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In ricordo di Maurizio Centili

Maurizio Centili,

Maurizio Centili,

Carteinregola

Maurizio, indomito combattente per la pineta di Villa Massimo, ci ha lasciato

Maurizio Centili,Con il dolore degli abbandoni inaspettati, ancora più acuto per non esserci potuti vedere, parlare, sorridere un’ultima volta. Con lo stupore che  un uomo così combattivo, coraggioso e tenace, possa  alla fine avere  inciampato nel venire meno del suo corpo, salutiamo il nostro compagno di battaglia e amico Maurizio Centili.

La sua storia la ricordiamo con le parole di Nelson Mandela, che accompagnano  gli uomini che non si tirano indietro davanti alle ingiustizie piccole e grandi che incontrano sul loro cammino:

Non importa quanto stretto sia il passaggio,
Quanto piena di castighi la vita,
Io sono il padrone del mio destino:
Io sono il capitano della mia anima

Carteinregola si impegna a continuare la battaglia per la difesa della pineta di Villa Massimo insieme agli amici del Comitato che in tutti questi anni hanno lavorato insieme a Maurizio*. Con loro e con tutti quelli che lo hanno seguito  e apprezzato,  faremo in modo che  il suo impegno non venga dimenticato.

Invitiamo chi vuole inviarci un ricordo di Maurizio da pubblicare nella pagina che gli dedichiamo, a scrivere a laboratoriocarteinregola@gmail.com

(foto Marina Casali)

(foto Marina Casali)

Ricordo di Marina Casali del Comitato per la difesa della pineta di Villa Massimo (1 maggio 2018)

-Hai fatto tutto tu!

Maurizio scrolla la testa: -Ognuno ha fatto nella sua misura.

Insisto: -Hai fatto tutto tu.

-Siamo una bella squadra, diciamo.

Abbiamo raggiunto questo compromesso, anche se pensavo e penso ancora che abbia fatto tutto lui e, se non tutto, moltissimo.

Non ricordo come ci entrai dentro.

Il Comitato per la Difesa della Pineta di Villa Massimo e noi, fino ad allora estranei l’un per l’altro, passanti indifferenti di un quartiere che, magari qualche volta ci eravamo visti di sfuggita e mai guardati. A Roma è spesso così, Roma distratta, città di incontri ciechi.

Maurizio ha fatto questo senza farlo.

La NOSTRA PINETA era in pericolo.

Mi ritrovai, che ormai sono quasi 10 anni, a raccogliere firme contro il progetto che privatizzava di fatto e illegalmente il Nostro Bene, un Bene Pubblico.

Ne raccogliemmo quasi 3.000 zigzagando tra peripezie, intoppi e colpi di scena…

Maurizio è stato il collante, ci ha fatto conoscere e riconoscere, ci ha spronato, ci ha dato fiducia e spesso ci ha trattenuto da gesti inconsulti dettati dalla esasperazione, perché non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire.

 Nel nostro piccolo eravamo in guerra, una guerra di carte che ci venivano negate pur essendo pubbliche, di tensioni e voci subdole, parecchi i voltafaccia che indignavano chi non avvezzo.

Maurizio “sapeva”. Maurizio, combattente, e saggio di tutta la sua età.

E quando ci accaloravamo troppo ci rassicurava con una occhiata, una parola buttata lì: -Ce la faremo, vedrete che alla fine ce la faremo, magari la strada è lunga, ma noi non molliamo.

A volte, scherzando, lo definivo un cane mastino che, azzannato un polpaccio, serrava i denti e non mollava la presa.

Maurizio c’era sempre e non demordeva. Anche quando sembrava che non avremmo mai avuto giustizia, anche quando si percepiva ostilità  verso i membri del Comitato.

E ridimensionava le nostre indignazioni con un gesto della mano:

-FRESCACCE!- diceva e ci focalizzava sulle cose veramente significative.

Ognuno di noi del Comitato ha una propria peculiarità, diceva.

-Per questo a volte è meglio se non vieni- mi diceva – oggi occorre essere “diplomatici”!

E io ridevo. Quando c’era da battagliare allora mi sguinzagliava ed io col tempo ho anche imparato a controllare la mia esuberanza.

Maurizio era sempre presente, lo è tuttora, perché un affetto così non finisce.

L’ultima volta che ci siamo mossi al gran completo per andare a parlare con l’Amministrazione,  ci siamo ritrovati ancora una volta a ripetere le stesse cose. Ma  anni di ripetizioni dei fatti non avevano stancato Maurizio, era solo diventato più sintetico. E di fronte alla insofferenza della “nostra” B, che, stufa di dover spiegare ancora una volta quello che ormai era da tempo assodato, era  montata su come una furia, Maurizio l’aveva stoppata: -Basta, basta, B. calmati, rischi l’infarto, non vogliamo perderti!

Era preoccupato per le sue coronarie, scherzò, ma certo era molto fiero del nostro cipiglio.

La Giustizia aveva trionfato, alla fine, come aveva profetizzato lui.

È riuscito ancora e per fortuna a veder coronate di successo le sue (nostre) fatiche; ora desiderava solo che si snellissero i tempi, che la Pineta tornasse TALE. Voleva donare i Pini, avremmo fatto una colletta, già in molti avrebbero aderito, ma la nostra richiesta è stata finora inspiegabilmente bocciata nonostante la pretesa mancanza di fondi pubblici.

-Maurizio, lo sai quanta gente vuol piantare un proprio Pino a proprie spese a Villa Massimo?  Pini dedicati a figli, congiunti, a chi non c’è più. Siamo rimasti orfani di te, ma ti giuro che la realizzeremo e vedrai, ovunque tu sia, la Nuova Pineta, che non si chiamerà più “Giardino” o “Parco” come l’avevano proditoriamente declassata: tornerà PINETA, la Pineta di Villa Massimo, una piccola oasi di pace dove i bimbi ruzzoleranno senza dipendere dal l’elettronica, dove torneranno ad inseguirsi, a giocare a nascondino, magari a saltare la corda, a fare giochi di parole, nel verde, con una giostrina discreta come quelle del tempo che fu e un chioschetto di panini, bibite e gelati. Gli anziani si aggiusteranno sulle panchine e si racconteranno la vita, i nipoti, senza disturbi di rumori.

Sarà la Pineta di Villa Massimo.

Ma per noi, nel nostro cuore, si chiamerà per sempre “La Pineta di Maurizio”.

 Italia Nostra Roma

La tristissima notizia della improvvisa perdita di Maurizio Centili è per me un grande dolore. Abbiamo perso una persona straordinaria ed io un caro amico. Italia Nostra Roma che lo ha avuto come socio e lo ha  sostenuto nella sua  difficile battaglia civile per il Parco di Villa Massimo proseguirà la sua azione ancora purtroppo non ancora vinta. Mirella Belvisi

Comitato Villa Blanc

Il Comitato Villa Blanc ha appreso con profondo dolore l’improvvisa scomparsa di Maurizio Centili il cui alto impegno morale e civile e la generosa partecipazione, anche oltre Villa Massimo, a tutte le battaglie per la legalità e la partecipazione democratica dei cittadini alla genuina gestione dei beni comuni, rimane un fulgido esempio e un forte sprone per tutti noi che  continueremo a batterci, anche al suo posto

GRAZIE MAURIZIO, SARAI SEMPRE NEI NOSTRI CUORI!
Comitato Villa Blanc
Il Presidente
(*) confronto storico villa massimoVai al dossier su Villa Massimo a cura di Maurizio Centili  e Carteinregola Villa  Massimo cronologia e materiali