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A proposito della lettera del neoassessore Valeriani sui villini: siamo delusi e sorpresi

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Il profilo Twitter dell’assessore Valeriani

Oggi, 10 aprile 2018, il neoassessore regionale all’urbanistica – e  consigliere regionale nella passata consiliatura –  Massimiliano Valeriani ha inviato una lettera a Repubblica a proposito del dibattito sulle demolizioni dei villini nei quartieri della città storica. La nostra risposta 1. Di Maurizio Geusa

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Dalla pagina twitter di Valeriani

La risposta di Maurizio Geusa di Carteinregola

Caro Assessore,

ho letto con viva curiosità la sua lettera a Repubblica (pag. IV di Roma) sulla tutela dei villini storici.

Ne sono rimasto deluso e sorpreso.

Iniziamo dai motivi della sorpresa. La sorpresa non riguarda la competenza Comunale o Regionale per la tutela dei villini, su cui poco c’è da aggiungere, quanto piuttosto la forma utilizzata nella lettera più adatta ad un provvedimento amministrativo che non al pubblico indistinto raggiunto attraverso le pagine di un quotidiano.

Alcuni passaggi del tipo: “Questo provvedimento, infatti, non ha semplicemente  sostituito il Piano casa, legge di tipo derogatorio, ma ha determinato un quadro normativo di tipo ordinario, …”.  Oppure la citazione: “..solo la città di Roma ha individuato – zone storiche omogenee del ’800 e del ‘900, mentre le leggi nazionali fanno riferimento … a parti di territorio interessate da agglomerati che rivestano carattere storico, artistico e di particolare pregio ambientale …” tradiscono un autore abituato ai pareri ed alle relazioni istruttorie che non a rivolgersi al pubblico del giornale.

Premesso dunque, quanto riguarda le motivazioni della sorpresa, passiamo ai motivi della delusione.

Questa lettera è forse la sua prima uscita pubblica come neo Assessore, quindi ci si sarebbe aspettati una maggiore densità di indirizzo politico che, al contrario, dopo l’ampia disamina tecnica si manifesta nella affermazione finale che “L’Amministrazione regionale, comunque, è sempre disponibile a collaborare con tutti i Comuni e a ricevere osservazioni e proposte per condividere al meglio il quadro normativo.” Perché forse fino a ieri l’Amministrazione regionale non era disponibile a collaborare con tutti i Comuni ?

Inoltre, altro motivo di delusione non meno grave, dalla lettera non emerge nessun segnale di comprensione o meglio di cognizione delle preoccupazioni che cittadini, comitati e Associazioni hanno rappresentato attraverso appelli e documenti.

In un momento in cui tutti sembrano attenti ad allargare la partecipazione dei cittadini e delle associazioni, nessun segnale in questo senso di ascolto e di udienza. Questo non può che essere registrato come pallino negativo per la nuova Giunta Regionale.

Non aggiungo altro per non tediare i lettori. A buon intenditor …

> Vedi anche Demolizione villini: chi ha ragione, l’Istituto Nazionale di Urbanistica o il neo assessore della Regione Lazio? di Anna Maria Bianchi

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