Salviamo il Forte Trionfale
Autore : Redazione
Forte Trionfale
Mentre l’Amministrazione M5S ha proceduto a tappe forzate all’approvazione della delibera che dichiara il pubblico interesse del “nuovo- come-se-fosse-quello-vecchio” progetto dello Stadio della Roma, un’operazione privata, la stessa Amministrazione ferma – con il rischio di mandarla su un binario morto – un’operazione di altissimo interesse pubblico al Forte Trionfale, portata avanti con un processo molto partecipato dai cittadini. Pubblichiamo il comunicato dei comitati di quartiere che hanno organizzato un sit – in Venerdì 16 giugno 2017 ore18 presso l’ingresso del Forte Trionfale (di fronte a scuola Nazario Sauro, in via Trionfale 7333)
Vogliamo parlare della significativa vicenda del Forte Trionfale nel XIV Municipio di cui, invitando a leggere l’approfondita scheda predisposta dal Comitato per il Parco di Casal del Marmo , proviamo a riassumere i punti salienti.
Il Forte Trionfale appartiene al Ministero della Difesa, che nell’agosto 2014 firma un protocollo con l’Agenzia del Demanio e con Roma Capitale (Sindaco Ignazio Marino) per cedere l’intero compendio al Comune, che si impegna a cedere alla Agenzia del Demanio, per la copertura del costo del trasferimento della sede militare di circa 8 Milioni di €, circa 8200 mq di SUL (Superficie Utile Lorda) . In pratica si dovrebbero costruite 4 palazzine di 2 -3 piani (1450 mq di superficie libera), e alcuni manufatti esistenti sarebbero oggetto di demolizione e ricostruzione (circa 2000 mq di superficie già edificata) da destinare a residenziale e servizi. Il tutto avverrebbe sui bordi del Forte. In cambio si otterrebbe l’intera area del Forte, in cui dovrebbero sorgere un parco pubblico, un auditorium di 480 posti, dei locali per artigiani e start up per giovani e, non ultimo, la nuova sede del Municipio, con il trasferimento in una palazzina al centro del Forte (detta “Missana”) degli uffici municipali, che costano un’enormità di affitto. Secondo il comitato, 600.000 euro l’anno corrisposti alla ASL per gli uffici di Santa Maria della Pietà, cui si aggiungono 230.000 euro l’anno per gli uffici di Via Battistini.
Viene avviato un processo partecipativo che, al di là del progetto del Forte, diventa un punto di incontro di molti cittadini e comitati, che nell’impegno condiviso scoprono anche una nuova dimensione civica e comunitaria.
Ma con il cambio di amministrazione comunale e municipale tutto si ferma. A quanto pare, la nuova Giunta è contraria alla costruzione delle palazzine – “consumo di suolo” per 1450 mq – e al trasferimento degli uffici municipali, e preferirebbe l’ipotesi di cedere ai privati proprio la palazzina “Missana” al centro del Forte. Se così fosse, la palazzina pubblica sarebbe ceduta a privati, e soprattutto lo spazio pubblico nel Forte sarebbe riorganizzato dovendo tenere conto del transito delle auto private dirette alla palazzina.
Ma quello che preoccupa soprattutto i cittadini, che tanto si sono dati da fare per acquisire il Forte al patrimonio comunale, è il superamento della scadenza stabilita nel protocollo del Demanio, il 28 maggio 2017. Nonostante gli angosciati solleciti infatti, nessun atto ufficiale di aggiornamento del protocollo è stato fatto da Roma Capitale, se non una Memoria di Giunta (che è un atto di indirizzo, non ha il valore di una delibera) che rimanda a un nuovo futuro accordo con il Demanio, con tempi biblici (la data ultima di approvazione finale del Piano di Recupero Urbano del Forte Trionfale è indicata nel 28 maggio 2018 salvo la modifica dello strumento di riqualificazione Urbanistica).
Il Protocollo è quindi scaduto, con il conseguente rischio di perdere l’occasione di acquisire il Forte, che il Demanio potrebbe destinare ad altri scopi (compresi ben più pesanti valorizzazioni immobiliari) e anche con il rischio di perdere un finanziamento di 3 milioni di euro previsti dalla legge di stabilità 2017 (n 232 del 11.12.2016) per le periferie, finanziamento il cui iter è in fase di approvazione, ma subordinato alla conclusione dell’accordo tra Roma Capitale e il Demanio
Anna Maria Bianchi Missaglia
Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com
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Comunicato delle associazioni e dei comitati di quartiere del processo partecipato
Salviamo il Forte Trionfale! Venerdì 16 giugno 2017 ore18 SIT-IN
Organizzato dalle associazioni e comitati di quartiere presso l’ingresso del Forte Trionfale (di fronte a scuola Nazario Sauro, in via Trionfale 7333)
Dopo il protocollo d’intesa del 7 agosto 2014 tra Demanio, Ministero della Difesa e Roma Capitale e la Delibera Comunale n. 27 del 28/05/2015 a seguito della memoria della Giunta capitolina del 26 maggio di non rispettare la scadenza prevista dalla delibera, il 28 maggio sono scaduti i termini per la presentazione di un Piano di Recupero complessivo sia degli immobili di interesse storico-culturale del Forte stesso (Palazzina Missana e Hangar), che del compendio circostante. Il percorso di recupero e valorizzazione risulta interrotto e ciò avviene nonostante un lungo e articolato processo di partecipazione durato quasi due anni , svolto attraverso il prezioso lavoro dell’Urban Center XIV – Casa del Municipio e dal Dipartimento PAU, che ha visto coinvolte 35 associazioni e comitati di Quartiere oltre a singoli cittadini per definire le opportunità su come riutilizzare gli immobili e gli spazi del Forte e del compendio, ma anche su come ripensare l’assetto urbanistico e di mobilità del quartiere, vista la centralità dell’area del Forte nel quadrante di Roma Nord.
Inoltre la mancata presentazione del Piano di Recupero Urbano con la firma della accettazione da parte della Agenzia del Demanio e del Comune di Roma rischia di far perdere 3 milioni di euro stanziati da fondi statali attraverso il Bando delle Periferie (Legge di Stabilità 2016) emanato dal governo nazionale a fine 2015, a cui proprio questa amministrazione capitolina ha partecipato nell’agosto del 2016.
Tutto questo prezioso lavoro rischia di essere completamente disatteso!
Con il sit-in chiediamo all’amministrazione comunale l’immediata presentazione di atti ufficiali per un progetto unitario di recupero e di valorizzazione del Forte che altrimenti è destinato all’abbandono e al degrado!