BATTIPAGLIA – Una vera e propria cittadella a due passi dal mare. Il Consiglio di Stato non si è ancora pronunciato, ma il consulente del commissario ad acta dice sì alla lottizzazione in Spineta. Si va verso una colata di 40mila metri cubi di cemento. A meno che il commissario non ignori l’istruttoria del suo tecnico di fiducia. «Si esprime parere favorevole alla realizzazione dell’intervento»: così si legge nella relazione a firma di Pietro Margiotta , architetto del Genio civile di Salerno e consulente di Vincenzo Monaco , funzionario della Prefettura, nominato dal Tar di Salerno per dare esecuzione ad una sentenza del 2015. L’area, di proprietà della “Spineta International”, la srl dei conti Del Balzo , si estende per oltre 84mila metri quadri, ed oltre 7 ettari sono a destinazione agricola. Su quegli 8,4 terreni, al confine coi suoli della “Sab” che dovevano ospitare gli alloggi, finiti al centro della relazione che portò allo scioglimento del Comune, sta per vedere la luce un progetto da 39.797 metri cubi di cemento, a firma dell’architetto Giorgio Bove . Il progetto. In ballo ci sono nove palazzi e una struttura di 855 metri quadri per negozi di vicinato. I fabbricati, tutti sviluppati su tre o quattro livelli, ospiteranno 288 appartamenti: i primi 3 palazzi si suddivideranno in 44 alloggi di edilizia residenziale sociale, mentre gli altri sei accoglieranno le restanti 244 abitazioni commerciali. E il suolo, in gran parte agricolo, diventerà edificatorio con la legge regionale sul Piano casa: è questa la posizione dei privati, difesi dall’avvocato Marcello Fortunato , emersa nel corso di un lungo contenzioso col Comune di Battipaglia.
Carmine Landi
Commento dal sito cittadisalerno.it
L’incredibile resa del Comune