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Il Lazio di Zingaretti prima dei Sindaci per i diritti dei migranti (e prima l’Assemblea capitolina)

Regione Lazio stanziamento da blog capriccioli Un’iniziativa forse meno clamorosa di quella di Leoluca Orlando e degli altri Sindaci, ma altrettanto importante, così come la mozione capitolina del 4 dicembre scorso, promossa dalla maggioranza pentastellata, fortemente critica verso il decreto sicurezza…

(4 gennaio 2019) Alcuni Sindaci italiani –  Leoluca Orlando, Sindaco di palermo, Luigi de Magistris, di Napoli,  Dario Nardella,  di Firenze, Federico Pizzarotti, di Parma – hanno annunciato che non intendono   applicare la parte del Decreto sicurezza che sospende i diritti dei migranti richiedenti asilo (1). Ma  da 15 giorni la Regione guidata dal Presidente Zingaretti ha varato, nella Legge di Bilancio del Lazio (2),  una misura per la “seconda accoglienza e integrazione dei migranti vulnerabili (3). Infatti, grazie a un emendamento del consigliere regionale radicale Alessandro Capriccioli, sono stati stanziati 600 mila euro per “consentire a tante persone di proseguire il percorso di inserimento nei nostri territori e l’effettiva inclusione nel nostro tessuto sociale, rimborsando le spese per i servizi che con il decreto sicurezza vengono loro loro preclusi, in modo che l’impatto di questa legge ingiusta sia attenuato, almeno nel Lazio” (3) (In calce il testo dell’emendamento). E vogliamo  ricordare che anche la maggioranza capitolina Cinquestelle, con un’inedita condivisione con le opposizioni di centro sinistra, ha  approvato, il 4 dicembre scorso,  una mozione  sul Decreto Sicurezza  prima firmataria la Presidente della Commissione Politiche sociali e della Salute Maria Agnese Catini (M5S),  che   impegna la Sindaca e la Giunta “a chiedere al Ministro dell’Interno ed al Governo di aprire un confronto istituzionale con Roma e le Città italiane, al fine di valutare le ricadute concrete di tale Decreto sull’impatto in termini economici, sociali e sulla sicurezza dei territori e di approntare tutti gli atti necessari a mitigarne gli effetti in termini di diritti sia per i cittadini che per le persone accolte” e “ad incrementare le politiche di accoglienza ed inclusione sociale realizzate da Roma Capitale, con particolare attenzione alle fragilità“(4).   (AMBM)

Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com

Legge Regionale di bilancio approvata il 28 12 2018  numero 13/2018:

Art. 4
(Aggiornamento delle disposizioni finanziarie di leggi regionali ed ulteriori disposizioni di spesa)

(…)

comma 20. Al comma 1 dell’articolo 18 della legge regionale 14 luglio 2008, n. 10 (Disposizioni per la promozione e la tutela dell’esercizio dei diritti civili e sociali e la piena uguaglianza dei cittadini stranieri immigrati)*, dopo le parole: “e successive modifiche” sono aggiunte le seguenti:

“e dei beneficiari delle altre forme di protezione vulnerabili o con esigenze particolari, come individuati dall’articolo 17, comma 1, del decreto legislativo 18 agosto 2015, n. 142 (Attuazione della direttiva 2013/33/UE recante norme relative all’accoglienza dei richiedenti protezione internazionale, nonché della direttiva 2013/32/UE, recante procedure comuni ai fini del riconoscimento e della revoca dello status di protezione internazionale)** e successive modifiche o in condizioni di fragilità sociale”.

*L.R. 14 Luglio 2008, n. 10 Disposizioni per la promozione e la tutela dell’esercizio dei diritti civili e sociali e la piena uguaglianza dei cittadini stranieri immigrati

Art. 18
(Interventi di protezione a favore di richiedenti asilo e rifugiati)

comma 1. La Regione, nell’ambito delle proprie competenze, concorre, anche attraverso strumenti di partecipazione, alla tutela del diritto d’asilo e sostiene gli enti locali e gli altri soggetti, pubblici e privati, che prestano servizi finalizzati all’accoglienza dei richiedenti asilo e alla tutela dei rifugiati nonché degli altri stranieri beneficiari di forme di protezione per motivi umanitari ai sensi dell’articolo 18 del d.lgs. 286/1998 e successive modifiche.

** DECRETO LEGISLATIVO 18 agosto 2015, n. 142  Attuazione della direttiva 2013/33/UE recante norme relative all’accoglienza dei richiedenti protezione internazionale, nonche’ della direttiva 2013/32/UE, recante procedure comuni ai fini del riconoscimento e della revoca dello status di protezione internazionale.

Art. 17  Accoglienza di persone portatrici di esigenze particolari

comma 1. Le misure di accoglienza previste dal presente decreto tengono  conto della specifica situazione delle persone vulnerabili, quali i minori, i minori non accompagnati, i disabili, gli anziani, le donne in stato di gravidanza, i genitori singoli con figli minori, le vittime della tratta di esseri umani, le persone affette da gravi malattie o da disturbi mentali, le persone per le quali e’ stato accertato che hanno subito torture, stupri o altre forme gravi di violenza psicologica, fisica o sessuale o legata all’orientamento sessuale o all’identita’ di genere, le vittime di mutilazioni genitali.

NOTE

(1) vedi Corriere della Sera 3 gennaio 2018 Sindaci contro il decreto sicurezza  La replica di Salvini: chi non lo applica ne risponderà Il primo a scendere in campo contro le nuove misure introdotte del governo è stato Leoluca Orlando, ma in diversi lo hanno seguito. Duro il vicepremier: «La legge si applica»di Fiorenza Sarzanini

(2)Vai alla pagina del sito della Regione Lazio con  la legge Regionale di bilancio approvata il 28 12 2018 Legge Regionale – numero 13/2018

(3) (dal sito di Alessandro Capriccioli consigliere regionale del Lazio di Radicali Italiani22 dicembre 2018 ) Stanotte il Consiglio Regionale del Lazio ha approvato un mio emendamento al bilancio che stanzia, per i prossimi due anni, 600mila euro da destinare alla seconda accoglienza e all’integrazione dei migranti vulnerabili che il decreto sicurezza mette scelleratamente in mezzo alla strada”.
“Dopo l’entrata in vigore del decreto Salvini, com’è noto, non verrà più garantita la seconda accoglienza negli Sprar ai titolari di protezione umanitaria, e in questo modo migliaia di persone in condizioni di particolare fragilità sociale (tra cui vittime di violenza, tratta e tortura, donne con bambini) sono destinate, come già sta accadendo, a restare senza alcuna accoglienza pur avendo un titolo di soggiorno. Questo, come abbiamo più volte ribadito, provocherà immancabilmente marginalità sociale, precarietà e quindi insicurezza: è dunque di fondamentale importanza il fatto che a partire da oggi, grazie all’emendamento da noi proposto e approvato dal Consiglio, la Regione Lazio potrà consentire a tante persone di proseguire il percorso di inserimento nei nostri territori e l’effettiva inclusione nel nostro tessuto sociale, rimborsando le spese per i servizi che con il decreto sicurezza vengono loro loro preclusi, in modo che l’impatto di questa legge ingiusta sia attenuato, almeno nel Lazio. Sono convinto che si tratti del miglior antidoto all’approccio securitario di questo governo, di un aiuto concreto ai sindaci della nostra regione e di un importantissimo segnale di resistenza civile e politica a fianco dei territori da parte della giunta Zingaretti: mi auguro che altre regioni seguano questo esempio, per continuare a sostenere le buone pratiche di accoglienza anche in questo momento drammatico”.

(4)  vedi Approvata in Campidoglio mozione contro il Decreto Sicurezza http://www.carteinregola.it/index.php/62722/

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