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Roma città metropolitana: le elezioni fantasma

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AGGIORNAMENTO 10 ottobre PROCLAMATI GLI ELETTI: VENERDÌ PRIMA SEDUTA
Il sindaco di Roma e della Città Metropolitana, Virginia Raggi, ha proclamato i consiglieri metropolitani eletti con il voto di secondo livello di ieri. Per la lista del Movimento Cinque Stelle sono stati eletti nove consiglieri: Marcello De Vito, Paolo Ferrara, Fabio Fucci, Maria Agnese Catini, Gemma Guerrini, Maria Teresa Zotta, Carlo Colizza, Angelo Casto, Matteo Manunta. Per la lista di centrosinistra ‘Le città della Metropoli’ i consiglieri eletti sono otto: Federico Ascani, Alessio Pascucci, Valeria Baglio, Massimiliano Borelli, Flavio Gabbarini, Michela Califano, Pierluigi Sanna, Svetlana Celli. Infine per la lista di centrodestra ‘Territorio protagonista’ i seggi sono sette, assegnati a: Marco Silvestroni, Massimiliano Giordani, Giovanni Libanori, Fabrizio Ghera, Alessandro Priori, Mario Cacciotti e Andrea Volpi. Alla lista Patto civico metropolitana non spettano seggi. (omniroma.it) (10 Ottobre 2016 ore 17:49)

9 ottobre 2016 Domenica si svolgono le elezioni del Consiglio metropolitano di Roma, che sarà eletto attraverso il voto di secondo grado di sindaci e consiglieri comunali  nonostante lo statuto di Roma Città Metropolitana approvato nel dicembre 2014 prevedesse il voto di tutti i cittadini.   Pubblichiamo informazioni e materiali sulle liste e sulle iniziative.In calce il documento delle associazioni Koiné, Circolo Fratelli Rosselli, Teorema, Agire politicamente…in piazza S.S.A postoli dalle 10:00 alle 13:00 ci sarà una manifestazione per protestare contro il mancato voto dei cittadini per la città metropolitana e per il NO al referendum. E   dalla mezzanotte del 9 ottobre alle 7 del 10 ottobre  Carteinregola sarà in diretta su Radio Impegno per parlare della città metropolitana e fare il punto sulla situazione della Capitale

Il 9 ottobre, a Roma, Milano, Bologna, Napoli, Torino si svolgono le elezioni per il consiglio della città metropolitana (1). A Roma sono state presentate quattro liste. Gli elettori sono 1.647, ovvero il totale dei consiglieri e dei sindaci eletti nei 121 comuni della provincia di Roma. Il consiglio metropolitano è composto da 24 membri. Sono eleggibili a consigliere metropolitano i sindaci e i consiglieri comunali. La carica di sindaco della città metropolitana spetta, invece, di diritto al primo cittadino. Per Roma la nomina di Virginia Raggi è stata già ratificata il 22 giugno

Le quattro liste ammesse alla tornata elettorale sono: Movimento 5 Stelle – Le Città della Metropoli  (area sinistra) – Patto Civico Metropolitano  (lista civica) (2) e Territorio Protagonista (area centrodestra) (3). Intanto

(AMBM)

> vai a Roma città Metropolitana cronologia materiali

Domenica prossima si vota il consiglio metropolitano di Roma: l’Assemblea capitolina non ne faccia un’occasione mancata

Non desta meraviglia che l’elezione del Consiglio della Città Metropolitana di Roma, fissata per domenica 9 ottobre, stia avvenendo nel totale disinteresse dell’opinione pubblica mentre è motivo di preoccupazione che ciò avvenga da parte dell’Assemblea capitolina, malgrado la rilevanza di funzioni che interessano la Capitale.

E’ una dannosa sottovalutazione paventata dai firmatari della presente dichiarazione che da tempo con diverse iniziative anche nel corso della campagna elettorale per l’elezione del sindaco e dell’assemblea capitolina, hanno posto in rilievo che la soluzione dei problemi quotidiani dei cittadini romani, in particolare delle periferie, dovesse tenere conto delle opportunità offerte dal sistema produttivo e dai servizi presenti sul territorio superando non di rado i confini amministrativi dei singoli comuni; in questo senso la costituzione della Città Metropolitana rappresenta finalmente la sede politica e di decisione adeguata alla dimensione e ai caratteri dei problemi originati dalla forte relazione esistente fra la società, il contesto economico e la vita dei cittadini nel territorio. Una posizione formalizzata anche dalle forze sociali in autonome iniziative svoltesi nei mesi scorsi.

Il Consiglio Metropolitano è chiamato quindi a redigere capitoli importanti del programma: il piano strategico per rispondere all’indicazione della legge costitutiva della Città Metropolitana che fa di questa uno dei motori dello sviluppo locale; dovrà dare ai servizi a rete un assetto di area vasta sovracomunale; suddividere il territorio in ambiti territoriali che siano espressione delle dinamiche sociali ed economiche e tenendo conto delle specializzazioni per un’opportuna integrazione e non duplicazione fra i territori. E’ sulla scorta di queste visioni strategiche che si avrà più autorevolezza nella ricerca delle risorse necessarie, interrompendo la prassi che ciascun comune, compreso quello di Roma, ritenga di cavarsela da solo.

Inoltre per mettere fine all’irrilevanza dell’elezione consiglieri metropolitani occorrerà dare attuazione allo statuto dell’ente che prevede l’elezione diretta con l’individuazione di criteri di rappresentanza territoriale che esprimano le caratteristiche sociali, economiche e culturali dei diversi territori, che configurino il futuro consiglio di tipo federale.

Per l’insieme di queste ragioni s’invita l’Assemblea capitolina a svolgere un ruolo attivo poiché è illusorio che questa progettualità venga delineata senza un suo protagonismo.

Raffaele Morese                              Koiné

Giorgio Panizzi                               Circolo Fratelli Rosselli

Giorgio Pasetto                                Teorema

Lino Prenna                                     Agire politicamente

 

(1)Corriere della Sera Città metropolitane: il 9 ottobre  si votano i consigli

Mentre il Senato ascolta il sottosegretario Bessa sull’attuazione della legge del 2014 che ha istituito le città metropolitane, cinque eleggono i loro consigli

Michele Emiliano e Matteo Renzi a Bari per la firma del patto per la città metropolitana il 17 maggio 2016

Mercoledì 5 ottobre la Commissioni Affari costituzionali prosegue l’audizione del sottosegretario Gianclaudio Bressa sullo stato di attuazione della legge 7 aprile 2014, n. 5, che riguarda le città metropolitane, province, unioni e fusioni di comuni, e sulla loro situazione finanziaria. Non si tratta di un’audizione rituale: a due anni e mezzo, quasi, dall’attuazione della legge, fare il punto è necessario.

(2) Patto civico metropolitano, una nuova rete per dare voce ai cittadini e agli amministratori dei comuni della provincia di Roma

23 settembre 2016

(NewTuscia) – ROMA – La presentazione della lista per le elezioni del Consiglio Metropolitano di Roma Capitale è la dimostrazione che i territori hanno bisogno di unirsi e cooperare per dare risposte concrete alle necessità delle comunità locali. Il primo passo di un progetto più ampio e di lungo respiro.

Tra le quattro liste presentate per le elezioni del Consiglio della Città Metropolitana di Roma Capitale, fissate per il prossimo 9 ottobre, il Patto Civico Metropolitano è l’unica vera novità che si presenta sulla scena della politica del territorio della ex Provincia di Roma.

La lista è nata su iniziativa di un vasto gruppo di amministratori comunali dell’hinterland romano, con l’obiettivo di portare all’interno del Consiglio della Città Metropolitana le proposte e i progetti che arrivano dai cittadini e dagli amministratori comunali dei territori, molto spesso non adeguatamente rappresentati negli enti sovracomunali.

La costituzione del Patto Civico Metropolitano è il primo passo concreto di un progetto più ampio e di lungo respiro, che vedrà nelle fasi successive la formazione di una rete di amministratori comunali, di associazioni territoriali, di movimenti politici, liste civiche e di cittadini, con l’intento di cooperare per dare risposte reali alle necessità delle comunità locali.

Il progetto nasce sulla spinta delle recenti positive esperienze di liste civiche che in Comuni più grandi, come Tivoli e Mentana, hanno vinto le elezioni amministrative e governano le città senza i simboli dei partiti e senza tenere conto delle vecchie posizioni identificabili con le ideologie e i termini “destra”, “sinistra” e “centro” ma basandosi sui concetti di partecipazione e condivisione.

Il Patto Civico Metropolitano infatti non è contro i partiti tradizionali, ma intende stimolarli a tornare a svolgere concretamente e pienamente il loro ruolo istituzionale riappropriandosi delle proprie prerogative.

Il Patto non intende rispondere alle illazioni avanzate in questi giorni da alcuni esponenti della vecchia politica romana, forse spaventati dalla forza di una nuova formazione che non ha bandiere partitiche ma ha l’unico obiettivo di dar voce alle legittime richieste dei territori per creare, con un vero lavoro di squadra, concrete opportunità di crescita e di sviluppo.

Patto Civico Metropolitano

Contatti Fabio Attilia (promotore della lista) tel. 3331430307

(3) Il tempo  Lista unica alla Città Metropolitana Il centrodestra supera le divisioniAlle elezioni per Palazzo Valentini prove tecniche di Regionali

La scissione delle ultime elezioni amministrative vengono lasciate alle spalle. Il centrodestra prova a ripartire e per farlo ritrova l’unità, mettendosi alle spalle la frattura consumatasi sulla doppia candidatura a sindaco di Alfio Marchini (sostenuto dalla civica e da FI) e Giorgia Meloni (espressione di FdI e Salvini). Alle imminenti elezioni di secondo livello per la Città Metropolitana il centrodestra si presenterà con una lista unica, «Territorio Protagonista», che schiererà candidati di tutti i partiti della ritrovata coalizione: Fratelli d’Italia, Forza Italia, Noi con Salvini, Udc, Nuovo Centrodestra, Conservatori Riformisti, Cuori Italiani, Lista Marchini e altre civiche indipendenti.

L’obiettivo è chiaro: fermare il MoVimento 5 Stelle e il Partito democratico nella corsa a Palazzo Valentini e, soprattutto, rimettere in piedi un progetto politico e di governo locale credibile in vista delle prossime elezioni regionali in programma nel 2018.

«Il centrodestra finalmente ritrova l’unità e mette da parte le lacerazioni delle ultime comunali – spiega il senatore Andrea Augello – Questa operazione, da me sempre auspicata e caldeggiata, ha un enorme significato politico, perché mette fine a una scissione insensata e riaccredita il centrodestra unito come forza di governo. Il prossimo passo sarà uno stretto coordinamento dei gruppi consiliari in Assemblea Capitolina. L’obiettivo è cominciare a costruire un progetto politico vincente in vista delle regionali».

L’obiettivo è ritrovare l’unità «nella volontà di rispettare ogni percorso – spiega una nota del portavoce regionale di FdI Marco Marsilio nel dare l’annuncio dell’operazione – la storia e l’identità di tutte le formazioni e dei singoli aderenti». Per questo «la lista non avrà denominazioni e simboli riconducibili a un partito o a una coalizione ideologicamente connotata». «Abbiamo fatto un buon lavoro – prosegue Marsilio – Aver unito i tradizionali partiti di centrodestra agli altri movimenti d’area e a numerose liste civiche, con il minimo comune denominatore di presentare una squadra per il governo del territorio alternativa alla Raggi e a Zingaretti, non era scontato, anche alla luce delle recenti vicende politiche ed elettorali. Senza enfatizzare il significato di questo esperimento, che non vincola nessuno ad altro se non agli obiettivi propri della Città Metropolitana e di questa tornata elettorale, Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale si augura che questa capacità di dialogo e di costruzione di un cartello politico saldamente piantato nel campo del centrodestra possa produrre frutti nel prossimo futuro, e garantire a Roma e nel Lazio la possibilità di un ricambio di cui i cittadini avvertono l’urgente bisogno».

Anche il leader de La Destra e vicepresidente del Consiglio regionale, Francesco Storace, commenta l’iniziativa. «Fa piacere – dice l’ex governatore del Lazio – constatare che lo strappo delle comunali di Roma sia stato rapidamente ricomposto per l’elezione senza popolo della Città Metropolitana. Sicuramente la lista unitaria sarà stata preceduta da una discussione politica. Accadrà lo stesso per le regionali». La lista unitaria di centrodestra – spiegano Davide Bordoni e Adriano Palozzi, rispettivamente coordinatore romano e provinciale di FI – «racchiude un importante segnale politico. Forza Italia ha lavorato in prima linea, con umiltà e senso di responsabilità, per la costituzione della lista, ponendo solide basi per la riaffermazione del centrodestra. Vogliamo ringraziare tutti i colleghi dei partiti, dei movimenti e delle realtà civiche che hanno aderito a Territorio Protagonista, nell’auspicio che questa iniziativa rappresenti solo il primo passo per costruire un centrodestra coeso e che possa tornare a essere reale forza di governo».

 

 

 

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