Ricostruiamo la vicenda reale del progetto del Waterfront di Ostia, che si intreccia con la trasposizione romanzesca del romanzo (ora film) Suburra di Bonini e De Cataldo, che ben prima dello scoppio dell’ indagine giudiziaria di Mafia Capitale, aveva immaginato molti fatti e personaggi che si sono poi rivelati molto vicini alla realtà.
E’ uscito nelle sale Suburra, il film diretto da Stefano Sollima con Pierfrancesco Favino, Elio Germano e Claudio Amendola, tratto dal libro di Carlo Bonini e Giancarlo De Cataldo uscito un anno fa (1) che raccontava, con sorprendenti analogie, molte vicende poi emerse dall’inchiesta che sta sconvolgendo Roma, a partire dalla storia del Samurai, un personaggio con radici nella Banda della Magliana che ha molti tratti in comune con l’ex terrorista nero Massimo Carminati (2). La storia è ambientata in una Roma sommersa dall’acqua e dal malaffare politico, economico e criminale. Sullo sfondo le manovre per la realizzazione del Waterfront di Ostia, un progetto nato durante l’amministrazione Alemanno, cancellato dalla giunta Marino, che prevedeva la realizzazione di una ‘città dei divertimenti’ a piazzale Cristoforo Colombo con “140.000 metri quadri con negozi e boutique, fitness&benessere, lussuose residenze, bar e ristoranti, casinò, attrazioni turistiche, palestre, piscine ed hotel” (3).
Sul sito di Risorse per Roma è ancora presente un video del 7 marzo 2012 (4), mentre nelle pagine del sito del Comune si trova ancora la presentazione ufficiale del 15 luglio 2011 (5). Ricostruiamo le tappe principali attingendo ad articoli e documenti trovati sul web (con inevitabili “buchi” narrativi”)(AMBM)
La preistoria
1999: Il progetto di cinque isole artificiali davanti a Ostia (La Repubblica, 27 novembre 1999) Un progetto per la riqualificazione di Ostia ideato dall’ architetto Paolo Portoghesi viene presentato dall’ Assobalneari in presenza del sindaco Rutelli, degli assessori capitolini al Turismo e ai Lavori pubblici, Gentiloni e Montino, e dell’ assessore alla Mobilità della Pisana, Meta. Prevede la realizzazione di unn casinò all’ interno dell’ ex colonia Vittorio Emanuele, la ricostruzione della Rotonda del celebre stabilimento “Roma” abbattuto dai tedeschi nel ‘ 44, dieci nuovi alberghi, una circonvallazione a Nord del quartiere con un tunnel sotto il Tevere per unire il Lido a Fiumicino, nonché cinque isole artificiali dislocate lungo la costa da destinare a nudisti, velisti, beauty farm e discoteche. Contro il progetto si scaglia Angelo Bonelli dei Verdi, che chiediono all’ amministrazione comunale di non farsi sostituire nella pianificazione da imprenditori che oltre hanno già occupato l’ 85 per cento della costa.
2003 Si riparla del progetto delle cinque isole artificiali e del costruendo polo turistico/ricreativo di Ostia di Paolo Portoghesi, questa volta durante la sindacatura Veltroni. (Repubblica 7 febbraio 2003). L’articolo di Romana Liuzzo paragona Ostia a Hong Kong, “che dopo aver attrezzato un intero aeroporto su un’ isola artificiale, adesso ne ha costruita un’ altra per posizionarvi niente di meno che un parco della Disney” O a “Dubai, che invece in quell’ isola (anch’ essa non naturale) sta tirando su villaggi turistici a cinque stelle” agigungendo che “Il tredicesimo muncipio con l’ Assobalneari e il cordinamento della Confesercenti farà le cose in grande”. “Il progetto di Paolo Portoghesi – dice Massimo Muzzarelli dell’ Assobalneari – costituisce una prima proiezione verso un futuro vicinissimo e sostanzialmente già delineato”.
La storia
2011 Ma si tornerà a parlare dei progetti per Ostia solo nel 2011, con il Sindaco Gianni Alemanno, che il 15 luglio presenta in Campidoglio “Ostia cambia”, con un comunicato, un video e delle slides (scarica slideostia Waterfront Alemanno) che illustrano il progetto, che adesso si chiama “Waterfront”. Spariscono le isole artificiali , adesso gli interventi interessano l’intera fascia costiera compresa tra la foce del fiume Tevere e la tenuta di Castel Porziano, spingendosi nell’entroterra, fino ad interessare l’area centrale di Ostia.(6)
Progetto WaterFront sul sito di RisorsexRoma
Progetto WF sul sito di RxR
Progetto WF sul sito di RxR
Il progetto prevede la “passeggiata razionalista” – un vero e proprio parco lineare che riqualifica gli spazi aperti e introduce nuovi servizi collettivi, pubblici e privati; la “città dell’acqua” – che alla riqualificazione degli impianti sportivi esistenti (per esempio i campionati Mondiali di nuoto del 2009) unisce la realizzazione di spazi all’aperto per il tempo libero e di servizi connessi alla nautica; la città dei giochi e della scienza – nuovo polo della cultura e del tempo libero, con la creazione di verde pubblico attrezzato e di impianti ricreativi, commerciali, ricettivi.;la città del benessere – zona prevalentemente destinata alla ricettività, allo shopping, al fitness e al benessere integrato con i trattamenti termali; il parco acquatico – prevede il recupero, la rinaturalizzazione, il ripascimento e la salvaguardia attiva della spiaggia e delle dune, la riorganizzazione del sistema dell’accessibilità e della sosta e la creazione di attrezzature di interesse comune; l’area centrale – il centro di Ostia viene riqualificato e viene realizzato un nodo di scambio modale; il polo della nautica e il parco ambientale della foce” (…) ” L’intervento prevede la riqualificazione dei cantieri navali esistenti e la creazione di un polo produttivo nautico, e l’istituzione del parco ambientale della foce; il nucleo storico di Ostia antica – la realizzazione della “porta degli scavi del fiume” tramite la riqualificazione dei parcheggi esistenti e l’inserimento di nuove funzioni a supporto della fruizione turistica; gli stagni di Ostia – la realizzazione di un nuovo insediamento residenziale e commerciale, riorganizzazione del sistema viario e della sosta, adeguamento della dotazione di servizi collettivi”
Nella presentazione si parla di “un mix funzionale previsto per gli interventi privati (esclusa la cantieristica) sull’intero programma è: turistico/ricettivo 25%, abitativo 20%, commerciale 7%, servizi privati 18%, direzionale 3%, congressuale 2%” assicurando che “Gli investimenti per la realizzazione sono ingenti e saranno reperiti attraverso forme di partenariato tra pubblico (Roma Capitale) e sviluppatori privati (SGR) che saranno selezionati in modo trasparente“.(6)
slides della presentazione in campidoglio nel 2011
1
Nel marzo 2012 Aumentano le polemiche, sia del fronte contrario al Waterfront, sia dei promotori, che lamentano i ritardi di un progetto evidentmente poco sentito anche dalla popolazione: all’infopoint istituito per due mesi per far conoscere il piano ai cittadini chiedono informazioni solo una trentina di persone di Ostia e dintorni(7). E si parla della realizzazione “di un’agglomerato di isole o canali artificiali destinati al turismo e alla ricezione di natanti (un così detto lungomare artificiale a pochi metri da quello già esistente)” e addirittura di una pista da sci sul mare” (7)
Il 12 febbraio 2013 riparla del progetto Silvio Berlusconi durante una conferenza stampa: PROGETTO WATER FRONT INTERESSANTE VOGLIO PASSARE PENSIONE LI’
Dopo la vittoria del centrosinistra guidato da Ignazio Marino nel giugno 2013, il progetto viene definitivamente accantonato e la nuova Giunta non dà alcun seguito alla proposta.
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Nei giorni della Suburra nessuno piú è innocente.
«Il Libanese era morto. Tanti altri erano morti, qualcuno era diventato infame, qualcuno si faceva la galera in silenzio, sognando di ricominciare, magari con un lavoretto senza pretese.
Il Samurai era ancora là. L’antico nome di battaglia denunciava ormai soltanto sogni abbandonati. Ad affibbiarglielo era stato il Dandi, ma lui aveva cercato di esserne degno. E il potere, quello, era concreto, vivo, reale. Il Samurai era il numero uno».
Roma, 15 luglio – Oggi, presso il Multiplex Cineland (via dei Romagnoli 515 – Ostia Lido), alla presenza del Sindaco di Roma Capitale Gianni Alemanno, viene illustrato il Programma per la riqualificazione del Lungomare di Ostia Waterfront.
Intervengono alla conferenza il presidente XIII Municipio Giacomo Vizzani, il vice sindaco Mauro Cutrufo, il direttore del Dipartimento Programmazione e attuazione urbanistica, Errico Stravato, l’assessore all’Urbanistica Marco Corsini, l’assessore alla Mobilità Antonello Aurigemma, l’assessore ai Lavori pubblici e Periferie Fabrizio Ghera e l’assessore al Commercio e alle Attività produttive, Davide Bordoni.
Il piano, che prevede l’ampliamento del porto turistico e la riqualificazione del lungomare, si inserisce nel disegno di rilancio turistico del waterfront di Ostia. Il nuovo assetto dell’area inciderà sullo sviluppo del turismo del litorale e di tutta la città, e l’aumento della cantieristica navale avrà una positiva ricaduta occupazionale per tutto il territorio.
Con la realizzazione del progetto Waterfront di Roma Ostia punta a diventare il luogo della nuova ricettività di Roma Capitale sul mare, in grado di conciliare le risorse paesaggistiche (le spiagge e il mare, la tradizione balneare) e archeologiche (Ostia Antica) con un’offerta ricettiva e ricreativa molto diversificata – shopping, trattamenti termali, fitness, cultura, sport.
I lavori previsti interessano l’intera fascia costiera compresa tra la foce del fiume Tevere e la tenuta di Castel Porziano, spingendosi nell’entroterra, fino ad interessare l’area centrale di Ostia.
Il progetto pilota comprende interventi di recupero urbano ed ambientale.
Nel dettaglio, è possibile individuare alcuni comparti di intervento:
la passeggiata razionalista – un vero e proprio parco lineare che riqualifica gli spazi aperti e introduce nuovi servizi collettivi, pubblici e privati;
la città dell’acqua – alla riqualificazione degli impianti sportivi esistenti (per esempio i campionati Mondiali di nuoto del 2009) si unisce la realizzazione di spazi all’aperto per il tempo libero e di servizi connessi alla nautica;
la città dei giochi e della scienza – nuovo polo della cultura e del tempo libero, con la creazione di verde pubblico attrezzato e di impianti ricreativi, commerciali, ricettivi.;
la città del benessere – zona prevalentemente destinata alla ricettività, allo shopping, al fitness e al benessere integrato con i trattamenti termali;
il parco acquatico – prevede il recupero, la rinaturalizzazione, il ripascimento e la salvaguardia attiva della spiaggia e delle dune, la riorganizzazione del sistema dell’accessibilità e della sosta e la creazione di attrezzature di interesse comune;
l’area centrale – il centro di Ostia viene riqualificato e viene realizzato un nodo di scambio modale;
il polo della nautica e il parco ambientale della foce sostituiscono l’attuale insediamento spontaneo, completamente privo di servizi e caratterizzato da un rischio idraulico elevato. L’intervento prevede la riqualificazione dei cantieri navali esistenti e la creazione di un polo produttivo nautico, la ricollocazione degli abitanti dell’ex idroscalo in altre zone di Ostia, la riqualificazione a verde dell’area oggetto di demolizione e l’istituzione del parco ambientale della foce;
il nucleo storico di Ostia antica – realizzazione della “porta degli scavi del fiume” tramite la riqualificazione dei parcheggi esistenti e l’inserimento di nuove funzioni a supporto della fruizione turistica;
gli stagni di Ostia – realizzazione di un nuovo insediamento residenziale e commerciale, riorganizzazione del sistema viario e della sosta, adeguamento della dotazione di servizi collettivi.
Si prevede inoltre l’arretramento della sede viaria esistente, spostata verso l’interno ed allontanata dalla linea di costa, e la riorganizzazione del lungomare pedonale.
Alcuni dei progetti correlati alla riqualificazione del Lungomare di Ostia riguardano il potenziamento del trasporto pubblico locale; la realizzazione del nuovo Ponte della Scafa; la realizzazione del viadotto di collegamento via dei Rostri – via Fiamme Gialle; la sistemazione degli approdi sul fiume Tevere realizzazione del percorso pedonale all’interno della Riserva del Litorale; la creazione del parco del Tevere (come previsto nel Piano di Bacino); il completamento della passeggiata a mare – stabilimento Roma con nuovo pontile; piano di ampliamento e riqualificazione del Borghetto dei Pescatori; ampliamento del porto turistico di Ostia; riqualificazione di Torre San Michele; centralità locale Ostia lido; nuovi scavi di Ostia antica.
Il mix funzionale previsto per gli interventi privati (esclusa la cantieristica) sull’intero programma è: turistico/ricettivo 25%, abitativo 20%, commerciale 7%, servizi privati 18%, direzionale 3%, congressuale 2%.
Il progetto del nuovo Waterfront di Roma non è solo un elemento di riqualificazione della fascia costiera ma è stato pensato come un vero e proprio motore di sviluppo economico e occupazionale di Ostia e della Capitale.
Gli investimenti per la realizzazione sono ingenti e saranno reperiti attraverso forme di partenariato tra pubblico (Roma Capitale) e sviluppatori privati (SGR) che saranno selezionati in modo trasparente.
La riqualificazione del Lungomare di Ostia è la componente principale del progetto del Secondo Polo Turistico di Roma Capitale. Pontile, Porto e entroterra saranno rivoluzionati
“Sono convinto che il waterfront di Ostia abbia la capacità di attrarre investimenti”, sono state le parole del sindaco di Roma Gianni Alemanno quando, appena una settimana fa, era stata inaugurata la stagione estiva 2012 organizzata da Assobalneari. Nella stessa giornata il vice presidente della Regione Lazio Luciano Ciocchetti aveva ribadito il suo consenso al waterfront anche se prima, però, “bisogna investire sulle infrastrutture”. I primi segnali in merito li aveva lanciati proprio l’ingenier Renato Papagni, che da presidente di Assobalneari, aveva già svelato il piano strategico che poi, un domani, porterà al waterfront: “c’è la volontà di avere e di promuovere un forte turismo internazionale, il nostro turismo è ormai vecchio. Stiamo facendo lavori per rimanere al passo dei tempi“.
Già, ma che cos’è il waterfront? Presentato ufficilmente lo scorso 16 luglio al Cineland alla presenza del sindaco Alemanno, il progetto waterfront sarebbe il marchio della riqualificazione del lungomare di Ostia, vedrà investimenti faraonici, la maggior parte dei quali a carico di privati. In estrema sintesi il waterfront è la riqualificazione di un’area antistante una località turistica, Ostia in questo caso, che prevede la creazione o la ristrutturazione di porti (Porto turistico) o canali esistenti (Canale dei Pescatori), e a volte con la realizzazione di un’agglomerato di isole o canali artificiali destinati al turismo e alla ricezione di natanti (un così detto lungomare artificiale a pochi metri da quello già esistente), un balcone sul mare insomma.
Il così detto waterfront di Roma, quindi, avrà il suo cuore pulsante ad Ostia che dovrebbe così diventare il fulcro di una nuovo sviluppo economico e sociale legato alla qualità dei progetti e all’eccellenza delle attività economiche legate al turismo e all’intrattenimento. Le azioni previste si sviluppano lungo l’intera fascia costiera compresa tra la foce del fiume Tevere e la tenuta di Castel Porziano, spingendosi poi a ventaglio nell’entroterra, fino ad interessare l’area centrale di Ostia e la parte di Ostia Antica quella limitrofa al Castello Giulio II. Il Progetto comprende interventi di recupero urbano ed ambientale, la realizzazione e la ristrutturazione degli spazi aperti e delle aree verdi e la riqualificazione del lungomare. In tutto questo il lungomare sarà ancora di più lungomuro e le sale bingo dovrebbero lasciare spazio ad un casinò.
La riqualificazione del Lungomare di Ostia è, ormai assodato, la componente principale del progetto del Secondo Polo Turistico di Roma Capitale e della grande sfida lanciata, ormai da tempo, da parte di Mario Cutrufo Il progetto include una serie di aree con residenze, zone commerciali, attrazioni e aree di divertimento. Per quello che riguarderà il XIII Municipio ci saranno, almeno nelle intenzioni, 23 interventi complessivi per dare il via a un meccanismo di valorizzazione del territorio, anche alla luce dei risultati registrati nel campo del turismo da Roma Capitale. Il progetto, disse Alemanno nel giorno della presentazione, “verrà realizzato soltanto dopo il confronto con la cittadinanza”.
L’Amministrazione ha così deciso di aprire un infopoint per far conoscere il piano dal 15 settembre al 15 novembre che, però, si è rivelato un vero disastro. Neanche una trentina di persone, di Ostia e dintorni, hanno chiesto informazioni al centro posto sul lungomare Lutazio Catulo, aperto dal Comune di Roma per spiegare ai cittadini che cos’è il waterfront e raccogliere, anche, eventuali proposte. Insomma, se non si può parlare di fallimento, sicuramente si può parlare di scarso interesse che, magari, la pista di sci sul mare di Ostia potrà risvegliare.
ROMA – Una pista di sci ad Ostia. Evidentemente condizionato dalla storica nevicata del febbraio scorso sulla capitale, in Campidoglio hanno avuto un’idea: costruire uno spazio per le discese sulla neve sul litorale romano. A rivelare la balzana proposta, inserita nella proposta di bilancio 2012 del Campidoglio, è il consigliere del XIII municipio, Paolo Orneli (Pd).
Il progetto. «Nella proposta di bilancio 2012 approvata dal Campidoglio ci sarebbe anche il progetto per la realizzazione di un impianto sportivo invernale sul lungomare di Ostia – afferma Orneli – si tratta di una mini pista da sci, con tanto di spara-neve artificiale sul lungomare. Investimento previsto: 1,6 milioni di euro».
La conferma è arrivata dallo stesso ideatore del progetto, il consigliere del Pdl, Augusto Bonvicini. «Mi sono ispirato a Dubai – ammette -. Realizzeremo un impianto con due piste da sci di 70 e 90 metri». La struttura, come conferma lo stesso Bonvicini, sorgerà in una pineta ma senza «alcun impatto ambientale. Le costruzioni – sottolinea – saranno tutte ecosostenibili». «Se non ci saranno intoppi – conclude – credo che i lavori potranno cominciare entro l’anno».
Il Campidoglio: servono verifiche. In serata il Campidoglio ha precisato che il progetto «non ha avuto il parere favorevole di Roma Capitale. Si tratta di una proposta di progetto in project financing che, in quanto tale, dovrà avere un proprio iter. Bisognerà verificare se si tratta di un progetto strategico per il Municipio, se è conforme alle linee programmatiche, se è compatibile con gli strumenti urbanistici, se l’investimento proposto ha un’utilità pubblica. Va infine sottolineato che proprio ieri un odg, contenete un’espressione di valutazione politica contraria all’iniziativa, è stato approvato dal Consiglio del XIII Municipio».
Gli ostacoli. Ma i primi ostacoli il progetto li ha già incontrati nello stesso consiglio-fiume della notte scorsa. Secondo quanto riferito dal Campidoglio, infatti, sarebbe stato approvato un ordine del giorno «contenete un’espressione di valutazione politica contraria all’iniziativa». Inoltre, precisa l’ufficio stampa, «il progetto non ha avuto il parere favorevole di Roma Capitale». Ma la bufera politica esplode.
Una barzelletta. «Ci mancava la pista da sci sul lungomare, se non l’avessimo letto nero su bianco avremmo pensato a una barzelletta. Sono due anni che un consigliere Pdl continua a proporre il progetto di una pista da sci a Ostia, idea che drammaticamente, l’amministrazione Alemanno ha preso sul serio inserendola nel piano investimenti con fondi privati», ha dichiarato Orneli. «Io non ho più parole – aggiunge – siamo nelle mani di una
banda di cialtroni».
Il parcheggio. «Altra assurdità, presente nel piano degli investimenti con fondi privati – ha proseguito Orneli – è quella di un parcheggio multipiano, ovvero un palazzo, in via delle Baleniere. Non si capisce bene dove Alemanno ha pensato di costruirlo, dal momento che le uniche aree non edificate presenti in Via delle Baleniere sono quelle della Pineta delle Acque Rosse, Riserva del Litorale, come candidamente ammesso da un assessore municipale del Pdl».
Le polemiche. Il centrosinistra che ha attaccato l’amministrazione guidata dal sindaco Gianni Alemanno. Parla di «proposta sconcertante» Sandro Lorenzatti, il coordinatore Sel del XIII Municipio, quello che comprende il quartiere di Ostia. «In una città senza servizi, con tutte le strade sconnesse, traffico e trasporto pubblico al collasso, abusi commerciali e edilizi, ospedali fatiscenti – afferma – Alemanno propone una pista artificiale da sci sul lungomare».
Alemanno aumenta le tasse per fare piste da sci. «Alemanno ci stupisce ogni giorno di più. Oggi veniamo a scoprire che la stangata sulle tasse ai romani servirà anche per finanziare la folle idea di una pista da sci sul litorale di Ostia, con tanto di sparaneve – dichiara in una nota il segretario del Pd Roma, Marco Miccoli -. L’aumento del 20% sulla tassa dei rifiuti, l’aumento ad un euro e mezzo del biglietto dei mezzi pubblici e la stangata sulla tassa della casa serviranno quindi per creare piste per lo slalom, per la discesa libera e per il supergigante sulla spiaggia del litorale romano. Siamo di fronte all’ennesimo atto di malgoverno del peggior sindaco che Roma abbia mai avuto».
Alemanno vuole sfigurare la città. «Il Parco sulla romanità, il grand prix, i grattacieli, ora la pista da sci sul lungomare. Ormai non si contano più i tentativi di Alemanno di sfigurare la città. Questo sindaco dalla vocazione ludica ha purtroppo già lasciato il segno del suo passaggio, con l’abbandono della gestione di servizi essenziali per immaginare una città luna park in cui possano sguazzare i costruttori», dichiara in una nota il consigliere provinciale Pd Pino Battaglia.
Nessuno scandalo. «In un momento di carenza di fondi pubblici, per realizzare le opere è necessario attingere alle risorse private – replica il presidente della Commissione Bilancio di Roma Capitale Federico Guidi – Quindi, se un imprenditore vuole realizzare a sue spese un’opera, per quanto particolare, che può produrre lavoro e occupazione, non vi è motivo di scandalo».
E’ a costo zero per l’amministrazione. «Il consigliere Orneli, come suo solito, dissimula le realtà amministrative e contabili», afferma in una nota il presidente del XIII Municipio, Giacomo Vizzani. «L’impianto sportivo invernale di cui parla – continua – è in primo luogo iscritto in bilancio tra gli investimenti con fondi privati. È in buona sostanza una proposta di project financing, vale a dire a costo zero per l’Amministrazione, che dovrà avere il suo excursus: bisognerà in pratica verificare se è strategica per il Municipio, se è conforme alle linee programmatiche, se è compatibile con gli strumenti urbanistici, se l’investimento proposto ha un’utilità pubblica. Da notare anche che l’eventuale proposta di localizzazione non è certo il lungomare di Ostia, interessato da ben altri finanziamenti, ma all’interno del territorio del XIII Municipio. Varrebbe quindi la pena che il consigliere Orneli si documentasse prima di diffondere informazioni destituite da ogni fondamento».
Progetto insensato. «Il sindaco di Roma ha deciso di inserire nel bilancio comunale una pista da sci a Ostia. Se non fosse per i danni ambientali che un progetto simile rischia di causare, nonché per l’insensatezza di una simile idea, ci sarebbe da ridere. La neve continua ad essere il tema ricorrente di questa consiliatura, visto che recentemente si è parlato anche della realizzazione di una pista per lo sci di fondo al Circo Massimo. Peccato sia stata proprio la neve a consacrare l’inefficienza del sindaco di Roma. Un tema sul quale Alemanno continua a scivolare. Per fortuna, in questo caso, siamo di fronte all’ennesimo progetto irrealizzabile, grazie ai vincoli ambientali presenti nel territorio di Ostia», dichiara, in una nota, Luigi Nieri, capogruppo di Sinistra Ecologia Libertà nel Consiglio regionale del Lazio.
ROMA -«Il progetto del Waterfront non è una promessa ma è una realtà ed è un progetto strategico per tutta Roma. L’abbiamo approvato in giunta, ma non siamo riusciti ad approvarlo in Consiglio per l’ostruzionismo dell’ opposizione». Lo ha detto il sindaco di Roma Gianni Alemanno parlando al Cineland di via dei Romagnoli per l’apertura della campagna elettorale dell’assessore al Commercio Davide Bordoni. Quella del Waterfront «è una delle delibere bloccate dall’ostruzionismo della sinistra. Ne sono rimaste bloccate in Assemblea capitolina 223 che rappresentano 4,7 miliardi di investimenti di cui 1 miliardo destinato alle opere pubbliche per le strade e le scuole e 60 mila posti di lavoro. Se sarò rieletto non mi muoverò dal Consiglio comunale fino a quando non saranno approvate», ha continuato. Poi, parlando di Bordoni ha sottolineato che «è uno dei pochi assessori che si è fatto tutto il mandato dall’inizio alla fine superando tutti i rimpasti, e a esserci riusciti sono solo 4 assessori su 12. Questo è avvenuto perchè ha gestito un settore molto difficile con grande esperienza e grande competenza nonostante la sua giovanissima eta».
Bordoni ha poi detto: «È una campagna elettorale difficile. Roma non è solo un voto amministrativo, ma è anche un voto politico perchè è la Capitale del Paese e quindi c’è da fare un ragionamento chiaro. Spero che i cittadini di Ostia non diano più’ il proprio appoggio ai grillini, un movimento che riesce a dire no anche su quello che condivide, nè al centrosinistra che si presenta con un candidato sindaco che non conosce Roma, che è stato cacciato dalle Università americane perchè faceva la cresta sui rimborsi, e che ha quindi dei problemi dal punto di vista morale. Dobbiamo cercare di rilanciare la nostra città. Con Alemanno lo abbiamo già iniziato a fare dando forti segnali di risparmio al Comune: ad esempio abbiamo abolito le auto blu, diminuito dell’80% le consulenze esterne e stiamo cercando di dare un più forte impulso allo sviluppo attraverso il piccolo e medio commercio»