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I video della Commissione Roma Capitale sulla revisione dello Statuto – 15/7/2017

Pubblichiamo i video della Commissione  Commissione Roma Capitale e  riforme istituzionali   del 15 maggio 2017 , in cui si è tenuta una  prima  audizione di alcune associazioni sulla bozza di Delibera Consiliare  che modifica alcuni articoli dello Statuto di Roma Capitale che riguardano prevalentemente le modalità di consultazione e partecipazione dei cittadini. (nei video gli interventi dei rappresentanti istituzionali, gli interventi di Carteinregola e di Cittadinanzattiva Lazio sono a questo link  – questi i link dei siti di Open Polis – vedere Open Bilancio e Open Municipio – e Trasparency Italia)

La Proposta non è  pubblicata sul sito del Comune, dove è presente  solo la sintesi in calce

 

Intervento Assessora a Roma Semplice Flavia Marzano

InterventoPresidente Commissione Roma Capitale e  riforme istituzionali  Angelo Sturni 1

Intervento Pres. Angelo Sturni 2

Interv. Nello Iacono – Capo segreteria Ass. Marzano

Interv. Davide Barillari Cons. M5S Regione Lazio

Interv Enrico Stefano Cons. capitolino m5s

Interv. Alisia Mariani Cons. capitolino M5S

Interv. Pietro Calabrese Cons. capitolino M5S

 

Dal sito del Comune di Roma Roma, 5 aprile 2017 – “Il digitale può e deve garantire l’effettività degli istituti e degli strumenti di democrazia diretta volti all’attivazione dei processi partecipativi – dichiara l’assessora a Roma semplice Flavia Marzano – In quest’ottica, la ristrutturazione del portale dell’Amministrazione Capitolina su cui siamo a lavoro prevedrà un’area dedicata alla partecipazione con l’obiettivo di favorire un maggiore coinvolgimento dei cittadini sia nel processo democratico che nelle decisioni relative alla trasformazione e all’innovazione del territorio”.

Garantire reale partecipazione e trasparenza per i cittadini, introducendo gli strumenti di democrazia diretta e rendendo Roma all’avanguardia sul tema anche rispetto ad altre Capitali europee. Con quest’obiettivo i consiglieri del gruppo M5S Campidoglio presentano una proposta di delibera finalizzata a modificare lo Statuto di Roma Capitale. Il primo atto di una trasformazione che si completerà, nei prossimi anni, con l’aggiornamento di diversi regolamenti.

Petizioni online – La proposta prevede l’introduzione della petizione online con la possibilità di illustrare le petizioni in Assemblea capitolina. È una rivoluzione prima culturale che tecnologica, nell’ambito di una sperimentazione che avverrà per gradi: si partirà dalle petizioni e si aggiungeranno, nel corso degli anni, gli altri strumenti.

Referendum senza quorum – Nella delibera si propone inoltre di abolire il quorum di partecipazione per i referendum comunali e di affiancarvi anche il referendum propositivo che consentirà di presentare proposte che saranno votate dai cittadini, con obbligo di ricezione da parte dell’amministrazione. Ci sarà inoltre, sempre per i referendum, la possibilità di sperimentare il voto elettronico, ricorrendo all’utilizzo di tecnologie telematiche o informatiche.

Bilancio partecipativo – Verrà inserito il bilancio partecipativo, già diffuso in alcuni Comuni italiani tra cui Mira e Ragusa, governati dal M5S. Roma Capitale coinvolgerà i cittadini nella costruzione del bilancio sia a livello comunale che a livello municipale e destinerà una quota alla decisione diretta dei cittadini. Dal 1996 il Bilancio Partecipativo è stato riconosciuto dall’Onu come una delle migliori pratiche di governance urbana nel mondo. Il controllo diffuso del denaro dei cittadini è stato sperimentato per la prima volta a Porto Alegre nel 1989 ed è stato adottato anche da Parigi con un sito Internet dedicato alla consultazione della cittadinanza su proposte e progetti da finanziare con il 5 per cento del bilancio.

Proposte di delibera – Non è stato toccato il numero delle firme necessarie a depositare proposte di delibera popolari e l’obiettivo è garantire la trattazione di queste nei termini previsti dai regolamenti.

La situazione – Negli ultimi dieci anni sono state depositate presso l’amministrazione capitolina meno di 30 proposte di iniziativa popolare, 15 quesiti referendari e solo 36 interrogazioni e 2 interpellanze al Sindaco. Inoltre, il Regolamento per gli istituti di partecipazione e di iniziativa popolare è del 1994 e finora non è mai stato migliorato né adattato alle nuove tecnologie.

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