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Nuovo regolamento bus turistici, un miglioramento insufficiente

Bus turistici in Via della Conciliazione nel 2012 (foto AMBM)

Bus turistici in Via della Conciliazione nel 2012 (foto AMBM)

Alcune considerazioni di Paolo Gelsomini (del gruppo mobilità di Carteinregola e  del Coordinamento  Residenti Città storica) in attesa di leggere il testo integrale del regolamento approvato il 5 dicembre  dalla Giunta (1) sulla circolazione, l’accesso e la sosta dei bus turistici.

Vacanze romane

di Paolo Gelsomini

Nell’area della Ztl del centro storico (Zona C) non possono più circolare i bus turistici con eccezione di quelli che trasportano scolaresche e che accompagnano turisti negli alberghi con almeno 40 camere e, in quest’ultimo caso, con un tetto di 30 pullman al giorno. Per comprendere meglio la portata di questa esenzione occorrerebbe fare un calcolo previsionale del numero di bus, appartenenti a queste due categorie, che comunque entrerebbero nel perimetro del centro storico. Forse la chiusura dell’accesso in centro storico sarebbe potuta essere più drastica e, sia per le scolaresche che per i turisti diretti agli alberghi, si sarebbero potute studiare delle strategie diverse. Perché gli studenti debbono visitare la città sopra un pullman? Oggi si parla di turismo esperenziale che vuol dire camminare, parlare con la gente, sentire il respiro della città. Tutte cose che sopra un bus turistico non avvengono. E per i turisti diretti agli alberghi con più di 40 camere ci chiediamo che cosa succede a quelli dal trentunesimo pullman in avanti che resterebbero comunque a piedi. E quelli diretti agli alberghi con meno di 40 camere? E poi è chiaro che un pullman di turisti contiene mediamente 40/50 posti, non di meno e quindi è ovvio che vada in quegli alberghi che hanno almeno 40 camere e non di meno. Ed allora entrano tutti in centro storico per portare quel numero di turisti in alberghi di quelle dimensioni. Dove è la limitazione?

Nella zona B interna all’attuale Ztl VAM (Anello ferroviario), dove non possono circolare i mezzi di lunghezza superiore a 7,5 metri, i bus turistici possono entrare pagando giornalmente l’ingresso a cifra ovviamente più alta, o con un carnet di 300, 200, 100 o 50 tagliandi di ingresso giornalieri . Il costo dei carnet, come si può leggere dal comunicato del sito istituzionale del Comune (1), è tanto più elevato quanto maggiore è l’emissività inquinante del mezzo. Per un carnet di 300 tagliandi giornalieri un Euro 6 paga 23.650 euro (78,83 euro al giorno); un Euro 4 paga 26.250 euro (87,5 euro al giorno). Le stesse proporzioni di costo-emissività inquinante si registrano anche per i carnet da 200, 100 e 50 tagliandi. Il costo unitario di ogni tagliando giornaliero diminuisce inoltre all’aumentare del numero dei tagliandi del carnet acquistato.

In realtà, se si vedono le differenze del costo giornaliero del tagliando legato alla classe del veicolo, a parità di numero di tagliandi del carnet acquistato,  questa politica del pricing appare scarsamente dissuasiva in merito al miglioramento ecologico del mezzo. Il costo è aumentato di molto rispetto a quello ereditato dai precedenti regolamenti e questo è bastato a scatenare l’ira e la protesta degli operatori fino all’ingorgo improvvisato di pullman registrato in questi giorni a piazza Venezia.

Sta di fatto che l’aumento dei costi per l’ingresso nella zona B appare più un’operazione di cassa che una strategia di tutela ambientale.

A differenza del passato, l’accesso contingentato nell’area del Vaticano sarà valido tutti i giorni. Anche il transito sull’area intorno al Colosseo richiederà una prenotazione anticipata e quindi sarà limitato.

Saranno eliminate le due aree di sosta breve (15 minuti) nella Ztl Centro Storico (via del Teatro Marcello e via Milano), così come il parcheggio di via San Gregorio tra il Circo Massimo e l’Arco di Costantino che si trova fuori dalla Ztl.

Aumentano però gli stalli di sosta per gli autobus in Ztl A (territorio entro il GRA) e in Ztl B (aree entro l’Anello ferroviario). Nel vecchio regolamento era prevista una sosta per la media durata di 2 ore, nel nuovo la sosta sarà di 3 ore. Come detto,  la Ztl del centro storico (Zona C) non avrà stalli di sosta.

In pratica però le aree a ridosso della Zona C, corrispondente alla Ztl del centro Storico, continueranno ad essere riempite di stalli per parcheggi con bus che continueranno a girare continuamente per scambiarsi gli stalli di sosta.

Questo proliferare di stalli di sosta nelle aree centrali fuori della Ztl e nelle aree semicentrali, anche della Città Storica, porteranno ad una concentrazione di bus turistici e ad un aumento inarrestabile nel tempo del flusso degli stessi. In questi stalli i bus che restano spesso con gli autisti in attesa a bordo, sostano con il motore acceso per il funzionamento del condizionatore di temperatura sia d’estate che d’inverno.

Insomma, qualche timido segno di miglioramento rispetto al passato, soprattutto nei confronti del centro storico e dell’area vaticana, qualche velleità come quella della politica del pricing, un pizzico di trionfalismo nella presentazione del regolamento che ora passerà all’esame dell’ Assemblea capitolina, parecchi parametri mancanti che avrebbero potuto dare nel corso del tempo la possibilità di effettuare delle verifiche su dati fondamentali come quelli della qualità dell’aria o del beneficio sul volume di traffico in punti strategici della città.

In conclusione, l’Amministrazione ha studiato poco, raggiungendo a malapena il minimo sindacale.

(p.g.)

(1) dal sito di Roma capitale, il comunicato sul nuovo regolamento dei bus turistici

Bus turistici, nuovo regolamento. Centro storico off-limits, addio abbonamenti annuali

Centro storico off-limits ai pullman turistici, mai più file di torpedoni al Colosseo (dove sarà eliminato il parcheggio di San Gregorio), stop agli abbonamenti annuali sostituiti da carnet (con 50-100-200-300 ingressi giornalieri e costo fino a 26mila euro, a seconda di quanto inquina il veicolo), accesso contingentato in Vaticano sette giorni su sette. Sono le novità principali del nuovo regolamento sui bus turistici, approvato dalla Giunta e pronto per andare al vaglio dell’Assemblea Capitolina. Lo hanno presentato l’assessora Linda Meleo (Città in Movimento) e il presidente della Commissione Mobilità, Enrico Stefàno.

Il regolamento istituisce nuove zone a traffico limitato: A (territorio entro il GRA), B (corrispondente alla Ztl VAM, vedi qui oltre) e C (centro storico), con diverse discipline.

Zona C: corrisponde all’attuale Ztl Centro Storico. Sarà interdetta ai bus turistici. Uniche eccezioni: i mezzi che trasportano scolaresche e quelli che accompagnano i turisti negli alberghi (ma in quest’ultimo caso con precisi limiti: non più di 30 pullman al giorno, hotel con almeno 40 camere)..

Zona B: è interna all’attuale Ztl VAM (quella in cui non possono circolare i mezzi di lunghezza superiore a 7,5 metri). Qui spariscono gli abbonamenti e arrivano i carnet, il cui prezzo è modulato in base alla “classe emissiva” del mezzo (ossia a quanto inquina). Gli operatori turistici con un veicolo Euro 6 potranno acquistare 300 tagliandi giornalieri a 23.650 euro; 50 ingressi a 5.400 euro; 100 a 9.750 euro; 200 a 17.550 euro. Con un bus Euro 5 i prezzi salgono: 300 tagliandi giornalieri costano 24.950 euro; 50 ingressi 5.700 euro; 100 10.250 euro; 200 ingressi  18.450 euro. Ulteriore incremento di costi con un veicolo Euro 4: per 300 tagliandi giornalieri si spenderanno 26.250 euro, per 50 6mila euro, per 100 10.800 euro e per 200 19.450 euro.

Zone Vaticano e Colosseo.  A differenza del passato, l’accesso contingentato nell’area del Vaticano sarà valido tutti i giorni. Anche il transito sull’area intorno al Colosseo richiederà una prenotazione anticipata e quindi sarà limitato.

Sosta. Eliminate le due aree di sosta breve (15 minuti) nella Ztl Centro Storico (via del Teatro Marcello e via Milano), così come il parcheggio di San Gregorio presso il Colosseo. Aumentati, invece, gli stalli di sosta per gli autobus in Ztl A e B. Nel vecchio regolamento era prevista una sosta per la media durata di 2 ore, nel nuovo la sosta sarà di 3 ore.

“Con questo nuovo regolamento l’ingresso ai bus turistici nel centro storico non sarà più consentito”, afferma l’assessora alla Città in Movimento Linda Meleo. “Salvaguardiamo così il patrimonio artistico e architettonico della città. Vogliamo riappropriarci dei nostri monumenti e della vivibilità di luoghi che sono il fulcro della nostra immagine in Italia e nel resto del mondo. Non ci saranno più serpentoni davanti al Colosseo, grazie all’eliminazione dello stallo di San Gregorio, così come sono state tolte le aree di sosta breve all’interno della Ztl Centro Storico”.

“Il regolamento del 2014 prevedeva abbonamenti annuali irrisori: un operatore pagava fino a 2.300 euro l’anno per entrare in centro ogni giorno quante volte voleva”, spiega il presidente della Commissione capitolina Trasporti Enrico Stefàno. “Con queste nuove regole andiamo a cancellare quest’anomalia. Chi usufruiva di questa tariffa, all’incirca 6 euro al giorno, adesso pagherà un titolo giornaliero standard, 180 euro a veicolo Euro 6, per varcare la Ztl B, senza comunque poter entrare in centro, o acquisterà i carnet. Contiamo così di ridurre drasticamente il traffico dei bus turistici. E gli stalli di lunga sosta sono stati inquadrati in aree periferiche in corrispondenza di nodi metro-ferroviari, in modo da favorire l’inter-modalità”.

5 DIC 2017 – RED

 

 

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