2 dicembre 2015
Si vanno delineando, a un estremo, i tratti di un partito non solo cattivo ma pericoloso e dannoso: dove non c’è trasparenza e neppure attività, che “lavora per gli eletti” anzichè per i cittadini e dove traspaiono deformazioni clientelari e una presenza massiccia di “carne da cannone da tesseramento”…
Il partito concepito come “strumento di bilanciamento dei poteri”, prevalente in questi anni” dove è “ l’interesse, anche il “gusto del potere”, e non lo spirito pubblico a guidare l’impegno politico”. Quando il potere è elevato a “fine”, il perseguimento dell’interesse particolare soverchia il perseguimento dell’interesse collettivo, il partito perde la fiducia dei cittadini, attrae chi cerca favori o rapide carriere, allontana i migliori, scivola nella collusione con l’Amministrazione, diventa brodo di cultura della corruzione
Fabrizio Barca (#MappailPD)
Le criticità prima e dopo Mafia capitale
Il Pd in Campidoglio
Il consociativismo dell’era Alemanno
Il Presidio di Carteinregola e dei comitati: il laboratorio Carteinregola è nato il 1 dicembre 2012 (1) e la sua prima iniziativa è stata lanciare un presidio di quattro mesi contro le delibere urbanistiche (2) che all’inizio ritenevamo del centrodestra di Alemanno, ma che abbiamo messo assai poco a renderci conto che in realtà erano appoggiate da un esteso fronte bipartisan e che l’opposizione PD – con poche eccezioni – si opponeva ben poco. Basti citare la delibera dello scambio immobiliare dei mercati, che prevedeva di cedere tre mercati coperti comunali a una società privata in cambio di alloggi, senza alcuna gara di evidenza pubblica(3), delibera poi non approvata in extremis solo grazie alla nostra strenua opera di informazione. Ma potremmo citare molti altri progetti ad alto tasso speculativo, come la famigerata delibera degli ambiti di riserva (5), o la svendita delle caserme (6). Progetti poi cancellati dalla Giunta Marino, che noi cittadini abbiamo contrastato da soli (7).
Il consociativismo dell’era Marino
Ma anche durante la consigliatura Marino e il passaggio del PD dall’opposizione alla maggioranza il clima consociativistico non è venuto meno, e molto spesso si sono creati fronti trasversali che coinvolgevano pezzi di Partito Democratico a favore di scelte che ci sembrano aver a che fare assai poco con l’interesse pubblico. Facciamo alcuni esempi in cui siamo inciampati noi, ma sicuramente un’attenta analisi di altri provvedimenti – ad esempio degli emendamenti al bilancio – porterebbero alla luce molte altre scelte piuttosto discutibili.
- Il caso delle bancarelle di Piazza Navona: il 18 novembre 2014 è spuntata in Aula Capitolina una mozione “bipartisan” per mantenere a Piazza Navona lo “status quo” del mercatino della Befana prorogato per anni, revocando gli avvisi pubblici per l’assegnazione dei posteggi predisposti da Municipio e assessorato al Commercio, disponendo “che per l’edizione 2014- 2015, dati i tempi ormai ristretti, la manifestazione si svolga secondo i parametri adottati negli anni precedenti, prorogando le concessioni già rilasciate, al 6 gennaio 2015“ (8) La mozione, dopo lo scoppio del “caso” non è passata con un solo voto di differenza: il fronte favorevole comprendeva, oltre a consiglieri di varie formazioni di centrodestra, anche consiglieri del PD e della lista civica Marino.
- Il caso dei camion bar: 28 luglio 2014 avviene una vicenda analoga, questa volta vincente, quando degli emendamenti “bipartisan” “salvano” i camion bar da un aumento della tassa di occupazione di suolo pubblico decisa dalla Giunta – da 3 a 30 euro – che l’Assemblea riporta a 10 euro (9)
- I taxi per i disabili nel gennaio 2015 un pezzo di PD e di centrodestra chiede una proroga dell’affidamento alla stessa ditta che ha in affidamento il trasporto disabili da anni anziché, come sarebbe più conveniente per il Comune, lasciare la scelta agli utenti di utilizzare il taxi (10)
- Il caso più macroscopico: la cosiddetta “Manovra d’Aula”, un fantasma che si aggira per il Campidoglio, di cui molti negano l’esistenza, ma che è stata più volte denunciata dal consigliere Riccardo Magi (radicale, eletto nella Lista Marino) ma non solo (ad esempio ne hanno parlato l’ex presidente di Municipio Sandro Medici e l’ex assessore Umberto Croppi) che ha raccontato di come venisse previsto nel bilancio comunale un fondo destinato a finanziare eventi culturali, non gestito dall’assessorato competente, ma su indicazione dei consiglieri capitolini, ciascuno per una quota, con una notevole dose di arbitrarietà nella distribuzione dei finanziamenti (data l’inevitabile soggettività nella valutazione di progetti “culturali” ), che a molti è apparso un modo per assicurare consensi ai futuri candidati. L’ultimo caso è stato sollevato proprio da Magi nell’agosto 2014, in cui ha riferito che furono stanziati 5 milioni di euro per “iniziative culturali” (11)
Chi sono gli eletti
Una riflessione però è necessaria anche sulle modalità che hanno portato a uno dei massimi organi di governo democratico della Capitale d’Italia i candidati del Partito Democratico (12). Il criterio della competenza sembra poco importante (i titoli di studio non sempre raggiungono la laurea, nè le professioni rispecchiano sempre adeguate conoscenze ed esperienze (13), anche e soprattutto nella distribuzione delle presidenze delle commissioni (a un certo punto la presidenza della commissione bilancio è andata a una giovane studentessa fuori corso priva di esperienze lavorative)(14) Né, a vedere i curricula, sembrano prevalere persone rappresentative di pezzi di società o che si sono distinte per l’ impegno sul territorio. Il percorso è quasi sempre riconducibile a una carriera interna al partito – più o meno lunga, secondo l’età – con vari passaggi di livello politico/organizzativo, che spesso partono dai Consigli municipali e spesso finiscono in parlamento. Molti consiglieri hanno alle spalle più consigliature. E alla fine i criteri delle candidature ci sembrano rispondere quasi eclusivamente all’equilibrio/accordo delle correnti.
Un Partito coinvolto che non fa autocritica
Dopo lo scoppio di Mafia Capitale, il bilancio per il Partito democratico è pesante: vengono arrestate e indagate (15) molte persone, tra cui Daniele Ozzimo, un assessore eletto consigliere PD dal 2008, che ha cominciato la sua carriera politica nel 2000, come segretario DS del V Municipio, Mirko Coratti, Presidente dell’Assemblea Capitolina (traghettato nel PD dall’ UDEUR di Mastella come Marco Di Stefano, ex consigliere regionale arrestato per altre vicende non meno pesanti), il Presidente della Commissione Patrimonio Pier Paolo Pedetti, una militanza cominciata nella Sinistra Giovanile che lo porta alla presidenza dell’ associazione che si occupa della costruzione del programma del Partito Democratico di Roma e, dal 2012, a entrare nella direzione regionale del PD. E ancora: Andrea Tassone, Presidente del Municipio X con un passato nella segreteria giovanile della Democrazia Cristiana, poi nella segreteria politica de La Margherita, e dal 2008 nella Direzione Romana del Pd. E’ indagato l’ex presidente della federazione romana PD Eugenio Patanè, oggi consigliere regionale. Tantissimi i nomi di politici PD che ricorrono nelle intercettazioni (la maggior parte non indagata): alcuni si autosospendono dal partito, come il presidente PD della Commissione bilancio Francesco Ferrari (in Campidoglio dal 2006), il capogruppo PD in Regione Marco Vincenzi (prima consigliere e assessore alla Provincia), e Luca Giansanti, oggi lista civica Marino ma già consigliere della Margherita con Veltroni. Francesco D’Ausilio, ex capogruppo PD in Campidoglio, si dimette anche da consigliere. Rassegna le sue dimissioni anche Maurizio Venafro, il capogabinetto del presidente Zingaretti (già capogabinetto di Veltroni e dello stesso Zingaretti alla Provincia), rinviato a giudizio il 23 settembre scorso.
Il commissario e Presidente del PD Matteo Orfini, insediatosi alla Federazione Romana poche ore dopo i primi arresti e recentemente rinnovato nell’incarico fino all’ottobre 2016 (16), ha finora avviato due iniziative parallele, oltre a quella di una riorganizzazione della struttura dei circoli e del partito e al risanamento economico di un bilancio in rosso per oltre un milione di euro: una verifica del tesseramento dei circoli e #MappailPD, un’indagine guidata da Fabrzio Barca, che riguarda le modalità di organizzazione e gestione politica dei circoli stessi.
L’indagine sulle tessere
La verifica è stata avviata dopo la constatazione di una dinamica anomala de tesseramento, con un “rigonfiamento nel 2013 e una caduta verticale nel 2014: tra 2012 e 2013 l’aumento è stato del 39,6% (da 11.982 a 16.731 iscritti), seguito da un “disamore improvviso” nel 2014 quando il calo è stato del 40,6% (a 9.926). Nel 2013 sono stati 32 i circoli che hanno avuto un aumento superiore alla media”*. L’indagine è stata affidata a un gruppo di Giovani Democratici che hanno avviato una serie di verifiche telefoniche sui presunti iscritti, scoprendo che in certi casi si trattava di persone inesistenti o inconsapevoli.
L’OBIEZIONE
- La relazione non è mai stata pubblicata: non si sa quante sono le tessere false e chi le ha pagate, né a quali correnti appartenevano.
- Se non sappiamo chi sono consiglieri coinvolti potremmo trovarci gli stessi in lista alle prossime elezioni.
#MappailPD l’indagine sulla “base”
L’indagine, avviata all’inizio dl 2015, con un resoconto intermedio a marzo, si è conclusa con la presentazione a giugno della Relazione finale alla Festa dell’Unità (17) . Si trattava di un questionario di 213 domande, testato e poi compilato attraverso interviste con il coordinatore e il direttivo di ogni circolo (108 circoli) che riguarda l’operato dei circoli PD negli anni 2013-2014. Il rapporto conclusivo divide i circoli sulla base di 6 tipologie, che vanno dai “circoli progetto” – quelli più virtuosi, che hanno la capacità di coinvolgere i cittadini in iniziative per il territorio, a quelli all’estremo opposto, denominati “potere per il potere”, dove l’interesse collettivo si è perso per strada e prevalgono gli interessi particolari. Qualche tempo fa Barca e Orfini hanno dichiarato che i circoli “non utili” alla città sono stati chiusi, ma in realtà sono stati chiusi anche circoli “virtuosi” con motivazioni economiche (bilanci in profondo rosso) (18)
E l’indagine “sui vertici”?…
…E’ stato inevitabile richiamare il modello di funzionamento della Federazione romana del PD, poiché si tratta – ovviamente – di una variabile decisiva, che influenza il funzionamento del livello territoriale. Il partito è, infatti, una struttura piramidale (anche quando organizzata a compartimenti stagni di filiera) e i cattivi “costumi” discendono facilmente dall’apice alla base. (Fabrizio Barca)
L’OBIEZIONE
Non ci si può limitare a indagare i danni del “potere per il potere”, o dell’inerzia e della feudalizzazione del Partito limitandosi solo ai valvassini. Bisogna porsi delle domande anche sui valvassori e sui vassalli. A cominciare dai consiglieri capitolini e regionali (e municipali), magari mettendo in cantiere anche un questionario sulla loro attività al servizio della collettività: gli ODG e le mozioni firmate per l’interesse generale (o per quello particolare di lobbies e categorie), le iniziative sul territorio promosse non per scopi elettorali, le preferenze raccolte con volantini propagandistici diffusi nei consorzi “ai mezzi” con candidati del centrodestra. E anche le competenze e le esperienze accumulate, soprattutto nel caso di figli e figlie “d’arte”. Ci aspettiamo che prima di tirar fuori candidati sindaci e candidati consiglieri dal solito cappello correntizio, il PD apra un confronto con i circoli – quelli “buoni” – e soprattutto con la società civile, per individuare i soggetti più in gamba, quelli che Barca chiama “progetto”. E non vogliamo ritrovarci mai più candidati per meriti di corrente. Una relazione #Mappagliaspiranticanddati el PD, che potrebbe consigliare di trovare rapidamente e democraticamente “facce nuove” .
> PER LE RISPOSTE ALL’INTRODUZIONE SI VEDA IL VIDEO CON GLI INTERVENTI DI BARCA E ORFINI (di cui a breve pubblicheremo una sintesi)
(1) Si veda il nostro percorso in Tutte le nostre iniziative
(2) Si vedano i diari del presidio, in particolare degli ultimi giorni e dell’ultima notte, di cui abbiamo ritrovato il “fuori scena” in alcune intercettazioni di Buzzi
(3) Si veda la vicenda della Delibera dello scambio dei mercati
(4) NOTA SOPPRESSA
(5) Vedi la nostra scheda sulla delibera degli ambiti di riserva http://www.carteinregola.it/index.php/urbanistica/stop-consumo-di-suolo/attenti-alle-delibere/le-nuove-aree-di-riserva-in-agro-romano/
(6) Vedi la nostra scheda sulla delibera sulle caserme http://www.carteinregola.it/index.php/urbanistica/stop-consumo-di-suolo/attenti-alle-delibere/la-delibera-dei-forti-e-delle-caserme/
(7) Sia la delibera sugli ambiti di riserva, sua la valorizzazione delle ex caserme e tanti altri porgetti, come il Water Front, la cementificazione dell’area dell’ex Velodromo all’EUR e tanti altrio sono stati cancellati dalla Giunta Marino
(8) Addirittura la mozione definiva “ingiustificata” “la decisione di sottrarre 4 postazioni agli operatori per attribuirle alle ONLUS” “in quanto a queste ultime possono benissimo essere destinati altri spazi, evitando di restringere ulteriormente le attività commerciali e artigianali. Si veda il nostro articolo: Piazza navona una delibera per mantenere lo status quo
(10) Vedi l’articolo del 7 gennaio 2015 Roma, il grande spreco del trasporto disabili: quattro milioni per un servizio che non funziona Il Campidoglio spende 367 mila euro al mese per portare coi minibus 350 persone al lavoro. Ora una metà di loro ha scelto il taxi. Il Campidoglio spenderebbe meno ma Pd e Forza Italia, in totale sintonia, sono contraridi Paolo Fantauzzi http://espresso.repubblica.it/attualita/2015/01/13/news/roma-il-grande-spreco-del-trasporto-disabili-quattro-milioni-1.190422
(12) vedremo man mano quelli degli altri partiti
* dalla relazione di Fabrizio Barca #mappailPd
Vedi anche:
L’iniziativa di Fabrizio Barca ed una lettera premonitrice di tre anni fadi Paolo Gelsomini (Progetto Celio, Residenti città storica, Carteinregola) Le vicende legate alla verifica dello stato di salute dei circoli romani del PD portata avanti da Fabrizio Barca sono implicitamente…26 giugno 2015Continua#
Barca di Noè La relazione di Fabrizio Barca sui circoli PD di Roma: prove generali di rinnovamento Proponiamo il video dell’intervento e alcune riflessioni sulla relazione finale dell’indagine di Fabrizio Barca sui circoli…20 giugno 2015 Continua#
Rimozione forzata(Riflessioni a margine dell’intervista di Fabrizio Barca pubblicata da “Il fatto quotidiano” il 28 ottobre) Ignazio Marino è stato suo malgrado un’arma di distrazione di massa, che ha permesso ai…-29 ottobre 2015 Continua#
Manifestazione dopo il funerale Casamonica: ma contro mafie e corruzione dal PD ci aspettiamo di piùCarteinregola non aderisce alla manifestazione indetta il 3 settembre dal Partito Democratico romano davanti alla Chiesa Don Bosco, dove qualche settimana fa è andato in scena il funerale Casamonica, perchè…1 settembre 2015 Continua#
(12) nello specchietto le PREFERENZE CONSIGLIERI CAPITOLINI PARTITO DEMOCRATICO (tra parentesi i finanziamenti elettorali – contributi ricevuti da terzi)
Fonte delle preferenze: Repubblica speciale elezioni 2013
Fonte dei contributi elettorali: Sito del Comune di Roma
(13) (dal sito del Comune di Roma) NOTA: i dati riguardano tutti i consiglieri, compresi dimessi e subentrati. vedi : Variazioni della composizione dell’Assemblea Capitolina.
a questa pagina del Comune di Roma i curricula e gli altri dati http://www.comune.roma.it/wps/portal/pcr?jppagecode=obblighi_pubbl_amministratori.wp
Su 19 consiglieri PD candidati e eletti o subentrati: 12 sono laureati, 6 hanno un diploma superiore, 1 non ha dichiarato il titolo di studio
D’AUSILIO * FRANCESCO 22/11/72 LAUREATO IN SCIENZE STORICHE LIBERO PROFESSIONISTA
DE LUCA ATHOS 15/11/46 LAUREA IN FILOSOFIA EX INSEGNANTE PRESIDENTE DI UN COMITATO
DI BIASE MICHELA 17/10/80 LAUREA IN LETTERE E FILOSOFIA DIPENDENTE
DI LIEGRO * LUIGINA 03/01/55 LAUREA – MASTER USA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE DIPENDENTE AZIENDA PRIVATA (FUNZIONARIO)
FANNUNZA * CECILIA 27/08/81 DIPLOMA DI MATURITÀ CLASSICA – LAUREANDA IN SCIENZE POLITICHE CONSIGLIERA CAPITOLINA
FERRARI ALFREDO 03/02/58 DIPLOMA DI PERITO INDUSTRIALE IN ELETTRONICA DOCENTE FORMAZIONE PROFESSIONALE DIPENDENTE
GRIPPO VALENTINA 07/08/71 LAUREA IN GIURISPRUDENZA GIORNALISTA DIRIGENTE
MANNOCCHI * LILIANA 08/10/69 LAUREA IN SCIENZE POLITICHE LAZIO SERVICE S.P.A. (QUADRO DIRETTIVO)
NANNI DARIO 21/10/66 DIPLOMA DI SPECIALIZZAZIONE IN DIRITTO AMMINISTRATIVO E SCIENZA COMANDANTE POLIZIA MUNICIPALE
PALUMBO MARCO 02/08/66 DIPLOMA DI MATURITÀ CLASSICA IMPIEGATO PRIVATO NON DICHIARATA
PANECALDO FABRIZIO 24/01/65 NON DICHIARATO LIBERO PROFESSIONISTA CONSIGLIERE CAPITOLINO
PARIS GIOVANNI 22/01/64 LAUREA IN STORIA CONTEMPORANEA QUADRO SUPERIORE
PASTORE * LAURA 04/08/73 LAUREA IN GIURISPRUDENZA AVVOCATO
PEDETTI * PIERPAOLO 20/01/73 LAUREA IN GIURISPRUDENZA E LAUREANDO IN LETTERE E FILOSOFIA AMMINISTRATORE DELEGATO DI UNA SOCIETÀ – LIBERO PROFESSIONISTA
PICCOLO ILARIA 18/02/75 LAUREA IN INGEGNERIA CIVILE INGEGNERE DIPENDENTE AZIENDA PRIVATA
POLICASTRO MAURIZIO 05/10/42 LAUREA IN ECONOMIA E COMMERCIO CONSIGLIERE COMUNALE
STAMPETE ANTONIO 14/02/79 DIPLOMA PROFESSIONALE DI ODONTOTECNICO – LAUREANDO SCIENZE POLITICHE DIPENDENTE
TEMPESTA GIULIA 10/03/88 DIPLOMA DI LICEO CLASSICO E LAUREANDA FACOLTÀ DI SCIENZE POLITICHE
TITOLARE DI STRUTTURA RICETTIVA IN ROMA
TIBURZI DANIELA 18/07/70
LAUREA ECONOMIA AZIENDALE CONSULENTE DEL LAVORO
(15) naturalmente per tutte le persone citate vale il presupposto di non colpevolezza fino a quando il giudizio non avrà fatto il suo decorso
(16) Si veda Partito Democratico di Roma – cronologia
(17) #mappailPD di Fabrizio Barca> vai al sito http://www.luoghideali.it/mappailpdroma/scarica presentazione Presentazione-mappailpd-roma vai a Tre mesi di #mappailPD scarica il Rapporto finaleMappa-Il-PD-Relazione-finale-scarica la nota aggiuntiva Nota aggiuntiva al Rapporto Conclusivo Mappa il Pd di Roma> guarda il video della presentazione alla Festa dell’Unità http://www.carteinregola.it/index.php/materiali/mappailpdroma-video-della-presentazione/ vedi anche: giugno 2015 Relazione Finale Luoghi ideali Fabrizio Barca (scarica Relazione-finale-Luoghi-Ideali1 e Le 15 proposizioni di un partito di sinistra (Fabrizio Barca) I “convincimenti” di un partito di sinistra vengono raggruppati in 15 proposizioni, raccolte attorno a quattro pilastri.
(18)http://pdroma.it/fabrizio-barca-ignazio-ci-ha-tradito/