenti di Roma Capitale senza il parere del Municipio IX e XI;
- assenza di richiesta di parere al Municipio XI, nonostante sia territorio interessato dal progetto
- mancata convocaz. Commissione Urbanistica al IX municipio per l’acquisizione del parere obbligatorio sulla delibera (solamente Commissione Scuola)
- Convocazione Consiglio Municipale IX municipio nella giornata di domenica 11 giugno 2017 senza alcuna giustificata emergenza e violazione del Regolamento rispetto a modalità proroga e votazione
- pendenza di due vincoli: quello architettonico della Soprintendenza e quello idrogeologico R4 emesso dall’Autorità di bacino [quest’ultimo merita ulteriori precisazioni NDR]
scarica ODG PELONZI seduta 12.06.2017 STADIO
(1) vedi Stadio a carte scoperte: il calcolo economico di cubature private/opere pubbliche
(2)E “il miglioramento dell’offerta e del servizio di trasporto pubblico su ferro è ottenuto solo attraverso “il revamping/acquisto di treni o altri interventi sulla ferrovia Roma Lido” senza indicare però né quanti saranno i treni che verranno acquistati o rimodernati né quale sarà il livello di servizio minimo ottimale nella stazione”
ORDINE DEL GIORNO n.
(collegato alla 38° proposta (Dec. G.C. n.18 del 6 giugno 2017)
Assemblea Capitolina del 12.06.2017
Oggetto: Nuovo Stadio in località Tor di Valle, ai sensi art.1 comma 304 della Legge n.147/2013. Conferma della dichiarazione di pubblico interesse alla proposta di realizzazione del nuovo Stadio a Tor di Valle di cui alla deliberazione di A.C. 132/2014, adeguata al mutato quadro delle condizioni ed obiettivi prioritari indicati nella deliberazione di Giunta Capitolina n.48/2017.
Premesso che:
– in data 1 Gennaio 2014 è entrata in vigore la Legge 27 dicembre 2013 n.147 che stabilisce, al comma 304, quanto segue: “Al fine di consentire, per gli impianti di cui alla lettera c) del presente comma, il più efficace utilizzo, in via esclusiva, delle risorse del Fondo di cui al comma 303, come integrate dal medesimo comma, nonché di favorire comunque l’ammodernamento o la costruzione di impianti sportivi, con particolare riguardo alla sicurezza degli impianti e degli spettatori, attraverso la semplificazione delle procedure amministrative e la previsione di modalità innovative di finanziamento:
- a) il soggetto che intende realizzare l’intervento presenta al Comune interessato uno Studio di fattibilità, a valere quale progetto preliminare, redatto tenendo conto delle indicazioni di cui all’articolo 14 del Decreto del Presidente della Repubblica 5 ottobre 2010, n.207, e corredato di un piano economico-finanziario e dell’accordo con una o più Associazioni o Società sportive utilizzatrici in via prevalente. Lo Studio di fattibilità non può prevedere altri tipi di intervento, salvo quelli strettamente funzionali alla fruibilità dell’impianto e al raggiungimento del complessivo equilibrio economico-finanziario dell’iniziativa e concorrenti alla valorizzazione del territorio in termini sociali, occupazionali ed economici e comunque con esclusione della realizzazione di nuovi complessi di edilizia residenziale. Il Comune, previa Conferenza dei servizi preliminare convocata su istanza dell’interessato in ordine allo Studio di fattibilità, ove ne valuti positivamente la rispondenza, dichiara, entro il termine dei novanta giorni dalla presentazione dello studio medesimo, il pubblico interesse della proposta, motivando l’eventuale mancato rispetto delle priorità di cui al comma 305 ed eventualmente indicando le condizioni necessarie per ottenere i successivi atti di assenso sul progetto;
- b) sulla base dell’approvazione di cui alla lettera a), il soggetto proponente presenta al Comune il progetto definitivo. Il Comune, previa Conferenza di servizi decisoria, alla quale sono chiamati a partecipare tutti i soggetti ordinariamente titolari di competenze in ordine al progetto presentato e che può richiedere al proponente modifiche al progetto strettamente necessarie, delibera in via definitiva sul progetto; la procedura deve concludersi entro centoventi giorni dalla presentazione del progetto. Ove il progetto comporti atti di competenza regionale, La Conferenza dei Servizi è convocata dalla regione, che delibera entro centottanta giorni dalla presentazione del progetto. Il provvedimento finale sostituisce ogni autorizzazione o permesso comunque denominato necessario alla realizzazione dell’opera e determina la dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità e urgenza dell’opera medesima;
– che, in data 29.05.2014, con prot.n.82424, il soggetto “promotore” EURNOVA S.r.l., trasmette a Roma Capitale lo Studio di fattibilità sul progetto “Nuovo Stadio della Roma”, redatto con il monitoraggio di Protos S.p.A. e KPMG Advisory S.p.A;
– che il 9 ed il 25.07.2014 sono state convocate rispettivamente la Conferenza dei Servizi preliminare interna e la Conferenza dei Servizi preliminare esterna;
– che, a seguito dei pareri espressi dai Dipartimenti competenti e di Roma Natura, Roma Capitale stabilisce che l’attuazione dell’intervento sarà disciplinata da una specifica convenzione urbanistica tra il proponente e Roma Capitale stessa;
– che lo schema di convenzione dovrà essere approvato in sede di Conferenza dei Servizi decisoria e che la convenzione dovrà essere stipulata prima dell’inizio dei lavori;
– che il 04.09.2014 il Dipartimento Programmazione ed Attuazione Urbanistica ha espresso “parere favorevole”;
– che l’08.09.2014 i Municipi IX e XI hanno espresso “parere favorevole con osservazioni”;
– che il 07.11.2014 la Giunta Capitolina ha risposto alle osservazioni espresse dai Municipi competenti;
– che il 22.12.2014 l’Assemblea Capitolina delibera di dichiarare il pubblico interesse sulla proposta di realizzazione del “Nuovo Stadio della Roma” a Tor di Valle in variante al Piano Regolatore ed in deroga al P.G.T.U.;
– che nella Delibera di Assemblea Capitolina del 22.12.2014 tra le “condizioni necessarie” imposte da Roma Capitale vi erano, ad esclusivo carico del proponente, 195.250 milioni di Euro di opere di “interesse generale”, tra cui:
- il potenziamento del trasporto pubblico su ferro
- il potenziamento della ferrovia Roma –Lido
- il prolungamento della Linea metropolitana B fino a Tor di Valle
- il collegamento ciclo-pedonale con la Stazione Magliana FL1
- l’adeguamento della Via Ostiense – Via del Mare fino al raccordo con il G.R.A
- la realizzazione del raccordo Roma – Fiumicino/ Via del Mare
- il nuovo Ponte sul Tevere
- la messa in sicurezza del Fosso di Vallerano
- il consolidamento dell’argine del Tevere;
- che Roma Capitale pone, a carico del proponente, una “obbligazione di fare” che costringe il proponente a realizzare comunque le opere pubbliche, che saranno stabilite dal progetto definitivo, anche qualora il costo risultasse maggiore di quello stabilito;
- che le eventuali variazioni urbanistiche da apportare all’area in questione non potranno superare i 354.000 mq di S.U.L.;
- che, per almeno 30 anni, dovrà essere assicurato il vincolo strumentale tra l’A.S. Roma e l’impianto sportivo;
- che la delibera prevedeva una variante urbanistica e lo stralcio dell’area in oggetto dalla Carta per la Qualità e una deroga al P.G.T.U;
- che il 30.08.2016 Roma Capitale ha trasmesso alla Regione Lazio il progetto del “Nuovo Stadio della Roma”;
- che, per ben due volte, la regione Lazio chiede a Roma Capitale di confermare o meno l’interesse pubblico sul progetto “Nuovo Stadio della Roma”, senza ricevere risposta;
- che il 20.09.2016, presso la Giunta Regionale del Lazio, di intesa con Roma Capitale, si è svolta la prima seduta della Conferenza dei Servizi partecipata da: Roma Capitale, Regione Lazio, Città Metropolitana, Governo della Repubblica; Prefettura;
- che nei giorni 3.11.2016 – 10.11.2016 – 24.11.2016 – 12.01.2017 – 31.01.2017 si sono svolte presso la competente sede della Regione Lazio, 5 sedute della Conferenza di cui sopra, il cui termine di conclusione, ai sensi dell’art.14 bis lettera a) della Legge 241/90 e ss.mm.ii, era previsto per il 1 febbraio 2017, trascorsi 90 giorni dalla prima convocazione del 3.11.2016;
- che nella seduta della Conferenza dei Servizi del 31.01.2017, per le motivazioni indicate nel relativo verbale, è stata approvata la sospensione dei termini di 30 giorni del relativo procedimento, ai sensi dell’art.2, comma 7, della Legge 241/1990, posticipando, conseguentemente, al 3 marzo 2017 il nuovo termine di conclusione della Conferenza di Servizi e al 05.04.2017, la scadenza dei 180 giorni per la conclusione del procedimento di approvazione del progetto di che trattasi inizialmente previsto in data 06.03.2017 (come indicato dalla Regione Lazio con nota prot.n.0457094/2016);
- che il Dipartimento PAU con nota prot. QI 35727 del 27.02.2017, prendendo atto della nota della Sindaca di Roma Capitale prot. RA 10782 del 22.02.2017, ha comunicato alla Società Eurnova Srl, ai sensi dell’art.7 della Legge 241/90 e ss.mm.ii, l’avvio del procedimento di verifica/ridefinizione dell’interesse pubblico dichiarato con Deliberazione di Assemblea Capitolina n.132/2014, con particolare riferimento alla individuazione delle Opere Pubbliche di interesse generale e alla rideterminazione della potenzialità edificatoria massima (S.U.L.) dell’area oggetto di intervento;
- che nella seduta del 03.03.2017, il Presidente della Conferenza di Servizi, d’intesa con i rappresentanti Unici in Conferenza dei Servizi dello Stato, della Regione Lazio, della Città Metropolitana di Roma Capitale e di Roma Capitale stabiliva di non poter concedere la sospensione richiesta dal Soggetto Proponente ai sensi della Legge 241/90 e s.m.i, e in riferimento alla nota di Roma Capitale QI 35727 del 27.02.2017 di avvio del procedimento di verifica/ridefinizione dell’interesse pubblico dichiarato con Deliberazione di Assemblea capitolina n.132/2014, veniva assegnato il termine del 30 marzo 2017 a Roma Capitale per far pervenire in sede di Conferenza di Servizi qualsiasi integrazione documentale ritenuta necessaria e/o qualsiasi modifica che eventualmente intendesse apportare alla deliberazione di Assemblea Capitolina n.132/2014;
- che la Regione Lazio, con Determinazione del Direttore della Direzione Regionale Territorio urbanistica e Mobilità prot n.G 04342 del 05.04.2017 recante: “Conclusione della Conferenza di Servizi indetta con atto prot. n.457094 del 12.09.2016 e contestuale comunicazione di cui all’art.10-bis della L. n.241/90 e s.m.i. relativa al procedimento di approvazione di “Roma Capitale. Stadio della Roma in loc. Tor di Valle. Progetto definitivo. Legge 27 dicembre 2013 n.147 art.1 comma 304 – 305, ha concluso la Conferenza di Servizi di cui sopra con esito negativo, invitando tra l’altro, il soggetto proponente a presentare le proprie osservazioni entro il 15.06.2017”, eventualmente corredate da idonea documentazione anche progettuale, idonea a superare i dissensi espressi in ordine al progetto esaminato, mediante una diversa formulazione che, mantenendo le opere pubbliche e di interesse generale e garantendo la contestuale esecuzione con quelle private, da sottoporre all’esame di una nuova Conferenza di Servizi, anche ai fini delle valutazioni ambientali, eventualmente nell’ambito del medesimo procedimento ex L.147/2013, nel rispetto dei principi di economicità procedurale e di non aggravamento del procedimento di cui all’art.1 della Legge 241/90.”
– che, successivamente alla Deliberazione di Assemblea Capitolina n. 132 del 22.12.2014 sono intervenuti nuovi eventi/elementi emersi nel corso della conferenza decisoria che incidono sulla immediata trasformabilità dell’area, ed in particolare:
1) II Vincolo idrogeologico, introdotto con decreto del Segretario Generale dell’Autorità di Bacino del Fiume Tevere n° 32 dell’ 8.6.2015 recante “Piano di bacino del Fiume Tevere VI stralcio funzionale P.S. 6 per l’Assetto Idrogeologico P.A.I. -aggiornamenti ex art 43, comma 5 delle Norme Tecniche di Attuazione -Regione Lazio definizione aree a rischio territorio della provincia di Roma -fiumi Tevere, Aniene e corsi d’acqua secondari”, con il quale parte delle aree interessate dall’intervento in oggetto sono state classificate a rischio idraulico “R3” ed “R4” e quindi non assoggettabili ad incremento di carico insediativo.
2) Il Vincolo architettonico, di cui all’avvio del procedimento di dichiarazione di interesse culturale ai sensi dell’art 45 del D.lgs. n° 42/2004 sulle tribune dell’ippodromo di Tor di Valle (inaugurate nel 1959 su progetto dell’Arch. Julio Garcia Lafuente) e sul sedime della pista, da parte della “Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Roma”, formalizzato con nota prot. 3051 del 15.02.2017.
– che, inoltre, successivamente alla Deliberazione di Assemblea Capitolina n. 132 del 22.12.2014, è stata sottoscritta, in data 07.03.2016, tra Roma Capitale e il Ministero delle Infrastrutture e i Trasporti, la convenzione per la realizzazione dell’opera pubblica infrastrutturale (finanziata con i Fondi dello stesso Ministero, ai sensi del decreto legge 12 settembre 2014 n.133, convertito dalla legge 11 novembre 2014 n. 164), il cosiddetto “Ponte dei Congressi”, insistente nello stesso quadrante territoriale del progetto “Nuovo Stadio della Roma in località Tor di Valle”;
– che, in data 30.03.2017 la Giunta Capitolina, con Deliberazione n.48 ha deliberato: “L’interesse alla realizzazione dell’intervento urbanistico denominato progetto Nuovo Stadio della Roma, sulla base di una proposta progettuale purché sia adeguata al mutato quadro delle condizioni ed obiettivi prioritari indicati in premessa, conferendo mandato al Dipartimento Programmazione ed Attuazione Urbanistica di porre in essere nel termine di 90 giorni ogni attività volta alla revisione della determinazione del pubblico interesse dichiarato con deliberazione dell’Assemblea Capitolina n. 132/2014, ai sensi, art. 1, comma 304, della legge n. 14712013″;
Considerato
– che le incertezze della attuale Amministrazione di Roma Capitale, riguardo il progetto definitivo “Nuovo Stadio della Roma”, hanno determinato una perdita cospicua di tempo che ha impedito una discussione puntuale sul progetto in questione;
– che la discussione su un progetto cosi importante per la città non può essere relegata unicamente ad un confronto interno alla maggioranza di governo capitolina ma andrebbe svolta nelle sedi istituzionali, quali le Commissioni Capitoline competenti e l’Aula Giulio Cesare, dando garanzia di massima trasparenza e partecipazione;
– che è interesse della città di Roma dotarsi di impianti sportivi di livello internazionale ed è auspicabile che l’A.S. Roma e la S.S. Lazio possano avere impianti di proprietà, vivibili quotidianamente dalla comunità cittadina;
– che il progetto “Nuovo Stadio della Roma”, cosi come definito dalla Delibera n.132/2014, consegnava alla città un consistente carico di opere pubbliche, che avrebbero assicurato una ottima fruibilità dell’impianto sportivo nonché un miglioramento strutturale della qualità della vita dei cittadini interessanti dal quadrante urbano in questione, in termini di trasporti, viabilità, sicurezza idrogeologica, qualità architettonica e standard edilizi;
– che l’”interesse pubblico” può essere riconosciuto solo in presenza di un consistente apporto di opere pubbliche a carico del proponente;
– che la Conferenza dei Servizi ha terminato i lavori;
– che la rivisitazione del progetto, come riportato nella delibera e nei documenti, “è stata formulata dai proponenti sulla base di quali opere fossero ritenute di interesse generale a seguito del nuovo quadro di indirizzi programmatici espressi nella Memoria di Giunta 48/17” e ha ridotto l’ammontare delle opere di interesse generale da 195 milioni a 80,6 milioni di euro;
– che in alcuni casi si è operata la cancellazione, ad esempio, del contributo a carico del privato di 50,5 milioni di euro per il trasporto pubblico su ferro o, semplicemente, si sono escluse dal computo delle opere, come il ponte sul Tevere e il raccordo con l’A91, la Roma Fiumicino, che però continua ad essere presente nei disegni e considerato essenziale per la sostenibilità trasportistica dell’intervento;
– che la cancellazione o l’esclusione di queste opere è avvenuta con atto unilaterale da parte della giunta sulla base di specifici obiettivi di indirizzo politico e ora l’Assemblea Capitolina si appresta a confermarli;
- che la rivisitazione del progetto, così operata, configura dei chiari ed evidenti vantaggi al proponente in termini di accresciuti profitti, stimati in diverse decine di milioni di euro;
- Si consideri poi che questo maggiore vantaggio per il proponente avviene a fronte di una sostanziale riduzione per Roma Capitale della patrimonializzazione in opere che consolidano il pubblico interesse e che si tratta chiaramente di un fatto importante che deve essere oggetto di attenta valutazione e che contraddice ogni affermazione fatta in questi mesi da parte dell’amministrazione comunale;
- Che Roma Capitale non ha chiesto al proponente di formulare (o riformulare) un piano economico e finanziario dell’intervento da cui poter desumere e valutare tutte le implicazioni economiche e finanziarie conseguenti alla rimodulazione del progetto;
- che il livello di servizio dei 20 mila passeggeri/ora nella stazione della Roma Lido di Tor di Valle, 16 treni/ora, contenuto nella delibera di giunta n. 48/2017 e ripreso dalla delibera 132/2014 è scomparso dal testo della delibera in esame
- che, infatti, il miglioramento dell’offerta e del servizio di trasporto pubblico su ferro è ottenuto solo attraverso “il revamping/acquisto di treni o altri interventi sulla ferrovia Roma Lido” senza indicare però né quanti saranno i treni che verranno acquistati o rimodernati né quale sarà il livello di servizio minimo ottimale nella stazione;
- che, pertanto, è priva di conseguenze effettive l’affermazione: “che dovrà essere assicurata la contestualità dell’esercizio del trasporto pubblico su ferro nei termini sopra riportati al momento della prima utilizzazione pubblica del nuovo Stadio”, poiché essendo già oggi assicurato il funzionamento della linea sulla Roma Lido e non essendo citato alcun livello di servizio minimo lo Stadio può essere aperto senza in qualsiasi momento e senza alcun condizionamento reale;
- che l’assenza del Ponte di Traiano determina la mancanza di sviluppo dell’utilizzo della cubatura commerciale/direzionale in quanto priva il progetto del collegamento alla Roma – Fiumicino, quindi al Porto, all’Aeroporto ed alla Fiera di Roma;
- che l’assenza del Ponte di traiano configura un pericolo per la pubblica sicurezza in quanto lascia l’impianto con una sola via di entrata ed uscita;
- che il taglio di cubatura complessiva a supporto del piano economico-finanziario è pari al 50% nel comparto Business Park ma è invariata negli altri due comparti, quindi il taglio complessivo di cubatura “privata” non è superiore al 35 %, a fronte di un taglio di opere pubbliche a carico del privato pari a 115 milioni di Euro;
- che a carico del privato ci sono prevalentemente opere a carattere manutentivo;
- che la forzatura procedurale attivata, ovvero:
- voto delle Commissioni Capitoline competenti di Roma Capitale senza il parere del Municipio IX e XI;
- assenza di richiesta di parere al Municipio XI, che non è stato affatto considerato, nonostante sia territorio interessato dal progetto e non è stato minimamente incluso nella procedura di espressione dei pareri;
- al IX municipio non è stata convocata la Commissione Urbanistica per l’acquisizione del parere obbligatorio sulla delibera, ma solamente la Commissione Scuola;
- il IX municipio ha convocato il Consiglio Municipale nella giornata di domenica 11 giugno 2017, senza alcuna giustificata emergenza, con un costo per la cittadinanza di circa 15.000€, uno spreco di risorse tra personale amministrativo e di vigilanza, non essendoci alcuna urgenza di carattere amministrativo;
- durante detta seduta di Consiglio Municipale, si è arrivati ad una violazione palese del Regolamento, quando allo scadere delle 7 ore consecutive di dibattito senza una proroga, il Presidente del IX Municipio, il Presidente del Consiglio del IX Municipio ed il Direttore del IX Municipio si sono assunti la responsabilità di proseguire i lavori, votando in solitaria la delibera, dopo l’espulsione di tutte le minoranza dall’aula;
- pendenza di due vincoli: quello architettonico della Soprintendenza e quello idrogeologico R4 emesso dall’Autorità di bacino;
- assenza delle Conferenze di Servizi preliminari interne
- assenza dei pareri degli Enti terzi (ordini professionali, Università, etc..)
- assenza della documentazione che attesta lo stato di salute patrimoniale di Eurnova e delle sue controllate;
IMPEGNA
Il Sindaco e la Giunta
- a correggere gli errori procedurali che accompagnano la stesura della delibera e renderla consona alla Legge 147;
- a rivedere il progetto soprattutto relativamente alle opere pubbliche a carico del proponente
- ad inserire il Ponte di Traiano, unica soluzione per assicurare ai cittadini una viabilità quotidiana migliore per il quadrante, nonché per assicurare uno sviluppo alle attività commerciali e direzionali collegandole alla Roma-Fiumicino per determinare un forte incremento di posti di lavoro;
- a fissare la precedenza alla realizzazione delle opere pubbliche rispetto all’impianto ed alle cubature private;
- ad assicurare davvero alla città la possibilità di dotarsi di un impianto Stadio.
Cons. Antongiulio Pelonzi
Cons. Michela Di Biase
Cons. Roberto Giachetti
Cons. Giulia Tempesta
Cons. Ilaria Piccolo
Cons. Orlando Corsetti
Cons. Marco Palumbo
Cons. Valeria Baglio