Dopo Viale Agricola cancellato anche il PUP di Via Fermi. Forse.
Autore : Redazione
Il rapporto sui parcheggi dei 5 anni di Alemanno Sindaco
Ad una attenta lettura, anche in questo caso l’espunzione del parcheggio dal Piano è ancora un traguardo lontano…
Roma, 10 maggio 2013. Due giorni fa, commentando la presunta espunzione del Pup di Viale Agricola – in realtà una delibera “di indirizzo” per pervenire a una “soluzione concertata” con il concessionario (> vai al post) – ci chiedevamo perché non regalare anche agli abitanti di Via Enrico Fermi una Delibera volta a individuare soluzioni alternative al previsto parcheggio interrato. E puntuale è arrivato, ieri, il comunicato del delegato ai parcheggi Vannini (> leggi il comunicato), che annuncia che “Il parcheggio di via Enrico Fermi non si farà” grazie alla “decisione approvata in memoria di Giunta dall’Amministrazione Alemanno con cui si cancella il parcheggio di via Enrico Fermi e si avvia una procedura di studio per delocalizzare il parking su piazza Cola di Rienzo”.
Ora, non vorremmo fare i guastafeste, ma purtroppo leggendo la memoria citata, pervenuta al Comitato NO PUP Fermi, ci tocca di nuovo ridimensionare gli entusiasmi e inserire, anche in questo caso, un tono decisamente più ipotetico. Nel documento, infatti, si ricorda che, come già per il caso di Viale Agricola, sul Comune pende una richiesta di risarcimento danni avanzata dalla ditta e si sottolinea l’ “opportunità” per l’Amministrazione di “avviare un percorso condiviso con il concessionario del parcheggio di Via Fermi al fine di dirimere il contenzioso in atto”, facendo presente che il concessionario stesso “si era reso disponibile, a fronte del riconoscimento da parte dell’ Amministrazione Capitolina alla ricollocazione dei posti auto previsti dall’intervento di via Enrico Fermi in Piazza Cola Di Rienzo, una volta ottenute tutte le autorizzazioni per l’avvio dei lavori del parcheggio, a ritirare il ricorso presentato al Tar del Lazio”.
Si tratta quindi, anche in questo caso, di un percorso ancora lungo e accidentato, con un esito subordinato all’ottenimento di tutti i permessi per l’avvio dei lavori del parcheggio in un’altra zona della città, a Prati, in un’area che non è neanche prevista dal Piano Urbano Parcheggi vigente. In ogni caso un esito a cui si arriverà ben oltre l’imminente scadenza elettorale, durante la prossima consiliatura.
Il Comitato NO PUP Fermi in Campidoglio nel marzo 2013, a un anno dalla consegna delle firme della Delibera Popolare
E se per gli abitanti di via Fermi è sicuramente uno spiraglio positivo, come Coordinamento NO PUP cittadino non possiamo non ribadire che l’unica vera soluzione sarebbe rimettere in discussione il Piano Urbano Parcheggi, mantenendo solo gli interventi strategici per la mobilità cittadina e comunque gli interventi che non danneggiano l’ambiente, realizzati in sicurezza per i cittadini, nella totale trasparenza e attraverso processi partecipati. Fino a oggi, da parte di tutte le amministrazioni, questa compresa, non è stato fatto nessun passo avanti in questo senso. Ma senza un vero cambiamento delle regole, con maggiori garanzie per tutti i cittadini e per l’interesse pubblico, si rischia di scivolare nella famigerata sindrome “Nimby” (non nel mio cortile) di cui tanto siamo stati accusati, che in realtà è spesso inseminata proprio dalla politica. Ma i cittadini di Via Fermi in tutti questi anni si sono impegnati non solo per i loro alberi e per la loro strada, ma per difendere i diritti e la dignità di tutti.
Vogliamo dire comunque grazie ai consiglieri che si sono impegnati al fianco del comitato di Via Fermi e degli altri comitati: Gemma Azuni (SEL), Athos De Luca (PD), Federico Rocca (PDL), Marco Palma (PDL), Nando Bonessio (Verdi). Il Consigliere Vannini lo ringraziamo per una certa buona volontà, sicuramente maggiore dei risultati ottenuti, e per l’espunzione di Via Albalonga e Campo Testaccio, per gli interventi sui Pup di Via Volta e di Piazza Gentile da Fabriano, per la ricerca di soluzioni rapide per il ripristino di Via Albalonga.
Ma per la prossima consiliatura vorremmo, piú che capitani, generali ben più coraggiosi…