Stadio della Roma: scarso dibattito, scarsa trasparenza
Autore : Redazione
(aggiornato al 24 gennaio 2017) Sta per concludersi la conferenza dei servizi sul progetto del nuovo Stadio della Roma e sull’annesso Business center (1), tra molte polemiche sulle varie ipotesi di prosecuzione e modalità dell’operazione, con un dibattito che si squaderna esclusivamente su quotidiani e siti sportivi, tra indiscrezioni giornalistiche e dichiarazioni altalenanti, senza che sia stato promosso alcun confronto pubblico con la città. Ma tutta la vicenda mostra soprattutto un forte deficit di trasparenza, nonostante riguardi un’opera di cui è stato stabilito l’interesse pubblico da una Deliberazione dell’Assemblea capitolina e nonostante l’asserita volontà di garantire la trasparenza da parte della Regione a partire dall’incipit del sito dedicato. In calce l’elenco di tutti gli elaborati – fondamentali – del progetto non disponibili sul sito regionale.
Si assiste in questi giorni a un acceso dibattito sulle sorti del progetto dello Stadio della Roma e soprattutto delle tre torri di uffici e spazi commerciali, annesse per compensare i costi delle infrastrutture che dovrebbero garantire la sostenibilità per il territorio e per i residenti e i frequentatori stessi del complesso. Nel tourbillon di dichiarazioni, indiscrezioni e polemiche, si possono distinguere e riassumere quattro posizioni: quella di chi è favorevole alla realizzazione dello Stadio e annessi (progetto “A”) ma non alle tre torri del “Business center” (prrogetto “B”) – in primis l’Assessore all’Urbanistica e ai lavori pubblici Paolo Berdini – a costo di rinunciare a buona parte delle infrastrutture previste, soprattutto di collegamento allo Stadio, quella di chi è è favorevole al progetto “A” con una riduzione delle cubature delle torri – secondo le fonti giornalistiche l’ex vice sindaco e ora Assessore allo Sport Daniele Frongia ma anche la Sindaca Raggi – e poi c’è quella di chi è favorevole a tutto il progetto, reso possibile da due commi della “legge di stabilità”, il 304 e 305 approvata il 23 dicembre 2013 e decollato durante l’amministrazione Marino con l’Assessore Giovanni Caudo, e quella di chi è contrario comunque, anche al solo Stadio, che, va ricordato, sarebbe edificato dove sorge l’ex Ippodromo di Tor di Valle, privato, da tempo in abbandono.
Carteinregola ribadisce la sua contrarietà al meccanismo “cubature-in-cambio-di-infrastrutture”, ma anche a contrattazioni che riducono o eliminano le cubature diminuendo o eliminando le infrastrutture necessarie all’ accessibilità dello stadio.
Ma soprattutto intende rimarcare come, ad oggi, e a pochi giorni dalla chiusura della conferenza dei servizi “decisoria” sul progetto, nel sito dedicato al Progetto Stadio della Regione Lazio non siano stati ancora pubblicati molti documenti che, tra l’altro, permetterebbero ai cittadini di avere informazioni fondamentali per valutare le scelte in corso dell’Amministrazione. Non sappiamo i motivi per cui la Regione non abbia inserito alcuni elaborati, peraltro citati nell’indice dei materiali consegnati dal proponente privato. Ma certamente questo aspetto rende un po’ meno chiaro e trasparente il percorso decisionale di un’operazione, che, non dimentichiamolo, pur essendo un progetto privato si basa su una Delibera votata dall’Assemblea Capitolina che ne stabilisce l’interesse pubblico e che quindi dovrebbe, a nostro avviso, essere pubblico in ogni suo aspetto. Inoltre è stato pubblicato solo il primo dei verbali delle riunioni della Conferenza dei servizi (dei successivi incontri sono stati inseriti solo dei sintetici resoconti), per non parlare dei verbali dei numerosi incontri tecnici che si sono tenuti tra una riunione e l’altra della c.d.s
Ed è questa anche una cartina di tornasole di quale e quanta trasparenza possa garantire il FOIA “Freedom of Information Acts” (libertà di accesso alle informazioni)(1) , che il 23 dicembre scorso ha superato i sei mesi della sua entrata in vigore, e quindi il termine entro cui le PA dovrebbero assicurare ” l’effettivo esercizio del diritto” di “accedere ai dati e ai documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni” anche “ulteriori rispetto a quelli oggetto di pubblicazione” (secondo art. 5 co.2 del D.lgs. 33/2013). Il FOIA regola gli obblighi della Pubblica Amministrazione su informazione, pubblicazione e trasparenza degli atti e i diritti dei cittadini di chiedere ogni tipo di informazione prodotta e posseduta dalle amministrazioni che non contrasti con la sicurezza nazionale o la privacy. Noi mettiamo in calce l’elenco di tutti gli elaborati che ci risultano a oggi non disponibili sul sito. E ci chiediamo se la Regione Lazio non li abbia resi pubblici in base al comma 2 dell’art. 5-bis del FOIA che pone limitazioni “per evitare un pregiudizio concreto alla tutela di uno dei seguenti interessi privati (…) gli interessi economici e commerciali di una persona fisica ogiuridica, ivi compresi la proprietà intellettuale, il diritto d’autore e i segreti commerciali“.
Se così fosse, si preannunciano tempi duri per l’interesse pubblico…
Anna Maria Bianchi Missaglia e Cristina Lattanzi
Per contributi, osservazioni e precisazioni: info@carteinregola.it
In merito a quanto è consultabile sul sito http://www.regione.lazio.it/rl/trasparenzastadio/, abbiamo riscontrato che non risultano pubblicati numerosi documenti che sono parte essenziale della documentazione oggetto della conferenza dei servizi in corso.
In particolare ci risulta omessa la pubblicazione dei seguenti documenti (I tetsi in corsivo sono quelli dell’indice della Relazione Generale pubblicata sul sito dedicato della Regione Lazio)
Relazione Descrittiva
All. 4 – Elenco degli elaborati – Manca
Relazione Generale:
Volume n. 2 – Relazioni Specialistiche Generali mancano gli allegati:
- All.7. Relazione su Safe Design e Security
- All.10. Archeologia
- All.11. Demolizioni e Bonifiche
- All.15. Relazione sulla Gestione delle Terre
- All.16. Piano Logistico e di Cantierizzazione
- All.17. Prime Indicazioni Generali Piano di Sicurezza e Coordinamento
Volume n. 3 – Documentazione Espropri Documento tecnico specifico per l’analisi e la verifica del Piano Particellare degli espropri , perizie e stime
NOTA DI CARTEINREGOLA Per quanto riguarda il Vol.4 Elaborati Ambientali Documenti tecnici specifici ai fini della Valutazione di Impatto Ambientale, secondo la visione unitaria del Progetto, sviluppati in congruenza con il procedimento in essere di Valutazione Ambientale Strategica e a questa complementare sul versante progettuale, il capitolo 4.1 VIA + SNT è stato pubblicato da pochi giorni e comunque ben oltre il termine per la presentazione delle osservazioni da parte del pubblico: una carenza grave, trattandosi degli elaborati relativi alla Valutazione Impatto Ambientale e relativa Sintesi Non Tecnica, determinante ai fini della conoscibilità di aspetti essenziali del progetto.
Vol. n. 5 Quadro Economico e Temporale dell’intervento – manca
In questa sezione viene sviluppato il quadro economico – temporale complessivo dell’intervento. Il Cronoprogramma Generale dell’intervento ha come driver il completamento “al più presto” dello Stadio della Roma, con l’obiettivo di rendere la struttura disponibile per la stagione calcistica 2019-2020. In ottemperanza con la Delibera, tutte le opere di interesse generale dovranno essere realizzate contestualmente. Il “Master Program” è quindi un programma di tentativo che, accompagnato dal Piano Logistico e di cantierizzazione, consente, con le condizioni e assunzioni al contorno, di arrivare a questo obiettivo tenendo in conto aspetti: di natura procedurale, logistica, costruttiva, modalità di appalto. Il Quadro Economico Generale è somma dei fabbisogni per la realizzazione sia delle Opere Pubbliche sia di quelle Private (Comparti A1, B1, C1). Per le Opere Pubbliche é stato sviluppato il Quadro Tecnico Economico complessivo partendo dai Computi Metrici Estimativi dei singoli Interventi prodotti dai vari Progettisti a cui sono stati singolarmente associati gli oneri tecnico-amministrativi (progettazione esecutiva, Direzione Lavori etc.) come previsto dal DPR 207/10.Le Opere Pubbliche fanno riferimento alle varie categorie come descritte in Delibera(Interesse generale o Compensazione SUL, Standard, Contributo Costo Costruzione).
Vol. n. 6 – (Documenti Tecnico – Amministrativi) – manca . Include: -Valutazioni generali di natura procedurale-il processo di Verifica della Progettazione effettuata da soggetto terzoaccreditato, in fase di sottomissione dei Progetti Definitivi ai fini della solacompletezza degli atti, sia per Opere Pubbliche che Private. Durante la Conferenza dei Servizi, e sino a Convenzione, tale verifica verrà effettuata sui soli progetti di appalto pubblico secondo quanto previsto dalla normativa. Sulla base delle risultanze tecniche in merito alla completezza degli atti, e allacorrispondenza di quanto sviluppato dal Proponente, si è proceduto all’ Analisi di conformità alla Delibera, intesa ad esplicitare il rispetto dei punti richiesti in Delibera per la sussistenza del Pubblico Interesse in questa fase di sottomissione, fermo restando le valutazioni di merito, di opportunità e di contenuto [migliorative del progetto], che potranno svolgersi solo in Conferenza di Servizi Decisoria.
NOTA DI CARTEINREGOLA:
Quanto al Volume n. 6, oltre alle valutazioni generali di natura procedimentale, risulta omessa la pubblicazione degli atti e degli esiti della Verifica (ai fini della completezza degli atti) della progettazione definitiva effettuata dal Soggetto Terzo incaricato da Roma Capitale, sia per le opere pubbliche che per quelle private. Parimenti è stata omessa la pubblicazione dell’Analisi di conformità, di quanto sviluppato dal Proponente, alla Delibera A.C. 132/2014.
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(1) Il 6 febbraio 2017 è la scadenza dei 90 giorni previsti, prima della chiusura definitiva del 5 marzo con la scrittura dei verbali.
(2 ) Art. 5 bis comma 2.
L’accesso di cui all’articolo 5, comma 2, e’ altresi’ rifiutato se il diniego e’ necessario per evitare un pregiudizio concreto alla tutela di uno dei seguenti interessi privati:
a) la protezione dei dati personali, in conformita’ con la disciplina legislativa in materia;
b) la liberta’ e la segretezza della corrispondenza;
c) gli interessi economici e commerciali di una persona fisica o giuridica, ivi compresi la proprieta’ intellettuale, il diritto d’autore e i segreti commerciali.
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Vedi su Agenda Digitale 29 novembre 2016 :”Foia italiano, le linee guida Anac ci allontanano dalla best practice inglese diritto all’accesso” Sono arrivate tra le polemiche le linee guida Anac per l’attuazione del Freedom of information act. Ma sono in consultazione pubblica e c’è ancora margine per migliorarle, guardando al meglio dell’esperienza inglese ormai consolidata dal 2005. Ecco 22 proposte per correggere la rotta di Francesco Addante, consulente Trasparenza e Anticorruzione PA