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Lettera aperta al Partito Democratico a proposito del Vademecum dei candidati

testata pd lazio con  vademecum

Il Vademecum sul sito del PD Lazio (e solo lì)

Carteinregola e il Laboratorio per una Politica Trasparente e democratica scrivono al Partito Democratico, al Commissario romano (e Presidente del partito) Matteo Orfini e al Segretario regionale del Lazio Fabio Melilli in merito al “Vademecum dei candidati del Partito Democratico” recentemente pubblicato sul sito del PD Lazio (1) chiedendone una significativa modifica.

Dopo le note vicende giudiziarie che hanno coinvolto anche il Partito Democratico, tanto da spingere il Segretario Renzi a commissariare la Federazione romana, sospendendo ogni organo e attività democratica ordinaria; dopo le due indagini interne, quella di Fabrizio Barca, #MappailPD, che ha provocato una serie di interventi  sui circoli, e quella sui presunti tesseramenti gonfiati (di cui a oggi non è stato pubblicato l’esito);  dopo la brusca e lacerante fine della consiliatura di Ignazio Marino, avvenuta per iniziativa dello stesso partito che l’aveva candidato e sostenuto, ci saremmo aspettati una serie di interventi e iniziative che riaprissero il dibattito democratico nella base del PD e con i cittadini di Roma, che si ponessero le basi per un rinnovo della classe politica capitolina, anche cambiando i criteri di selezione delle candidature, e soprattutto che si avviassero una serie di provvedimenti che garantissero maggiore trasparenza davanti agli elettori.

Non è stato così: il promesso rinnovamento si è tramutato nell’ennesima riproposizione dei soliti metodi, dei soliti giochi tra correnti della solita classe politica e anche delle solite facce. Non per niente i due principali contendenti del PD alle primarie del centrosinistra per il Sindaco sono Roberto Giachetti, favorito dal Presidente Segretario Renzi, che è stato nello staff del Sindaco Rutelli per 7 anni  e Roberto Morassut, per 8 anni con il Sindaco Veltroni  come assessore all’urbanistica e protagonista di molte (e discusse) scelte urbanistiche del Piano regolatore. Anche per i Presidenti di Municipi nella maggioranza dei casi il PD ha ricandidato i presidenti uscenti, senza permettere ai suoi elettori di esprimersi con le primarie:  laddove invece ciò accadrà, con qualche eccezione, le candidature sembrano continuare la tradizione degli accordi tra le varie “anime” del partito.

In questo quadro, viene timidamente avanzato dal PD un “vademecum dei candidati” che appare, più che una delusione, una beffa. In quanto si tratta di semplici  raccomandazioni, che in molti casi si limitano a duplicare gli obblighi di legge, e che non prevedono nessuna sanzione per chi non le adotterà (2).

Chiediamo invece al Partito Democratico di adottare la nostra “Carta della candidata e del candidato  trasparente” che già molti candidati e consiglieri anche del PD hanno sottoscritto (3)

Infatti, non può avere l’indispensabile  serietà nessuna iniziativa che non preveda la massima pubblicità presso cittadini e elettori, la sottoscrizione personale da parte dei candidati e soprattutto l’esplicita citazione delle iniziative prese dal Partito in caso di inadempienza degli impegni sottoscritti.

Se il Partito Democratico fa sul serio, lo vedremo anche da questo.

Laboratorio per una Politica Trasparente e Democratica

> vai a Vademecum dei candidati PD: così, a che serve?

> Vai a Sfidiamo i candidati sulla trasparenza

> Vai a Candidati Sindaco di Roma 2016

> Vai a candidati Presidenti di Municipio

> Vai a RoMAH! cronache della politica romana

(1) VADEMECUM dei CANDIDATI  PD (scarica Vademecum_candidati_PDLazio_12febbraio2016)

 

- ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE VIGENTI  1(2) In particolare chiediamo di cancellare quei punti che ripetono pedissequamente le prescrizioni di legge ampiamente note, come “Finanziamento” e “Rendiconto” (vedi l’ALLEGATO 1) SEZIONE “AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE” – ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE VIGENTI) e inserire l’articolo 3 della nostra Carta ART. 3   “Regole e trasparenza per la campagna elettorale” che impegna i candidati a dichiarare già durante il periodo elettorale i contributi ricevuti da aziende e soggetti giuridici e le spese sostenute per iniziative elettorali, affissioni etc che – nota bene – devono comunque dichiarare dopo l’elezione. Se quei punti non saranno modificati, si faranno passare per novità a garanzia della trasparenza pratiche che erano già vigenti da anni. Basta consultare le pagine sui siti istituzionali dedicati di Roma Capitale ( o della Regione Lazio) per rendersene conto.

- ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE VIGENTI  2

(3) Vai alla Carta del Candidato trasparente

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