(Scheda dell’ aprile 2013)
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Nel marzo 2012 la commissione Urbanistica del Comune ha dato il via libera alla Variante per l’intervento sul complesso dell’ex Fiera di Roma. Più di cinque anni sono passati dal gennaio 2007, in era Veltroni, quando la struttura di via C. Colombo ha cessato l’attività per l’apertura della nuova sede lungo l’autostrada Roma-Fiumicino, divenendo così una delle tante strutture “ex” che costellano la nostra città, brani di un grande patrimonio comune dal destino incerto o ormai segnato. L’attuale Variante urbanistica prevede circa 300.000 mc, ripartiti per il 60% a residenziale, il 25% a terziario privato, il 15% flessibile. I Comitati cittadini che si oppongono al progetto sottolineano l’assenza di ogni visione organica del territorio, la totale assenza di utilità pubblica nel vendere quel “bene comune”, magari per mitigare le difficoltà finanziarie della nuova Fiera, invece di utilizzarlo per rispondere alle esigenze dei cittadini in termini di servizi pubblici. Sono contestate anche le modalità di organizzazione del “processo partecipativo”: un”assemblea il 17 novembre 2011 è stato l’unico momento di incontro previsto tra cittadinanza e Comune. (tratto da un articolo di Sergio Caldaretti di Paese Sera)
90ª Proposta (Dec. G.C. del 19 luglio 2011 n. 70) Adozione variante urbanistica relativa all’ambito n. 2 – Risistemazione della Fiera di Roma – Piano di Utilizzazione delle aree della Via Cristoforo bColombo da Porta Ardeatina a Via delle Tre Fontane ai sensi dell’art. 4 L.R. n. 36/1987 e s.m.i.
Scarica la delibera Proposta_90 2011 fiera di Roma
Rassegna stampa
http://www.paesesera.it/Rubriche-e-opinioni/I-mercanti-in-fiera
18 aprile 2012 I mercanti in fiera di Sergio Caldaretti
Il caso I mercanti in fiera di Sergio Caldaretti
Nel marzo 2012 la commissione Urbanistica del Comune ha dato il via libera alla Variante per l’intervento sul complesso dell’ex Fiera di Roma. Più di cinque anni sono passati dal gennaio 2007, in era Veltroni, quando la struttura di via C. Colombo ha cessato l’attività per l’apertura della nuova sede lungo l’autostrada Roma-Fiumicino, divenendo così una delle tante strutture “ex” che costellano la nostra città, brani di un grande patrimonio comune dal destino incerto o ormai segnato. La Fiera di Roma S.p.A., società a forte presenza pubblica proprietaria del complesso, decise subito la vendita al miglior offerente di quel patrimonio, avviando una procedura volta a individuarlo. Per ricavare il massimo, si era stabilito un intervento di demolizione e ricostruzione per 288.000 mc, con una destinazione in prevalenza residenziale; era prevista anche la realizzazione di aree verdi e di una “infrastruttura a scopo ludico ricreativo destinata ai bambini, denominata Città dei bambini”. Da allora questa vicenda si è sempre caratterizzata per l’assoluta indifferenza dell’amministrazione capitolina alle continue manifestazioni di dissenso ed alle proposte che provenivano dai cittadini.
Già subito dopo l’annuncio delle intenzioni di “alienare” quel patrimonio, alcuni comitati cittadini contestano i contenuti dell’intervento, in particolare l’entità delle cubature previste e la concreta possibilità di realizzare le opere pubbliche che ne deriverebbero. Intanto, alla fine del 2007 si conclude l’iter per la manifestazione d’interesse; la portata degli interessi in gioco ha sollecitato dodici società di grandi dimensioni, sia italiane che internazionali, tra cui gli immancabili Caltagirone, Toti, Ligresti e una cordata “romana” con una ventina di imprese di medie dimensioni.
L’anno successivo si insedia la Giunta Alemanno, che conferma la volontà di vendere. Il Municipio, che ora deve fare i conti con una giunta capitolina “avversa”, si muove: nel settembre 2009 viene presentato un documento che riprende le proposte elaborate dalla rete di coordinamento dei Comitati di quartiere: abbattimento a circa 120.000 mc della cubatura realizzabile e una articolazione funzionale che assegna il 50% agli uffici della Regione Lazio, il 40% a residenze, il 10% a commerciale di vicinato.
Ma la Giunta prosegue sulla sua strada, cambiando però strategia: nel dicembre 2009 avvia l’iter per la redazione delle Linee Guida da porre a base di una Variante urbanistica, strumento che offre maggiori possibilità “di manovra”. Intanto continua la mobilitazione dei comitati e dei cittadini, dove alle critiche relative all’ex Fiera si affianca la contestazione dell’intervento a piazza dei Navigatori. Niente da fare. Il 26 gennaio 2011 vengono approvate le Linee guida e nel luglio viene elaborata la Variante urbanistica, che prevede circa 300.000 mc, ripartiti per il 60% a residenziale, il 25% a terziario privato, il 15% flessibile. A settembre l’Assessorato all’Urbanistica del Comune comunica l’avvio del “processo partecipativo”, e convoca per il 17 novembre l’assemblea partecipativa presso l’Urban Center. Per il Comune sono presenti solo alcuni funzionari, l’Assessore Corsini non si fa vedere. Dopo una rapida illustrazione della proposta di Variante, tutti gli interventi esprimono contrarietà sull’operazione. Viene sottolineata l’assenza di ogni visione organica del territorio, per cui si procede da anni con interventi su un singolo luogo senza alcuna attenzione agli effetti che essi propagano in contesti anche lontani. Si insiste sulla totale assenza di utilità pubblica nel vendere quel “bene comune”, magari per mitigare le difficoltà finanziarie della nuova Fiera, invece di utilizzarlo per rispondere alle esigenze dei cittadini in termini di servizi pubblici. Infine, si contestano le modalità di organizzazione del “processo partecipativo”: quella assemblea è l’unico momento di incontro previsto tra cittadinanza e Comune! E infatti, dopo pochi mesi la Variante viene licenziata in Commissione senza altri momenti di confronto.
Archivio
ROMA 24/2/2011: Chiusa da 3 anni, per l’ex Fiera di Roma il Comune ha in mente un progetto di valorizzazione. La parola all’Assessore capitolino all’Urbanistica Marco Corsini, il Presidente del Municipio XI Andrea Catarci e al Comitato di quartiere.
Cosa succede all’ex Fiera di Roma?
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Caricato in data 03/mar/2011 ROMA 24/2/2011: Chiusa da 3 anni, per l’ex Fiera di Roma il Comune ha in mente un progetto di valorizzazione. La parola all’Assessore capitolino all’Urbanistica Marco Corsini, il Presidente