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Roma non deve candidarsi alle Olimpiadi del 2024

no olimpiadi senza scrittaCon una  premessa:  Carteinregola si oppone alle Olimpiadi  fin dalla candidatura “Roma 2020” di  Alemanno e Berlusconi. Non accetteremo nessuna strumentalizzazione della nostra battaglia per attaccare  la Giunta Marino.

Giovedì arriva in Campidoglio il voto sulla candidatura olimpica di Roma Capitale. Un gruppo di comitati e associazioni chiede a Renzi, a Marino e all’Assemblea Capitolina,   come segno tangibile della volontà di cambiamento,  di non avanzare   la candidatura.  I grandi eventi come le Olimpiadi sono da sempre occasioni  ad alto rischio speculazione, corruzione ed infiltrazione criminale. La realtà che sta emergendo nella Capitale richiede cambiamenti profondi, con una rifondazione prima di tutto culturale della politica, dell’amministrazione e della società civile.   Se invece altre ragioni prevarranno sul senso di responsabilità, forti delle tante prestigiose adesioni che stiamo raccogliendo, ci rivolgeremo  al Comitato Internazionale Olimpico chiedendo che per  i Giochi  del 2024 si scelga un’altra sede, in un Paese  in grado di garantire l’organizzazione e le risorse necessarie, rendendole  una vera opportunità per la città prescelta e per i suoi abitanti (in calce informazioni sulle tappe della  candidatura olimpica)

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barilla 150 anni 2Una decina di anni fa, per il centocinquantesimo di una nota azienda di pasta italiana, fu girato uno spot ideato  dallo scrittore  Baricco e girato dal regista Wenders. Nel filmato si vedeva un contadino senza età e senza tempo tagliare il grano del suo campo mentre arrivavano e lo superavano varie ondate di cavalieri di ogni epoca: antichi romani, guerrieri feudali, fino ad un areoplano che sfrecciava sulla sua testa. E lui con pazienza a passare la mola sulla lama della falce e a riprendere il lavoro con i soliti gesti consumati (il video è in calce)

Togliendo la cornice  idilliaca, quel contadino ricorda molto il cittadino romano, che da secoli  vede passare nuovi regnanti, nuove amministrazioni, nuovi padroni, nuovi eventi. Che quando se ne vanno lasciano tutto quasi come prima. E fa una notevole tristezza pensare che, anche solo  nell’ultimo quarto di secolo, in cui si sono alternate parecchie amministrazioni di centro sinistra,  i problemi quotidiani con cui i cittadini devono misurarsi sono sempre gli stessi. Dal  Giubileo del 2000, ai Mondiali di nuoto, molte opere costruite per le grandi occasioni sono rimste interrotte, o sono state realizzate  fuori tempo massimo, o non sono più servite (o, come la Metro C, progettata per il Giubileo del 2000, non si sa quando e dove arriveranno alla fine). E intanto le migliaia di pendolari  della Roma Lido ancora aspettano che una ferrovia scalcagnata diventi una metropolitana, gli abitanti del quadrante sud aspettano che venga messa in sicurezza la via Ostiense – via del Mare (intervento da 30 anni promesso in ogni  campagna elettorale) e si potrebbe continuare. E adesso, dopo la scoperta di  Mafia Capitale, è venuto il momento di fermarsi e ragionare, insieme ai cittadini,  e capire quali sono le priorità delle persone e dell’interesse collettivo, che vengono prima di quelle degli affari.

AMBM

LA LETTERA*

Il primo passo verso la guarigione è la consapevolezza della malattia e dell’urgenza  di  cure efficaci. Mentre  ogni giorno l’intreccio di mafia e corruzione che ha attaccato  la Capitale dell’Italia si rivela più esteso e profondo, e mentre si avvicina la scadenza del Giubileo straordinario senza che ancora siano stati predisposti gli interventi più indispensabili, coloro che dovrebbero correre ai ripari e  imporre misure drastiche per fermare la degenerazione in atto e cominciare a ricostruire le condizioni per un ritorno della democrazia e della legalità  – che della democrazia è il primo presupposto – continuano a dare per scontato che Roma sarà candidata alle Olimpiadi del 2024.

Una candidatura fin dall’inizio  molto controversa, visti i miseri risultati delle precedenti manifestazioni sportive nella Capitale, che hanno consumato fiumi di risorse sottratte a servizi per la collettività e lasciato sul campo una scia di strutture incompiute o comunque totalmente inutili per le occasioni che ne  avrebbero giustificato il pubblico interesse. Incentivando ancora una volta la distruzione fisica, l’omologazione, le speculazioni immobiliari e la logica emergenziale.

Una candidatura calata sui cittadini, sfiancati da decenni di mala amministrazione,  di cui le recenti indagini  giudiziarie sono solo l’ultima drammatica conseguenza, senza alcuna condivisione né consultazione, come invece è accaduto in altri Paesi,  evidentemente più avvezzi dell’Italia all’esercizio democratico.

Una prospettiva, quella delle Olimpiadi, che se dovesse realizzarsi non potrebbe che mettere in ginocchio una città che da decenni non è riuscita a risolvere quei problemi che ricadono direttamente sulla qualità della vita dei residenti e di tutti coloro che vengono a trascorrervi un periodo di vacanza o di lavoro: un traffico automobilistico fuori controllo, trasporto pubblico inadeguato servizi, manutenzione delle strade, decoro urbano al di sotto dei livelli di qualsiasi capitale europea e non solo.

Oggi l’impegno prioritario dovrebbe essere quello di uscire da Mafia Capitale, un sistema  che si sta rivelando  ogni giorno più devastante, che  si è infiltrato nel cuore della classe politica, ha corrotto l’amministrazione,  modificato la cultura e i rapporti sociali  e mortificato la dignità dei cittadini. Non quello di offrire un’altra possibilità di speculazione.

Per questo chiediamo, come segno tangibile della volontà di cambiamento, che il Governo,  il Sindaco e l’Assemblea Capitolina prendano l’unica decisione che in questo momento è in grado di tutelare  i cittadini romani e i partners di tutto il mondo che dovrebbero partecipare a un evento così importante: non candidare Roma alle Olimpiadi 2024.

Se invece altre ragioni prevarranno sul senso di responsabilità, forti delle tante prestigiose adesioni che stiamo raccogliendo, ci rivolgeremo  al Comitato Internazionale Olimpico chiedendo che per  i Giochi  del 2024 si scelga un’altra sede, in un Paese  in grado di garantire l’organizzazione e le risorse necessarie, rendendole  una vera opportunità per la città prescelta e per i suoi abitanti.

Carteinregola, Cittadinanzattiva Lazio Onlus, Associazione dei diritti dei pedoni di Roma e del Lazio, Salviamo il Paesaggio Roma e provincia, C.A.L.M.A. Comitati e Associazioni Lazio per la Mobilità Alternativa, Roma Nuovo Secolo, VAS Verdi Ambiente Società

Roma, 22 giugno 2015

(*la lettera è indirizzata al Presidente Renzi, al Sindaco Marino e all’Assemblea Capitolina

Per aderire scrivere a: Carteinregola2@gmail.com (se in rappresentanza di associazioni e comitati, specificare l’organizzazione)

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OLIMPIADI COME FUNZIONANO LE CANDIDATURE (da Sky Sport)

Il Comitato Olimpico internazionale nella sessione tenutasi a  Montecarlo (l’8 e 9 dicembre 2014), ha introdotto una innovativa Fase ad Invito per le città interessate a candidarsi.

Prima fase Il primo passo è stato il 15 gennaio 2015 a Losanna, quando il Cio doveva valutare lo stato sociale, economico e ambientale di chi desiderava candidarsi facendo uno screening iniziale e permettendo, a chi avesse i requisiti richiesti, di accedere alla seconda fase. Il 15 settembre 2015 è il termine ultimo per presentare le candidature.

Seconda fase da settembre 2015 fino al maggio successivo (Fase della città richiedente) ci saranno vari step, tra cui un seminario informativo che si terrà  a ottobre 2015 a Losanna. Entro l’8 gennaio 2016  le città interessate dovranno presentare la documentazione relativa alla richiesta e le lettere di garanzia dei Governi. Nel marzo 2016, il Working Group del Cio valuterà  le documentazioni e i requisiti. Tra aprile e maggio 2016, sarà l’esecutivo del Cio a selezionare le candidate e compilare la short list. A maggio 2016,  le città selezionate riceveranno il Candidate City Questionnaire e i documenti correlati.

La terza fase(Fase della Citta’ Candidata). Dalla primavera del 2016 fino al settembre 2017. Dal 5 al 21 agosto 2016  le candidate parteciperanno come osservatrici ai Giochi Olimpici di Rio 2016.  Tra novembre e dicembre 2016, le stesse parteciperanno a Tokyo al debrief su Rio 2016. Gennaio 2017 sarà il  termine ultimo per per presentare la documentazione relativa alla candidatura e le lettere di garanzia. Tra febbraio e marzo 2017 avverrano le visite della Commissione di valutazione. A giugno 2017 il Cio pubblica la relazione della Commissione di valutazione, a luglio avrà luogo il briefing per i membri Cio sulle città candidate. Ed infine a settembre 2017 ci sarà la presentazione delle candidate, il  rapporto conclusivo da parte del responsabile della Commissione di valutazione e,  a Lima in Perù , verrà effettuata l’elezione della città ospitante i Giochi Olimpici del 2024

A settembre 2015 il termine ultimo per le candidature ufficiali. La città ospitante sarà scelta fra 3 anni, nel 2018

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Le ultime candidature italiane per i Giochi estivi*: Roma si è presentata per l’edizione del 2004, presidente del comitato promotore Raffaele Ranucci, imprenditore romano, oggi senatore PD, assegnata poi ad Atene. La città Olimpica viene scelta circa 7 anni prima. Un anno prima viene consegnato al CIO il dossier definitivo con la proposta della città che si candida.

*La Stampa 22/2/2011 http://www.lastampa.it/2011/02/22/cultura/domande-e-risposte/come-nasce-la-candidatura-alle-olimpiadi-DD9qAXoUBiULZDpF3EY9QM/pagina.html

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