Ecco la Città Pubblica
Autore : Redazione
> vai alla pagina del Dipartimento Urbanistica con le tavole della MappaNota: facciamo presente che la mappa è stata elaborata utilizzando le informazioni messe a disposizione dalle singole amministrazioni e non attarverso un ricognizione e sistematica delle varie posizioni e contiene inevitabilmente degli errori. Per questo è da considerare una base di partenza che verrà man mano corretta e approfondita, anche attraverso le segnalazioni che cittadini e comitati vorranno inviare. Come Carteinregola e Romasperimenta cercheremo di trovare le forme giuste per facilitare gli scambi di informazioni.
E’ on line la “Carta della città pubblica”, le tavole in cui sono inserite tutte le aree e gli edifici pubblici sul territorio di Roma Capitale. Un obiettivo inserito dal Sindaco Marino nelle linee programmatiche per il mandato 2013-2018 “…avvieremo un censimento insieme ai Municipi di tutti gli immobili pubblici che possono contribuire alla rigenerazione urbana e su cui impegnare gli uffici nelle verifiche di fattibilità”(1) più volte rilanciato dall’Assessore alla rigenerazione urbana Caudo. Adesso i risultati, presentati ufficialmente nel luglio scorso, vengono messi a disposizione di tutta la cittadinanza, segnando una pietra miliare non solo per la trasparenza, ma anche per la conoscenza dei cittadini del proprio territorio e delle scelte delle amministrazioni. Perchè la prima positiva conseguenza è che chiunque potrà sapere* cosa è pubblico e cosa non lo è, e fare una valutazione di come è utilizzato, a chi è affidato, come viene tenuto, con quale pubblico interesse (e anche quanto vale) il patrimonio dello Stato, della Regione, del Comune e di altri enti pubblici sul territorio di Roma Capitale. Una rivoluzione che Carteinregola intende valorizzare al massimo, per moltiplicarne le potenziali ricadute positive, invitando tutte le realtà territoriali ad accedere e a utilizzare i dati delle tavole. Dati che nessuno finora aveva avuto il coraggio di raccogliere e divulgare, per il solito “non disturbare il manovratore”, i cui deleteri effetti leggiamo quotidianamente sui giornali. Perchè lo diciamo ancora una volta: la trasparenza e l’informazione sono i primi anticorpi contro la corruzione e la mala amministrazione.
* In attesa dell’aumento dei server necessari per la gestione dell’enorme mole di informazioni, la consultazione interattiva, con l’approfondimento dei dati dei singoli immobili/terreni, è possibile solo al terminale della Casa della Città, in via della Moletta 85 (2) e – presso le sedi di alcuni ordini professionali
Per la prima volta Roma Capitale dispone di un censimento completo degli immobili e delle aree pubbliche(3) , individuati e visualizzati su una mappa che comprende tutte le proprietà del Demanio, di Roma Capitale, della Regione Lazio, della Provincia e di tutti gli altri enti e soggetti pubblici titolari di immobili, che siano terreni o edifici (4)
La prima cosa che colpisce della Carta della Città Pubblica, è che tale patrimonio, calcolandolo sul totale del territorio comunale, corrisponde al 23,9% , di cui il 10,9% è proprietà di Roma Capitale: 14.090 ettari, a cui si sommano i 16 mila ettari degli altri soggetti pubblici, quasi un quarto del territorio comunale. La seconda è che i beni demaniali del Ministero della Difesa sono 110, con 1.800 ettari pari al 1,4% dell’intero territorio capitolino e una corrispondenza volumetrica di mc. 11mil.
Nel testo di presentazione della Carta, si legge che su questo patrimonio “sarà possibile programmare interventi di rigenerazione della città senza espropri o acquisti” e che “uno degli obiettivi del censimento, è utilizzare parte delle aree pubbliche dismesse o sottoutilizzate per creare occasioni di lavoro nel settore dell’agricoltura e per sviluppare nuove forme di gestione delle aree verdi”. Noi finalmente avremo le informazioni che ci servono per completare alcuni progetti a cui da tempo lavoriamo: una mappa di “Villa Ada pubblica” (II Municipio) e il progetto di Zero Waste “Eco-parco a Roma”, per la realizzazione di 100 Centri di Raccolta di Quartiere con Centri di Riuso e decine di attività produttive.(5) Ma il potenziale di utilizzo di uno strumento come questo è ampissimo: ad esempio potrebbe essere il punto di partenza per individuare in ogni quartiere spazi per realizzare le “Case dei Municipi”, anch’esse promesse dal programma del Sindaco, e a oggi non ancora messe in cantiere(6).Oltre, naturalmente, a individuare strutture per far fronte all’emergenza abitativa e per la creazione di start up.
annaemmebi@gmail.com
Presentazione (aggiornamento novembre 2014) (f.to Pdf – Mb 19,55)
Carta della Città Pubblica di Roma Capitale (Aggiornamento novembre 2014) 31 fogli – Scala 1:10.000
scarica le slides della presentazione dal sito del Dip. Urbanistica ccp-presentazione-aggnov14
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1) “…daremo impulso alla rigenerazione urbana, anche attraverso l’uso sapiente del patrimonio pubblico…” “…a tal proposito avvieremo un censimento insieme ai Municipi di tutti gli immobili pubblici che possono contribuire alla rigenerazione urbana e su cui impegnare gli uffici nelle verifiche di fattibilità” scarica le lineeprogrammatiche del Sndaco Marino 2013-2018
(2) CASA DELLA CITTA’ via della Moletta n. 85 (ingresso principale) – Piazza Giovanni da Verrazzano n. 7 Orari di apertura: dal lunedì al giovedì dalle ore 9.00 alle ore 18.00; il venerdì dalle ore 9.00 alle ore 14.00 Orario estivo (1 Agosto-31 Agosto): Lun.- Ven. dalle ore 9.00 alle 14.00
Per informazioni e prenotazioni per l’utilizzo delle sale: tel. 06/67106286 – 06/67106339 – 06/671073178fax: 06/671075001email: casadellacitta@comune.roma.it
(3)sintesi tratta dal testo pubblicato sul sito del Dip. Urbanistica
(4) la mappa è stata messa a punto in un anno di lavoro dal Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica di Roma Capitale in collaborazione col Dipartimento Patrimonio, Sviluppo e Valorizzazione e Risorse per Roma.IL Responsabile del procedimento è L’Arch. Maurizio Geusa
(5)scaricaEcoparchi: Il Riuso come motore economico
(6) il 2 febbraio il gruppo M5S ha presentato in Assemblea Capitolina una mozione che prevede l’istituzione nei vari Municipi di “Case della Cultura” – molto simili alle case dei municipi del programma del Sindaco – che è stata però bocciata dalla maggioranza. A nostro avviso il problema però è mettere a punto un progetto che comprenda anche le risorse economiche per rendere utilizzabili gli immobili, e soprattutto individuare delle formule gestionali praticabili, sia dal punto di vista dei soggetti che possono divenire referenti e responsabili dell’utilizzo pubblico, sia dal punto di vista delle soluzioni per i problemi burocratico-amministrativi (come ad esempio le assicurazioni etc)
Villa AdaOvest
Villa Ada Est