di Thaya Passarelli
COME FUNZIONA LA GIUNTA
Intervento di Thaya Passarelli
Studiati nel laboratorio Carte in Regola i poteri della Giunta* si cercherà di capire meglio, con il supporto di tre ospiti, quali siano effettivamente i poteri attribuiti agli Assessori nonché i limiti posti alla loro azione con particolare riferimento a due criticità di rilievo:
1) il rapporto che intercorre tra l’Assessore e il Direttore del Dipartimento che afferisce all’Assessorato. (ricordiamo che ogni Assessore può ricevere direttamente dal Sindaco una o più deleghe. La realizzazione delle linee politiche, degli atti di indirizzo, delle direttive e delle delibere di Giunta è resa possibile grazie all’attività amministrativa posta in essere dagli Uffici preposti: in questo caso dai Dirigenti del Dipartimento di riferimento che costituisce l’organo organizzatoriale più importante per l’Assessore).
L’individuazione del Direttore di un Dipartimento dovrebbe avvenire, per quanto ci risulta, attraverso una selezione di candidati basata sui titoli, sul C.V., sulle competenze e le capacità del candidato. Poiché è fondamentale però che l’Assessore trovi nella figura del Direttore di Dipartimento un funzionario di sua fiducia che garantisca la piena realizzazione degli obiettivi deliberati nella Giunta, ci si chiede se e in quale misura l’Assessore può incidere nella individuazione della figura adatta e, se ciò non fosse possibile, come viene gestita una situazione che in alcuni casi può rilevarsi problematica.
2) il livello di discrezionalità lasciata ai Direttori di Dipartimento e a tutti i Dirigenti nell’elaborazione degli obiettivi programmatici annuali nell’ambito del Piano Esecutivo di Gestione che la Giunta predispone ogni anno a seguito dell’approvazione, da parte dell’Assemblea Capitolina, del bilancio previsionale.
In particolare ci interessa capire se la Giunta verifica i piani programmatici annuali dei vari Dipartimenti e se gli Uffici responsabili rispettano le priorità e gli obiettivi stabiliti dalla Giunta anche in relazione al programma elettorale del Sindaco approvato dall’Assemblea capitolina, o se l’autonomia riconosciuta agli Uffici può essere causa di quello scollamento che spesso si nota tra i tempi della politica e i tempi dell’Amministrazione. Ricordiamo a riguardo quanto è stato precedentemente segnalato dalla Consigliera Seddaiu relativamente alle priorità d‘azione individuate dai Municipi che raramente trovano riscontro a livello di amministrazione centrale.
> Vai alla sintesi degli interventi di Giovanni Caudo, Umberto Croppi, Walter Tocci
Thaya Passarelli (foto LF)
Giovanni Caudo Foto AMBM
LA GIUNTA CAPITOLINA
(informazioni rielaborate dal Laboratorio Carte in Regola)
STRUTTURA
La Giunta è un organo collegiale che collabora con il Sindaco nel governo della città.
La Giunta Capitolina è composta dal Sindaco – che la presiede, ne promuove e coordina l’attività, procede alla sua convocazione fissandone l’ordine del giorno – e da un numero massimo di Assessori (compreso il Vice Sindaco) pari a un quarto dei Consiglieri assegnati all’Assemblea Capitolina (al massimo 12).
Il Sindaco nomina gli Assessori tra cui il Vice Sindaco. Sono scelti anche al di fuori dei componenti dell’Assemblea Capitolina, fra i cittadini in possesso dei requisiti di candidabilità, eleggibilità e compatibilità alla carica di Consigliere Capitolino
Opera attraverso deliberazioni collegiali (deliberazioni, memorie).
COMPETENZE
La Giunta Capitolina collabora con il Sindaco nell’attuazione degli indirizzi generali dell’Assemblea Capitolina e nell’amministrazione di Roma Capitale, svolge attività propositive e di impulso nei confronti dello stesso. Informa la propria attività ai principi della collegialità, della trasparenza e dell’efficienza.
Le competenze generali- stabilite dall’art. 48 del Testo unico 18 agosto 2000, n. 267 – riguardano tutti gli atti di indirizzo e di controllo rientranti, ai sensi dell’art. 107, c. 1 e 2, del T.U., nelle funzioni degli organi di governo che non siano riservati dalla legge al consiglio e che non rientrino nelle competenze, previste dalle leggi o dallo statuto, del sindaco o degli organi di decentramento;
L’individuazione delle competenze della giunta non è tuttavia sempre agevole (Cfr sentenza del Consiglio di Stato, sez. V, 9 dicembre 2002, n. 6764, che ha indicato il riparto delle competenze tra consiglio e giunta.)
ATTIVITA’
La Giunta Capitolina:
– Adotta i regolamenti sull’ordinamento degli uffici e dei servizi, nel rispetto degli indirizzi e dei criteri generali stabiliti dall’Assemblea Capitolina.
– Tramite i singoli Assessori, impartisce ai dirigenti le necessarie direttive ai fini dell’espletamento dei compiti loro assegnati nel rispetto degli atti di indirizzo emanati dall’Assemblea Capitolina. Il Regolamento dell’Assemblea prevede le forme e le modalità di comunicazione all’Assemblea, assicurandone la più ampia e puntuale informazione, delle direttive impartite.
La Giunta nell’esercizio delle sue competenze esecutive e di governo svolge le seguenti attività:
– propone gli atti di competenza del consiglio;
– approva i progetti definitivi ed esecutivi di opere pubbliche;
– svolge attività di iniziativa, impulso o raccordo con gli organi di partecipazione;
– dispone la concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari e attribuisce vantaggi economici di qualunque genere quando i criteri per l’assegnazione e la determinazione della misura dell’intervento non siano stabiliti in modo vincolante dal relativo regolamento;
– dispone l’accettazione od il rifiuto di lasciti e donazioni;
dispone la contrazione di mutui e l’emissione di prestiti obbligazionari;
– approva le tariffe per la fruizione di beni e servizi, sulla base dei criteri generali stabiliti dal consiglio;
– individua le forme di gestione dei servizi pubblici locali di cui all’articolo 113 della legge regionale 7 dicembre 1998, n. 54;
– fissa la data di convocazione dei comizi per i referendum comunali e costituisce l’ufficio comunale per le elezioni;
– esercita funzioni rientranti nella propria competenza, delegate al comune dallo stato o dalla regione;
- approva gli accordi di contrattazione decentrata;
- approva il regolamento relativo all’ordinamento degli uffici e dei servizi;
– definisce la dotazione organica del personale e le relative variazioni;
– vigila sugli enti, aziende ed istituzioni dipendenti o controllati dal comune.
(Articolo 46. Regolamento Consiglio Comunale)
Partecipazione ai lavori dell’Assemblea Capitolina
– Il Vice Sindaco e gli Assessori hanno il diritto e, se richiesto in relazione agli argomenti da trattare, il dovere, di partecipare alle sedute del Consiglio e delle sue Commissioni senza diritto di voto.
– Quando sia richiesta la partecipazione a una seduta del Vice Sindaco o di un Assessore, e questi non siano presenti in aula, il Presidente trasmette loro la richiesta per la seduta successiva.
– In relazione alle proposte di deliberazione iscritte all’ordine dei lavori del Consiglio, gli Assessori competenti per materia, coadiuvati dai dirigenti tenuti all’espressione dei pareri di cui all’articolo 49 del TUEL, hanno il dovere di partecipare alle relative sedute consiliari.
( Articolo 6. Delibera di Giunta n. 384/2013 sull’ordinamento degli uffici e dei servizi)
Il Sindaco, la Giunta capitolina e gli Assessori, nell’esercizio delle rispettive competenze, assegnano con direttive in forma scritta gli obiettivi ai responsabili apicali delle strutture nel quadro del programma amministrativo del Sindaco.
Gli organi di alta direzione e i dirigenti apicali definiscono gli obiettivi da assegnare alla dirigenza nel rispetto delle direttive ricevute.
I dirigenti sono responsabili del corretto e tempestivo raggiungimento degli obiettivi assegnati.
Sono previsti degli Uffici di diretta collaborazione degli Assessori per coadiuvarli nelle loro funzioni di indirizzo e controllo.
In particolare:
- Collaborano alla predisposizione di atti programmatici, di indirizzo, di direttiva;
- Coadiuvano gli Assessori nei rapporti con l’Assemblea capitolina, con gli uffici e i servizi dell’Amministrazione, con i soggetti gestori dei servizi pubblici locali, con i rappresentanti di istituzioni, imprese cittadini e associazioni.
La macrostruttura di Roma Capitale
(Capo IV DGC* 384/2013 – Art 15)
La macrostruttura di Roma capitale è articolata in strutture di linea, centrali e territoriali, in Strutture di Staff e in Strutture di Supporto.
Le strutture di Linea Centrali assumono la denominazione di Dipartimento.
La macrostruttura di Roma Capitale
(Capo IV DGC* 384/2013 – Art 20)
Il Dipartimento è il riferimento organizzatorio che si collega alla delega attribuita agli Assessori di riferimento.
Costituisce il livello di massima responsabilità sulla programmazione integrata, di gestione e coordinamento funzionale, interno ed esterno.
I Dipartimenti
L’attuale macrostruttura di Roma Capitale prevede 11 strutture di Linea (Dipartimenti); 15 Strutture territoriali (Municipi); 9 Strutture di Staff ; altri Uffici di supporto all’Amministrazione oltre ad Uffici di Scopo e Uffici Speciali.
(S.E. & O.)
* DGC: Delibera di Giunta Capitolina