Widgetized Section

Go to Admin » Appearance » Widgets » and move Gabfire Widget: Social into that MastheadOverlay zone

Trasparenza: le regole di Carteinregola

29449741-aeroplano-di-carta-sta-volando-verso-il-cielo (osservazioni al Piano Anticorruzione inviate il 16 marzo 2015 all’Assessore Sabella)

OSSERVAZIONI PIANO PREVENZIONE

DELLA CORRUZIONE E TRASPARENZA ED INTEGRITA’

 

Gli ambiti della Trasparenza

A cura del Gruppo Trasparenza del  Laboratorio Carteinregola

Insieme al documento con le osservazioni al Piano Prevenzione della Corruzione e Trasparenza e Integrità, che analizza essenzialmente le modalità di attuazione di una vera trasparenza, si presenta la presente nota sintetica che riguarda invece gli ambiti dell’amministrazione e del governo di Roma Capitale in cui la trasparenza è ancora decisamente carente. Con una premessa: la trasparenza è un fattore importante ma insufficiente a garantire un corretto rapporto tra amministrazione e cittadinanza: infatti, oltre alla rimozione degli ostacoli che impediscono il libero accesso alle informazioni, è necessario promuovere azioni che portino la  cittadinanza a conoscenza delle iniziative e delle scelte dell’amministrazione, e anche avviare varie tipologie di processi partecipativi per coinvolgere i cittadini nelle scelte.

Rimandando ad altra occasione successiva un’analisi delle modalità possibili di informazione e coinvolgimento partecipativo della cittadinanza, elenchiamo gli ambiti in cui riteniamo urgente intervenire, assicurando l’accessibilità e la diffusione tramite pubblicazione on line di una serie di informazioni/documenti.

Facciamo presente che ci risulta non sia stato inserito né nel Piano di cui trattasi né nella sezione “amministrazione trasparente” del sito di Roma Capitale, un riferimento specifico all’ Art. 23 del Dgls 33/2013 relativo agli “Obblighi di pubblicazione concernenti i provvedimenti amministrativi”.

 

TRASPARENZA DELL’AMMINISTRAZIONE

Oltre ai punti già approfonditi nel citato documento di analisi del Piano Anticorruzione, si richiede che:

  • Compatibilmente con le norme sindacali e di tutela dei lavoratori, coloro che ricoprono incarichi nella pubblica amministrazione e ricevono avviso di garanzia relativo a indagini giudiziarie per le attività lavorative svolte nel ruolo ricoperto, devono essere tempestivamente destinati ad altro incarico e ad altro ufficio.
  • Compatibilmente con le norme sindacali e di tutela dei lavoratori, coloro che hanno acquisito posizioni lavorative superiori alle competenze possedute e ai requisiti e ai titoli richiesti, grazie a chiamate “ad personam” o comunque senza essere stati oggetto di una corretta modalità di selezione, devono essere destinati ad incarichi (e stipendi) compatibili con la loro formazione e con il loro curriculum.
  • Siano pubblicate le determinazioni dirigenziali nello stesso momento in cui vengono protocollate e che comunque la visualizzazione del protocollo sia aperta per tutti i dipendenti comunali

TRASPARENZA DELLA POLITICA

Deve essere adottata tempestivamente la Carta di Avviso Pubblico, presentata in Campidoglio lo scorso 2 dicembre, che ci risulta non ancora adottata, di cui sottoscriviamo tutti i punti, raccomandando in particolare l’applicazione di quanto prescritto al punto 12 (Finanziamento dell’attività politica): “L’amministratore deve rendere pubbliche annualmente tutte le sue fonti di finanziamento politico” – quindi devono essere messi on line non solo le dichiarazioni dei redditi di consiglieri comunali e municipali, ma devono essere pubblicati tutti i finanziamenti ricevuti, soprattutto in occasione della campagna elettorale – e “L’amministratore deve astenersi dal richiedere o dal ricevere finanziamenti e altre forme di sostegno alla propria attività politica da parte di concessionari o gestori di pubblici servizi, ovvero da privati che hanno rapporti di natura contrattuale con l’amministrazione, o che hanno domandato od ottenuto provvedimenti da essa nei 5 anni precedenti, nell’ambito di procedimenti nei quali l’amministratore abbia svolto una funzione decisionale o istruttoria”

TRASPARENZA RISPETTO ALLE ATTIVITÀ DELL’ ASSEMBLEA CAPITOLINA E DELLE COMMISSIONI

Per favorire la conoscenza e la partecipazione dei cittadini alle attività istituzionali previste dallo Statuto di Roma Capitale si richiede che:

  • le registrazioni video e audio (diffuse in streaming e via radio) delle sedute dell’Assemblea Capitolina siano consultabili on line non solo “in diretta” ma anche successivamente, e che, come già per al Regione Lazio, siano publicate tempestivamente sul sito del Comune le trascrizioni letterali degli interventi e del dibattito in Aula.
  • sul sito del Comune siano inserite in modo più chiaro e fruibile le informazioni relative alle convocazioni e all’Ordine del Giorno dell’Assemblea e delle Commissioni. In particolare che venga abbandonata l’antidiluviana pratica della caotica pubblicazione degli Ordini del giorno dell’Assemblea e delle Commissioni in formato PDF, che oltretutto non sono consultabili dai programmi di lettura utilizzati dai non vedenti.
  • insieme all’Ordine del Giorno delle Assemblee Capitoline, siano pubblicati i testi delle Proposte, delle Delibere e delle Mozioni che saranno presentate e discusse per permettere ai cittadini interessati di far conoscere le proprie eventuali osservazioni/obiezioni ai propri rappresentanti eletti
  • sul sito del Comune siano tempestivamente pubblicati i testi delle Proposte e  delle Delibere votate, con i testi degli eventuali emendamenti inseriti (compresi di allegati, attualmente spesso non disponibili)
  • i contenuti del dibattito durante le sedute delle commissioni – pubbliche – siano messi a disposizione dei cittadini che non possono essere presenti, attraverso riprese video in streaming o quantomeno mettendo on line le registrazioni audio, e che i verbali delle Commissioni siano pubblicati tempestivamente.
  • Alle Commissioni che trattano di temi legati a specifici territori siano tempestivamente invitati assessori e consiglieri municipali del relativo Municipio

TRASPARENZA SULLA SPESA PUBBLICA E SUL BILANCIO

Si richiede che:

  • ogni voce di spesa di Comune e Municipi, che superi una certa soglia, sia pubblicata in una sezione dedicata del sito del Comune, dove sia indicata la cifra stanziata, le modalità di individuazione dell’eventuale fornitore privato e dell’affidamento del servizio
  • Non compaiano più nelle delibere e nel bilancio voci generiche come “spese per iniziative culturali”. Per i budget di assessorati e dipartimenti e anche per quelli affidati alla gestione dei Municipi (ad esempio il milione di euro messo in bilancio 2015 per ciascun Municipio), devono essere pubblicati i criteri con cui sono state decise le priorità degli investimenti, le modalità di affidamento dei lavori e i soggetti affidatari.

TRASPARENZA SULL’ASSEGNAZIONE DEI LAVORI PUBBLICI

Si richiede che:

  • Ogni attività che comporti esborso di denaro pubblico o vantaggi indiretti in cambio di lavori e servizi, sia essere messa a bando. Solo in caso di situazioni che richiedano interventi di somma urgenza – cagionati dal verificarsi di un evento eccezionale o imprevedibile –, possono essere assegnati lavori direttamente. Successivamente dovrà comunque essere messo a disposizione dei cittadini un minuzioso resoconto delle risorse investite e dei beneficiari
  • Anche i servizi affidati a soggetti terzi devono essere assegnati tramite gara o bando pubblico e le relative informazioni – soggetti, servizi, contratti, costi, bandi, criteri di selezione, soggetti vigilanti etc – devono essere facilmente accessibili on line

TRASPARENZA SULLA GESTIONE DEL PATRIMONIO PUBBLICO

Si richiede che:

  • sia pubblicato un database di tutte le proprietà pubbliche comunali (completando e tenendo aggiornata la mappa già avviata dal Dipartimento Urbanistica), unificando le informazioni di tutte le proprietà gestite da diversi uffici e assessorati, di cui i principali sono: Dipartimento Patrimonio, che comprende beni ad uso residenziale e non residenziale, Dipartimento Ambiente, con edifici nelle ville storiche, terreni e strutture delle aree verdi (anche Punti Verde Qualità), Dipartimento allo sport (impianti sportivi), Dipartimento scuola, proprietà dei Municipi.
  • Ogni proprietà deve essere classificata e pubblicata indicando:
    • descrizione del bene – stato /valore – di chi è la proprietà pubblica, quale soggetto pubblico lo amministra – quale funzionario è responsabile del controllo sulla regolarità di riscossione del canone di locazione, quale soggetto pubblico o privato ne beneficia, a quali condizioni economiche e gestionali, con quali vantaggi per l’interesse pubblico.
    • Contratto di concessione o comodato d’uso con indicate clausole e scadenze e eventuali proroghe con relativi atti autorizzativi e amministrativi
    • Ev . morosità e contenziosi e iniziative legali del Comune
    • In particolare, per gli immobili (uffici, locali, negozi, terreni) affidati a soggetti privati (escluso alloggi di residenza) è necessario indicare soggetti proprietari, contratti, canoni.
  • I dati degli uffici tecnici dei Municipi – soprattutto dei settori commercio  e unità tecnica, in particolare le occupazioni di suolo pubblico – con le entrate, le licenze commerciali etc., devono essere archiviati con modalità facilmente accessibili dai cittadini (ci risulta che a tutt’oggi in alcuni Municipi tali informazioni sono affidate a cartoncini scritti a penna e cancellati di volta in volta; e i due settori citati sono individuati, nel piano triennale approvato dalla Giunta comunale, come quelli maggiormente a rischio di corruzione, insieme alla gestione del patrimonio, che viene affidata spesso senza bandi di gara)

 

TRASPARENZA SULLE TRASFORMAZIONI URBANE

Si richiede che:

  • tutti gli interventi del dipartimento urbanistica, lavori pubblici, mobilità, ambiente che comportano trasformazioni del territorio siano pubblicati con congruo anticipo sul sito del Comune e dei relativi dipartimenti, con l’indicazione dei progetti, dei costi dei soggetti realizzatori, se privati con contratto o convenzione, criteri bando, etc – compreso cronoprogramma e stato di avanzamento lavori – e l’indicazione del soggetto pubblico responsabile della vigilanza. Tutti i documenti relativi devono essere facilmente accessibili e consultabili da qualunque cittadino interessato tramite accesso agli atti. Ogni dipartimento deve avere un URP facilmente raggiungibile dal pubblico. Devono essere capillarmente diffuse le informazioni nei quartieri interessati dalle trasformazioni, e coinvolti i cittadini e le realtà territoriali in processi partecipativi.

TRASPARENZA SUL PASSATO

Si richiede che:

  • laddove l’attuale amministrazione individuasse sprechi, colpevoli ritardi, mancata vigilanza, progetti carenti o inadeguati, prescrizioni non segnalate, tali da comportare un danno ai cittadini e/o alla città, devono essere portati a conoscenza della cittadinanza responsabilità politiche e amministrative (e avviate eventuali sanzioni)

Infine riteniamo che le stesse procedure per individuare regole e modalità di applicazione del Piano Anticorruzione e per introdurre più stringenti garanzie di Trasparenza, debbano prevedere e comprendere un sistematico dialogo con la cittadinanza, avviando occasioni di dibattito pubblico, anche sui territori, e tavoli di confronto con le realtà associative impegnate da tempo nel campo.

areoplanino nel nero

OSSERVAZIONI PIANO PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E TRASPARENZA ED INTEGRITA’

a cura di Mobilitiamoci e Carteinregola

Premessa

1) Qualora si desideri evitare il fallimento che ha caratterizzato l’elaborazione dei piani dell’amministrazione comunale degli ultimi anni, vedi tutti i piani relativi alla mobilità e traffico (PGTU 2004, Piano Infrastrutture mobilità e PUP 2006, Piano Strategico Mobilità Sostenibile 2009), caratterizzati da elenchi di azioni senza responsabili, criteri ed indicatori di valutazione dei risultati, meccanismi di monitoraggio delle esecuzioni, risorse effettivamente disponibili, tempi di realizzazione, E’ NECESSARIO inserire questi elementi IN OGNI DOCUMENTO PROGRAMMATICO con la definizione di obiettivi SPECIFICI, MISURABILI, ATTUABILI, REALISTICI, TEMPORIZZATI.

2) Un documento di pubblica consultazione deve possedere alcuni caratteri:

1) essere leggibile e comprensibile dalla maggior parte dei cittadini senza linguaggi giuridico/burocratico, senza minuziosi allegati

2) non frustrare il lettore con l’elencazione dei riferimenti normativi sulla base dei quali il documento viene proposto alla considerazione dei cittadini

3) Elementi rilevanti nel contrasto alla corruzione sono la trasparenza, la riduzione dei margini di discrezionalità degli operatori e la semplicità dei processi .

PIANO PREVENZIONE CORRUZIONE 2015-2017

Il documento, da pag 1a 44, con 8 allegati, illustra in maniera ordinata le prescrizione della legge 190/2012 articolando obiettivi, piano, contenuti, composizione del piano ,definizione di corruzione, assetto organizzativo della macrostruttura di Roma capitale e delle società partecipate, destinatari, poteri e compiti del responsabile della prevenzione della corruzione, delle modalità di partecipazione dei direttori alla attuazione del piano.

In buona sostanza si tratta di un ordine di servizio in cui si individuano compiti e ruoli per le attività di prevenzione della corruzione e si indicano alcune azioni realizzate ed altre in via di attivazione. Il tutto in un linguaggio specialistico di cui si riporta di seguito un esempio:

La principale azione avviata nel 2014 è stata la individuazione dei procedimenti a maggior rischio e si è proceduto ad una mappatura secondo il grado di rischio corruttivo, la predisposizione di un modello di whistleblowing, la definizione dei criteri di rotazione del personale nelle aree a maggior rischio corruttivo. Nell’allegato 8 sono indicate una serie di attività programmate nel triennio per:

– predisporre un catalogo dei processi a rischio condiviso con le strutture

– attivare una serie di monitoraggi relativi alle attività successive alla cessazione dal servizio, sui controlli delle autocertificazioni, sui tempi di realizzazione di procedimenti a rischio, obblighi di astensione, incompatibilità, incarichi dei dipendenti, osservanza codice di comportamento e disciplinare, procedimenti penali, adempimenti in tema di anticorruzione delle società partecipate

La formazione è l’unica attività per la quale si è predisposto un piano di dettaglio di 10 pagine (allegato 6) con l’individuazione dei destinatari, obiettivi didattici e cronogramma senza tuttavia indicare le risorse necessarie” da individuare” (pag 29)

Viene anche proposta la nomina di una Commissione con il compito di formulare proposte e azioni amministrative (pag31)

Per quanto riguarda la fondamentale azione di semplificazione dei processi vengono dedicate le seguenti 2 righe a pag.34

Le scriventi associazioni osservano che:

– il documento è sostanzialmente una riformulazione delle previsioni di legge senza obiettivi sostanziali, cioè fondati su di una valutazione dello stato attuale e senza risorse individuate

– molte delle azioni di monitoraggio proposte rientrano nella normale gestione amministrativa la cui pregressa assenza, confermata da recenti notizie sui mancati incassi di proventi, testimonia una grave insufficienza dei sistemi di controllo delle attività comunali. Tali deficienze non solo favoriscono abusi e comportamenti corruttivi ma aggravano i costi gestionali, minimizzano l’efficienza e penalizzano i fruitori dei servizi.

Propongono e suggeriscono :

– la ricognizione dello stato attuale di osservanza dei principali procedimenti NON SOLO QUELLI A RICHIO CORRUZIONE in termini di durata, costi per l’amministrazione, chiarezza delle responsabilità, trasparenza e soddisfazione dei cittadini. Ricognizione da rendere pubblica per avviare un confronto con la cittadinanza per misurarne il grado di soddisfazione e su cui avviare la riorganizzazione delle strutture comunali

– elemento essenziale per il contrasto alla corruzione è la semplificazione e trasparenza dei processi di erogazione dei servizi e di acquisizione delle risorse mentre nel piano in allegato (pag 122/3) si parla efficientamento dei controlli sulle attività produttive e ricettive ricettive della Capitale, la reingenierizzazione del sistema di gestione elettronica documentale, l’efficientamento delle procedure per gli appalti e contratti SENZA indicare tempi, risorse e soprattutto PRODOTTI. Per queste ragioni tutti i processi di erogazione dei servizi ai cittadini, di acquisizione delle risorse e di controllo dovrebbero essere messi sul sito istituzionale con procedure informatizzate di stato d’avanzamento visibili dai cittadini.

– la messa a punto di un piano operativo anticorruzione con l’indicazione di obiettivi specifici, misurabili, attuabili, realistici e temporizzati con l’individuazione dei responsabili e la specificazione delle risorse attribuite

 

PROGRAMMA TRIENNALE TRASPARENZA ED INTEGRITA’

Il doc “la struttura del programma triennale della trasparenza e l’ integrità” (pag 125-139) illustra i compiti e responsabilità delle articolazioni organizzative del Ccomune e del responsabile della trasparenza sulla base della vigente normativa ,ambiti d’applicazione, modalità di elaborazione del piano triennale, termini e percorsi per l’adozione del piano, ruolo dell’OIV, individua gli strumenti ed i contenuti per l’accesso, il sistema di monitoraggio interno, le sanzioni e in ultimo, al capoverso 14, le caratteristiche della procedura d’accesso civico. Molti “copia ed incolla” (vedi memoria di Giunta su trasparenza del novembre 2013)

Unico accenno ad attività programmatoria è al capitolo 12, dove “Prosegue l’attività di Roma Capitale per:

-estendere il processo di trasparenza con la pubblicazione tempestiva degli atti della Giunta

Con la realizzazione di una newsletter elettronica da inviare ai cittadini, associazioni ecc che ne facciano richiesta.

Le scriventi associazioni osservano che:

– il modo migliore per avvicinare i cittadini all’azione del Comune sarebbe coinvolgerli nella definizione del vasto programma di cui sopra

– il doc non indica alcun obiettivo (specifico, misurabile, realistico e temporizzato) da conseguire nel triennio, soltanto prescrizioni generiche tipo una verifica annuale che non consentono di valutare i risultati del le azioni

– diversi riferimenti regolamentari appaiono superati dal dlgs 33/13, come per esempio il regolamento comunale, per l’organizzazione e pubblicazione contenuti sul portale istituzionale (vedi deliberazione Giunta comunale n450/2009)

Propongono e suggeriscono :

– la descrizione sul sito comunale dei processi di ogni attività svolta dal Comune, con l’indicazione dei tempi e degli specifici responsabili della produzione del servizio

– per rendere operativa la trasparenza, indicare lo stato di pubblicazione sul sito trasparenza delle tipologie di dati dell’allegato 1 della delibera n.50 del 4/7/2013 con le modifiche del 24 settembre 2013, contenente gli “obblighi di pubblicazione vigenti ” che allo stato non risultano soddisfatti che in misura assai parziale. Si segnala che anche semplici prescrizioni come la pubblicazione dei curricula appare insufficiente, essendoci casi in cui vi è soltanto il titolo di studio dell’amministratore e la sua conoscenza delle lingue straniere

– tenuto conto   delle caratteristiche dei documenti di difficile lettura , della parcellizzazione delle informazioni, della prevalenza di linguaggi giuridico burocratici specialistici, dei ritardi nella comunicazione, si propone la messa punto di un sistema di monitoraggio della situazione della città metropolitana con un cruscotto di indicatori relativi alla economia, salute, ambiente, finanza, sicurezza, mobilità, vivibilità che illustri chiaramente ai cittadini la situazione e la sua evoluzione.

– uno degli elementi essenziali per il cambiamento culturale verso la trasparenza, l’integrità ed il contrasto alla corruzione è il sistema di monitoraggio e le collegate azioni sanzionatorie, che certamente richiede un rafforzamento. NON è possibile parafrasare i contenuti del dlgs 33/2013 in merito alle sanzioni e per di più rinviare, in “caso di inosservanza”, al Vice Segretario generale. Si tratta di un approccio penalizzante per i cittadini, che dopo aver visto negata la trasparenza dei responsabili, vengono rinviati ad un II^ appello. E’ ovvio che, una volta accertata l’inosservanza, il sistema interno deve prendere provvedimenti e NON rinviare ad un secondo grado, DIVERSAMENTE SI CONTINUA CON I RINVII.

– richiedono una consultazione semestrale sullo stato di attuazione della trasparenza, sull’attività svolta dalla casa della Trasparenza di cui non si conoscono i programmi né le attività, e sull’open government.

Mobilitiamoci

Carteinregola