Care amiche e cari amici,
non è semplice riassumere i contenuti dell’incontro con Virginia Raggi, che oggi puntualmente ci ha accolto alle 14.30, dedicandoci poi due ore del suo tempo.
Alla presenza di tre suoi collaboratori, siamo stati seduti attorno al grande tavolo della sala dell’Arazzo in Campidoglio dove abbiamo aperto e analizzato uno dei nostri documenti: la mappa dei 56 luoghi/situazioni di degrado della città, scelti tra gli innumerevoli che abbiamo censito insieme a voi. Le abbiamo poi consegnato un dossier sulle nostre attività, un librone con 600 fotografie che abbiamo selezionato fra le 6000 che sono arrivate al gruppo facebook di “Tutti per Roma” e la copia dei 320 articoli stampa usciti nel periodo 15 ottobre – 15 novembre sul sit in in Campidoglio. Insieme alla borsa di tela di Tutti per Roma ed un libro di immagini disegnate per i bambini, sulla città ideale.
Inizialmente la sindaca ha ribadito due cose: che la manifestazione del 27 ottobre era stata strumentalizzata dai partiti e che il Comune non ha fondi sufficienti per fare fronte alle emergenze della città.
Noi ci siamo palesemente risentite, ricordandole che la piazza è stata ricca, composita e trasversale, unita dalla rabbia per l’abbandono e il preassappochismo degli interventi del Comune e della voglia di voltare pagina e di avere risposte e di vedere i RISULTATI di due anni e mezzo di lavoro della macchina comunale. Quanto ai fondi che non ci sono, le è stato ricordato che anche quello che c’è viene male utilizzato (o comunicato).
Della preannunciata esposizione del Piano 2019-21, oggetto della riunione, nemmeno l’ombra perché è “ancora in bozza”…
Siamo quindi passate all’esposizione dei problemi di Roma, concentrandoci molto a cercare di capire come il sindaco di Roma pensi di risolvere la piaga dei rifiuti che riempiono le strade. “Questo è una vera e propria emergenza, anche sanitaria che fa disperare i cittadini. “abbiamo detto.
La Raggi ha spiegato che la soluzione arriverà quando, in un futuro non molto prossimo, tutti i materiali saranno riciclati e riconvertiti come si fa già in città come San Francisco. “Il comune deve ritirare i rifiuti, ha detto la Raggi, ma lo smaltimento spetta alla regione che non sta collaborando”. Ma anche sul ritiro, oltre alla narrazione delle sperimentazioni in corso in due municipi e dell’acquisto di nuovi cassonetti, non ci sono state fornite sufficienti informazioni. Le è stato ricordato che Roma è fatta di zone e quartieri tutti diversi fra loro, per cui vanno trovate soluzioni ad hoc, specifiche e particolareggiate. Che non possono comunque essere realizzate senza adeguata informazione e senza la collaborazione di tutti. Arriveranno però nuovi cestini, quando Soprintendenza e Prefettura avranno dato il loro consenso alla proposta del Comune.
Abbiamo informato il sindaco e i suoi collaboratori che il sistema di segnalazione di disservizi di AMA, Atac e Acea non funzionano e che i cittadini non ricevono mai risposte o riscontri. Virginia Raggi non ne era a conoscenza. Ha detto che si informerà meglio.
Sulla crisi del trasporto pubblico ci ha annunciato che verranno messi su strada entro giugno 2019 25 minibus elettrici, e in data imprecisata 400 autobus che sono in fabbricazione e 227 che saranno presi in affitto. Per le fermate chiuse della metro non ci sono state risposte, tranne che la fermata Repubblica è posta sotto sequestro della magistratura.
Gli impegni ottenuti:
1. a gennaio si farà un giro della città, sulla base della nostra mappa, e convocando cittadini, gruppi e comitati nei luoghi individuati. Perché è ora che la sindaca ascolti, veda e parli davvero con tutti e comprenda quello che forse fino ad oggi non ha ancora del tutto realizzato: a Roma non funziona quasi più niente;
2. su ciascuna delle 56 segnalazioni mappate verrà fornita una risposta specifica (si tratta di strade buie o piene di buche, mercati rionali desolanti, parchi luridi e con giochi bimbi distrutti, montagne di rifiuti abbandonati, mezzi di trasporto pubblici e loro infrastrutture senza manutenzione, monumenti storici ed edifici pubblici, scuole …).
Durante l’incontro sono stati altresì citati molti altri temi, dalla difficoltà a portare a termine le gare pubbliche al decentramento amministrativo incompiuto, dalla sicurezza, al verde, alla mancanza di alloggi per i più bisognosi, al censimento del patrimonio immobiliare pubblico. Per ognuno di questi si dovrà lavorare (loro, ma anche noi..) per trovare risposte credibili e per misurare i risultati raggiunti.
Uscendo, ci siamo chieste come sia possibile che la voce della città e dei suoi cittadini arrivi tanto rarefatta in Palazzo Senatorio. L’incontro non è stato rassicurante circa le sorti della città, proprio no. Bisogna farsi sentire ancora e ancora. Noi ci proveremo senza sosta. Perché o ci muoviamo tutti per cambiare le cose in meglio o saranno le cose a cambiare noi, in peggio.
Altre notizie potete leggerle nei quotidiani che ci hanno seguite e che pubblicheremo via via.
Vedi anche:
Roma Today 19 dicembre 2018 #romadicebasta torna in Campidoglio, dossier e mappa del degrado in dono a Raggi Nel pomeriggio di oggi, mercoledì 19 dicembre, l’incontro tra la Sindaca Raggi e le sei fondatrici del gruppo “Roma per Tutti, tutti per Roma” in Campidoglio di Veronica Altimari
* Il gruppo FB è chiuso ma abbiamo avuto l’autorizzazione a pubblicare il post