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Sul Fatto Quotidiano la nostra risposta all’Assessore Valeriani su Piano casa e Legge della rigenerazione urbana

villa paolina, normative presentazione progetto 1 e 2Carteinregola ha scritto al Direttore di Il Fatto quotidiano, in seguito alla replica  dell’assessore regionale all’urbanistica Massimiliano Valeriani (1)  all’ articolo  di Tomaso Montanari   sul quotidiano il 29 luglio (2). Pubblichiamo una versione con i riferimenti citati  della lettera pubblicata oggi 1 agosto 2019.

Il fatto 1 agosto carteinregola rispone a valerianiGentile Direttore,

Carteinregola, insieme ad altre associazioni, in questi giorni si è mobilitata affinché  il centro storico – e  la città storica – di Roma  avesse le stesse tutele paesaggistiche che il PTPR, il Piano Territoriale Paesaggistico Regionale,  in approvazione al Consiglio del Lazio,  prevede per gli altri Comuni,  e anche perché non venisse cancellato il lavoro di  copianificazione tra Regione e Ministero dei Beni Culturali seguìto all’intesa sottoscritta nel 2013.  Per questo vorrei rispondere ad  alcune  affermazioni dell’Assessore Valeriani, in risposta all’articolo di Tomaso Montanari di lunedì scorso.

In particolare  vorremmo  fare chiarezza sui “progetti di demolizione e ricostruzione che interessano alcuni “villini storici” della Capitale” che secondo Valeriani “sono stati presentati con il vecchio Piano Casa approvato dall’Amministrazione Polverini”  e  anche sulle conseguenze della Legge della Rigenerazione Urbana targata Zingaretti approvata nel 2017.

Carteinregola, nel 2014, ha combattuto  a lungo contro  il Piano casa Polverini ereditato dalla Giunta Zingaretti:  battaglia che si è conclusa con una sonora sconfitta, in quanto la “mutazione genetica” a cui il centrodestra  aveva sottoposto il Piano è stata poi prorogata per altri 2 anni dalla nuova Amministrazione di  centrosinistra, con ben poche modifiche. Sono rimasti i cambi di destinazione d’uso (anche per trasformare edifici non residenziali in centri commerciali), i premi di cubatura (anche per edifici non ancora costruiti), le demolizioni/ricostruzioni, ecc (3). Il tutto “in deroga alle previsioni degli strumenti urbanistici e dei regolamenti edilizi comunali vigenti o adottati”: espressione ripetuta in ben 6 articoli del Piano casa Zingaretti.

E le modifiche, rivendicate da Valeriani, che sarebbero state apportate al Piano Casa Polverini rispetto alla “pianificazione regionale su aree naturali protette, i parchi e le zone sottoposte a vincoli paesistici” ecc,  in realtà riguardano solo una parte  del Piano Polverini, quella impugnata davanti alla Corte Costituzionale da ben due ministri ai Beni Culturali, Galan –  Governo Berlusconi  – e Ornaghi – Governo Monti. E va detto che il Consiglio regionale guidato da Zingaretti  ha aspettato un anno e mezzo prima di approvare la nuova  proposta di legge (4)  che doveva sanare il Piano dal  rischio incostituzionalità (5). Invece  il Piano casa “edilizio” (6) , le cui ricadute hanno provocato il rischio demolizione dei villini storici, è stato poi  addirittura  prorogato, con alcune modifiche,  al 2017 (7).

Ma  anche la successiva  Legge regionale della Rigenerazione urbana (8), pur  ridimensionando la montagna di deroghe consentite dal Piano casa, alla prova dei fatti  promuove una “rigenerazione”  non già dei  quartieri degradati delle periferie, ma dei tessuti più pregiati della città storica, come quelli dei cosiddetti “villini”.  Piccoli edifici con pochi o unici proprietari, in zone di alto valore immobiliare,   quindi assai convenienti per operazioni di demolizione e ricostruzione con premio di cubatura (9)

Voglio citare  un solo esempio emblematico,   Villa  Paolina di Mallinckrodt, oggetto di un doppio progetto di abbattimento:  il primo presentato ai sensi del Piano Casa versione Zingaretti nel maggio 2017  (10)  , il secondo presentato il 12 dicembre 2018  ai sensi della Legge Regionale di Rigenerazione Urbana  (11)

Sorprende quindi l’affermazione dell’Assessore Valeriani: “Nessun progetto di abbattimento dei villini storici di Roma è stato presentato facendo ricorso alla legge regionale sulla Rigenerazione Urbana”.

E’ ora che la  Regione Lazio si prenda le sue responsabilità, metta da parte le inutili schermaglie con gli altri enti, e tutti insieme approvino  finalmente dei provvedimenti che mettano al sicuro il nostro Paesaggio, la nostra storia, la nostra identità.

Anna Maria Bianchi Presidente Associazione Carteinregola

Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com

Vedi il nostro  Dossier con cronologia e materiali PianoCasa/Legge rigenerazione urbana Lazio

vedi anche Diario PTPR: la discussione in Consiglio regionale e fuori

NOTE

(1) Vedi articolo Montanari Il Fatto quotidiano 29 luglio 2019 Roma, il blitz di Zingaretti è una resa ai palazzinari di Tomaso Montanari (> leggi l’articolo su Emergenza Cultura)

(2) La precisazione di Valeriani, e  la risposta di Montanari, con il titolo “Niente resa ai palazzinari”, “Villa Paolina rischia” è stata publbica su Il fatto Quotidiano il 30 luglio.

(3) Queste le domande che avevamo posto più volte all’allora assessore all’urbanistica della Giunta Zingaretti Michele Civita, a cui non ha mai dato risposta: Piano casa 2: le nostre 7 domande all’assessore Civita 21 ottobre 2014

(4) Proposta di Legge regionale n.76/2013 approvata il 6 agosto 2014

(5) L”udienza della Corte Costituzionale era stata fissata  il 5 novembre 2013: la Corte  avrebbe dovuto esprimersi sulla  costituzionalità di alcuni articoli della Legge Regionale 10/2011 e n. 12/2012 (Piano Casa Polverini). Il 22 ottobre 2013 Carteinregola e Cittadinanzattiva Lazio scrivono al Ministro Bray e al Presidente Zingaretti, chiedendo che non venga richiesto alcun rinvio, così che vengano annullati immediatamente gli effetti della Legge Polverini/Ciocchetti ancora vigente e sia allontanato  il rischio del rilascio di Permessi di Costruire in riserve naturali vincolate, che potrebbero non essere più annullati neanche da una  sentenza della Corte…(scarica la lettera lettera Bray Zingaretti) Ma il Mibac, poichè la Regione Lazio sta modificando il Piano Casa Polverini (a settembre con decisione di Giunta sono state approvate la Proposta di Legge regionale PL 75 e la PL76) chiede alla Corte il rinvio dell’udienza. Non sarà mai fissata una nuova data, e l’approvazione in Consgilio delle due proposte di legge arriveranno solo un anno dopo…

(6) Proposta di Legge regionale n.75/2013 approvata il 31 ottobre  2014

SCARICA IL CONFRONTO CON TESTO A FRONTE TRA IL PIANO CASA POLVERINI E IL PIANO CASA ZINGARETTI DEFINITIVOPiano casa – Legge Polverini testo a fronte pl 75 approvata zingaretti

(7) Carteinregola aveva chiesto ai consiglieri e all’assessore Civita che, in caso di proroga del Piano casa, la Regione riaprisse almeno la possibilità per il Comune di Roma di estendere le aree dove non si sarebbe potuto applicare, per tutelare  pezzi di Città storica come il Quartiere Trieste, Città Giardino, la Garbatella, Prati, e altri che  la Giunta Alemanno non aveva voluto escludere  dal Piano Casa Polverini. Ma anche in questo caso nessuno ci diede ascolto.

(8) scarica BUR-2017-57-3 LAZIO Rigenerazione urbana

scarica Circolare esplicativa Legge Rigenerazione 7_2017

(9) nella legge di rigenerazione urbana, al contrario del Piano Casa, vengono essenzialmente  mantenute le  prerogative urbnanistiche dei Comuni; tuttavia resta un piccolo “Piano casa” all’articolo 6,  che  Carteinregola da tempo chiede di modificare. Anche lo stesso INU (Istituto Nazionale di Urbanistica) nel marzo 2018   ha chiesto ufficialmente una “modifica della LR 7/2017 che, per gli interventi diretti di ristrutturazione edilizia e di demolizione e ricostruzione con ampliamento (fino al 20%) previsti all’art. 6 della legge”  in quanto , “mentre nei precedenti articoli della LR – art. 2 (programmi di rigenerazione urbana), art. 3 (ambiti di riqualificazione e recupero edilizio), art. 4 (cambio di destinazioni d’uso) e art. 5 (miglioramento sismico ed efficientamento energetico) – gli interventi devono essere preceduti da una valutazione di merito del Comune (approvazione di programmi, definizione di ambiti, approvazione di varianti), nel caso degli interventi diretti previsti all’art. 6 l’attuazione “sempre consentita” è rimessa alla sola decisione della proprietà immobiliare“. L’INU  avanzava anche alcune proposte per impedire lo stravolgimento dei tessuti storici della Capitale  alla Regione Lazio, e a Roma Capitale (> vai al documento)INU Lazio 30 marzo 2018  Per difendere i tessuti urbani a villini di Roma scarica2018_03_30_Doc-Villini-CDR-INULazio

vedi anche il nostro articolo “cancellate l’art.6″

(10)  art.4 legge 21/2009  e s.m.i

(11) 7/2017 (art.6).

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