Mercato Metronio Via Magna Grecia (San Giovanni)
129 ° Proposta (Dec. G.C. del 15 novembre 2011 n.109) Indirizzi per l riqualificazione ei componenti immobiliari ubicati in Via Chiana n.115 (Trieste), Via Antonelli n.39 (Pinciano) eVia Magna Grecia snc (Metronio) nonchè pe ril reprimento di immobili destinati all’Housing sociale
a cura di Difendiamoimercatirionali
(ultimo aggiornamento 20 marzo 2019)
Durante l’ultima movimentata Assemblea Capitolina dell’era Alemanno, tra il 9 e il 10 aprile 2013, la Delibera dello scambio immobiliare dei mercati (129/2011), dopo essere stata molto vicina ad arrivare al voto, è stata ritirata. Si concludeva così una vicenda cominciata nell’autunno del 2011 che ha visto una netta contrapposizione tra operatori, cittadini, associazioni e comitati da un lato e l’Amministrazione (e una ditta privata) dall’altro.
La Delibera 129/2011 prevedeva uno scambio immobiliare tra il Comune e una società di costruzioni, in base alla quale la ditta avrebbe dovuto fornire un imprecisato numeri di alloggi per housing sociale (1) e il Comune avrebbe dovuto cedere tre mercati rionali con annesse autorimesse da centinaia di posti auto in quartieri prestigiosi della città: il Mercato Trieste nel quartiere omonimo, il Mercato Pinciano ai Parioli e il mercato Metronio a San Giovanni. La prospettiva (2) era quella di una demolizione e ricostruzione dei mercati con varie cubature edilizie in più: dopo l’approvazione della necessaria variante urbanistica, infatti, la società avrebbe potuto ricostruire i compendi aggiungendo vari piani di parcheggi interrati e vari piani di appartamenti di lusso e uffici sopra l’area mercatale, che sarebbe rimasta comunque al Comune, insieme a una piccola quota di posti auto al servizio dei mercati.
Il Mercato Trieste in Via Chiana (Quartiere Trieste)
Si sarebbe trattato di un’operazione affidata direttamente alla società senza le gare di evidenza pubblica prescritte dalle normative europee, sia per la cessione dei mercati, sia per l’acquisizione degli alloggi popolari.
La giustificazione dei promotori della Delibera era che la società avrebbe vantato dei diritti acquisiti sui compendi in quanto titolare di tre interventi di ampliamento dei parcheggi inseriti nel Piano Urbano Parcheggi Commissariale (3). Tuttavia nessuna convenzione era stata ancora stipulata tra il Comune e la ditta, ed erano stati sollevati anche molti dubbi sulla fattibilità tecnica di quegli ampliamenti, che prevedevano di scavare un ulteriore piano sotterraneo sotto edifici della seconda metà degli anni ’50 (4)
Il progetto del Mercato autorimessa Metronio della seconda metà degli anni ’50
Nel gennaio 2012 i Comitati NO PUP e Cittadinanzattiva Lazio Onlus avevano sollevato questi interrogativi davanti alla Commissione Patrimonio, che li aveva poi fatti propri e indiririzzati agli uffici competenti. Nessuna risposta era poi però giunta, nè ai comitati, nè alla Commissione. Tuttavia nel marzo 2012 la Delibera era stata messa comunque nel calendario dei lavori dell’Assemblea Capitolina, senza il parere della Commissione Patrimonio (nè quello – mai richiesto – della Commissione commercio).
La Delibera aveva suscitato la forte opposizione degli operatori dei mercati di Via Antonelli e Via Magna Grecia, dei cittadini, dei comitati di quartiere e anche di esponenti del mondo culturale (il mercato Metronio è un capolavoro architettonico del Morandi) (5) e di alcuni consiglieri di maggioranza e di opposizione. Ma erano anche molti i consiglieri di maggioranza e opposizione che erano a favore della sua approvazione . Per mesi la Delibera era poi stata in bilico. Carteinregola e molte associazioni e comitati, a cavallo tra il 2012 e il 2013 avevano promosso un presidio in Aula Giulio Cesare per testimoniare la propria contrarietà rispetto a una sessantina di delibere urbanistiche il cui pubblico interesse era fortemente controverso, delibere che in buona parte non sono poi state approvate.
Il Mercato Pinciano ai Parioli
La delibera 129/2011 era stata più volte messa all’ordine del giorno e mai votata, fino all’ultima notte della consiliatura, quando, dopo una maratona durata due giorni (e in parte notti) in Campidoglio, il capogruppo del Popolo delle Libertà, alle 23 del 10 aprile 2013, ne aveva annunciato ufficialmente il ritiro.
Ma se l’ipotesi dello scambio immobiliare è stata poi in seguito accantonata, non sono mai stati ufficialmente archiviati gli interventi di ampliamento dei parcheggi dei mercati, nonostante , con esclusione di un’ordinanza commissariale che autorizzava la stipula della convenzione per il Mercato di Via Chiana, non fosse mai stata sottoscritta alcuna convenzione. E nonostante i dubbi sulla fattibilità tecnica dello scavo sotto gli edifici, mai accertata dal Comune nonostante le nostre ripetute sollecitazioni perchè fosse valutata dalla Commissione tecnica del Comune la fondatezza delle conclusioni di alcune perizie giurate (di parte) che escludevano la possibilità di realizzare gli ampliamenti. Nè è stata mai data risposta alle nostre richieste sull’affidamento degli interventi non convenzionati senza procedure di evidenza pubblica, sia per l’ampliamento, sia per la gestione della sosta a pagamento delle centinaia di posti esistenti nelle tre autorimesse.
Nemmeno la amministrazioni successive hanno finora dato risposte ai vari interrogativi che abbiamo posto, sia durante l’amministrazione Marino – audizione presso la Commissione Commercio nel marzo 2014 e presso la Commissione Speciale metro C e parcheggi nel giugno 2014 – sia durante l’Amministrazione Tronca, sia durante l’amministrazione Raggi – audizioni presso la Commissione Mobilità a partire dal settembre 2016 e varie lettere -, in quanto gli interventi di ampliamento dei parcheggi hanno continuato a comparire nei vari riepiloghi del PUP sottoposti ai pareri dei Municipi. In un incontro con l’Assessora Meleo, nel febbraio 2019, è stato comunicato a Carteinregola e al Coordinamento dei Comitati NO PUP l’intenzione di chiudere il vecchio Piano Urbano Parcheggi espungendo gli interventi non convenzionati per ripartire con un nuovo Piano in linea con le normative vigenti, tuttavia al 20 marzo 2019 sono stati espunti solo alcuni interventi le cui società proponenti sono fallite da anni.
scarica la delibera 129 delibera 129:2011 con omissis
______________________________________________________________
(1) secondo l’ allora Assessore al Patrimonio, alla Casa e ai Progetti speciali del Comune di Roma fino al 2012 A.A., circa 250
(2) Tale prospettiva è stata illustrata dettagliatamente dall’allora assessore Assessore al Patrimonio, alla Casa e ai Progetti speciali del Comune di Roma A.A. e dall’allora Direttore dell’Ufficio Dipartimentale parcheggi M.B. nel corso di una Commissione Patrimonio il 21 dicembre 2011
(3) I tre mercati sono stati inseriti nel Piano Urbano Parcheggi con le Ordinanze commissariali del 2006/2007. Gli interventi (B1.4-021, B2.4-005, B2.4-004) consistono nell’ ampliamento dei parcheggi scavando un ulteriore piano sotterraneo per realizzare rispettivamente 67, 60 e 78 posti auto che si aggiungerebbero ai circa 900 totali già esistenti.
(4) Ci risulta che la stessa ditta, in un protocollo d’intesa siglato con gli operatori del mercato di Via Chiana nel gennaio 2012 , avesse messo nero su bianco che “la struttura portante dell’attuale edificio [del mercato di Via Chiana] non è stata progettata per ospitare né ulteriori piani interrati, né ulteriori piani sovrastanti e quindi si opererebbe con un costante pericolo di cedimenti o crolli…”
(5) Il Mercato Metronio , con l’adiacente autorimessa, è un’ opera del 1956 dell’Ing. Riccardo Morandi, segnalata dalla Carta della Qualità del Piano Regolatore di Roma come “opera di rilevante interesse architettonico,sulla quale si può intervenire solo per riqualificare la struttura esistente a fini conservativi”. Il 5 marzo 2012 l’ ’Ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori di Roma e provincia e DOCOMOMO Italia onlus hanno lanciato un appello in difesa del Mercato Metronio al Ministro per i Beni e Attività Culturali, al Sindaco e alle varie Soprintendenze (http://www.architettiroma.it/notizie/14168.aspx)
(6) Tali perizie, di cui abbiamo avuto copia dall’autore, sono state da noi consegnate agli uffici e alla Commissione Patrimonio nel 2011