La concessione di beni comunali – appartamenti, locali, strutture (1) – a privati – inquilini, titolari di attività a fini di lucro, organizzazioni non profit – è una questione complessa. Bisogna intanto distinguere tra beni “disponibili”, proprietà di enti pubblici, e “indisponibili” (2), destinati a un pubblico servizio e al conseguimento di fini pubblici. In questa categoria esempi virtuosi di uso per il bene collettivo si mescolano a attività puramente commerciali mascherate, detentori di diritti a accaparratori di privilegi, impegno e fatica a regole aggirate. Periodicamente i giornali lanciano qualche nuova “affittopoli”, con il risultato che finiscono nel calderone anche quelle realtà che da anni svolgono un servizio prezioso per la città. Ma l’unica vera garanzia dell’interesse pubblico, della tutela dei soggetti virtuosi e dei destinatari di attività utili alla collettività sono le regole uguali per tutti, messe a punto con criteri condivisi, all’insegna della totale trasparenza. Carteinregola propone questa pagina con la cronologia dei fatti principali, i documenti e una rassegna stampa ragionata come contributo a un dibattito che ha a che fare con l’idea stessa di città e di beni comuni.
scarica “Regolamento per la regolarizzazione e l’assegnazione ad uso sociale, assitenziale, culturale, ricreativo, sportivo di spazi e strutture di proprietà comunale ascritti al patrimonio disponibile e indisponibile. Revoca della deliberazione commissariale 323/1983 e revoca parziale delle deliberazioni consiliare 5625/83 e commissarial1 103/83 104/83 (scarica DCDelib. N 26 del 03.02.1995)
scarica Delibera 140/2015 “Linee guida per il riordino in corso del patrimonio indisponibile in concessione “in base alla quale si dovrebbe rimettere mano al patrimonio comunale e aggiornare il regolamento carica Deliberazione-G.C.-n.-140-30-04-2015
REGOLE PER IL PATRIMONIO COMUNE- CRONOLOGIA E MATERIALI
Costituzione Italiana art. 118: (…) Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà.
Cost. Italiana art.119 (…)I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni hanno un proprio patrimonio, attribuito secondo i princìpi generali determinati dalla legge dello Stato.(…) 1982 il Consiglio Comunale con deliberazione n. 4182/82 approva il Regolamento delle concessioni dei beni immobili appartenenti al patrimonio demaniale ed indisponibile di Roma Capitale;
1983 con deliberazione n. 5625 del 1983 del Consiglio Comunale viene modificato il regolamento del 1982 e approvato Regolamento della concessione immobili comunali ancora vigente scarica CC_5625_83 regolamento concessione immobili comunali
1995 con Deliberazione n. 26 del 2 febbraio 1995, il Consiglio Comunale approva il “Regolamento per la regolarizzazione e l’assegnazione ad uso sociale, ivi compreso quello sanitario, politico, ad eccezione dei partiti e loro articolazioni politiche-organizzative di cui alla Legge n. 194/75, culturale, assistenziale, sindacale, ricreativo-sportivo e di tutela dell’ambiente, di spazi e strutture di proprietà comunale ascritti al patrimonio disponibile e indisponibile”, parzialmente modificato con Deliberazione del Consiglio medesimo n. 202 del 3 ottobre 1996; scarica il regolamento
1996 Delibera del Consiglio Comunale 202/96 modifica il Regolamento per la regolarizzazione e l’assegnazione ad uso sociale, assistenziale, culturale, ricreativo, sportivo di spazi pubblici e strutture di proprietà comunale ascritti al patrimonio disponibile e indisponibile scarica regolamento-spazi-sociali-la-numero-202-del-1996
1997 D.lgs. 460/1997 (scarica http://www.governo.it/sites/governo.it/files/8_D.LGS460_1997.pdf ) definisce l’impatto sociale delle attività svolte dagli enti del Terzo settore, come valutazione qualitativa e quantitativa, sul breve, medio e lungo periodo, degli effetti di tali attività sulla comunità di riferimento rispetto all’obiettivo individuato, prevedendo, altresì, linee guida in materia di bilancio sociale e di sistemi di valutazione dell’impatto sociale;
18 agosto 2002 approvazione del TUEL Testo unico enti locali (scarica D_lgs_267_2000_agg_15gennaio2016 TUEL – all’art. 48 attribuisce alla Giunta la competenza in materia dei regolamenti sull’ordinamento degli uffici e dei servizi, nel rispetto dei critri generali stabiliti dal Consiglio
30 settembre 2005 con un contratto di appalto (Repertorio 8500), il Comune di Roma (giunta Veltroni) affida alla Società Romeo Gestioni S.p.A. i servizi di gestione amministrativa e tecnica del patrimonio immobiliare per una durata di sette anni, con scadenza in data 20 ottobre 2012. Il contratto non è consultabile ma se ne parla ampiamente nella Deliberazione di Giunta n. 46 dell’8 febbraio 2013 Approvazione degli indirizzi relativi all’affidamento dei servizi di gestione integrata amministrativa, tecnica e di valorizzazione del patrimonio immobiliare di RomaCapitale (scarica Delibera Giunta_08-02-2013).
Art. 11 bis(Avvocatura regionale )comma 31. Al fine di attuare una politica di gestione del patrimonio immobiliare, in ottemperanza con quanto previsto dall’articolo 58 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112 (Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione Tributaria), convertito in legge 6 agosto 2008, n. 133, la Giunta regionale predispone annualmente l’elenco dei beni immobili suscettibili di valorizzazione ovvero di dismissione costituenti il piano delle valorizzazioni e alienazioni immobiliari da allegare al bilancio di previsione annuale della Regione, di seguito denominato “piano”
comma 32. L’elenco costituente il piano di cui al comma 33 è redatto nel rispetto di quanto stabilito dall’articolo 544 del r.r. n. 1/2002, laddove i beni immobili patrimoniali devono riportare uno stato descrittivo e valutativo comprendente, di norma, le seguenti indicazioni: a) il luogo e la denominazione; b) i dati catastali, la stima o la rendita imponibile; c) i titoli di provenienza; d) l’estensione; e) il reddito; f) la condizione giuridica dell’immobile (libero, occupato, locato); g) l’uso o il servizio speciale a cui sono destinati (alienazione o valorizzazione); h) la destinazione urbanistica. 33. All’interno dell’elenco costituente il piano, sono inseriti quei beni immobili che sono: a) oggetto di dismissione, se beni non strumentali all’esercizio delle funzioni istituzionali della Regione suscettibili di incrementare le entrate regionali, anche sulla base della progressiva ricognizione straordinaria dei beni effettuata ai sensi delle leggi regionali 18 settembre 2006, n. 10 (Assestamento del bilancio di previsione per l’anno finanziario 2006) e 28 dicembre 2007, n. 26 (Legge finanziaria regionale per l’esercizio 2008 – art. 11 l.r. 20 novembre 2001, n. 25), la cui gestione non risulta più economica per l’amministrazione regionale; b) oggetto di valorizzazione, se beni che, a seguito della progressiva ricognizione straordinaria di cui alla lettera a), siano suscettibili di una più efficiente valorizzazione economica da effettuarsi, in base al principio di leale collaborazione tra i diversi enti territoriali con le procedure previste dall’articolo 3-bis del decreto-legge 25 settembre 2001 n. 351, convertito con modificazioni in legge 23 novembre 2001 n. 410 (Disposizioni urgenti in materia di privatizzazione e valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico e di sviluppo dei fondi comuni di investimento immobiliare). (…) “1.La Regione può rilasciare concessioni relative a beni immobili del proprio patrimonio indisponibile e demaniale a favore di enti locali, agenzie e enti pubblici dipendenti dalla Regione, persone giuridiche pubbliche e private, enti ecclesiastici civilmente riconosciuti dalla Chiesa cattolica e delle altre confessioni religiose i cui rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base delle intese ai sensi dell’articolo 8 della Costituzione, nonché istituzioni, fondazioni, associazioni riconosciute e non, aventi finalità non lucrative qualora l’uso dell’immobile è richiesto per essere destinato a sede degli organismi ivi previsti o per lo svolgimento delle loro attività istituzionali o statutarie, per un periodo massimo di venti anni con esclusione della sublocazione, per un canone ricognitorio annuo stabilito con deliberazione della Giunta regionale e, comunque, non inferiore al dieci per cento di quello determinato sulla base di comuni valori di mercato.”
2013 l’Assemblea Capitolina approva il nuovo Statuto di Roma Capitale che impronta l’azione amministrativa al rispetto del principio di sussidiarietà e della più ampia partecipazione degli appartenenti alla comunità cittadina, singoli o associati; (scarica STATUTO_ROMA_def_T_VOLUMETTO)
2014- 2016 D.l. 133/2014 detto “Sblocca_Italia” e Dlgs 50/2016 “Nuovo Codice degli appalti” consentono ai Comuni di definire i criteri e le condizioni per la realizzazione di interventi su progetti o contratti di partenariato sociale, sulla base di progetti presentati da cittadini singoli o associati; scarica D.l. 133/2014 detto “Sblocca_Italia”_definitivo scarica Codice-dei-contratti-pubblici-D.-Lgs-n.-50-del-2016 2016 Legge 106/2016 (scarica http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2016/06/18/16G00118/sg) come la 460/1997) definisce l’impatto sociale delle attività svolte dagli enti del Terzo settore, come valutazione qualitativa e quantitativa, sul breve, medio e lungo periodo, degli effetti di tali attività sulla comunità di riferimento rispetto all’obiettivo individuato, prevedendo, altresì, linee guida in materia di bilancio sociale e di sistemi di valutazione dell’impatto sociale;
23 luglio 2014 Delibera della Giunta Marino “Deliberazione n. 219 Il Patrimonio Pubblico di Roma Capitale “bene comune” in attuazione della deliberazione dell’Assemblea Capitolina n. 66/2013 per lo sviluppo della città dal centro alla periferia – Approvazione dei criteri e modalità, con procedure di bando pubblico per l’utilizzo in concessione d’uso o affitto di immobili di proprietà comunale al fine di avviare i progetti finalizzati allo sviluppo di attività culturali, sociali e di imprenditoria, rivolti in particolare ai giovani” (scarica DGCDelib. N 219 del 23.07.2014)
21 ottobre 2014 scade l’ultima proroga concessa alla Romeo Gestioni S.p.A per la gestione del patrimonio immobiliare di Roma Capitale
30 aprile 2015 Pochi mesi dopo la scoperta di Mafia Capitale la Giunta Marino approva la Delibera 140/2015 “Linee guida per il riordino in corso del patrimonio indisponibile in concessione “in base alla quale si dovrebbe rimettere mano al patrimonio comunale e aggiornare il regolamento (scarica Deliberazione-G.C.-n.-140-30-04-2015 ) ma dopo le note vicende successive il riordino secondo i nuovi criteri non vede la luce.
“Schema di Piano sociale regionale” che introduce la Valutazione di Impatto Sociale finalizzata alla ricostruzione, alla misurazione e alla stima degli effetti positivi o meno, attesi o inattesi, di un programma o di un progetto, rispetto ai beneficiari diretti e, in generale, alla platea dei portatori di interesse – in primo luogo rinvenibili sul territorio;(scarica http://www.socialelazio.it/prtl_socialelazio/?vw=newsdettaglio&id=528)
luglio 2016 La Sindaca Raggi presenta le linee programmatiche della nuova Giunta che prevedono «il principio di sussidiarietà non demandando ad esso un ruolo sostitutivo del pubblico nella fornitura di servizi, quanto piuttosto la promozione dei diritti delle fasce più deboli, agendo sulla base di regole certe e del controllo puntuale del loro rispetto (scarica raggi_linee_guida)
Deliberazione dell’Assemblea Capitolina n. 9 del 3 agosto 2016 che approva le “linee programmatiche 2016-2021 per il Governo di Roma Capitale”, nelle quali viene indicata, tra le azioni prioritarie, quella afferente la piena utilizzazione del patrimonio immobiliare capitolino, parte del quale in stato di abbandono o di sottoutilizzazione;
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09/08/2016
MOZIONE ASSEMBLEA CAPITOLINA Impegno per la Sindaca e la Giunta Capitolina ad istituire un Tavolo tecnico propedeutico alla stesura di una nuova disciplina sull’uso dei beni del patrimonio indisponibile di Roma Capitale.
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10 agosto 2016Regione Lazio, Legge Regionale 10 agosto 2016, n. 11, “Sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali della Regione Lazio” 20 settembre 2016 La Giunta regionale del Lazio approva con delibera 540 (pubblicata sul Burl n. 78 supplemento 2 del 29 settembre 2016) le nuove linee guida per la definizione dei criteri e delle modalità per le concessioni o le locazioni a canone ricognitorio dei beni immobili di proprietà della Regione Lazio. Le nuove linee guida sostituiscono le precedenti, introdotte con delibera 426 di Giunta regionale del 2 dicembre 2013, modificate con delibera di Giunta regionale 96 del 4 marzo 2014.La sostituzione delle linee guida si è resa necessaria in seguito alle nuove disposizioni previste dall’articolo 19 della legge regionale 12 del 10 agosto 2016.Le Associazioni e gli Enti interessati possono fare richiesta di assegnazione dei beni regionali per la realizzazione di attività sociali o culturali.
13 ottobre 2016 Il Municipio II di Roma presenta un regolamento municipale per la cura dei beni comuni mutuato dal prototipo dell’AssociazioneiLabsus, il Laboratorio per la sussidiarietà
22 febbraio 2017 Delibera di Giunta Capitolina che recepisce mozione del 9/2/2017 DGCDelib. N 19 del 22.02.2017_riordino linee guida del 140/2015 e nello specifico : autorizza il Dipartimento Patrimonio Sviluppo e Valorizzazione a “procedere prioritariamente con l’esecuzione degli sgomberi degli immobili gestiti da Organismi in regime di concessione non ascrivibile ad aree di intervento aventi rilievo prevalentemente socio-culturale, per proseguire con gli immobili in uso ad altri Organismi e con quelli che ospitano attività socio-culturali senza fine di lucro in ausilio all’Amministrazione nell’ambito delle attività istituzionali di quest’ultima”; prevde, per gli utilizzatori già destinatari di un provvedimento di rilascio e nelle more dell’approvazione del nuovo Regolamento sulle concessioni, che “l’esecuzione degli atti di riacquisizione dei beni avvenga previa verifica da parte del Dipartimento Patrimonio, Sviluppo e Valorizzazione, di concerto con le strutture interessate (Dipartimenti, Municipi, Gruppi di Polizia Locale) dell’effettiva, attuale e concreta sussistenza e permanenza, in capo agli utilizzatori dei requisiti soggettivi ed oggettivi, della natura delle attività concretamente svolte e della coerenza delle stesse con l’oggetto del titolo concessorio e con la persona fisica o giuridica del concessionario, fermo restando che l’eventuale successiva regolarizzazione dell’utilizzo del bene avvenga in conformità all’emanando dettato regolamentare”
19 aprile 2017 La Corte dei Conti cancella le richieste di risarcimenti milionari: se le sentenze saranno confermate in appello e se faranno giurisprudenza, il Comune potrebbe trovarsi con centinaia di intimazioni emesse verso le associazioni prive di ogni base legale. Le sentenze riguardano due dei 20 casi pendenti (sui 230 complessivi) con l’accusa di danno erariale formulata dal Procuratore Patti e adottata dal Campidoglio per le associazioni che avevano in concessione immobili comunali per usi sociali e culturali. Il Procuratore contabile sosteneva che quelle concessioni, in parte scadute, in parte mai del tutto regolarizzate, o che comunque presentavano dei vizi formali, avrebbero dovuto pagare un canone di mercato per l’intero periodo di usufrutto. (> vedi Beni immobiliari indisponibili: la Corte dei Conti dà ragione alle Associazioni di Stefano Simoncini – Il Manifesto del 20 aprile 2017
20 maggio 2017 L’Associazione Roma Bella dell’ex candidato sindaco Giachetti, una serie di proposte di Delibera su vari temi, tra le quali una Proposta di adozione del regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura, la gestione condivisa e la rigenerazione dei beni urbani. La porposta sarà poi portata nelle commissioni capitoline dai consiglieri PD
ORDINE DEL GIORNO APPROVATO IL 09/05/2017 Collegato al dibattito sulla situazione sociale derivante dall’attività di riordino del patrimonio indisponibile in concessione, avviata dall’Amministrazione in ottemperanza alle linee guida adottate dalla Giunta Capitolina con deliberazione n. 140 del 30 aprile 2015) Impegno per la Sindaca e la Giunta a prevedere il riesame dei procedimenti che hanno portato all’emanazione di provvedimenti di riacquisizione dei beni immobili, ponendo in essere ogni atto utile ad evitare pregiudizi gravi e irreparabili.
4 ottobre 2017 il consigliere capitolino di opposizione Stefano Fassina (SI) avanza una proposta di Regolamento per la gestione dei beni appartenenti al patrimonio demaniale edi indisponibile di Roma Capitale e per la partecipazione dei cittadini alle attività di rigenerazione del patrimonio scarica prop delibera 97_ 2017 Fassina regolamento beni patrimonio
17 novembre 2017 – 12 gennaio 2018Nasce la Coalizione dei Beni Comuni (> Vai al sito http://coalizioneperibenicomuni.it/) che si definisce “Una Rete informale di realtà di cittadinanza attiva e di cittadini romani uniti – 78 – con l’obiettivo di far approvare anche al Comune di Roma un Regolamento per la gestione, la cura e la rigenerazione condivisa dei beni comuni” che mette a punto una Delibera di iniziativa popolare per l’adozione del Regolamento che è sempre una versione riadattata del Regolamento di Labsus; Gregorio Arena, Presidente di Labsus partecipa alla prima assemblea. A febbraio comincia la raccolta firme.(scarica la Delibera iniziativa popolare con regolamento raccolta firme gennaio 2018 scarica la Relazione_delibera iniziativa Roma regolamento Labsus )
16 gennaio 2018 Seduta congiunta delle commissioni capitoline Patrimonio e Bilancio per esaminare una proposta di regolamento avanzata dal Partito democratico, la maggioranza M5S boccia la proposta.
8 marzo 2019 In Regione Lazio viene presentata la proposta di legge n. 128 “Promozione dell’amministrazione condivisa dei beni comuni” su inziativa della consigliera Marta Leonori (PD), ex assessora alle attività produttive della Giunta Marino, scarica PL_128_10052019 regione lazio Beni comuni
12 giugno 2019 E’ approvata a maggioranza (26 favorevoli e 6 astenuti del M5S) dall’Aula del Consiglio regionale la proposta di legge n. 128 dell’8 marzo 2019, “Promozione dell’amministrazione condivisa dei beni comuni”. Il testo si compone di tredici articoli. Il primo definisce l’oggetto e le finalità della legge, mentre il terzo l’ambito di applicazione. Il quarto articolo prevede la formazione dei dipendenti pubblici e il quinto dispone l’informatizzazione dei dati nell’amministrazione dei beni condivisi. Il sesto articolo riguarda il regolamento sull’amministrazione condivisa, che la Giunta regionale dovrà adottare entro 120 giorni dall’approvazione della legge, e le linee guida per l’adozione dei regolamenti degli enti locali. Questo articolo inoltre disciplina il patto di collaborazione tra amministrazioni e cittadini attivi. L’articolo 7 prevede l’elenco regionale telematico dei regolamenti degli enti locali dell’amministrazione condivisa, istituito presso l’assessorato regionale competente in materia di beni locali. L’articolo 8 tratta l’attribuzione di vantaggi economici e altre forme di sostegno nell’ambito del patto di collaborazione, il 9 tratta dei contributi regionali, concessi annualmente ai cittadini attivi e agli enti locali per ambiti e tipologie di iniziative individuate con delibera di Giunta. Introdotto, con un emendamento del Movimento 5 stelle subemendato dall’assessore, un articolo 9 bis che inserisce in questa normativa la cosiddetta clausola valutativa, secondo la quale il Consiglio regionale esercita il monitoraggio sulla presente legge e ne valuta gli effetti.L’articolo 10 riguarda le abrogazioni e disposizioni transitorie” , modificato da un emendamento del M5s, mentre l’articolo 11 è la norma finanziaria, che prevede un fondo di parte corrente e uno in conto capitale di 30 mila e 70 mila euro per il 2019, mentre per gli anni seguenti gli importi sono di centomila euro l’anno per ogni fondo, sia per il 2020 che per il 2021.> vai al comunicato sul sito regionale http://www.consiglio.regione.lazio.it/consiglio-regionale/?vw=newsDettaglio&id=2673#.XR29IntS80o
scarica Promozione dell’amministrazione condivisa dei beni comuni LR: 10/2019 26 giugno 2019Numero BUR: 52 Data BUR: 27/06/2019 LR LAZIO Promozione dell’amministrazione condivisa dei beni comuni 26 GIUGNO 2019 scarica https://www.carteinregola.it/wp-content/uploads/2022/01/REGIONE-LAZIOlegge-regionale-26-giugno-2019-n.-10-Promozione-dellamministrazione-condivisa-dei-beni-comuni.docx
23 settembre 2019Valentina Vivarelli è la nuova Assessora al Patrimonio e alle Politiche abitative (succede a Rosalba Castiglione, assessora dal 4 agosto 2017, succeduta a Andrea Mazzillo, dal 30 settembre 2016, succeduto a Marcello Minenna)17 dicembre 2019 – secondo il quotidiano La Repubblica la sindaca Virginia Raggi ha scritto all’assessora Vivarelli chiedendo “una delibera transitoria per consentire alle associazioni che operano senza scopo di lucro negli stabili del Comune con concessioni scadute di continuare a erogare i servizi sociali” con «pubblicazione di un elenco di immobili da mettere a disposizione » per i quali « presentare un’istanza per il rilascio della concessione ». Ovvero una manifestazione di interesse e non un bando che, invece, escluderebbe le associazioni morose con Roma Capitale; commenta il quotidiano”Rispetto alla politica dei bandi, lungamente perseguita dai 5 Stelle, è una svolta netta”
27 dicembre 2019 il Consiglio di Stato si esprime sulla richiesta di parere avanzata dall’ANAC inerente lo schema di Linee Guida recanti “Indicazioni in materia di affidamenti di servizi sociali”: con il parere n. 3235 esclude che l’ANAC possa emanare delle Linee Guida non vincolanti su istituti avulsi dall’ambito dei contratti pubblici né inserire livelli di regolazione ulteriori rispetto a quelli prescritti dalle direttive eurounitarie. “Il Consiglio di Stato, partendo da una ricognizione dei poteri regolatori dell’ANAC originariamente previsti dal d.lgs. n. 50/2016 e delle distinte Linee Guida emanabili dall’Autorità, rileva il mutato quadro normativo derivante dalle modifiche introdotte dal d.l. n. 32/2019 come convertito dalla l. n. 55/2019″E sancisce per l’ANAC il “divieto di introdurre mediante Linee Guida una disciplina più restrittiva per le concessioni per servizi sociali, come si verificherebbe dall’applicazione di tutta la disciplina prevista in generale per le concessioni dalla Parte III del Codice dei contratti pubblici*”
16 gennaio 2020 diventa vigente il REGOLAMENTO PER IL GOVERNO DEI BENI COMUNI URBANI NELLA CITTA’ DI TORINO approvato il 16 dicembre 2019 (> vai alla pagina)
31 gennaio 2020 Si svolge la Commissione Patrimonio presieduta dal pentastellato Francesco Ardu, per la presentazione della bozza di una Proposta di delibera a iniziativa consiliare (a firma dei consiglieri M5S Ardu, Iorio, Sturni,Simonelli, Spampinato,Diario, Catini) dal titolo: “Regolamento delle concessioni dei beni immobili appartenenti al patrimonio demaniale e indisponibile di Roma Capitale”, alla presenza di molti rappresentanti di associazioni e realtà sociali che da anni sono in attesa di risposte rispetto agli immobili che gestiscono a vario titolo. Molti presenti contestano le modalità seguite dal Presidente della Commissione nella redazione del Regolamento, che, essendo già stato protocollato presso il Segretariato, potrà subire modifiche solo attraverso degli emendamenti decisi in sede di Commissionie o in seguito, nella discussione per il voto in Assemblea Capitolina.L’Associazione Carteinregola fa prersente che un tema di grandissima rilevanza, che riguarda scelte che ricadono sulla città pubblica, sulla solidarietà sociale, sulle regole uguali per tutti, non possono essere circoscritte a una bozza di delibera promossa da un gruppo di consiglieri, e risolta con qualche audizione in commissione dei gruppi che ne sono venuti a conoscenza. E sottolinea che prima di passare all’esame degli articoli della bozza di regolamento, sarebbe necessaria una riflessione su che cosa è il patrimonio demaniale indisponibile e quali sono i suoi usi possibili al servizio della collettività. Occorre cioè capire a quale visione politica intende rispondere il regolamento, dato che le stesse finalità enunciate nelle premesse appaiono piuttosto in contraddizione con quelle dei principi generali. “La gestione del patrimonio capitolino è volta a favorire l’integrazione e la crescita sociale e culturale delle comunità” oppure “il patrimonio immobiliare capitolino costituisce una fondamentale risorsa economica, strumentale a garantire l’autonomia finanziaria della comunità locale”? Due mondi diversi, che non possono risolversi con qualche emendamento, ma che dovrebbero essere oggetto di una riflessione profonda e allargata sulla Roma che vogliamo. Carteinregola chiede quindi (alla Commissione) che sia avviato un ampio confronto, con la pubblicazione della bozza di regolamento, una piattaforma dedicata per informare i cittadini e promuovere il dibattito pubblico, ma soprattutto la costituzione di tavoli in ogni Municipio che comprendano cittadini e istituzioni locali. Questo invece il percorso prefigurato dal Presidente Casu: un primo confronto tutto interno alle sedute della Commissione [quindi di giorno e nei giorni feriali, un limite insormontabile per la maggior parte dei cittadini che lavorano] con una serie di appuntamenti per la disamina del testo insieme ai cittadini e alle realtà interessate e approfondimenti insieme ad altre commissioni (cultura, urbanistica ecc.); quindi, dopo che il regolamento sarà licenziato dalle commissioni preposte, il giro dei Municipi per il parere (non vincolante) e infine, dopo gli ultimi pareri tecnici degli uffici, il dibattito e il voto in Assemblea Capitolina. Un copione seguito da sempre, ma che forse, con una maggioranza al governo della città che da sempre invoca la “democrazia diretta” (e che ha cambiato persino lo Statuto di Roma per introdurre referendum abrogativi e propositivi) ci si poteva aspettare che potesse cambiare, coinvolgendo un’ampia fetta di cittadinanza almeno su un tema così centrale per il futuro della Capitale. scarica il verbale ccppatrimonio_31012020 regolamento beni indisp
13 FEBBRAIO 2020 La Giunta della Regione Lazio approva Adozione in via sperimentale di una metodologia per la quantificazione del valore economico delle attività svolte a titolo gratuito dalle associazioni no profit presso immobili del patrimonio regionale. Provv. 3/ 5) del Presidente Zingaretti ** TIPO ATTO DG
14 febbraio 2020 si tiene il secondo incontro della Commissione Patrimonio, in una sala starcolma di rappresentanti di varie associazioni e realtà cittadine. Pur partendo da posizioni piuttosto lontane, il clima sembra favorevole ad avviare un confronto costruttivo per programmare una serie di incontri per entrare nel merito del testo, e un’assemblea pubblica in un orario accessibile ai cittadini che lavorano. Ma in chiusura, viene chiarito dal Presidente Ardu un passaggio che mette il punto interrogativo sull’esito del lavoro condiviso, poichè viene spiegato che le eventuali modifiche che potrebbero essere recepite come emendamenti al testo, saranno proposte solo in sede di approvazione in Assemblea Capitolina, e quindi la Delibera, che nel frattempo seguirà l’iter procedurale previsto, raccogliendo i pareri dei dipartimenti e dei Municipi (con l’espressione delle commissioni municipali e del Cconsiglio), sarà quella già depositata al segretariato dai consiglieri proponenti, priva quindi delle eventuali modifiche proposte dalle associazioni che dovessero essere accolte. Con il rischio che, una volta in Assemblea, i (numerosi) emendamenti al testo vengano bocciati dagli uffici, o ridimensionati dagli emendamenti di altre forze politiche.(scarica la bozza https://drive.google.com/file/d/1Fvp48-pgzgSPvx18yN95xL1xieDRIn87/view?fbclid=IwAR3lT1YeoAezx6jM2RZWow8HPXSHB7jdqyIvJ4NGZmsBS4GS6LMqBXGfvWI) 20 febbraio 2020 Sul bollettino della Regione Lazio è publicato il Nuovo regolamento sull’amministrazione condivisa per i beni comuni della Regione Lazio (scarica l’estratto REGOLAMENTO REGIONE LAZIO amministrazione condivisa BENI COMUNI 20 2 2020) scarica https://www.carteinregola.it/wp-content/uploads/2022/01/Regione-LAZIO-•-Regolamento-sullamministrazione-condivisa-dei-beni-comuni-19-febbraio-2020-modif-14-10-2021.docx
L’articolo prevede una ricognizione delle concessioni rilasciate per i beni demaniali regionali e i beni del patrimonio indisponibile regionale (comma 1) che include l’accertamento di eventuali casi di prosecuzione di fatto delle attività da parte del soggetto titolare di concessione di cui è decorso il termine di scadenza (comma 2); per tali finalità della ricognizione la giunta regionale adotta uno più regolamenti (comma 3) che hanno ad oggetto:
il riordino dell’assetto organizzativo degli uffici regionali delle concessioni demaniali
l’aggiornamento dei criteri per la definizione dei canoni concessori
l’aggiornamento dei criteri per la definizione degli importi da riconoscere l’amministrazione anche mediante rateizzazione per un periodo non superiore a cinque anni a titolo di indennità di occupazione da parte del soggetto avente il bene in godimento a fronte di titolo giuridico scaduto per l’arco temporale ricompreso tra la scadenza del titolo originario e il completamento delle procedure di evidenza pubblica per l’individuazione del futuro concessionario
Al comma 12, viene modificato Art. 62 della legge regionale 7/2018(Disposizioni per favorire gli investimenti dei concessionari dei beni patrimoniali e demaniali regionali) (in rosso)
I soggetti pubblici e privati, anche senza scopo di lucro, che in forza di contratti e provvedimenti amministrativi detengono in concessione d’uso e gestione i beni immobili appartenenti al demanio o al patrimonio indisponibile regionale, per lo svolgimento delle funzioni istituzionali o di interesse pubblico nonché delle attività economiche ad esse correlate, previa deliberazione della Giunta regionale possono acquisire i medesimi beni in diritto di superficie ai sensi dell’articolo 952 del codice civile, sulla base di un piano economico e finanziario di investimenti per la loro successiva valorizzazione, riqualificazione funzionale e ampliamento AGGIUNTO:Oppure previo inserimento dei beni del piano di cui all’articolo 1 comma 31 della legge regionale 11 agosto 2009 numero 22* in diritto di proprietà . La durata del diritto di superficie non può eccedere la residua durata della concessione, comprensiva dei rinnovi previsti dal contratto, salvo che il concessionario non sia un’amministrazione pubblica inserita nel conto economico consolidato ai sensi dell’articolo 1, comma 3, della legge 31 dicembre 2009, n. 196 (Legge di contabilità e finanza pubblica) e successive modifiche. Lacostituzione del diritto di superficie per un tempo eccedente i limiti di cui al precedente periodo, e comunque non superiore ai cinquant’anni, avviene in esito a una procedura negoziata, preceduta dalla pubblicazione di un bando ad evidenza pubblica, a cui partecipa lo stesso concessionario AGGIUNTO:o l’alienazione dei beni avviene in esito una procedura di evidenza pubblica a cui può partecipare lo stesso concessionario
3 marzo 2020 Sentenza del TAR del Lazio sul ricorso numero di registro generale 7305 del 2016, proposto da Associazione FOCUS – Casa dei diritti sociali… contro Roma Capitale in persona del Sindaco pro tempore …per l’annullamento – del provvedimento di Roma Capitale – Dipartimento patrimonio sviluppo e valorizzazione – Direzione gestione amministrativa – U.O. concessioni – locazioni emesso …, nella parte in cui l’Amministrazione capitolina, con riferimento alle richieste di rinnovo inoltrate dall’Associazione … dispone che “non può procedersi al rinnovo della concessione in quanto è in corso un riordino gestionale del patrimonio capitolino per procedere all’assegnazione dello stesso in osservanza delle prescrizioni della normativa vigente in materia. (…)” e che “(…) in mancanza di perfezionamento del titolo concessorio, vengono meno i presupposti che giustificano il versamento ridotto dell’indennità d’uso, con conseguente obbligo di riacquisizione del bene”;- di ogni altro atto presupposto, successivo e conseguente; nonché, in subordine, per il risarcimento del danno.
La sentenza del TAR del Lazio è destinata a modificare significativamente l’attuale approccio comunale sul tema. Il Tribunale amministrativo si è infatti ha stabilito che la Delibera di Giunta 140/2015, riferimento normativo di molte iniziative del Comune, è da considerarsi solo un orientamento, in quanto la materia è di competenza dell’Assemblea capitolina. Quindi l’Amministrazione, in seguito a questa sentenza, deve fare riferimento esclusivamente alla Delibera 26/1995 Vedi Roma, sul patrimonio hanno ragione le associazioni. Parola del Tar di Gianluca Dicandia e Stefano Greco 11 marzo 2020 https://www.dinamopress.it/news/roma-sul-patrimonio-ragione-le-associazioni-parola-del-tar/ scarica TAR Sentenza 5 3 2020 casa diritti sociali
18 giugno 2020 il Consiglio regionale del Lazio approva un ODG a firma anche di Marta Leonori (PD) che “raccogliendo appelli venuti da più parti, anche dalle istituzioni come il Comune di Roma e il II Municipio per trovare soluzioni per la prosecuzione delle attività del Nuovo Cinema Palazzo” impegnava “il Presidente e la Giunta regionale a mappare gli immobili di proprietà regionale da destinare ad attività culturali” (7), a farsi promotore presso Comune di Roma e Municipi di analoga mappatura (8) e “a valutare l’eventuale permuta di spazi culturali di proprietà privata con altri beni di proprietà pubblica“. vedi Roma Today 18 giguno 2020 Cinema Palazzo, dal consiglio regionale via libera a un ordine del giorno: “Tuteliamo questa esperienza”https://www.romatoday.it/politica/cinema-palazzo-ordine-del-giorno-regione.html scarica ODG-Cinema-Palazzo Bonafoni Leonori
17 luglio 2020 si svolge un Flash Mob sulle scale che portano al Campidoglio promosso dal Coordinamento spazi sociali, associativi e autogestiti romani, che inviano una lettera alla Sindaca La Roma solidale non si mette a bando (> vai alla pagina)
4 settembre 2020 Riunione della Commissione capitolina patrimonio per la disamina dei pareri dei Municipi sul Regolamento Beni Indisponibili (> Vai al video)
15 settembre 2020 Commissioni capitoline congiunte cultura e sociale sul Regolamento Beni Indisponibili (> Vai al video)
18 settembre 2020 CILD e Carteinregola avanzano alcune proposte di emendamento al testo, per attenuare gli effetti di alcune previsioni non condivisibili del Regolamento del Presidente Ardu Scaricaemendamenti alla proposta di regolamento CILD 18 9 2018
15 ottobre 2020 In seguito all’astensione della maggioranza M5S l’Assemblea Capitolina non approva la delibera di iniziativa popolare sul ‘Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura, la rigenerazione e la gestione in forma condivisa di beni comuni urbani’. Carteinregola aveva cheisto alcune modifiche (> Vedi Due osservazioni/richieste sul Regolamento Beni Comuni della Delibera di iniziativa popolare14 ottobre 2020)
Il video dell’Assemblea Capitolina del 15 ottobre 2020
Roma Today, 23 ottobre 2020 Spazi del Comune senza regolamento, Ardu: “Passaggi ritenuti non chiari, pronto ad accogliere modifiche”Lo ha detto nel corso della proposta di modifica al regolamento avanzata questa mattina da Cild e Carte in regola. Nel mirino soprattutto la valorizzazione e i bandi https://www.romatoday.it/politica/regolamento-patrimonio-indisponibile-roma-ardu-modifiche.html
5 gennaio 2021 la Sindaca Raggi annuncia con un post su FB (3) che “cambiamo le regole per la gestione del patrimonio immobiliare comunale in concessione, superando di fatto la delibera 140 del 2015 che imponeva lo sgombero per tutte queste importanti realtà” aggiungendo che “garantiremo la possibilità di utilizzare i locali in concessione a tutte le associazioni che attualmente li occupano e che svolgono attività coerenti con l’originario titolo di assegnazione, purché siano in regola con il versamento del canone”; e ribadisce che si proseguirà “con l’approvazione del nuovo “Regolamento sul patrimonio immobiliare di Roma Capitale” e che “si procederà all’aggiudicazione degli immobili mediante bando”. Un provvedimento quindi che mette fine al rischio degli sgomberi per una serie di realtà sociali impegnate nei territori, che tuttavia non rinuncia alla citazione del ricorso ai “bandi”.(> vai al comunicato siul sito del Comune) Ma la narrazione si è comunque modificata, rispetto all’inizio del confronto sul regolamento, e anche rispetto allo sgombero del Nuovo Cinema Palazzo di poche settimane prima. E un riconoscimento alla funzione sociale di tante associazioni: “Lo facciamo per dare continuità al lavoro di tanti operatori che in questi anni, e anche nel periodo più duro dell’emergenza sanitaria, hanno investito per offrire servizi dal forte valore sociale e culturale a beneficio della nostra comunità”
13 gennaio 2021 riunione della Commissione Patrimonio con ODG la Delibera di Giunta a cui partecipa l’Assessora Vivarelli e vari membri delle associazioni (> vai al video della Commissione)
26 febbraio 2021 Commissione Patrimonio con ODG il Regolamento dei beni indisponibili (> Vai al video della diretta)
La palestra popolare Street of The Life a Spinaceto riceve un provvedimento di sgombero per il 28 aprile. Dopo la mobilitazione, anche per la contradditorietà dell’azione rispetto alla Delibera 363 approvata a gennaio, l’ Assessora Vivarelli con un post su Facebook il 27 aprile rassicura il centro sociale che lo gestisce e gli uetnti della palestra, l’avviso di sogmbero, come confermerà nella commissione del 28 aprile, è stata un’iniziativa degli uffici (che evidentemente non hanno ancora recepito “in automatico” le indicazioni della delibera 363.
28 aprile 2021 Commissione Patrimonio con ODG il Regolamento dei beni indisponibili (> vai al video della diretta)
5 maggio 2021 Commissione Patrimonio con ODG Aggiornamenti sull’applicazione della Delibera G.è. n.363/2020. (> vai al video della diretta)
Lettera aperta alla Sindaca Raggi, postata su Facebook da Antonella, a nome della Palestra popolare di San Lorenzo che riflette la condizione in cui si trovano molte realtà attive nei territori e impegnate nel sociale, anche in questa pandemia, che la Delibera di Giunta di gennaio ha provvisoriamente messo al riparo da sgomberi, a condizione che siano in regola con pagamenti di canoni che spesso sono molto al di sopra delle possibilità dei gestori degli spazi sociali e che soprattutto non tengono conto del “valore sociale” che questi hanno generato da tanto tempo (> Vai alla lettera)
14 maggio 2021 L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) sottoscrive con Roma Capitale e l’Agenzia del Demanio il protocollo per l’acquisizione, ristrutturazione e valorizzazione dell’ex Forte Portuense, una delle 15 fortificazioni edificate a fine ‘800 per la difesa della Capitale. L’intesa prevede che ADM provveda, con fondi propri, alla ristrutturazione in toto, con uso della struttura per proprie attività museali e laboratori chimici. Gli ambienti riqualificati dell’ex forte ospiteranno, inoltre, laboratori multimediali per i giovani, dove si potranno sperimentare le tecniche per il riconoscimento dei prodotti contraffatti. I laboratori saranno gestiti direttamente da personale ADM. Ci saranno sale espositive, in cui saranno previste anche mostre temporanee e conferenze su tematiche sociali per la salute e la sicurezza Tutte le aree esterne saranno bonificate e sistemate a parco. E il parco dell’ex forte sarà frequentabile gratuitamente negli stessi orari dei parchi pubblici capitolini. La vasta piazza d’armi sarà a disposizione per eventi organizzati da Roma Capitale. > leggi tutto sul sito di roma capitale
17 maggio 2021 Ex Cinema Palazzo, il Campidoglio invia una nota alla proprietà dell’ex cinema Palazzo, confermando l’interesse ad acquisire l’immobile sottoponendo la perizia di stima della proprietà all’esame dell’Agenzia delle Entrate per un’analisi di confronto rispetto alla stima dell’Amministrazione capitolina. Resta la volontà espressa con la memoria n. 72 approvata dalla Giunta Capitolina nel dicembre 2020, volontà volta a salvaguardare la vocazione culturale dell’immobile, uno spazio urbano dalla forte valenza nella memoria collettiva della capitale.(Leggi tutto sul sito del Comune)
19 maggio 2021 Casa delle Donne , si riapre la trattativa con il Comune a partire da quanto previsto dalla Memoria di Giunta, alla “chiusura transattiva dei contenziosi in essere per i debiti maturati e maturandi” e alla consegna dei 900.000 euro stanziati dal Parlamento per la risoluzione del contenzioso“. Scrivono le attiviste della casa: “Per consentire tuttavia, come ha stabilito il Parlamento “di conservare e salvaguardare l’attività della Casa Internazionale delle donne” e del Consorzio Casa Internazionale delle Donne che ha gestito e salvaguardato in questi anni il Buon Pastore, è necessario, da subito, mentre si lavora alla nuova convenzione, un provvedimento transitorio che permetta al Consorzio Casa Internazionale delle Donne di uscire dalla situazione penalizzante di illegittimità, attraverso il riconoscimento, già ora, in un atto amministrativo, del comodato d’uso gratuito” scarica la Memoria di giunta firmata dalle assessore Vivarelli, Mammì e Fruci. (Leggi l’aticolo su Il Manifesto) (Leggi il comunicato della casa)
7 luglio 2021 Comunicato di CILD e Carteinregola in seguito all’ODG dell’Assemblea Capitolina con la Proposta di Delibera (> Vai alla pagina)
20 ottobre 2021 un giudice civile si pronuncia su una causa che riguarda lo spazio autogestito di ESC Atelier (realtà con cui Carteinregola ha collaborato lungo il percorso del Rgeolamento dei Beni indisponibili) appartenente al patrimonio indisponibile di Roma capitale, in linea con il teorema della delibera 140, che disconosce le attività sociali e culturali svolte negli spazi del patrimonio indisponibile assegnati dal comune e il conseguente abbattimento del canone di locazione a un quinto del prezzo di mercato: la sentenza dispone il pagamento del 100% dell’affitto (unico caso in tutta Roma) calcolato retroattivamente, dal 2009 al 2019: l’importo dovuto è di 221.408,82 euro. (> vedi La vicenda dell’ ESC, primo banco di prova per la nuova Giunta) [il 9 dicembre Carteinregola tiene la sua assemblea annuale a ESC, affidando l’intervento introduttivo a un esponente di ESC]
Dal 1 novembre 2021 Giunta Gualtieri, maggioranza centro sinistra, diventa Assessore al Patrimonio e alle politiche abitative Tobia Zevi, che annuncia che una delle priorità del suo mandato è rimettere mano al Regolamento per l’uso dei beni di Roma capitale.
24 novembre 2021 assemblea a ESC Atelier, con la partecipazione di consiglieri comunali (Luparelli e Cicculli), dell’Assessore alla partecipazione Andrea Catarci, della Presidente del II Municipio Francesca Del Bello e di rappresentanti di varie realtà sociali di Roma e dell’associazionismo, tra le quali Carteinregola [GUARDA IL VIDEO COMPLETO DELL’ASSEMBLEA] (vedi anche DinamoPress Risposta di massa a difesa di Esc: oltre 300 in assemblea)
14 dicembre 2021 Incontro promosso dalla rete SOLID Roma su come riprogettare la città pubblica, con rigenerazione urbana, beni comuni e valutazione di impatto sociale e ambientale attraverso un percorso partecipato per una nuova delibera che superi la concezione della delibera 140 (una norma che mette sotto rischio sgombero più di 400 associazioni). In seguito si tengono tavoli di lavoro per la messa a punto di una proposta da portare alle istituzioni.
gennaio 2022 La nuova Amministrazione riprende in mano il Regolamento dei beni comuni. (> Da inserire: commissioni Patrimonio presiedute da Yuri Trombetti (PD) dedicate a Regolamento con intervento Assessore Zevi e varie commissioni con audizioni associazioni e realtà sociali)
7 aprile 2022: manifestazione in piazza del Campidoglio di settanta realtà degli spazi sociali tra cui Spin Time, il Lab Centocelle, il centro sociale Spartaco e la Fondazione Charlemagne , che lanciano un appello per il superamento della delibera 140, per “una politica orientata alla concreta valorizzazione e al riconoscimento dell’uso, della gestione e della trasformazione del patrimonio in chiave sociale”. Per raggiungere questo obiettivo, hanno annunciato che il 21 aprile avvieranno “un percorso di consultazione nei territori in grado di ascoltare e recepire i suggerimenti della cittadinanza e delle tante forme organizzative che in questi anni hanno resistito e reinventato pratiche mutualistiche, relazionali, politiche nei territori”. Un processo consultivo che, auspicano, possa prevedere anche “il coinvolgimento attivo delle forze istituzionali comunali e municipali”. (Vedi Le realtà sociali “per un uso sociale del patrimonio pubblico”) (vedi anche Roma Today 8 4 2022 Delibera 140, in piazza del Campidoglio “per un uso sociale del patrimonio pubblico”)
25 aprile 2022 Carteinregola invia una Nota per il Regolamento dei Beni indisponibiliall’Assessore Zevi, al Presidente della Commissione Patrimonio Yuri Trombetti, alle consigliere e ai consiglieri di Roma Capitale e dei Municipi, ai Presidenti e alle Giunte dei Municipi (> Vai alla pagina con la Nota)
29 aprile 2022Commissioni Congiunte Patrimonio, Politiche sociali e cultura e politiche giovanili con ODG audizione associazioni riguardo la delibera 140 “Linee guida per il riordino, in corso, del patrimonio indisponibile in concessione” (interviene Carteinregola) (> Vai alla registrazione della Commissione)
26 maggio 2022 al III Municipio è presentato alla cittadinanza il “Metodo per la Ricognizione dei beni dismessi o sottoutilizzati”. L’amministrazione dopo aver promosso la ricognizione degli immobili pubblici dismessi o inutilzzati e creato una banca dati con tutte le informazioni utili (dati cartografici, urbanistici e il loro stato manutentivo attuale), individuando 27 edifici, invierà una scheda a cittadini, comitati di quartiere e associazioni attraverso la quale gli interessati potranno ragionare per una proposta di riuso per i vari beni, quindi si procederà alla raccolta delle progettazioni (> leggi l’articolo su Roma Today).
1 agosto 2022 Il quotidiano Il tempo pubblica la notizia della bozza di Regolamento delle concessioni dei beni immobili appartenenti al patrimonio demaniale e indisponibile di Roma Capitale, con un’intervista all’Assessore Zevi e a vari esponenti delle opposizioni capitoline che attaccano il Regolamento, accusato di “palese favoritismo verso gli abusivi” (> Vedi l’articolo di Carteinregola La levata di scudi di destra e M5S contro un buon Regolamento dei beni indisponibili 3 agosto 2022)
10 agosto 2022 viene presentata la Proposta del nuovo Regolamento dei beni indisponibili dal Sindaco Roberto Gualtieri, dall’Assessore al Patrimonio Tobia Zevi e dal Presidente della Commissione Patrimonio Yuri Trombetti (> Vai all’articolo con le slides della presentazione)
11 agosto 2022 è inserita nell’Ordine del giorno n. 38 dell’Assemblea Capitolina la Proposta di delibera Regolamento dei Beni Immobili di Roma capitale per finalità di interesse generale
29 settembre 2022 Carteinregola invia una richiesta di pubblicazione della Proposta di delibera Regolamento dei Beni Immobili di Roma capitale per finalità di interesse generale e della Proposta di delibera Regolamento per l’amministrazione condivisa dei beni comuni materiali ed immateriali di Roma Capitale, in particolare della prima che, essendo di natura regolamentare ed essendo già stata inserita all’ODG dell’Assmeblea Capitolina dovrebbe essere pubblica ai sensi dell’ Art. 24 del Regolamento per il diritto di accesso ai documenti, ai dati e alle informazioni approvato dalla Deliberazione Assemblea Capitolina n. 6 -2019. (vedi Carteinregola chiede la pubblicazione delle delibere regolamentari sul sito di Roma Capitale (come da Regolamento accesso agli atti) La risposta del segretariato è l’invio della bozza di delibera a Carteinregola (> vedi Segretariato, a che gioco giochiamo?)
7 novembre 2022 Carteinregola manda all’Assessore Catarci le sue osservazioni sul Regolamento per l’amministrazione condivisa dei beni comuni materiali ed immateriali di Roma Capitale, con le richieste della riunificazione dei due regolamenti in un unico “Regolamento dei Beni pubblici di Roma capitale” e l’abolizione dei cosiddetti “Patti Complessi“, consegnandoli alle fattispecie già previste da altre normative e regolamenti, o di rivedere l’art. 9 che li disciplina, specificando maggiormente le varie fattispecie di beni che possono essere oggetto di Patti Complessi, indicando le regole per le contropartite di eventuali investimenti privati e soprattutto le condizioni non negoziabili dell’utilizzo pubblico.(> vai a osservazioni di Carteinregola al Regolamento per l’amministrazione condivisa dei beni comuni materiali ed immateriali di Roma Capitale )
29 novembre 2022 Audizione di Carteinregola sulla Proposta di delibera Regolamento dei Beni Immobili di Roma capitale per finalità di interesse generale (vai alla registrazione)
In realtà nell’elenco esteso, dove sono censiti 953 immobili, mancano le informazioni sul canone e sulla durata della concessione – le rispettive caselle indicano che sono scadute o sono in bianco (tranne la Casa internazionale delle donne dove è indicato “in corso- in comodato d’uso in vigore”) – che sono segnate come “in corso di verifica”. A una prima lettura il database appare meno ricco di informazioni di quello già pubblicato dal Comune nel febbraio 2016 (confronto immagine sotto)
02/05/2023 DIPARTIMENTO PATRIMONIO E POLITICHE ABITATIVE Autorizzazione all’acquisizione al patrimonio capitolino di n. 199 immobili liberi di proprieta’ dell’INPS ai sensi dell’art. 3 comma 17-bis D.L. n. 351/2001 e dell’art. 22 comma 136 della L.R. n. 1/2020, aventi destinazione d’uso residenziale da destinare ad E.R.P. nel territorio di Roma Capitale. (Protocollo N. 38988 del 28/12/2022) scarica
I beni pubblici patrimoniali possono essere indisponibili, quelli che sono destinati a un pubblico servizio e al conseguimento di fini pubblici e quelli disponibili che hanno un carattere strumentale alla produzione dei redditi. I beni patrimoniali disponibili non sono beni pubblici ma di proprietà di enti pubblici. I beni patrimoniali indisponibili, sono beni pubblici mobili o immobili ( differenza di quelli demaniali che possono essere solo immobili) e possono appartenere a qualsiasi ente pubblico, non solo territoriale. Tra questi abbiamo le foreste, le miniere, le acque minerali e termali, le cave e le torbiere, la fauna selvatica, beni di interesse storico, archeologico, artistico, beni militari non rientranti nel demanio militare, edifici destinati a sede degli uffici pubblici, beni costituenti la dotazione del Presidente della Repubblica, aree espropriate dai Comuni nell’ambito dei piani di zona per l’edilizia economica e popolare e dei piani per gli insediamenti e i beni di interesse naturalistico e ambientale.
Il regime giuridico di questi beni è l’inalienabilità, prevista dall’art.824 in cui viene affermato che i beni patrimoniali indisponibili non possono essere sottratti alla loro destinazione se non nei modi previsti dalla legge.
Sono, a differenza dei beni demaniali, suscettibili di essere acquistati per usucapione ma solo nel caso in cui siano stati sottratti alla loro destinazione a non domino e trasferiti ad un terzo in buona fede. Sono insuscettibili di espropriazione forzata.
I beni patrimoniali disponibili, sono tutti quei beni diversi da quelli indisponibili e dai beni del demanio. Non sono propriamente beni pubblici ma appartenenti ad enti pubblici e si distinguono dai beni indisponibili per il loro carattere prevalentemente redditizio e per la mancanza di una destinazione attuale ad un pubblico servizio. Sono praticamente beni privati a tutti gli effetti e sono soggetti alle regole del codice civile. Per quanto riguarda l’alienazione, questa è possibile ma deve avvenire nei modi e nelle forme del diritto pubblico o attraverso pubblici incanti, asta pubblica o in alcuni casi attraverso la licitazione privata.
· Nella città di Roma ci sono molti immobili di proprietà del Comune che vengono utilizzati da associazioni e realtà culturali e sociali, che offrono servizi fondamentali per il nostro territorio.Questi locali pubblici sono stati dati loro in concessione anche molti anni fa, con assegnazioni provvisorie e mai regolarizzate. Una situazione che ha reso incerto il destino di molte realtà divenute ormai fondamentali per la nostra comunità, per il sostegno che offrono alle persone più fragili o per la valenza culturale della loro attività.Ci sono associazioni che assistono malati gravi, che offrono spazi di dibattito e confronto, che organizzano proiezioni cinematografiche o spettacoli teatrali, che promuovono laboratori aperti a tutti.Da oggi queste realtà saranno maggiormente tutelate. Con una delibera di Giunta cambiamo le regole per la gestione del patrimonio immobiliare comunale in concessione, superando di fatto la delibera 140 del 2015 che imponeva lo sgombero per tutte queste importanti realtà. Pensate: fu approvata con il sostegno di molti che oggi si indignano alla sola idea di sgomberare un immobile.Noi invece garantiremo la possibilità di utilizzare i locali in concessione a tutte le associazioni che attualmente li occupano e che svolgono attività coerenti con l’originario titolo di assegnazione, purché siano in regola con il versamento del canone. Poi, con l’approvazione del nuovo “Regolamento sul patrimonio immobiliare di Roma Capitale”, si procederà all’aggiudicazione degli immobili mediante bando.Lo facciamo per dare continuità al lavoro di tanti operatori che in questi anni, e anche nel periodo più duro dell’emergenza sanitaria, hanno investito per offrire servizi dal forte valore sociale e culturale a beneficio della nostra comunità. Lo facciamo nel segno della legalità e della trasparenza.