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#IostoconRiace: sosteniamo la solidarietà

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 Aggiornamento 31 agosto:  Sembrava che la situazione si fosse risolta, ma dal Viminale  hanno gelato le speranze del paese, smentendo l’annuncio del sindaco Mimmo Lucano che aveva annunciato lo sblocco dei soldi per l’accoglienza ai migranti bloccati da due anni.

(6 agosto 2018) Riace è il  paese calabrese noto per il Bronzi, ma, ultimamente, ancora di più per lo straordinario progetto messo in campo dal  Comune,  che coniuga l’accoglienza dei migranti con il rilancio del proprio territorio,  dando l’immagine di una Calabria inedita, diversa da quella di tanta  cronaca nera e illuminando la strada in  questo fosco scenario  di muri e conflitti.  Ieri si è conclusa l’ottava edizione di RiaceInFestival, Festival delle migrazioni e delle culture locali, e il Sindaco Mimmo Lucano ha cominciato lo sciopero della fame per dare visibilità all’inaccettabile situazione in cui versano le casse comunali, che attendono  dallo Stato quasi 2 milioni di euro.  Il rischio è che il percorso di integrazione, diventato famoso in Italia e nel mondo – è stata addirittura girata una fiction per la Rai “Tutto il mondo è paese”, interpretata da Beppe Fiorello –   vada in frantumi. La farmacia, il supermercato e gli altri fornitori che hanno accettato i bonus in attesa dei contributi pubblici potrebbero non farlo più; l’Enel potrebbe  staccare  la luce nelle case. E  i rifugiati, tra i quali 50 bambini, finiranno  per strada, insieme agli  80 operatori sociali.

«Riace è stata esclusa dal saldo luglio-dicembre 2017 di circa 650.000 euro e per il 2018 non è compresa tra gli enti beneficiari del finanziamento del primo semestre, nonostante tutte le attività siano state svolte e nessuna comunicazione di chiusura del progetto mi sia mai stata recapitata»ha dichiarato Lucano al Sole24ore.E già il 26 maggio scorso era partita una accorata lettera al Prefetto Michele Di Bari della  Prefettura di Reggio Calabria* che però non ha sbloccato la situazione. Per fortuna sono accorsi in tanti per sostenere Lucano in questa protesta: Magistratura democratica, l’associazione Studi giuridici sull’immigrazione, insieme alla sindaca di Barcellona Ada Colau, a  Michele Uselli, consigliere della Regione Lombardia che è stato medico per Emergency, all’attore Peppino Mazzotta che quest’anno ha curato la ricca edizione di Riace in festival, e   il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio, sempre accanto a Lucano. E la rete   Re.Co.Sol, la  Rete dei Comuni Solidali,  che ha lanciato una raccolta fondi di solidarietà che mettiamo in calce, chiedendo di dare un contributo e rilanciarla  (la campagna rimarrà attiva fino a dicembre 2018).RECOSOL, IBAN: IT92R0501801000000000179515, causale Riaceper osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com


 

 locandina riace festival

#IO STO CON RIACE. RACCOLTA POPOLARE DI SOLIDARIETA’ (comunicato di Recosol)

Il Sindaco di Riace, insieme ad alcune operatrici, ha iniziato un digiuno per protestare contro la mancata erogazione dei fondi destinati all’accoglienza dei migranti da parte della Prefettura di Reggio Calabria e del Ministero degli Interni (SPRAR). Il piccolo comune calabrese ha accumulato un ingente debito con il personale, con i fornitori e con gli stessi rifugiati per ritardi nei pagamenti che variano da un anno e mezzo a due anni

Stiamo raggiungendo il punto di non ritorno. Se non ci sarà l’assegnazione programmata non solo finirà l’esperienza di Riace ma saranno messi in strada 165 rifugiati tra i quali 50 bambini e 80 operatori perderanno il lavoro” afferma il sindaco. “L’economia di tutta la comunità, modello di accoglienza e integrazione riconosciuto a livello internazionale crollerà sotto un cumulo di macerie” conclude Lucano.

La Rete dei Comuni Solidali (RECOSOL) in accordo con le associazioni presenti durante il Riaceinfestival, avvia una raccolta popolare di solidarietà finalizzata a permettere al progetto di Riace di superare questa fase estremamente critica. Fase legata a ingiustificabili ritardi anche voluti da una politica ostile che vuole costringere alla chiusura un progetto di accoglienza divenuto noto in tutta Europa e che ha permesso di invertire il declino sociale, economico e demografico di una delle aree più difficili d’Italia caratterizzata da profonde infiltrazioni della criminalità organizzata.

Riace rappresenta un modello di accoglienza e di legalità per tutti.

La solidarietà al sindaco Mimmo Lucano è arrivata da tutta Italia anche attraverso i partecipanti a Riace in Festival in corso dal 2 al 5 agosto.

RECOSOL chiede a tutti/e di sostenere il modello Riace partecipando alla raccolta popolare di solidarietà attraverso una donazione unica o periodica (la campagna rimarrà attiva fino a dicembre 2018):

RECOSOL, IBAN: IT92R0501801000000000179515, causale Riace. 

Abbattiamo i muri, garantiamo accoglienza, apriamo i porti

vedi anche

Sole24ore05 agosto 2018 Il Comune di Riace in liquidazione: rischia di saltare un esempio virtuoso di integrazione. Crediti per 2 milioni di Donata Marrazzo

 

Post scriptum: ogni iniziativa virtuosa si porta dietro la conoscenza di un grappolo di altre realtà e iniziative virtuose. Tra gli sponsor del Riace Festival segnaliamo:

Rete dei Comuni solidali

Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione

Rete del caffè sospeso

*(31 maggio 2018) Alla cortese attenzione del Prefetto Michele Di Bari – Prefettura di Reggio Calabria

Domenica 27 maggio si è conclusa l’assemblea annuale di Re.Co.Sol, la Rete dei Comuni Solidali che rappresenta trecento comuni italiani. L’incontro è avvenuto a Riace. Sono stati giorni di incontri produttivi e scambio di esperienze durante i quali l’assemblea è venuta a conoscenza di un grave ritardo (dal 2016) dei contributi relativi al progetto CAS in capo alla Prefettura da Lei diretta. Un ritardo che penalizza soprattutto le persone, richiedenti asilo, intere famiglie con bambini costrette a fare i conti con servizi assistenziali ridotti al minimo fino a rasentare l’indigenza. Inoltre sono state ascoltate testimonianze di operatori (che da mesi non ricevono stipendio), costretti ad utilizzare soldi propri per pagare bollette ed evitare di lasciare al buio le case dei richiedenti asilo. Insomma l’economia di famiglie riacesi già provata che si dimezza ulteriormente per soccorrere altre famiglie ospitate nei progetti. Una situazione incredibile e devastante. La comunità di Riace è sempre stata pronta a dare risposte nel momento di emergenza sbarchi. Alcuni di noi erano presenti quando giungevano le telefonate di richiesta della s tessa Prefettura. Ai Comuni viene richiesta una disponibilità nell’accoglienza e, a volte, succede che le stesse amministrazioni vengano lasciate sole nel disbrigo di un carico di problemi che la stessa comporta.
Durante queste giornate a Riace sono state messe a confronto esperienze e progetti diversi in un ventaglio geografico che parte dal Friuli al Veneto alla Puglia alla Sicilia e niente di simile è stato rilevato. Il progetto di Riace pur nella sua complessità rimane un progetto riconosciuto non solo in Europa ma nel mondo (mercoledi 30 maggio c’è stata la visita di una troupe televisiva coreana!), per la straordinaria intuizione di far risorgere un paese che rischiava l’abbandono proprio con la presenza dei migranti. E’ una strada che in molti ora se guono. E’ la giusta contrapposizione a quell’altro metodo che concentra le persone in alberghi dismessi e strutture fatiscenti. Nei piccoli paesi si possono costruire dei legami sociali, sentire il calore della comunità e costruire una vera interazione. An che per questo è stata lanciata la proposta all’Unesco di riconoscere Riace “Patrimonio dell’Umanità”, appello al quale stanno aderendo personalità della cultura, dello spettacolo e del mondo accademico. Chiediamo con forza che lo Stato intervenga là dove i servizi sono già stati erogati da tempo e si attende il giusto riscontro.
Pertanto, chiediamo un Suo intervento per sbloccare la situazione e inviare al più presto al Comune di Riace il saldo delle somme dovute.
Per l’Assemblea di Re.Co.Sol, il Gruppo di Coordinamento: Giovanni Maiolo, Chiara Sasso, Lorenzo Sola, Enrico Tavan, Silvia Testa Riace li 31 maggio 2018

Rete comuni solidali – Comuni della Terra per il Mondo
www.comunisolidali.org
segreteria 0122 48934 – 011 9724236
email
coordinamento@comunisolidali.org
sede presso il comune di Carmagnola piazza Manzoni 10 – 10022

 

 

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