Vogliamo un assessorato del verde urbano
Autore : Redazione
Le Associazioni, i Comitati e i Professionisti di settore rivolgono un appello al nuovo Sindaco della Capitale, Virginia Raggi, affinchè venga istituito un Assessorato che si occupi esclusivamente del Verde e del Paesaggio Urbano e venga approvato al più presto il Regolamento del Verde Urbano il cui iter amministrativo, ormai quasi giunto alla conclusione, è stato bloccato a seguito della caduta della Giunta Marino.
Troppo spesso il verde urbano è stato trattato come un aspetto accessorio della città. L’Assessorato all’Ambiente nel comune di Roma ha dovuto affrontare sia le problematiche connesse alla gestione del verde e sia quelle relative allo smaltimento dei rifiuti urbani, obbligando necessariamente gli assessori all’ambiente, che si sono succeduti nel tempo, a dedicare la loro attenzione prioritariamente al problema dei rifiuti, riservando, invece, alla gestione del verde interventi spesso non programmati, in emergenza, in assenza di iniziative organiche e di strumenti con valenza urbanistica di sistema. (Paola Loche)
Gentile Sindaco,
Il verde urbano è una componente essenziale del territorio di piccole e grandi città. Il “sistema del verde urbano” rappresenta una vera e propria risorsa multifunzionale per la città e per i suoi abitanti, un sistema complesso in grado di configurarsi come un bene diffuso, di interesse collettivo, ecologico, urbanistico/funzionale, come connessione tra le diverse parti della città, e certamente per la città di Roma paesaggistico e culturale, quale nel caso delle ville storiche, dei giardini storici o dei paesaggi tradizionali come l’Agro Romano. E aggiungiamo quello di servizio sociale, come luogo di aggregazione dei cittadini, che tra l’altro, adeguatamente informati e coinvolti, stimolati e responsabilizzati, possono partecipare anche direttamente alla sua gestione.
Nel nostro Paese lo sviluppo delle aree urbane raramente è avvenuto in modo equilibrato e nel rispetto di quelli che oggi sono definiti risorse e “standard della qualità della vita”. Il verde non è mai stato considerato per le potenzialità che riserva, né dal punto di vista quantitativo né da quello qualitativo. Il sistema ambientale di Roma occupa 82.500 ettari di territorio, quindi più del 64% della superficie dell’intero territorio comunale (Relazione Stato dell’Ambiente Roma, 2012), è quindi un patrimonio immenso di vegetazione naturale, seminaturale e di impianto artificiale, rappresentato dalle aree naturali protette, dal verde urbano, dalle aree golenali e dalle aree agricole. Questo patrimonio ha un’enorme potenzialità, e andrebbe, perciò, adeguatamente valorizzato e tutelato in tutte le sue forme.
Osserviamo, invece, come sia la gestione che la manutenzione del patrimonio verde della città abbiano subito un declino inarrrestabile e si siano rilevate carenti, approssimative e non rispondenti alla complessità ambientale della città, soprattutto negli ultimi decenni. Sono state effettuate potature inadeguate e sono stati realizzati impianti di specie non adatte all’ambiente urbano ove, com’è noto, le alberature soffrono non solo per le difficili condizioni microclimatiche tipiche dell’ambiente urbano, ma anche per gli eventi climatici estremi e per l’incuria di chi dovrebbe prendersi responsabilità e premura di un immenso patrimonio. A Roma, si può concludere dicendo che esiste un problema storico di gestione del verde urbano a causa delle precedenti amministrazioni che hanno operato sul verde urbano in modo inadeguato, spesso in regime di emergenza e, in alcuni casi, sotto le forche della corruzione e del mal costume e, anche quando tutto ciò non è avvenuto, il verde urbano è stato trattato sempre come un aspetto accessorio della città. Gli stessi assessori all’ambiente, che si sono succeduti nel tempo, hanno dovuto dedicare la loro attenzione prioritariamente allo smaltimento dei rifiuti urbani, riservando alla gestione del verde interventi spesso non programmati, in assenza di iniziative organiche e di strumenti con valenza urbanistica di sistema quale è rappresentato da un Piano del Verde urbano
Alla luce di quanto esposto, in considerazione della complessità e dell’urgenza improcrastinabile di azioni utili per una corretta gestione, Le chiediamo, quindi:
a) di istituire un Assessorato che si occupi esclusivamente del verde e del paesaggio urbano, e solo se fosse necessario da affiancare all’assessorato alla CULTURA, cogliendo la sfida di sperimentare così un approccio metodologico sistemico sul Verde Urbano al fine di riportare la giusta attenzione alla valorizzazione, alla riqualificazione e alla tutela di una risorsa fondamentale per il benessere psicofisico degli abitanti della città e che ha la valenza intrinseca di patrimonio culturale;
b) di dotare con urgenza Roma del Regolamento del Verde e del Paesaggio Urbano, strumento essenziale per riportare la complessa e delicata materia del verde urbano in una giusta prospettiva. A tale proposito sappiamo dalla risposta da Lei inviataci il 15 Giugno scorso come Lei conosca il nostro gruppo di lavoro costituito da Associazioni, Comitati e Professionisti del settore e sappia che ha dialogato con la precedente Amministrazione comunale (nel “Tavolo di partecipazione” istituito con nota Assessorato Ambiente, Agroalimentare e Rifiuti n. 60360 del 15.09.14) per definire il testo di un Regolamento del Verde e del Paesaggio Urbano degno della nostra città, che solo con la caduta della Giunta Marino non ha potuto essere approvato.
Mentre La invitiamo, con l’occasione, a riaprire al più presto il Tavolo di Partecipazione, Le rivolgiamo i più sinceri auguri di buon lavoro e i nostri saluti
Coordinamento dei comitati, collegi, ordini e associazioni per il Regolamento del Verde e del Paesaggio urbano di Roma (AIAPP Lazio, CarteinRegola, Collegio Interprovinciale degli Agrotecnici di Roma, Rieti e Viterbo, Respiro Verde Legalberi, Comitato TorCarbone-Fotografia, Forum Salviamo il Paesaggio Roma e Lazio, A.R.O.V.A.P, ANAB, Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della Provincia di Roma, AIVEP)