MAGNA ROMA, il rapporto di Terra! Onlus sui mercati rionali
Autore : Redazione
E’ stato presentato al Mercato Trieste “Magna Roma – rapporto sulla crisi dei mercati rionali nel Comune agricolo più grande d’Italia”. Un’indagine sullo stato di salute dei mercati di quartiere e sui legami con l’agricoltura del territorio. La ricerca offre uno spaccato delle forti criticità che affliggono il settore, ma mette anche in risalto i suoi punti di forza, da cui ripartire per costruire una strategia alimentare urbana che oggi manca alla capitale d’Italia.
Proponiamo il rapporto (scarica magna_roma ), un report della conferenza stampa di Maria Spina di Difendiamoimercatirionali e la presentazione dell’iniziativa sul sito dell’Associazione.
10 febbraio report della Conferenza stampa al Mercato Trieste
di Maria Spina
Per la presentazione del rapporto MAGNA ROMA. Perché nel Comune agricolo più grande d’Italia i mercati rionali stanno morendo, curato da Francesco Panié dell’Associazione Terra!, la conferenza stampa al mercato Trieste ha registrato un parterre de rois di eccezione. Nel pubblico, fra gli altri: Marianna Madia (Ministra della Pubblica Amministrazione), Carlo Hausmann (Assessore all’Agricoltura, Regione Lazio), Dario Tamburrano (Deputato al Parlamento Europeo M5S), Andrea Coia (Presidente della Commissione Commercio Roma Capitale, M5S), Marta Leonori (Assessora al Commercio nella Giunta Marinoe ora candidata PD alla Regione Lazio), Valeria Baglio (Consigliera PD di roma Capitale e della Città Metropolitana di Roma Capitale), Francesca Del Bello (Presidente del Municipio 2), Andrea Alemanni (Assessore alle Attività produttive cultura e sport del Municipio 2), Antonio Rosati (Amministratore dell’ARSIAL).
Amedeo Valente (presidente dell’A.G.S. “Mercato Trieste”) ha introdotto la conferenza ricordando: la funzione originaria dei mercati rionali romani, istituiti per distribuire la produzione agricola locale e la relazione fra cibo e cultura collegata al fatto che i prodotti dell’Agro hanno una loro storia e Roma è la “capitale europea dei mercati”. Valente ha dichiarato anche che ogni mercato dovrebbe gestire autonomamente le proprie strutture/risorse (come, ad esempio, il parcheggio).
Francesca Del Bello, ha riconfermato l’importanza dei mercati per la vita della città e ha accennato a un accordo che si sta avviando con Carteinregola per la creazione di un “Osservatorio” sui mercati rionali del Municipio 2.
Anche Francesco Panié, autore del rapporto “MAGNA ROMA”, ha citato “Carteinregola” (fra le istituzioni della società civile che si occupano di mercati). Nel suo intervento fa riferimento al fatto che a Roma sono occupati solo 4000 banchi (circa un 20% del totale infatti resta chiuso) mentre i banchi gestiti direttamente dai contadini sono solamente 120. Occorrono nuove strategie per potenziare la produzione e il “consumo” dei prodotti locali.
Fabio Ciconte Direttore dell’Associazione Terra!, ha accennato alle difficoltà da lui incontrate per relazionarsi con le Istituzioni e con gli Amministratori comunali. Ha poi spiegato che nella realtà romana esistono più di 300 supermercati, legati alla grande distribuzione; tutti possiedono un livello di “penetrazione”, nel mondo dei consumatori, che è sconosciuto ai mercati rionali. Inoltre, le istituzioni non riescono a valorizzare la qualità del prodotto distribuito dai mercati. Bisognerebbe fare uno sforzo per mettere insieme “tutti” i produttori locali e farli emergere.
Andrea Coia ha sintetizzato le scelte della consiliatura Raggi che si attestano essenzialmente su 2 punti: la rivisitazione dei mercati in “chiave sociale”; la presenza di vari “servizi” per i cittadini. Questa nuova mentalità è il fondamento della Delibera sui mercati, la cui attuazione va tuttavia a rilento anche perché non si attivano i bandi di assegnazione dei banchi.
Carlo Hausmann ha parlato dell’importanza della Legge regionale, 7 Novembre 2016, n. 14 sulla filiera corta[1] la cui applicazione è affidata ai Comuni. Le aziende di produttori sono tuttavia troppo poche e gli stessi produttori sono poco attirati dalla modalità di vendita effettuate nei mercati rionali. Bisognerebbe regolare bene il rapporto produzione/somministrazione, mentre l’innesto dei produttori nei mercati dovrebbe prevedere la “tracciabilità” del prodotto con le specifiche relative all’assenza di pesticidi.
Dario Tamburrano ha ricordato che qualsiasi modifica e miglioramento nella normativa sui mercati deve comunque guardare con attenzione all’Europa, poiché la regola del libero scambio può creare punti di grande conflittualità fra le norme europee e quelle nazionali.
Antonio Rosati ha rilanciato il tema della “tracciabilità del cibo” che, a suo dire, rappresenta la grande battaglia da vincere. Per Rosati, inoltre, sarebbe necessario sia il decentramento della gestione sia la completa autonomia degli operatori in modo che ogni mercato rionale si possa quasi configurare come un “piccolo centro commerciale”. In tal senso, però, servirebbe un Ufficio di scopo in sede comunale.
Amedeo Valente ha concluso la conferenza stampa, sostenendo l’autonomia degli operatori e la sua personale contrarietà nei confronti di un sostegno finanziario del Comune troppo esteso. Gli operatori, a suo avviso, devono provvedere alla manutenzione del banco loro assegnato e alla gestione dell’immobile; l’intervento del Comune dovrà limitarsi alla manutenzione straordinaria e alla sicurezza strutturale dell’edificio (come succede di norma nel rapporto fra proprietari e inquilini).
[1] http://www.consiglio.regione.lazio.it/consiglio-regionale/?vw=leggiregionalidettaglio&id=9297&sv=vigente