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Stadio: ma le indicazioni del Politecnico saranno messe come condizione preliminare nella Convenzione con il privato?

tavola da analisi politecnico stadio 5 2 2019

Pubblichiamo una richiesta dell’Osservatorio Tor di Valle, preceduto da una riflessione.

La Relazione del Politecnico di Torino secondo l’Assessora alla città in movimento Linda Meleo è “un di più”. Lo ha appena affermato nel corso della seduta dell’Assemblea Capitolina odierna (21 febbraio 2019) sul Nuovo Stadio di Tor di Valle, che fa il punto sul progetto  in seguito alla consegna dell’ “Analisi e Valutazione degli aspetti di trasporto del progetto del nuovo Stadio di Roma”, commissionato  all’ateneo torinese l’autunno scorso.

Ma senza entrare per l’ennesima volta nel merito delle tante criticità irrisolte e, per la mobilità, ribadite dalla Relazione del Politecnico, facciamo una domanda/richiesta a bruciapelo alla Sindaca, agli assessori, ai consiglieri: in che considerazione, e  con quali ricadute concrete, saranno tenute  le condizioni  che il gruppo dell’Università ha posto per superare una situazione  che si presenta altrimenti “disastrosa”?  Saranno inserite come condizione preliminare nella Convenzione che il Comune sta predisponendo, vincolando  il privato all’apertura dello Stadio secondo  le modalità e tempistiche che   la Relazione indica  assolutamente indispensabili?

Questo è l’unico punto dirimente: la Relazione, pur essendo di natura non vincolante – come era chiaro dall’inizio –  è stata commissionata per essere presa sul serio o solo come escamotage per rinviare a  un po’ più in là il momento della verità?

Perchè tra i tanti “se” dell’Ing  Dalla Chiara*, autore dell’analisi, quello  più rilevante è la messa in esercizio,  quantomeno dello Stadio, dopo il completamento di alcune infrastrutture,  indispensabili a non creare la situazione “disastrosa” di cui sopra.

Ora i  casi sono due. O tale imperativo categorico – del resto presente fin dalla prima delibera della precedente amministrazione e ribadito anche nella conferenza dei servizi decisoria una e due –  viene incardinato e certificato  anche nella Convenzione, oppure resterà  nel libro dei sogni.

Si dirà: non si può obbligare il proponente privato a subordinare l’apertura della Stadio al completamento di infrastrutture che non sono  a suo carico, ma che dipendono da enti pubblici,  con le prevedibili  lungaggini burocratiche,  imprevisti, etc.,  con il rischio di conseguenti danni economici pe ril privato.
Ma questo allora vuol dire che in caso di  prevedibili  lungaggini burocratiche,  imprevisti, etc. saranno i cittadini a pagare un carissimo prezzo. In termini di ore di vita sottratte nel traffico, invivibilità, impatti sul territorio.

Almeno sulla mobilità,  ora le chiacchiere stanno a zero.

Pubblichiamo alcuni passaggi dell’Analisi e Valutazione degli aspetti di trasporto del progetto del nuovo Stadio di Roma” estrapolate dall’Osservatorio Stadio della Roma, che chiedono che sia dato un seguito concreto alle  stringenti e chiarissime condizioni poste dallo studio per evitare drammatiche ripercussioni sul quadrante e sull’intera città. (AMBM)

(Dall’Osservatorio Stadio della Roma)

L’Osservatorio Stadio della Roma ritiene che,  in coerenza con quanto rilevato dall’anailisi del Politecnico,   Roma Capitale dovrebbe porre la seguente condizione nella  Convenzione con il privato:

Il proponente dovrà accettare di  subordinare la messa in esercizio dello Stadio  al completamento  di tutte opere pubbliche  di seguito indicate riguardanti la nuova centralità urbana di Tor di Valle, per assicurarne la funzionalità già al momento della sua prima utilizzazione.

In particolare:

( da Analisi e Valutazione degli aspetti di trasporto del progetto del nuovo Stadio di Roma” )

(pag. 52) Sono inoltre azioni preliminari, eventualmente in parte concomitanti, con la realizzazione della nuova centralità urbana, la cui attivazione deve essere comunque successiva alla concretizzazione di tali opere, quanto segue:

  • Realizzazione e messa in esercizio di una coppia di tronchini appositamente costruiti allo scopo nella stazione di Magliana (linea FL1), come sancito dal Verbale d’Intesa tra RFI e Regione Lazio datato 24/07/2018 (pag. 41)
  • Realizzazione e messa in esercizio dei tre tronchini a Tor di Valle (linea Roma-Lido) come descritto nel documento del Politecnico (pag. 38 e seg) e nel redigendo PUMS (pag. 29 dell’allegato PROT 003060 di Roma Servizi per la Mobilità) e prescritto da Regione Lazio – Area Trasporto Ferroviario nei pareri in CdS e meglio precisato nella Comunicazione di Area 10 della Direzione Regionale TUM allegata alla nota di trasmissione della regione Lazio a Roma Capitale del 25/01/2018 (aa intero carico del Proponente )

La messa in esercizio dello Stadio è in ogni caso subordinata

  • al completamento, collaudo e messa in esercizio della linea Roma-Lido, radicalmente riammodernata tanto da essere trasformata in una ferrovia metropolitana moderna (pag. 43 . 52 ecc.)
  • alla presenza consolidata di precise misure tese a contenere l’utilizzo del mezzo privato (a pag. 48 alcuni esempi)*

Vai a “La relazione del Politecnico, sommario e  conclusioni“ e relazione scaricabile)

*Ho detto “se”: l’intervista a Dalla Chiara, autore dell’Analisi sulla mobilità dello Stadio della Roma

 

** Tali misure si fa presente che potrebbero già  essere  testate da subito nell’area dello Stadio Olimpico o ad altri luoghi quali Palazzo dello Sport

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