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Il bando per il mercatino della Befana a Piazza Navona: un test

mappa piazza befana 2017Una riflessione sul bando per il Mercatino di Piazza Navona presentato nei giorni scorsi dall’Assessore al Commercio Adriano Meloni, da integrare con la lettura del bando, del comunicato del Comune,  dell’analisi  di Diarioromano e della critica di Romafaschifo. Con una postilla per quella parte dell’attuale opposizione con poca memoria.

Da tempo seguiamo le vicende del mercatino natalizio di Piazza Navona (1), perchè si presta particolarmente a condensare e rappresentare  tante contraddizioni  della Capitale. Così come le soluzioni adottate (o non adottate) nel tempo dalle  varie amministrazioni  si prestano a rappresentarne un profilo che vale più di tanti proclami.

Aspettavamo il bando  per  le prossime festività, dopo che per vari anni la tradizionale manifestazione di bancarelle era “saltata” proprio a causa di difficoltà e conflitti con gli operatori, per sottoporrre al test la nuova amministrazione pentastellata.   E la  aspettavamo un po’ al varco, dopo che il bando, prima di competenza del Municipio, era stato affidato a giugno da una deliberazione d’Assemblea Capitolina al Dipartimento Commercio del Comune stesso (2). Ed  è stato adesso   presentato  dall’Assessore Meloni  l’8 settembre scorso in Campidoglio, insieme al Presidente della Commissione Commercio Andrea Coia (3).

In realtà il nostro “test” è possibile solo in parte, dato che, come al solito, la questione è piuttosto complessa e non si può liquidare con un “Premiati qualità, sostenibilità, artigianato“- come pretenderebbero gli autori del bando –  ma nemmeno con un “Cambiare tutto per non cambiare niente” delle tante voci critiche (4).

Proviamo a mettere  a fuoco gli aspetti principali, proponendo, a chi vuol farsi una propria opinione,   la lettura del bando (5) e del comunicato comunale (3), insieme a quella di  alcuni contributi di chi segue da sempre la vicenda.  Contributi molto critici, come quello del blog  Romaschifo (6), o più possibilisti, come quello di Diarioromano (7).

Intanto bisogna dire che il  tradizionale mercatino di Natale nel cuore del centro storico di Roma investe varie problematiche:

– RISPETTO DEL LUOGO: l’impatto della manifestazione sul paesaggio e i beni culturali circostanti, che comprende l’estensione, le dimensioni e  la struttura  delle bancarelle sulla piazza storica.

– RISPETTO DELLA TRADIZIONE:  il decoro e l’offerta, che deve evidenziare  il legame con la tradizione romana, il  carattere natalizio, un  contenuto adatto al target infantile, la valorizzazione dell’artigianato dei territori etc

– RISPETTO DELLA QUALITA’:  la tipologia e la qualità dei prodotti, alimentari e non, offerti ai clienti

– RISPETTO DELLE NORME E DELLA CONCORRENZA: un’ opportunità destinata    a pochi operatori – uno spazio pubblico limitato – che   dovrebbe essere riservata  a chi dimostra di declinarla nel migliore modo possibile per l’interesse pubblico, e non diventare  (o rimanere)   diritto acquisito o monopolio di un gruppo, o, peggio, di alcune “famiglie”. E’ su questo punto che si è aperto il più aspro dibattito,  legato  al punteggio dovuto all'”anzianità”, cioè il vantaggio in graduatoria dato agli operatori di sempre.

Fare un bando che risponda a tutti questi aspetti è sicuramente complicato, soprattutto perchè non basta inserire  buoni criteri per i punteggi,  ma bisogna  che siano criteri assolutamente stringenti – nessuna indicazione  generica che lasci spazio a interpretazioni – e soprattutto che siano garantiti controlli puntuali sul rispetto di tali criteri. Perchè se chi vince il bando impegnandosi a rispondere a certi  requisiti richiesti, poi non li rispetta,  qualsiasi  graduatoria viene vanificata.

Rimandiamo all’articolo di Diarioromano per l’approfondita ricostruzione “storica” della vicenda, a partire da quando   Giunta Marino e Municipio decisero di ridurre il numero dei banchi, seguendo le prescrizioni della Soprintendenza, e gli operatori rifiutarono la soluzione, inscenando per protesta un funerale nella piazza (7). Oggi il bando riprende la stessa indicazione della Soprintendenza, stabilendo un tetto di  48 postazioni, di cui 28 attività commerciali e 20 attività artigianali [per la cronaca: la vantata riduzione da 103 a 48 era già stata introdotta nel 2015  NDR] e riduce  i posti riservati a spettacoli viaggianti per far posto ad attività ludico-ricreative rivolte ai bambini, con la  tradizionale la giostra, il teatro dei burattini e un  grande presepe artigianale. I vincitori del bando avranno diritto a partecipare per 9 anni alla  fiera che si svolgerà  dal 1 dicembre al 6 gennaio, e a ciascun  soggetto giuridico non potrà essere assegnata più di una concessione per tipologia di posteggio (quindi con un massimo di due, una alimentare ed una non alimentare).

(foto Diaroromano)

(foto Diaroromano)

Entrando nel merito: la disposizione dei banchi e la tipologia della “postazione tipo” è stata concordata con la  Sovrintendenza e  tutti gli operatori dovranno conformarsi  (solo per quest’anno chi non fa in tempo ad adottare il banco in legno prescritto può  utilizzare il banco provvisorio bianco). La gara quindi si gioca essenzialmente  su anzianità e su qualità e tipologia della merce. Su un massimo di 100 punti assegnabili,  l’anzianità di impresa varrà solo per il 20% (10 punti per l’anzianità di iscrizione al registro delle imprese e massimo 10 punti per anzianità legata alla presenza nella stessa “fiera” di Piazza Navona) , mentre  fino all’80% del punteggio massimo attribuibile sarà legato alla qualità dei prodotti e dell’offerta commerciale e artigiana, al rispetto dell’ambiente,  e altri fattori. Il che pone due domande: la qualità delle merci – alimentari e  non –  in vendita sarà più garantita e/o migliore di prima?  E tali criteri di qualità prevarranno sull’anzianità per la graduatoria?

Come osservato da molti, i requisiti  che dovrebbero premiare prodotti  di qualità sono  di fatto  accessibili a tutti (lo  documenta in modo circostanziato Romafaschifo), e vengono definiti  in modo così generico da rendere quasi impossibile – se poi ci saranno effettivamente controlli – dimostrare se sono stati disattesi. Ad esempio per i prodotti alimentari si parla di “prodotti tipici natalizi“, di “prodotti per celiaci” e di “ingredienti biologici“. Per tutti, però non  sono  indicate specificazioni vincolanti, rendendo la presunta qualità una sorta di autodichiarazione (8). Lo stesso vale per quanto riguarda il settore non alimentare – “prodotti realizzati con materiali naturali e/o riciclati” o  “stampati su carta riciclata/ecologica” – per non parlare di alcune prescrizioni “ecologiche” che ormai sono scontate, se non obbligatorie per legge (9).

C’è l’aspetto positivo che i dolciumi sono l’unica categoria alimentare permessa, ma poi il  il punteggio  viene raddoppiato a chi  avrà  sul banco prodotti certificati con marchio CE, criterio che taglia fuori tutti gli artigiani d’eccellenza, della Capitale e non (6).

Ma il vero punto in discussione è se questo bando permetterà un reale allargamento  a nuovi operatori, selezionati in base alla qualità dell’offerta, o se restituirà Piazza Navona ai soliti noti, che da decenni sono assegnatari  delle postazioni, con buona pace di chi ancora aspetta un vento di  cambiamento,  che dovrebbe  interessare, assai simbolicamente,  anche  il tradizionale  mercatino di Natale.

Come  fa notare Romafaschifo,  se fosse stata modificata  la denominazione della manifestazione da “fiera”a “festa”  – come da molti richiesto  da tempo – avrebbero potuto parteciparvi vari  soggetti, non solo gli ambulanti, e   tale modifica della delibera 35/2006 (10), aggiunge la Presidente del I Municipio Alfonsi (4)  avrebbe sottratto  l’evento all’obbligo di legge di inserire i punteggi per anzianità. Ma soprattutto, secondo il ragionamento di  Romafaschifo,  anche se il bando assegna solo 20 punti su 100 al concetto di anzianità,  se il restante 80 è facilmente raggiungibile da tutti, saranno  quei 20 punti  ad essere decisivi e a determinare la graduatoria finale (11).

Quindi, alla fine, se facciamo un confronto con  la Festa della Befana del passato – prima del 2014 –  in cui  la piazza storica era  invasa da bancarelle arrangiaticce, che vendevano ciarpame e  porchette in quantità, il bando migliorerà  senz’altro il decoro e la qualità dei prodotti in vendita e il tono della manifestazione [ma era già previsto anche nei  bandi dell’era Marino/Alfonsi]. Se invece facciamo un confronto con le aspettative che molti cittadini – anche chi scrive –  avevano maturato dopo le  promesse e gli slogan della nuova amministrazione, le novità appaiono  assai striminzite (12).

La controprova si avrà quando si conosceranno i nomi dei vincitori del bando. E quando si potrà constatare  se  l’Amministrazione intende  fare sul serio, controllando se gli operatori hanno mantenuto quanto autocertificato. In caso contrario avrà ragione chi definisce il bando “molto fumo e niente arrosto(13).

Anna Maria Bianchi Missaglia

Postilla: Alcuni membri dell’opposizione che oggi attaccano il bando M5S, dovrebbero ricordare che il 18 novembre 2014   era arrivata in Aula Capitolina una mozione “bipartisan”  per mantenere al mercatino di  Piazza Navona  lo “status quo” prorogato per anni,  revocando gli avvisi pubblici per l’assegnazione dei posteggi e  disponendo “che per l’edizione 2014- 2015, dati i tempi ormai ristretti, la manifestazione si svolga secondo i parametri adottati negli anni precedenti,  prorogando le concessioni già rilasciate, al 6 gennaio 2015“.  Addirittuta la mozione definiva “ingiustificata”la  decisione  di sottrarre 4 postazioni agli operatori per attribuirle alle ONLUS” “in quanto a queste ultime possono benissimo essere destinati altri spazi, evitando di restringere ulteriormente le attività commerciali e artigianali“.  La mozione,   dopo lo scoppio del “caso”  non passò, ma per il rotto della cuffia,  con un  solo voto di differenza, e un fronte favorevole che comprendeva, oltre a consiglieri  di varie formazioni di centrodestra anche consiglieri del  PD e della lista civica Marino  (leggi il nostro articolo di allora: Festa della Befana a Piazza Navona: una questione di regole)
Per osservazioni e precisazioni laboratoriocarteinregola@gmail.com
conf1

Foto da Diarioromano, la conferenza stampa con l’Assessore Meloni e il Presidente Coia

(1) vedi i nostri post:

(2) La modifica è all’interno della delibera con il Regolamento del commercio su strada:  23a Proposta (di iniziativa consiliare a firma del Consigliere Coia) – approvato dall’Assemblea capitolina il 1 giugno 2017 Scarica Deliberazione Assemblea Capitolina n. 30-2017 (regolamento commercio)

(3)  comunicato (dal sito del Comune di Roma 8 SET 2017 )

Bando nuova Festa Befana. Premiati qualità, sostenibilità, artigianato

Ripristinare la tradizione di una festa davvero a misura di bambino, assicurando il decoro e il rispetto del prestigio storico-architettonico che si devono a Piazza Navona. Questi i punti principali contenuti nell’avviso pubblico per la nuova edizione della festa della Befana. “Vogliamo che la festa della Befana di Piazza Navona torni ad essere una festa dei bambini e per i bambini. Per questo l’Amministrazione ha predisposto un bando attento al decoro, alla qualità e al rispetto della piazza che ospita la Festa, una delle più belle del mondo“, dichiara l’assessore allo Sviluppo economico, Turismo e Lavoro di Roma Capitale, Adriano Meloni.

Sarà un bando aperto a tutti – prosegue Meloni – che premia la qualità dei prodotti messi in vendita. Vogliamo che siano autenticamente natalizi e tradizionali, dagli alimenti prodotti con ingredienti certificati agli addobbi artigianali. Sarà una festa attenta al rispetto dell’ambiente e soprattutto con più spazi per l’intrattenimento. Una festa a misura di bambini e famiglie

Rispetto all’edizione precedente, il bando prevede un numero ridotto di banchi da destinare ad attività commerciali e artigianali, con criteri che puntano alla qualità dei prodotti e a introdurre una concorrenza più aperta e trasparente tra gli operatori. Si passa, infatti, da 103 a 48 postazioni, di cui 28 attività commerciali e 20 attività artigianali; si riducono i posti riservati a spettacoli viaggianti per far posto ad attività ludico-ricreative rivolte ai bambini e per rispondere allo spirito vero di questa manifestazione; si dà ampio spazio a criteri a favore dell’ambiente e che premiano l’uso di prodotti ecocompatibili. In piazza ci saranno come da tradizione la giostra, il teatro dei burattini e il grande presepe artigianale.

L’avviso pubblico predisposto dal Dipartimento Attività Produttive Sviluppo Economico Agricoltura prevede lo svolgimento della fiera ogni anno dal 1 dicembre al 6 gennaio – solo per l’edizione di quest’anno l’inizio della festa è previsto il 2 dicembre – e introduce alcune rilevanti novità sul fronte della selezione.

Più concorrenza. Fino all’80% del punteggio massimo attribuibile sarà legato alla qualità dei prodotti e dell’offerta commerciale e artigiana, al rispetto dell’ambiente, alla tutela sociale, mentre l’anzianità di impresa varrà solo per il 20% (la Conferenza Unificata Stato-Regioni indica il 40% come tetto massimo). Ai partecipanti saranno attribuiti massimo 10 punti per l’anzianità di iscrizione al registro delle imprese e massimo 10 punti per anzianità legata alla presenza nella stessa fiera. Inoltre, per garantire maggiore concorrenza, non potrà essere assegnata allo stesso soggetto giuridico più di una concessione per ogni tipologia di posteggio, alimentare e non alimentare. I partecipanti dovranno essere in regola con il pagamento dei tributi locali, stipulare una polizza assicurativa, ripristinare l’area dopo la manifestazione. I vincitori, la cui concessione avrà durata 9 anni dalla formazione della graduatoria, dovranno allestire a proprie spese il banco-tipo secondo le prescrizioni della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Roma. Solo quest’anno, per permettere la più ampia partecipazione all’avviso e solo nel caso non fossero pronti per l’inizio della manifestazione, sarà consentito l’uso di strutture autoportanti di colore bianco.

Criteri di qualità e sostenibilità ambientale. La nuova festa della Befana valorizza la qualità. Il maggior punteggio è riservato all’offerta di produzioni certificate. Saranno premiati: i dolciumi natalizi con marchio di certificazione di qualità; l’utilizzo di ingredienti biologici; la presenza di prodotti per celiaci. Nel settore artigianale, più punti per addobbi e presepi realizzati a mano e sul posto.

Spazio anche alla solidarietà, con la previsione di un punteggio aggiuntivo per chi offre prodotti provenienti da zone colpite da recenti eventi sismici. Per la prima volta entrano nella festa spazi per la dimostrazione di tecnologie innovative, come la stampa digitale, che incuriosiranno piccoli e grandi.

Stessa attenzione è riservata alle bancarelle di addobbi natalizi, presepi e giocattoli. Sarà attribuito un punteggio maggiore per i prodotti realizzati con materiali naturali o riciclati e per la vendita di libri e storie sul Natale realizzate su carta riciclata o ecologica.

Saranno attribuiti punteggi maggiori ai partecipanti che si impegnano a fornire un servizio compatibile con l’ambiente utilizzando sacchetti e contenitori ecocompatibili per il confezionamento e l’asporto delle merci; che utilizzeranno lampadine a risparmio energetico, con forme e colori uniformi. Inoltre i vincitori saranno ammessi solo dopo la presentazione di un contratto speciale per la raccolta di rifiuti urbani.

(4) Roma Today 8 settembre 2017 Befana a piazza Navona edizione 2017-2018: il bando Befana a piazza Navona, verso la prima festa a Cinque Stelle: ecco il nuovo bando On line l’avviso pubblico. Alfonsi: “Anche stavolta vincerà l’anzianità” di Ginevra Nozzoli

(5) (dal sito del Comune di Roma) Festa della Befana di Piazza Navona

Pubblicati i bandi per le attività commerciali, artigianali, delle attività varie, degli spettacoli viaggianti, della giostra e del teatrino dei burattini.

La tradizionale Festa della Befana si svolgerà in Piazza Navona dal 1° dicembre di ogni anno fino al 6 gennaio di quello successivo. Solo per l’edizione 2017/2018 la Festa avrà inizio il 2 dicembre 2017.

La concessione dei posteggi avrà la durata di anni 9 a decorrere dall’edizione della Festa della Befana 2017/2018.

Gli operatori interessati dovranno presentare, esclusivamente tramite raccomandata con avviso di ricevimento, da inviare all’Ufficio Protocollo del Dipartimento Sviluppo Economico Attività Produttive e Agricoltura – Via dei Cerchi n. 6, 00186 Roma, o tramite pec all’indirizzo protocollo.attivitaproduttive@pec.comune.roma.it, apposita domanda redatta in carta bollata (con bollo da € 16,00), debitamente datata e sottoscritta ai sensi del DPR n. 445/2000.

Le domande potranno essere spedite a partire dalle ore 9,00 del giorno 11/09/2017 e non oltre le ore 23,59 del giorno 5/10/2017 e comunque dovranno pervenire entro le ore 10,00 del giorno 9/10/2017.

In relazione ai bandi per le attività commerciali, artigianali, delle attività varie, degli spettacoli viaggianti, della giostra e del teatrino dei burattini edizioni dal 2017/2018 al 2025/026, è possibile ottenere chiarimenti mediante la proposizione di quesiti scritti da inoltrare al responsabile del procedimento, all’indirizzo pec protocollo.attivitaproduttive@pec.comune.roma.it, entro e non oltre 10 (dieci) giorni lavorativi antecedenti la scadenza per la presentazione delle domande, riportando nell’oggetto l’esatta indicazione dell’Avviso pubblico per il quale si richiede chiarimento.

Le richieste di chiarimenti dovranno essere formulate esclusivamente in lingua italiana. Le risposte a tutte le richieste presentate in tempo utile verranno fornite entro 5(giorni ) giorni lavorativi dalla ricezione del quesito.

Il Dipartimento pubblicherà, in forma anonima, le risposte alle richieste di chiarimenti e/o eventuali ulteriori informazioni sostanziali in merito alla presente procedura, sul proprio sito internet:  www.comune.roma.it/commercio 

Consulta la seguente documentazione:

Determinazione dirigenziale n.  QH/1433/2017 dell’8/09/2017;

Avviso Pubblico per l’assegnazione di n. 28 posteggi per esercizio attività commerciale (All.1);

Avviso pubblico per l’assegnazione di n. 20 posteggi per esercizio attività artigianali (all.2);

Avviso pubblico per n. 7 operatori vari, senza posteggio, di cui 3 vendita palloncini, 2 vendita zampognette, 2 fotografi (all.3)

Avviso pubblico per l’assegnazione di n. 6 posteggi per spettacoli viaggianti (all. 4)

Avviso Pubblico per l’assegnazione di un posteggio da adibire a Giostra (all.5)

Avviso Pubblico per l’assegnazione di un posteggio da adibire a Teatrino dei Burattini (all.6)

Planimetria del progetto di allestimento della festa della Befana (all. A)

Tipologia del banco-tipo da utilizzare per le attività commerciali ed artigianali (all. B)

Tipologia del Gazebo da utilizzare, nei casi consentiti dall’Avviso (all. C)

Modelli delle domande di partecipazione agli avvisi:

all. D1,  all. D2,  all. D3,  all. D4,   all. D5,   all. D6.

(6) da Romafaschifo 9 settembre 2017 Enorme scandalo a Piazza Navona. Regalata ai soliti noti per i prossimi 9 anni

(7) ( Diario Romano  ) L’atteso nuovo bando per la festa della Befana 

(8) Ci segnalano degli addetti ai lavori che il bando indica che  i punteggi verrebbero raddoppiati in caso di certificazioni ai sensi dei Regolamenti (CE) 2006/509 e 510, ma che questi regolamenti sono stati abrogati e sostituiti dal Regolamento (CE) 1151/2012.  E che sarebbe stato utile   fare riferimento all’elenco (pubblicato dal MiPAAF Ministero Politiche Agricole ) dei PAT (Prodotti agroalimentari tradizionali) per dare maggiore oggettività ai criteri. Certamente frutto di eccessiva approssimazione anche   il riferimento alle “zone colpite dai recenti eventi sismici”: considerando  la durata di 9 anni,  quali eventi devono essere considerati? E “recenti” a cosa dovrebbe riferirsi? Al sisma  del 2016 (Amatrice e altri) e del 2017 (Ischia)? O, per assurdo,   anche quello dell’Emilia e altri del passato?

(9) Esistono certificazioni europee ed extraeuropee anche sui materiali,  le lampadine a risparmio energetico sono ormai diffuse ovunque e i sacchetti ecocompatibili sono obbligatori per legge (nel bando è specificato che il punteggio viene dato se i sacchetti  superano le prescrizioni di legge, ma non è chiaro come…)

(10 ) https://www.comune.roma.it/PCR/resources/cms/documents/D.CC.n._35_06.pdf

scarica DelibCCn35_2006Regolamento commercio CAP

(11) A parità di punteggio – molto facilmente raggiungibile da molti – “si applica il criterio del maggior numero di presenze nella fiera”. Un evidente vantaggio per gli operatori che da anni sono presenti nel mercatino di Piazza Navona. Riporta La Repubblica 8 settembre 2017 che l’Assessore Meloni nel corso della conferenza  ha risposto “ai giornalisti che gli chiedevano se si sentiva di poter garantire che non ci sarebbe stato un monopolio della famiglia Tredicine”:  “per quanto riguarda garantire che certe famiglie non prendano i banchi -non mi sento di commentare, perché i bandi sono aperti a tutti“.

(12) Novità  anche  poco “nuove” rispetto ai bandi predisposti negli ultimi anni dal I Municipio,  poi non andati a buon fine

(13) qualcuno mette in dubbio anche la tempistica con cui è uscito il bando e la sua esigua durata (tra la pubblicazione del bando di selezione – 8 settembre – e il termine finale per la presentazione delle domande – 5 ottobre) evocando possibili ricorsi…

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