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Autonomia differenziata: le risposte dei candidati europei di Pace Terra Dignità

vai a Unione Europea o stati (dis)uniti d’Italia? L’appello di Carteinregola

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(7 maggio 2024)

Roberto Mancini

aderisco senz’altro al vostro appello; sono contrario al progetto di autonomia differenziata da ogni punto di vista perché lo ritengo un’aggressione alla nostra democrazia e all’integrità del nostro Paese, aggressione resa ancora più grave dall’intreccio con il progetto di riforma costituzionale di istituzione del premierato.

Roberto Mancini Candidato alle elezioni europee per la lista Pace Terra Dignità nella circoscrizione dell’Italia centrale

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Paolo Della Ventura

mi occupo di Autonomia differenziata e DDL Calderoli da ben prima della candidatura e, pertanto, di questa campagna elettorale, di cui è già uno degli altri miei temi (seppure focalizzati su temi più europei che nazionali).

Qui un breve estratto di un mio intervento del I maggio, in cui, in conclusione parlo proprio di questo. La mia posizione è di assoluta contrarietà e per molteplici ragioni:

il rischio di produrre 20 piccole repubbliche (le Regioni) spaccando l’unità della repubblica, con la conseguenza che i territori più fragili saranno lasciati ancora più indietro di quanto già oggi accada; la presenza di alcuni temi che non possono essere assolutamente demandati a legislazione esclusiva delle Regioni (per quanto riguarda i miei temi principali, ad esempio la produzione di energia e relative scelte, le politiche ambientali).
Inoltre, le scuole, con la questione dei lep rischiano di sparire in molti piccoli centri delle zone interne, con conseguenze a medio lungo termine (spesso anche a breve) di spopolamento degli stessi. Diversi istituti sono stati già accorpati e quindi spariti, per esempio, in Abruzzo e in Molise.

Paolo Della Ventura candidato con Pace Terrà Dignità Circoscrizione Sud

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Fabio Alberti 

Aderisco volentieri al vostro appello a impegnarmi, come sempre fatto, ad ostacolare in ogni modo la cosiddetta automia differenziata. Oltre alle motivationi da voi già illustrate, che condivido, aggiungerei che la sua entrata in vigore vanificherebbe il principio fondamentale di solidarietà su cui è basato tutto l’impianto costituzionale.
Fabio Alberti Candidato nella lista Pace Terra Dignità nel collegio Italia centrale 

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Domenico Ciruzzi

Aderisco con profonda convinzione all’appello contro l’autonomia differenziata dell’Associazione Carteinregola.  

Avv. Domenico Ciruzzi   Candidato alle prossime elezioni europee nella Lista Terra, Pace, Dignità

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Laura Marchetti

Ho partecipato a molti Convegni contro la proposta Calderoli, intervenendo sui disastri che l’autonomia differenziata causerà nei settori più vicini alla  mia professione (sono professore universitario) e al mio impegno politico (sono ecopacifista , già Sottosegretario di Stato all’Ambiente nel secondo governo Prodi). Ho cioè sottolineato i danni della regionalizzazione di alcune competenze fondamentali dello Stato sia dal punto di vista etico-filosofico (l’unità morale della nazione, il senso di identità e appartenenza del popolo, la memoria collettiva), sia dal punto di vista pratico, date le ripercussioni nefaste sulla tutela dell’ambiente, sul controllo dell’energia, sulla custodia del patrimonio culturale materiale e immateriale, sulla ricerca scientifica nonchè, ultimo non ultimo, sulla scuola e sui processi di formazione.Qui però vorrei sottolineare la ragione più profonda del mio no all’autonomia differenziata  che riguarda l’arretramento “hegeliano” del modello di Stato. Lo Stato, svuotato dai suoi valori costituzionali di solidarietà e dalle sue competenze di tutela della salute, della giustizia sociale ed economica, della giustizia ecologica, dei diritti civili ed economici, diventa uno Stato  d’eccezione, con due soli compiti: la forza coercitiva della polizia all’interno , la moltiplicazione della guerra all’esterno. Il presidenzialismo, se realizzato, facilita questi compiti di coercizione e di morte, senza i “lacci e lacciuoli” dei passaggi parlamentari. Perciò massimo è il mio impegno perchè non si realizzi questo risorgimento all’inverso e questa rivoluzione dei ricchi e dei forti

 prof.ssa Laura Marchetti candidata , nella circoscrizione Sud, per la Lista Pace, Terra, Dignità

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Paolo Trande

Ho avversato in ogni occasione e in ogni modo possibile, con prese di posizione e sottoscrizione di appelli, la cosiddetta “Autonomia Differenziata”, sin dalle prime richieste di Veneto e Lombardia, a cui si, unì, ahimè, seppure in forma più attenuata, la mia Regione, l’Emilia-Romagna. Le ragioni tecniche, ma non mi addentro in questioni giuridiche complesse che non governo con competenza, e di merito per avversare questa “riforma” sono diverse, ne indico alcune:
1) è, di fatto, la costituzionalizzazione delle differenze regionali e geografiche nord-sud già esistenti che non sarebbero più motivo di politiche specifiche e di coesione, di convergenza per il Paese;
2) è il tentativo di rendere sterili, di rendere inesigibili i diritti sociali e civili, previsti dalla Costituzione erga omnes, ed in particolare il principio di uguaglianza, ovvero le cittadini e i cittadini non avrebbero più pari diritti, da Lampedusa a Bolzano, ma questi varierebbero in base alla residenza (ius domicilii secondo l’ottima definizione del Prof. Gianfranco Viesti) 
3) è realmente, per i meccanismi tributari previsti, e propagandati nei referendum veneto e lombardo, il tentativo di trattenere in Regioni già ricche, il cosiddetto “residuo fiscale”, questo realizza, citando sempre l’ottima definizione del Prof.Viesti, la “secessione dei ricchi”

4) per la mia sensibilità di medico pubblico, dipendente del Servizio Sanitario Nazionale, non posso non evidenziare gli effetti in campo di di servizi per la salute (ricordo <<fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività>> secondo l’art.32 della Costituzione) che sarebbero (analisi Fondazione GIMBE) di grave crisi di sostenibilità del SSN, da enormi diseguaglianze regionali in termini di adempimenti ai LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), di aspettativa di vita alla nascita, di mobilità sanitaria, oltre che di attuazione della Missione Salute del PNRR. A tutto ciò si aggiungono altri due elementi sistemici politici generali, uno eversivo e l’altro di depauperamento della democrazia: 

1) l’Italia, il nostro Paese, non sarebbe più unito, verrebbe diviso o arriverebbe a breve alla divisione reale

2) l’accoppiata “Autonomia Differenziata” e “Premierato” è uno scambio tra Lega e Fratelli d’Italia ma compone da una parte il “caos delle differenze stabilizzate” e dall’altra la risposta, arriverà a furor di popolo, di regolare il caos con la soluzione “cesarista”, anti-parlamentare e contro gli attuali poteri di equilibrio (e di garanzia dell’unità del Paese del Presidente della Repubblica) del premierato.
Per queste ragioni il mio NO all’Autonomia Differenziata è secco, univoco e impegnato per continuare la battaglia per impedirne la realizzazione.

Paolo Trande Medico del Servizio Sanitario Nazionale
Candidato Alleanza Verdi Sinistra nella Circoscrizione Nord-Est

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(8 maggio)

Federico Dolce

Io Federico Dolce, candidato (sub judice) per la lista Pace Terra e Dignità, sottoscrivo l’appello

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Giulia Ciafrei

Ci sono tre principi che condivido, in cui credo e per cui mi impegno
in Italia e mi impegnerò in Europa a contrastare la proposta di legge
5 sull’autonomia differenziata:

  • L’indivisibilità della Repubblica
  • L’uguaglianza dei diritti
  • L’uniformità e la garanzia dei servizi in ogni Parte del Paese

La legge sull’autonomia differenziata parla di rimozione “delle
discriminazioni e disparità di accesso ai servizi essenziali” ma in
realtà amplifica le discriminazioni e le disparità.
Mette in pericolo l’istruzione e il diritto allo studio.
Con la legge sull’autonomia differenziata rischiamo di continuare ad
illuderci che la strada da seguire sia quella del più forte
rinunciando cosi alla coesione sociale.
Non dobbiamo dimenticare che il fondo di perequazione interregionale
serve a tutelare i diritti e a garantire i servizi a tutti e a tutte.
I divari, già esistenti nel nostro Paese non si superano con il
separatismo che avvantaggia solo le Regioni più forti a scapito delle
altre e in particolar modo delle Regioni del Sud Italia.
Il divario può essere superato solo con il riequilibrio della spesa
pubblica e con la redistribuzione delle risorse.

Giulia Ciafrei – Pace Terra Dignità Candidata alle Europee nella circoscrizione Centro

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(12 maggio 2024)

Nino Mantineo

Ben volentieri offro il mio contributo all’appello urgente che avete inoltrato alle forze politiche che si presentano alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Appello da me, che sono candidato nella circoscrizione isole per la lista Pace, Terra, Dignità, pienamente condiviso, anche perchè la paventata e temuta riforma del governo, ha ricadute pericolose sulla tenuta del sistema e sull’impianto del nostro ordinamento costituzionale. Questa riforma, infatti, invece che migliorare il modello già “pasticciato” introdotto con la legge costituzionale n. 3 del 2001, voluto dal centro sinistra che voleva così evitare le spinte al federalismo, o meglio al secessionismo leghista,  produsse una riforma in cui il riparto di competenze dello stato centrale, quelle di competenza delle regioni e quelle “concorrenti”, produssero e continuano a dare effetti disastrosi, soprattutto sperimentati durante la pandemia, nel settore centrale del welfare, quello sanitario. Ed è quanto al diritto alla salute, all’istruzione, ai diritti di prossimità (infanzia, disabilità, fragilità) che occorre siano, invece, rafforzati i poteri di indirizzo, di controllo, di spesa in capo allo Stato. Una questione politica che non appartiene solo alle aree marginali del’Italia, ma è comune ai Sud dei diversi Stati, è quella secondo cui il ritardo di un’area del Paese, qualsiasi esso sia, si affronta in una logica e con una prospettiva politica di unità, ossia attraverso i principi di solidarietà e sussidiarietà, che, per altro, sono, indicati come fondativi dell’Unione europea.La questione meridionale è da troppo tempo scomparsa dall”agenda politica, non solo da quella di questa destra. Se non si affronta unitariamente la questione meridionale non si migliora il sistema Italia, che anzi, rischiando di sottostimare i fenomeni di marginalizzazione del meridione, non ne sa leggere i guasti, come la corruzione e le mafie, che si muovono seguendo i flussi di denaro e di capitali, dal sud verso il cuore dell’europa. Bastando nel meridione continuando a svolgere il ruolo e la funzione di controllo del territorio e occupando spazi nella politica. Ma questo fa pure da tempo anche in altri contesti, quelli del centro e del nord. Condivido l’impegno contro questa schiforma e lo faccio con il mio impegno da docente universitario e oggi da candidato e domani, se eletto, nel Parlamento europeo

 Nino Mantineo ,  candidato nella circoscrizione isole per la lista Pace, Terra, Dignità 

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Anna Bruna Camposampiero


Aderisco convintamente al vostro appello, ritenendo l’autonomia differenziata una follia che porterà ad avere regioni sempre più ricche e regioni sempre più povere. Mentre noi cerchiamo di costruire anche un’Europa più unita e con meno competizione, c’è chi vuole spaccare l’Italia, e creare cittadini e cittadine di serie A e cittadini e cittadine di serie B.Sarò a disposizione per continuare questa battaglia in tutti luoghi.

Anna Bruna Camposampiero, candidata nella circoscrizione Nord Ovest

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Roberta Sforza

Aderisco con profonda convinzione al vostro appello, esprimendo la più ferma contrarietà al progetto di autonomia differenziata nonché condanna alla riforma costituzionale del premierato. L’incidenza del regionalismo differenziato sui diritti sociali di cittadine e cittadini richiede una risposta salda ed urgente, soprattutto per le ricadute su materie delicate come la scuola e la salute.Difendiamo i principi di indivisibilità della Repubblica – limite invalicabile di ogni decentramento di poteri e competenze – e di solidarietà, in favore di un Paese che sia unito non solo territorialmente ma anche dall’uniforme adempimento degli inderogabili doveri di solidarietà politica, economica e sociale che madri e padri costituenti hanno posto quali valori fondanti dell’ordinamento.
Avv. Roberta Sforza, candidata alle elezioni europee per la lista Pace Terra Dignità nella circoscrizione dell’Italia centrale”

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Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com

6 maggio 2024, ultimo aggiornamento 30 maggio 2024