Le linee ferroviarie FL1 (Roma-Fiumicino) e Roma-Lido, alla quale negli scenari simulati viene assegnato un ruolo centrale ai fini della riduzione della mobilità veicolare privata, considerando la quota modale ipotizzata per gli spostamenti in occasione di eventi sportivi (50 %), devono garantire (soprattutto viene richiesto per la linea Roma-Lido) un servizio affidabile e regolare in termini di orario, frequenze di passaggio e tempi di viaggio. Si conviene dunque che il servizio ferroviario a servizio della zona debba essere di elevato – se non elevatissimo – livello qualitativo.
Ulteriori quote modali si aggiungerebbero qualora venissero messe in campo politiche attive di modalità volte a disincentivare l’uso dell’auto privata, a favore del mezzo ferroviario. La riqualificazione della modalità ferroviaria interesserebbe d’altra parte anche spostamenti estranei agli eventi calcistici, potendo attirare quote modali relative, per esempio, a coloro che lavorano nella zona, con ulteriore alleggerimento del sistema viario durante le ore di punta mattutine e pomeridiane.
Un ruolo in questo processo può essere svolto in modo coordinato, anche tramite le attività mobility management delle aziende della zona, agendo sugli spostamenti quotidiani casa-lavoro. Infatti, nello scenario del mattino le ipotesi di calcolo ipotizzano di trasportare il 30% degli addetti presso il centro direzionale in zona stadio mediante la linea ferroviaria Roma-Lido, opportunamente potenziata. Qualora tale potenziamento sia tale da configurare un servizio eccellente e puntuale, supportato da politiche attive di gestione della domanda, si potrebbe ambire ad una quota del 50%.
Un potenziamento di tale portata, considerata anche l’attuale non idilliaca situazione della Ferrovia Roma- Lido, richiede un radicale riammodernamento di tale sistema ferroviario a livello di infrastruttura, sistema di controllo e segnalamento ed impianti fissi in generale nonché di materiale rotabile, sua manutenzione, suo adeguamento tecnologico nel futuro e pratiche operative, come previsto dagli investimenti in essere e constatato a seguito degli approfondimenti eseguiti nel gennaio 2019.
Grazie ad un simile potenziamento si vedrebbe ridotto il rischio di un peggioramento della viabilità nella zona anche in presenza di nuovi rilevanti flussi di persone, siano essi dovuti ai lavoratori del nuovo centro direzionale-commerciale o agli eventi calcistici.
Diversamente, la situazione del traffico sulla rete viaria circostante all’intervento ed anche più distante da esso, su archi e nodi già in saturazione, potrebbe divenire peggiore dell’attuale, portando il sistema vicino a situazioni di sovrasaturazione sulla rete, che genera fenomeni di instabilità del traffico. In tale evenienza, si assisterebbe a penalizzazioni di tempo a persona, da moltiplicare per parecchie migliaia di automobilisti coinvolti, con conseguenze anche per i consumi energetici e l’impatto ambientale, nonché su possibili effetti relativi alla salute dei cittadini.
Abbiamo quindi di fronte un problema generale del traffico nell’area urbana ed un problema specifico nell’area di studio che vanno risolti, per quanto possibile, aumentando la quota modale a favore del trasporto pubblico, soprattutto quello ad impianto fisso e ad elevata automazione o dotazione tecnologica (ITS).