Morassut e Caudo su Scarpellini e Romanina
Autore : Redazione
Dal sito del gruppo Scarpellini il progetto Romanina
Con l’arresto dell’immobiliarista Scarpellini è tornata alla ribalta la Delibera della Romanina, una delle delibere non approvate dal centro destra di Alemanno grazie alla strenua battaglia di Carteinregola e di associazioni e comitati, che a cavallo del 2012 e 2013 fecero un presidio di quattro mesi in Campidoglio. Dopo il record di contatti dell’articolo di Aldo Pirone che abbiamo pubblicato ieri, proponiamo l’articolo di Ylenia Sina su Roma Today del 19 dicembre Dalla Romanina all’Ostiense: ecco per cosa Scarpellini poteva usare il ‘Cavallo di Troia’ Marra Tra i progetti citati nell’ordinanza del Tribunale di Roma la Centralità di Romanina, il Comprensorio Acqua Acetosa Ostiense, e una lottizzazione a Casalbernocchi” e due post pubblicati su Facebook da due ex assessori all’urbanistica di Roma, Roberto Morassut – con il Sindaco Veltroni dal 2001 al 2008- e Giovanni Caudo – con il Sindaco Marino dal luglio 2013 all’ottobre 2015. Quanto all’esito della querela citata da Morassut alla tramissione Report, puntata “I Re di Roma” di Paolo Mondani, suggeriamo la lettura della richiesta di archiviazione del PM poi accolta dal GIP (in calce alcuni passaggi e il link alla sentenza pubblicata integralmente sul sito della trasmissione Report)
(Anna Maria Bianchi Missaglia)
ROBERTO MORASSUT : SULLA CENTRALITÀ DI ROMANINA CHE AVREBBE FATTO INCIAMPARE LA GIUNTA RAGGI > vai al post su Facebook
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Su Romanina, e sulle scelte urbanistiche per Roma
In due differenti incontri con il Sig. Scarpellini, entrambi nel 2013, comunicai la determinazione dell’amministrazione a non dare alcun seguito alla decisione della Giunta Alemanno (dec. Giunta del 9 novembre 2012 n.73) e presentata come proposta per l’Assemblea Capitolina con il n. 114/12, che prevedeva l’Accordo di Programma per variare il programma urbanistico di Romanina con il raddoppio della cubatura.
Il 13 maggio 2014, il Sig. Sergio Scarpellini richiamando la continuità degli atti amministrativi presentava diffida a “predisporre l’istruttoria necessaria per l’inserimento all’ordine del giorno della Giunta Capitolina della decisione in merito al Progetto della centralità Romanina” in coerenza con quanto deciso dalla Giunta Alemanno.
Il 9 Giugno del 2014, con lettera protocollo 87703, rispondo alla diffida confermando la determinazione di non procedere con l’Accordo di programma che modificava la previsione urbanistica del progetto urbano di Romanina in quanto in contrasto con le “Linee programmatiche in materia urbanistica contenute nel mandato amministrativo della Giunta Marino come approvate con la Deliberazione dell’Assemblea Capitolina n.66 del luglio 2013.”
Una determinazione e una scelta che erano in coerenza con il programma urbanistico della Giunta Marino (divenuto programma di mandato con l’approvazione in Assemblea Capitolina il 18 Luglio del 2013 delibera n. 66) dove era espressamente previsto che avremmo cancellato tutte le previsioni che modificavano il Prg approvato nel 2008.
Ricordo che in coerenza con il programma di mandato (non sempre i programmi elettorali sono carta straccia), oltre all’Accordo di programma di Romanina abbiamo cancellato:
– gli ambiti di riserva [2.300 ha e circa 20 milioni di mc, DGC 123/2013],
– i bandi per i relitti urbani [31 proposte per circa 1,2 milioni di mc, tra cui la SNIA viscosa MG 20/12/2013],
– il Piano particolareggiato del Casilino [prevedeva l’edificazione di oltre 1 milione di mc, interessando il comprensorio Ad Duos Lauros – Nota a firma congiunta Masini, Caudo del 15.12.2014],
– la valorizzazione delle ex caserme in attuazione del protocollo di intesa con il Ministero della Difesa del 2010 Per una volumetria stimata di oltre 1,2 milioni di mc [Decisione di giunta del 29.12.2013].
(Giovanni Caudo)
Dalla pagina Fb di Giovanni Caudo
Nota: abbiamo chiesto all’on. Morassut il permesso di pubblicare il suo post su Facebook dichiarandoci disponibili a pubblicare quanto avesse ritenuto necessario a commento di questo articolo. Ma l’on. Morassut ci ha comunicato di non essere interessato.
Scarica la Richiesta di archiviazione integrale dal sito di Raitre Report http://www.rai.it/dl/docs/1297078132841img0010.pdf
Alcuni passaggi :
“Neppure possono smentirsi le affermazioni sulle future prospettive della centralità ANAGNINA-ROMANINA, in parte supportate in parte non smentite dalle dichiarazioni del privato proprietario dell’area imprenditore SCARPELLINI. Questi in cambio di 50.000.000 di euro per il prolungamento della metropolitana che costerà almeno 350.000.000, mira ad ottenere con accordo di programma un aumento di consistenti cubature residenziali in un area, peraltro, il cui valore attuale è pari a 5 o 6 volte in più rispetto al momento dell’acquisizione. D’altra parte sul punto, il Morassut, smentendo l’esistenza di accordi di programma (ma nella trasmissione si parla di trattative che peraltro sarebbero in linea con il contenuto di proposte suindicate), ha sostanzialmente tenuto a ribadire e auspicare che si debba fare la metropolitana mantenendo l’originario dimensionamento e ha smentito che la centralità sia stata localizzata nell’unica area verde rimasta, anche se destinazione originaria, M1, come già si è detto, garantiva spazi pubblici o vincolati all’uso pubblico, spazi alberati, il tutto al servizio della collettività”. (pag. 8)
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“Ed allora si ritiene che le doglianze dell. On Morassut non possano essere condivise poiché il programma televisivo ha affrontato il tema di indagine in termini tali da non giustificare censure penalmente rilevanti”. (pag. 9)
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“Tuttavia non può non sottolinearsi che gli indagati abbiano svolto un “serio e diligente lavoro di ricerca dei fatti esposti” (Cass. Civ. n.52/59/1984), in particolare sull’attuale e futuro assetto urbanistico della capitale fondato su ricerca e analisi della documentazione, su informazioni provenienti da fonti qualificate e comuni cittadini, forse ancor più legittimati, dalla conoscenza della porzione di città in cui vivono e che più subiscono gli effetti del degrado e delle carenze della pubblica amministrazione e della politica nella gestione e programmazione del territorio”. (pag. 10)
Tribunale di Roma, 14.1.2011