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Diario del Presidio contro la Delibera che non taglia i PUP – continua

aula presidio pup rovesciati
GAURDA IL VIDEO DELL’ASSEMBLEA

IL VIDEO (scaletta in costruzione)
inizio Assemblea a 1h 13′ ca da inizio
Intervento introduttivo Assessora Linda Meleo 1h 22’30” – 1h 29’30” da inizio
Intervento Cons. Pietro Calabrese (M5S) 2h 15’30” da inizio
Interv. Stefano Fassina (SI) a seguire
_____________________________________________________________
ore 13 approvata la delibera 24/2017
RIEPILOGO EMENDAMENTI E ODG  (in costruzione):
approvati (testo riassuntivo nostro, che non corrisponde letteralmente ai testi degli atti presentati in  Assemblea):
approvati
emendamento (del presidente della commissione Stefano M5S) per cancellare dal testo il riferimento ai Pup non ancora espunti nonostante il parere negativo degli uffici
ODG (del presidente della commissione Stefano M5S) per per impegnare  la Giunta a chiudere al più presto il vecchio Piano urbano Parcheggi
ODG (del presidente della commissione Stefano M5S)per impegnare  la Giunta a risolvere la sistemazione superficiale del PUP di Via Giulia
ODG (del presidente della commissione Stefano M5S)per impegnare  la Giunta a risolvere la sistemazione supeficiale (campo sportivo) del PUP di Via Como
Del consigliere De Priamo (FdI) per espungere dal PUP l’intervento  di Viale Giulio Agricola
bocciati
ODG del Partito Democratico (Corsetti)  per espungere  gli interventi Traforo/Quirinale, Lungo Tevere di Castello,  Via Crispi
ODG di Figliomeni (FdI) per espingere intervento Via dei Noci
ODG di De Priamo (FdI) per espingere intervento Via Fermi
Ore 12.40 il Partito Democratico propone emendamento per espungere anche Quirinale, Via Crispi, Lungotevere castello. Bocciato con 25 voti contro 5
ore 12 incominciano gli ordini del giorno. Un ODG del Cons Figliomeni (FdI) per l’espunzione del Pup di Via dei Noci viene bocciato.
Verrà invece approvato anche dalla maggioranza un ODG per l’espunzione del PUP di Viale Giulio Agricola presentato da Andrea De Primao (FdI)
ore 11.30 ‘Assessora Meleo nell’attaccare noi e i giornalisti che avremmo ingannato i cittadini. Lo diciamo a chiare lettere : sono gli esponenti del M5S e l’Assessora Meleo che accusano cittadini che si battono per la legalità da 7 anni, facendo presidi conrtro il centrodestra capitolino e il centro sinistra regionale, di falsità e attacchi strumentali che prendono in giro  i cittadini. Dichiarando che sono in corso “approfondimenti  giuridici” su interventi che sono in corso di approfondimento guridico da almeno 2 anni (luglio 2015 – bozza delibera  Improta), dicendo che è in preparazione pèer il 2018 una revisione del Piano che doveva avevnire entro i primi sei mesi del 2013 (dopo la  fine del regime commissariale per l’emergenza traffico) e che era in dirittura d’arrivo nel giugno 2015, dopo l’ennesima siollecitazioen dell’AVCP/ANAC.
16 novembre 2017 ore 11 siamo di nuovo in Campidoglio per il Presidio è cominciata la discussione in Aula
L’assessora Meleo ha esordito attacando i giornalisti e non solo (probabilmente si riferisce a  noi) che avrebbero diffuso notizie false e tendenziose.
E se alcuni titoli di giornali (ma non gli articoli), come da noi già precisato martedì, potevano trarre in inganno, non così il nostro comunicato, e soprattutto le schede che abbiamo inviato a tutti i consiglieri capitolini che mostrano la situazione degli interventi risparmiati dalla delibera che trovate qui http://www.carteinregola.it/index.php/ecco-i-quattro-interventi-del-pup-che-la-delibera-non-taglia/
14 novembre ore 20 – La discussione è rinviata a giovedì 16 novembre dalle 10 alle 15

il Partito Democratico ha diramato il seguente comunicato:

Omniroma-COMUNE, DI BIASE (PD): MAGGIORANZA RINVIA DELIBERA PUP
 (OMNIROMA) Roma, 14 NOV – “Dopo una votazione voluta dal gruppo del M5s per invertire l’ordine dei lavori e posticipare a fine seduta la discussione sulla delibera di revisione del piano PUP il provvedimento è stata rinviato. Non si capisce la motivazione di tale scelta da parte della maggioranza visto che la delibera aveva già avuto il parere della commissione competente. Il Pd era pronto alla discussione ed aveva preparato degli emendamenti migliorativi del provvedimento che stralciava parte degli interventi senza comprendere alcuni PUP più controversi. In particolare l’emendamento del partito democratico chiedeva l’inserimento negli interventi da stralciare anche quelli relativi al traforo di via Milano, quello adiacente Castel Sant’Angelo e quello sotto via Crispi. L’emendamento del partito democratico faceva proprie le osservazioni e i rilievi di carattere monumentale e storico-archeologici espressi anche dagli uffici. Se la delibera verrà riproposta nella seduta di giovedì prossimo siamo pronti a presentare le proposte”. Così in una nota il capogruppo del PD capitolino Michela Di Biase.
red
(14 novembre ore 18.30) Siamo qui dalle 14, un gruppetto di una quindicina di rappresentanti di Comitati NO PUP e Carteinregola a rotazione. E’ stato invertito l’ordine dei lavori, per cui la Delibera 24/2017 non è ancora stata portata in Aula.
facebook Linda meleo Schermata 2017-11-14 alle 22.34.1815.30 L’Assessora Meleo  in un comunicato diffuso nel pomeriggio del 14 novembre, e rilanciato sulla sua pagina Fb comunica:
(dal profilo dacebook di Linda Meleo)Altre bugie sul Piano urbano parcheggi. Nella delibera approvata in Assemblea non vi è alcuna menzione a nuovi parcheggi, né vi è alcuna conferma di portarne a termine altri. La delibera di oggi prescrive solo l’eliminazione di una prima parte di parcheggi. Finalmente dopo anni di inerzia stiamo rimettendo mano a una situazione incancrenita nel tempo. Al momento i nostri uffici sono a lavoro su tutto l’impianto e a oggi si sta facendo una mappatura dei parcheggi della Capitale per analizzare tutte le situazioni in essere. Il nuovo piano urbano parcheggi è allo studio ed è obiettivo del Documento Unico di Programmazione del 2018. Il DUP prevedrà proprio il riordino e la definizione del nuovo piano. Quando sarà pronta la bozza sarà nostra premura condividerla con la cittadinanza e come sempre saremo aperti a suggerimenti e integrazioni. Invitiamo pertanto a evitare critiche sterili e strumentali e chiediamo rispetto per il lavoro che stiamo portando avanti. I cittadini hanno bisogno di certezze, non di falsità”.[vedi sotto le precisazioni diffuse da Carteinregola già dalla mattina alle 9 anche all’assessora e ai consiglieri ]
(14 novembre ore 9.00) Ringraziamo La Repubblica e le altre testate per l’ampio spazio dato al nostro presidio in Campidoglio* (oggi 14 novembre alle 14 ) contro la delibera sul PUP (Piano Urbano Parcheggi).
Ma sono necessarie alcune precisazioni.
Intanto che la Delibera non approva alcun parcheggio né Piano, ma al contrario ne cancella alcuni. Noi protestiamo perché ne vengono “espunti” ben pochi, e nemmeno tutti quelli che hanno avuto da anni il parere negativo degli uffici comunali preposti, nè sono mai stati oggetto di Convenzione con il Comune, come quelli citati dall’articolo. E protestiamo perché nel maggio scorso il Presidente della Commissione Mobilità Enrico Stefàno (e poi anche l’assessora Meleo, in un incontro inspiegabilmente voluto riservato) ci aveva assicurato che quegli interventi e molti altri di cui da anni segnaliamo le criticità, sarebbero stati oggetti di approfondimenti a cui Carteinregola e i Comitati NO PUP avrebbero potuto dare un contributo.
Invece niente di tutto questo.
Ma un’altra precisazione è doverosa: dei 4 parcheggi citati, solo uno, Via Crispi (con villa romana), è farina del sacco del centro destra; gli altri tre (Quirinale/Traforo, Castel Sant’Angelo, Tenuta della Chiavichetta), come la stragrande maggioranza degli interventi privati del PUP, sono stati inseriti nel Piano dall’allora Sindaco Commissario Straordinario per l’emergenza traffico Walter Veltroni, a partire dal 2006 fino all’ OC 98 del 13 febbraio 2008).
Ci auguriamo che i consiglieri della maggioranza vogliano mantenere le promesse fatte ai cittadini e riportare in Commissione la delibera, per approfondire rapidamente tutte le criticità da noi da anni segnalate, e poter chiudere finalmente, una volta per tutte, il capitolo del Piano parcheggi nato dalle deroghe normative concesse dai poteri speciali (cessati nel 2012!) e ripartire con un nuovo Piano all’insegna della legalità della trsparenza e della partecipazione dei cittadini.
Ci auguriamo che i consiglieri di opposizione sappiano guardare al PUP alla luce di questi 9 anni trascorsi, avendo il coraggio di mettere in discussione scelte che, a maggior ragione oggi, ben poco rispondono all’ interesse pubblico.

 

aula presidio pup 2
 RASSEGNA STAMPA
*Repubblica 14 novembre 2017 Quirinale, Barberini e Castel Sant’Angelo: ok a 2000 box auto. “Fermate quel piano” Protesta in Campidoglio dei comitati cittadini nel giorno del sì alla delibera che riprende un progetto dell’era Alemanno di GIOVANNA VITALE
Sventrare il colle del Quirinale per ricavarci sotto 800 comodi box. Scavare tre piani tra Castel Sant’Angelo e il Palazzaccio per 600 posti macchina interrati. Stesso multilevel a ridosso di piazza Barberini, dove già nel lontano 1985 la Soprintendenza segnalò la presenza di una villa romana. E pazienza se qualche reperto andrà perduto.Sono solo alcuni degli interventi che, previsti nel Piano urbano parcheggi (Pup) ereditato dall’amministrazione Veltroni e rimaneggiato da Alemanno, oggi approderanno in assemblea capitolina per il via libera definitivo, dopo i ritocchi subiti in commissione Mobilità. Dove venerdì sono stati cancellati una manciata di progetti – rispetto al più poderoso elenco stilato nel 2010, ridotto nel 2015 dalla giunta Marino (ma mai approvato in Aula) – che tuttavia lasciano sostanzialmente invariato l’impianto voluto dal centrodestra. A partire dai mega parcheggi interrati sotto via Crispi, il traforo di via Milano e il Lungotevere Castello, che l’ex assessore Improta voleva eliminare e la Meleo ha invece confermato.Per questo oggi le associazioni e i comitati che da anni si battono contro gli scempi perpetrati in nome della lotta alle auto (da nascondere sottoterra, però, che per scoraggiarne l’uso c’è tempo) saranno in Campidoglio per urlare tutto il loro dissenso. “Se ce l’avessero detto nel dicembre 2012, quando abbiamo lanciato un presidio contro le delibere urbanistiche della giunta Alemanno, non ci avremmo creduto”, spiega la presidente di “Carte in regola” Anna Maria Bianchi. “Non avremmo creduto che dopo 5 anni, 3 amministrazioni di colore diverso e un commissariamento, sarebbero tornati in auge i Pup e quei box privati da costruire su terreno comunale, opere pubbliche a tutti gli effetti. E non avremmo creduto che saremmo tornati a protestare in Campidoglio per una delibera della giunta Raggi, contro il governo M5S, quello della legalità, della trasparenza e della partecipazione “. Tutte promesse disattese, secondo i cittadini. Che ora si sentono presi in giro.Troppe le cose che non tornano, per i comitati. Sui progetti che la maggioranza grillina si appresta a ratificare, per esempio, non si sa se dovranno sottostare al nuovo Codice degli appalti; non è stata inoltrata alcuna richiesta di parere all’Anac sulle necessità di gare pubbliche; non si capisce che fine faranno quelli privi di Convenzione, che hanno ricevuto parere negativo degli uffici “e da più di un anno giacciono sul tavolo dell’assessora Meleo e del Segretariato”, insiste la prof Bianchi. “Il problema è che più l’amministrazione fa passare del tempo senza prendere decisioni, più l’ago della ragione – quella amministrativa, su cui si esprimono i tribunali – si sposta nella direzione dei proponenti privati dei Pup, e del rischio risarcimenti per il Comune.Si chiama inerzia amministrativa”, incalza la presidente di “Carte
in regola”. Rammaricata anche del fatto che la nuova delibera non è stata mai neppure pubblicata: “I cittadini la potranno conoscere solo dopo la sua definitiva approvazione, alla faccia della trasparenza! Ma evidentemente i cittadini che, secondo questa amministrazione, hanno diritto a partecipare, sono solo gli attivisti del M5S e i pochi utenti che pubblicano un’idea e mettono un “mi piace” sul portale online del Campidoglio o su un social network”.
Ventonuovo 14 novembre 2017 ROMA, ASSOTUTELA: “RAGGI ASCOLTI MONITO COORDINAMENTO COMITATI NO PUP”“Apprendiamo con preoccupazione che la delibera di Giunta capitolina che prevede l’espunzione di alcuni interventi del Piano Urbano Parcheggi ha ottenuto il parere favorevole della commissione Mobilità per approdare così in queste ore in Assemblea Capitolina. Una provvedimento, quello del Campidoglio, che non ci convince e che presenta molte perplessità nella forma e nella sostanza. Un provvedimento, altresì criticato in maniera puntuale dal Laboratorio Carteinregola (che fa parte insieme ad altre realtà territoriale del Coordinamento Comitati NO PUP, ndr), che ricorda come le promesse di approfondimenti non siano state rispettate, e chiede alla sindaca di Roma Virginia Raggi di sottoporre al parere dell’Anac il quesito se gli interventi del Piano Urbano Parcheggi, che non hanno ancora raggiunto la Convenzione debbano essere oggetto di gare di evidenza pubblica. Su tutto questo maggioranza e amministrazione grillina dovrebbero rispondere, al contempo lavorando con i comitati per un Pup realmente a misura di cittadino, legale e concreto”. Così, in una nota, il presidente della associazione Assotutela, Michel Emi Maritato.
 (DIRE)
ROMA. DOMANI IN CAMPIDOGLIO PRESIDIO COMITATI CONTRO DELIBERA PUP
CARTEINREGOLA: “DELUSI DA M5S, DALLE 14 PROTESTA SILENZIOSA IN AULA”(DIRE) Roma, 13 nov. – “Carteinregola e il Coordinamento dei
Comitati No Pup, insieme a Cittadinanzattiva Lazio e a Opa
(Osservatorio Pubblica Amministrazione) lanciano un presidio di
silenziosa protesta domani, 14 novembre, nell’Aula Capitolina,
dalle 14 alle 20, per la prevista approvazione di una delibera
che riguarda il Piano Urbano Parcheggi. Una delibera che si
limita a cancellare un pugno di interventi da anni bocciati dagli
uffici comunali, ma nemmeno tutti: infatti non e’ prevista
l’espunzione degli 800 box da scavare sotto il Colle del
Quirinale (avete letto bene), i tre piani sotterranei per 609
posti auto accanto a Castel S. Angelo, un parcheggio a pochi
metri da piazza Barberini dove la Soprintendenza dal 1985 ha
segnalato la presenza di una villa romana, un altro parcheggio
per centinaia di box auto da realizzare in un’area semidisabitata
sulla Roma-Fiumicino interessata da numerosi vincoli
paesaggistici. Tutti interventi su cui gli uffici comunali hanno
dato due volte parere negativo dal 2015”. Lo annuncia
l’associazione Carteinregola.
“Ma la nostra indignazione riguarda anche la mancanza di
risposte, che sollecitiamo da un anno, sui provvedimenti da
adottare per tutti gli interventi solo ‘programmati’ (cioe’ di
cui il Comune non ha mai stipulato la Convenzione con i privati)
e soprattutto la mancanza di rispetto per cittadini e comitati
che da piu’ di 7 anni si battono per la trasparenza e la
legalita’ del Pup. Cittadini che si sono messi a disposizione
dell’assessora Meleo e della commissione Mobilita’ per
contribuire al ripristino delle regole e dell’interesse pubblico
del Piano Urbano Parcheggi, a cui e’ stata chiusa la porta in
faccia. Oggi dobbiamo prendere atto che i nostri sforzi sono
stati del tutto inutili, come le nostre speranze che il M5S
lavorasse per il cambiamento. E dobbiamo prepararci a combattere
un’altra volta da soli”, conclude Carteinregola.
(Mgn/ Dire)(askanews) Campidoglio/Roma, domani presidio in Comune contro Piano parcheggi “Carte in regola” convoca la protesta: non coinvolta Anac Roma, 13 nov.  – “Come temevamo, ha ottenuto il parerefavorevole della Commissione Mobilità la Delibera di Giunta che prevede l’espunzione di alcuni interventi del Piano UrbanoParcheggi, che martedì 14 dalle 14 alle 20 andrà in AulaCapitolina per la definitiva approvazione. Una delibera da noifortemente criticata, perché risparmia molti Pup solo’programmati’ e persino interventi bocciati dagli stessi ufficicomunali, da anni”. Con questa motivazione l’associazione romana carte in regola convoca un presidio di protesta in campidoglio in occasione della seduta di consiglio comunale di domani. “A questo punto i nostri motivi di indignazione sono parecchi -continua l’associazione in una nota -. Perché l’Amministrazione, nonostante le nostre ripetute richieste di chiudere la stagione delle norme speciali dell’Emergenza traffico (scaduta il 31 dicembre 2012) e prendere una decisione trasparente su tutti gli interventi per cui non c mai stata sottoscritta la convenzione con il Comune, non ci ha mai dato risposte, ne – ci risulta – ha mai chiesto, come avevamo più volte sollecitato, un parere dell’Autorità Nazionale Anti Corruzione”.Ma la vera goccia “è un emendamento introdotto dalla Commissione il 10 novembre, che sembra prendere in giro proprio le nostre obiezioni. E questo, unito alla mancata pubblicazione di alcuni verbali, a commissioni indette in meno di 24 ore (e comitati non avvisati) – rincarano da Carte in regola – di promesse di approfondimenti non rispettate, ci sembra incrinare parecchio la credibilità, non solo dell’attuale maggioranza Cinque Stelle, ma delle stesse istituzioni consiliari capitoline”.Niente da fare, spiegano dall’associazione: “Sono 7 anni (dal marzo 2010) che il Coordinamento Comitati NO PUP/Sostasostenibile (insieme a Cittadinanzattiva Lazio e, dal 2012, al Laboratorio Carteinregola) si batte per un Piano Urbano Parcheggi che rispetti legalità, pubblica utilità, ambiente, sicurezza dei cittadini. Soprattutto per gli interventi privati su suolo pubblico, i cosiddetti Pup. Abbiamo fatto dossier, audizioni, lettere, incontri, accessi agli atti, interviste, convegni”.- “Poi è arrivata la Sindaca VirginiaRaggi, ormai un anno e mezzo fa – continuano i cittadiniesasperati -. Il suo programma elettorale, nonostante le nostreripetute richieste, non ha fatto cenno al tema, così¼ sentito daicittadini romani, del futuro delle decine di parcheggi interratiprevisti dal Piano (l’ultimo, quello del 2008Veltroni/Alemanno).E nonostante le nostre ulteriori ripetuterichieste di incontro con l’Assessora Meleo fin dal suoinsediamento, per più di un anno non ci ha risposto. Poi solo un incontro informale prima dell’estate”.”E nulla sappiamo di quello che chiediamo da mesi alla Giunta Raggi (e da anni a tutti gli altri), cioè che sia sottoposto al parere dell’Anac il quesito se gli interventi del PUP – ripetiamo, definite anche dall’Anac come opere pubbliche – che non hanno ancora raggiunto la Convenzione debbano essere oggetto di gare di evidenza pubblica”, aggiungono. “Un quesito semplice che dovrebbe avere una risposta dirimente. E queste stesse richieste le abbiamo avanzate anche ai Consiglieri della Commissione Mobilità fin dal settembre 2016, in un’audizione l’8 febbraio, e poi ancora durante una commissione del 12 maggio”.In quella circostanza “abbiamo appreso che l’assessora Meleo aveva predisposto una Delibera (la Decisione di Giunta appena approvata in Commissione che ora andrà al voto dell’Assemblea Capitolina assai simile a quella dell’ex collega Improta, in cui si decideva – 2 anni dopo – di espungere solo 29, dei 105 parcheggi su suolo pubblico solo “programmati”, e neppure tuttiquelli previsti nel 2015, dato che non venivano cancellati 8 diquelli che avevano raccolto la forte (e doppia) contrarietà degliuffici, tra i quali un parcheggio da 800 posti auto da scavare sotto il Quirinale, tre piani sotterranei per 609 posti accanto a Castel S. Angelo, un parcheggio a pochi metri da Piazza Barberini dove la Soprintendenza dal 1985 ha segnalato la presenza di una villa romana, un altro parcheggio per centinaia di box auto da realizzare in un’area semidisabitata sulla Roma – Fiumicino interessata da numerosi vincoli paesaggistici”, raccontano ancora da Carte in regola.Quel 12 maggio “era presente in Commissione l’allora Direttoredell’Ufficio Parcheggi che, alle nostre richieste di spiegazioni, aveva dichiarato di condividere le nostre obiezioni normative, e che anzi inizialmente aveva predisposto una Delibera che avrebbe espunto tutti gli interventi non convenzionati, ma che poi il Segretariato aveva sospeso molte espunzioni previste per timore del contenzioso – sottolineano -. Ma questo lo possiamo dire in quanto cittadini presenti a quella Commissione, perché per ora non ci sono tracce ufficiali: il video della diretta finisce dopo i primi 30íä per motivi tecnici e il verbale, nonostante i nostrimripetuti solleciti, non è ancora stato pubblicato. E il direttorendell’Ufficio Parcheggi poche settimane dopo è stato trasferito a mdirigere un Municipio”. Da allora “non abbiamo più´ saputo nulla della Delibera Meleo fino al 9 novembre, quando abbiamo scoperto che il giorno dopo si sarebbe tenuta la Commissione Mobilità per approvare la Delibera. Una scoperta casuale – denunciano – in quanto la commissione è stata convocata meno di 24 ore prima (e nessuno ce l’ha detto),per le 9 del mattino del 10 novembre, in un giorno di sciopero dei mezzi pubblici. Assai significativo di quanto la Giunta Raggilavori in sinergia con i consiglieri della maggioranza, e diquanto contino le Commissioni capitoline nei processidecisionali”.Roma, 13 nov. (askanews) – Ma soprattutto, oltre al danno dellamancata espunzione di interventi assai impattanti, secondo Cartein regola “con il doppio parere ostativo gli uffici (pareriespressi due anni fa, cosa si aspetta ancora per decidere?) edella non decisione di chi dovrebbe prendere urgentemente unadecisione (l’Assessora Meleo? Il segretariato? La Sindaca Raggi?Il Presidente della Repubblica?) su quali interventi devonosottostare al nuovo codice dei contratti (dl 50/2016) vigente dapiù di un anno, per chiudere finalmente il fascicolo `Emergenzatraffico (finita il 31 dicembre 2012, 5 anni fa, cosa si aspettaa farlo?), è una grandissima beffa”.Infatti “una Commissione con pochi membri presenti – concludono -ha approvato la Delibera con un emendamento che probabilmente èanche frutto di una riflessione sulle nostre rimostranze (quelleper non aver previsto l’espunzione almeno degli interventiindicati nella premessa della delibera, tra cui quelli sopra

elencati).Ma l’emendamento non estende l’espunzione a quegli

interventi, ne cancella la citazione nella delibera. Il

ragionamento dei consiglieri non fa una grinza: se non vengono

espunti, perché citarli tra quegli interventi di cui gli uffici

hanno detto che non si possono fare?”.

Così “all’insegna delocchio non vede, cuore non duole, si è

aggiunta una nuova pagina a questa imbarazzante vicenda delle

espunzioni del Piano Urbano Parcheggi. Vicenda di cui la fine è

sempre più nota. “Anche perché più l’Amministrazione fa passare

del tempo senza prendere nessuna decisione, più l’ago della

ragione – secondo Carte in regola – quella amministrativa, su cui

si esprimono i tribunali – si sposta nella direzione dei

proponenti dei PUP, e del rischio risarcimenti per il Comune. Si

chiama `inerzia amministrativa. Con buona pace dei tanti

cittadini che hanno votato MoVimento Cinque Stelle aspettandosi

un cambiamento. E sperando di vedere meno inutili teatrini nelle

Commissioni”.

 Affari Italiani 13 novembre  Parcheggi, l’M5S cambia idea e cede ai privati. Delibera PUP in Assemblea Sopravvissuti 800 posti sotto al Quirinale e 600 a Castel Sant’Angelo

di Valentina Renzopaoli
Parcheggi interrati, alla fine l’Amministrazione Raggi cambia idea e spedisce in Assemblea capitolina una Delibera che cancella solo 29 interventi su suolo pubblico dei 105 che non hanno mai raggiunto la stipula della Convenzione con il Comune, e scontenta i Comitati No Pup  e pure il Tavolo sull’Urbanistica dello stesso M5S.
Dopo aver ottenuto il parere favorevole della Commissione Mobilità, la Delibera verrà votata martedì 14. Tra i parcheggi sopravvissuti, 800 posti sotto il Quirinale e oltre 600 accanto a Castel Sant’Angelo.
Pollice verso dei Comitati che combattono da anni contro il Piano parcheggi, secondo i quali gli interventi del Pup, definiti come “opere pubbliche”, che non hanno ancora raggiunto la Convenzione con il Comune, devono essere sottoposte a gara pubblica.
Scrivono i Comitati: “L’Amministrazione, nonostante le nostre ripetute richieste di chiudere la stagione delle norme speciali dell’Emergenza traffico (scaduta il 31 dicembre 2012) e prendere una decisione trasparente su tutti gli interventi per cui non è mai stata sottoscritta la convenzione con il Comune, non ci ha mai dato risposte, né – ci risulta – ha mai chiesto, come avevamo più volte sollecitato, un parere dell’Autorità Nazionale Anti Corruzione”.

Tra i parcheggi rimasti nel piano quello da 800 posti auto da scavare sotto il Quirinale, tre piani sotterranei per 609 posti accanto a Castel S. Angelo, un parcheggio a pochi metri da Piazza Barberini dove la Soprintendenza dal 1985 ha segnalato la presenza di una villa romana, un altro parcheggio per centinaia di box auto da realizzare in un’area semidisabitata sulla Roma-Fiumicino interessata da numerosi vincoli paesaggistici.
La Delibera fa sobbalzare lo stesso Tavolo Tecnico sull’Urbanistica del M5S, che si mette di traverso. Il programma dei Movimento chiedeva il totale rifacimento del Piano – sostiene il tavolo – e invece quella che arriva in Assemblea è una delibera attuata anche nelle parti “palesemente improponibili”.
“E’ grave che una pianificazione pubblica venga fatta recependo aree pubbliche proposte da imprese private, ed è grave che i parcheggi pertinenziali al servizio dei cittadini vengano dati alle imprese e immobiliaristi privati senza gara permettendo l’ennesima speculazione del suolo”.

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