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100 professori chiedono alla Regione Lazio una diversa legge per i cinema

Il prof. Luciano Curcio al convegno di Italia Nostra

GGIORNAMENTI: dopo una mobilitazone di intellettuali, cinesati, associazioni e cittadini il Presidente Rocca ha incontrato alcune categorie dello spettacolo, ma il risultato non cambia motlo vedi articolo Roma Today 27 febbraio 2025 Cinema di Roma, ecco quali si salveranno e quali no dopo l’accordo tra Regione e operatori Quali sono i cinema chiusi di Roma che si salvano dalla totale trasformazione

27 febbraio 2025 Più di 100 docenti universitari di Architettura e di Ingegneria delle Università Sapienza, Roma Tre e Tor Vergata di Roma hanno sottoscritto l’appello al Presidente regionale Rocca promosso da Silvano Curcio e Maria Grazia Turco, due studiosi dell’architettura dei cinema di Roma che, denunciando la gravissima situazione già in atto e i rischi di un’ulteriore escalation incontrollata di chiusure e trasformazioni selvagge delle sale, hanno innescato l’acceso dibattito politico e mediatico in corso sulle criticità di un progetto di legge regionale di cui da tempo si occupa anche Carteinregola. La proposta di legge n. 171/2024 interviene su molte leggi che disciplinano il governo del territorio, in nome delle sempiterne “semplificazioni” e “misure incentivanti”,   che sono poi misure edilizie che moltiplicano cubature e liberalizzano il cambio di destinazione d’uso. Per le sale cinematografiche la proposta rischia di compromettere una già drammatica situazione, mettendo a repentaglio l’esistenza stessa delle sale superstiti ancora attive, così come la tutela di numerose sale storiche chiuse. Nell’appello i docenti universitari avanzano precise richieste al Presidente Rocca, a partire da quella di stralciare gli interventi normativi per le sale e indire gli “STATI GENERALI DEI CINEMA”, aperti a tutti gli stakeholder del settore, per “stendere e presentare un documento di “LINEE GUIDA” con criteri e indicazioni di carattere metodologico-operativo utili per la formulazione di una nuova proposta di legge regionale. Una proposta per valorizzare i cinema in attività e per rigenerare e rilanciare le sale ancora recuperabili. (AMBM)

vedi anche S.O.S. sale cinematografiche, l’intervento di Carteinregola al convegno di Italia Nostra con la registrazione del convegno di Italia nostra “S.O.S. sale cinematografiche, verso un tavolo per salvarle del 20 febbraio 2025(l’intervento del Prof. Curcio ““Il quadro della situazione: i cinema “fantasmi urbani” di Roma, tra chiusure e trasformazioni selvagge” è a 55″ dall’inizio).

APPELLO PER I CINEMA DI ROMA

AL PRESIDENTE DELLA REGIONE LAZIO FRANCESCO ROCCA

Egr. Presidente,

come docenti di Architettura e di Ingegneria delle Università Sapienza, Roma Tre e Tor Vergata, siamo da sempre schierati a favore della conoscenza, della tutela e della valorizzazione del patrimonio storico-culturale architettonico e ingegneristico, di cui sono un’altissima e significativa testimonianza anche numerosi cinema presenti nel centro storico, nei quartieri moderni e nelle periferie di Roma.

Per tale motivo, ci uniamo agli appelli lanciati da più parti in questi giorni riguardo alla proposta di legge regionale n. 171/2024 che rischia di compromettere la già drammatica situazione dei cinema di Roma, mettendo a repentaglio l’esistenza stessa delle sale superstiti ancora attive, così come la tutela di numerose sale storiche chiuse.

Pur apprezzando la sua iniziativa di consultazione e confronto con alcuni tra gli stakeholder del mondo del cinema, non possiamo esimerci dal segnalarle che le disposizioni inserite nella proposta di legge regionale presentano diversi aspetti di problematicità.

In questa sede intendiamo puntare l’attenzione su due criticità di fondo che, a nostro parere, condizionano e distorcono l’intero impianto delle specifiche disposizioni di legge in parola.

La prima riguarda il metodo di impostazione adottato che tende ad affrontare la questione dei cinema concentrandosi esclusivamente sugli “effetti” della situazione (la chiusura e l’abbandono delle sale) e non anche e prioritariamente sulle “cause” che hanno indotto tali conseguenze (perchè chiudono i cinema?) e sulle possibili soluzioni che tentino perlomeno di contrastare la grave situazione in atto (come limitare la chiusura delle sale e favorirne la rigenerazione).

La seconda riguarda il merito dei contenuti delle disposizioni che di fatto disconoscono la natura peculiare delle sale. cinematografiche, considerandole e trattandole alla stessa stregua di generiche costruzioni o di semplici unità immobiliari e applicando conseguentemente ad esse indiscriminate norme urbanistiche basate su meri parametri tecnici, dimensionali e merceologici.

I cinema invece rappresentano una delle più alte ed estese accezioni di “patrimonio culturale”, nel senso indicato dalla stessa Costituzione del nostro Paese: sono preziosi beni comuni depositari di inestimabili valenze materiali e immateriali, spesso di rilevanza storica, sociale, artistica, architettonica e ingegneristica. Sono luoghi strettamente legati all’identità di Roma, dei suoi rioni, dei suoi quartieri, delle sue periferie, dei suoi abitanti, di tutti noi intesi come singoli individui e come collettività.

Ed è proprio per queste precipue ragioni, Presidente, che le chiediamo:

1. di stralciare le disposizioni sui cinema dalla proposta di legge regionale n. 171/2024;

2.di indire, sotto l’egida della Regione Lazio, gli “STATI GENERALI DEI CINEMA”, come prima e indispensabile occasione di riflessione e confronto aperto a tutti gli stakeholder del settore al fine di analizzare le criticità che investono le sale, di comprenderne le cause e di studiare e condividere esperienze di successo per la gestione e l’esercizio delle loro attività e per la tutela e la valorizzazione delle loro caratteristiche architettoniche, tipologiche e strutturali;

3. di costituire, nell’ambito degli stessi “STATI GENERALI DEI CINEMA”, una consulta rappresentativa multidisciplinare, composta da stakeholder ed esperti settoriali, al fine di stendere e presentare alla Regione Lazio entro 2 mesi un documento di “LINEE GUIDA” con criteri e indicazioni di carattere metodologico-operativo utili per la formulazione di una nuova proposta di legge regionale specificamente indirizzata:

  • – alla conoscenza, al censimento e alla tutela del patrimonio dei cinema ancora presenti sul territorio;
  • – alla salvaguardia, al sostegno e alla valorizzazione dei cinema in attività;
  • – all’individuazione di tutte quelle situazioni suscettibili ancora di potenziali azioni di recupero, rigenerazione e rilancio che tengano ben presenti le nuove modalità di consumo e fruizione del prodotto cinematografico, così come l’ulteriore valore aggiunto derivante dalla possibile integrazione dell’attività cinematografica con altre funzioni culturali, sociali e commerciali compatibili (i cinema come “hub polifunzionali”).

Confidando in una dimostrazione di lungimiranza politica e di sensibilità culturale, auspichiamo un riscontro positivo al nostro appello affinchè Roma, la città del cinema, continui ad essere ancora la città dei cinema.

Certi di una cortese risposta, la salutiamo cordialmente.

I sottoscritti docenti di Architettura e di Ingegneria delle Università Sapienza, Roma Tre e Tor Vergata:

Silvano Curcio e Maria Grazia Turco (estensori dell’appello e primi firmatari), Maria Letizia Accorsi, Marta Acierno, Federica Angelucci, Michele Asciutti, Giovanni Attili, Bartolomeo Azzaro, Flaminia Bardati, Lia Barelli, Clementina Barucci, Calogero Bellanca, Simona Benedetti, Carlo Bianchini, Adriana Caldarone, Maurizio Caperna, Alessandra Capuano, Luca Cedola, Carlo Cellamare, Emanuele Chiavoni, Piero Cimbolli Spagnesi, Francesco Crupi, Fabrizio Cumo, Gabriele Curci, Silvia Cutarelli, Fabio Cutroni, Lorenzo Dall’Olio, Roberta Dal Mas, Maria Grazia D’Amelio, Livio De Santoli, Fabio Di Carlo, Fabrizio Di Marco, Francesco Di Nocera, Marina Docci, Mario Docci, Adalgisa Donatelli, Carlos Duque, Maria Grazia Ercolino, Daniela Esposito, Amedeo Fago, Marco Ferrero, Fabiola Fratini, Sonia Gallico, Francesca Geremia, Maria Clara Ghia, Elisabetta Giorgi, Vidal Gomez Martinez, Antonella Greco, Marika Griffo, Andrea Grimaldi, Maria Rosaria Guarini, Carlo Inglese, Elena Ippoliti, Alfonso Ippolito, Gianluigi Lerza, Domenico Liberatore, Andrea Lucchini, Francesco Mancini, Carmen Vincenza Manfredi, Franco Medici, Anna Bruna Menghini, Alessandra Meschini, Valeria Montanari, Mario Montopoli, Michele Morganti, Andrea Pacifici, Spartaco Paris, Elena Paudice, Giuseppe Piras, Barbara Pizzo, Francesca Porfiri, Chiara Porrovecchio, Maurizio Ricci, Anna Riciputo, Antonella Romano, Francesco Romeo, Jessica Romor, Ginevra Salerno, Simona Salvo, Maria Laura Santarelli, Alessandro Scaletti, Donatella Scatena, Adriana Sferra, Anna Maria Siani, Alfredo Simonetti, Francesca Romana Stabile, Marisa Tabarrini, Graziano Valenti, Claudio Varagnoli, Guglielmo Villa, Alberto Viscogliosi, Maria Vitiello, Michele Zampilli, …seguono ulteriori adesioni ancora in progress

27 febbraio 2025

Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com

ai al Confronto tra le proposte di modifica della PL regionale 171 con le normative vigenti 

  • Art. 2 (Modifiche alla legge regionale 18 luglio 2017, n. 7 “Disposizioni per la rigenerazione urbana e per il recupero edilizio” e successive modificazioni),
  • Art. 5 (Disposizioni in tema di cinema e audiovisivo)
  • Art. 19 (Interpretazione autentica dell’articolo 9 della legge regionale 2 luglio 2020, n. 5 “Disposizioni in materia di cinema e audiovisivo” e successive modificazioni).

VEDI Sta arrivando la legge regionale che trasforma i cinema in maxi negozi e centri commerciali 13 GENNAIO 2025

VEDI Urbanistica del Lazio 2023-25 CRONOLOGIA MATERIALI

Vedi  La proposta di legge regionale che trasforma i cinema in centri commerciali 25 agosto 2024