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Commissioni capitoline: la solita storia

Campidoglio panorama foto ambm IMG_3019

Per la seconda la volta non viene nominato alla Presidenza della Commissione Trasparenza  un consigliere del  Movimento Cinquestelle,  grazie  alle solite alchimie politiche che speravamo che Mafia capitale avesse archiviato per sempre. E alla Presidenza della Commissione Bilancio si insedia  una consigliera PD, Giulia Tempesta,  che – a giudicare dal suo curriculum – di bilanci non se ne intende affatto, mentre non è stato  preso in considerazione il consigliere (peraltro di maggioranza) Riccardo Magi, che proprio sul bilancio capitolino ha portato avanti giuste battaglie (guadagnandosi l’ostilità di Buzzi & Carminati).  Centrosinistra al governo e centrodestra all’opposizione – entrambi pesantemente coinvolti nelle inchieste – ci sembra che continuino  imperterriti  a cercare salvare  solo se stessi, mentre la città va sempre più a fondo.

Nell’indifferenza dei media, che probabilmente non la considerano una notizia inetressante per il grande pubblico, tre giorni fa sono stati nominati i nuovi presidenti di alcune commissioni capitoline rimaste decapitate (1): la Commissione Garanzia Controllo e Trasparenza, in seguito alle  dimissioni del 4 dicembre 2014 del Presidente Quarzo, indagato  per  associazione di stampo mafioso nell’inchiesta Mondo di mezzo,  la Commissione Bilancio, per le dimissioni di Alfredo Ferrari (PD), non indagato ma  più volte citato nelle intercettazioni,   la Commissione Scuola, in quanto la presidente  Valeria Baglio è divenuta Presidente dell’Assemblea Capitolina; resta vacante la presidenza  della Commissione Patrimonio e Politiche abitative, il cui ex presidente Pedetti (PD) è stato arrestato il 4 giugno scorso nell’ambito dell’inchiesta Mafia Capitale. E se  ancora sopravvivono le Commissioni speciali proliferate oltre misura (ben 9, a fronte delle 12 commissioni permanenti), di cui più volte è stata annunciata l’abolizione, ma che a quanto pare decadranno  definitivamente solo in autunno,  rimangono al loro posto anche i presidenti che hanno ricevuto deleghe  di  Roma Città metropolitana, (Dario Nanni, PD, Presidente della Commissione Lavori Pubblici, ha ricevuto la delega per la cultura, mentre Svetlana Celli, Presidente della Commissione Statuto e sport, la delega per la mobilità)(2), cariche che dovrebbero essere incompatibili .

Ma già da queste prime nomine si vede che aria tira, cioè sempre la stessa aria, viziata e stantia. A partire dall’insediamento, per la seconda volta,  di un Presidente della Commissione Trasparenza, per tradizione  affidata all’opposizione, di un consiglire della destra, anzichè a un rappresentante del Movimento Cinquestelle che,  non fosse altro che per la rilevanza numerica (4 consiglieri, più di qualsiasi altro gruppo di opposizione, contro i due membri di Fratelli d’Italia che hanno ottenuto la poltrona), avrebbe avuto buon diritto di essere nominato. E la Commissione  Trasparenza è forse una delle poche commissioni veramente importanti:  un organo che esercita una funzione di controllo sulla regolarità dei bandi e  delle procedure di assegnazione degli appalti in tutti i settori e dei lavori dell’Assemblea capitolina;  il luogo dove si può controllare l’operato delle amministrazioni precedenti, dove vengono tutelate e garantite le prerogative del Consiglio attuale e dei suoi componenti, anche in relazione ai rapporti dell’Assemblea Capitolina con l’esecutivo, quindi dove si verifica il rispetto degli indirizzi approvati dalla Giunta.  Una funzione  strategica, tanto che  il precedente presidente Giovanni  Quarzo (FI), si è dimesso dopo che dalle indagini , a quanto pare,   è emerso che nel luglio 2013 si attivò  per “soffiare” la presidenza a M5S, manovra poi riuscita con un escamotage in cui, da quanto emergerebbe dalle carte dei magistrati,  ci mise lo zampino pure  Carminati. Ma  a nostro avviso la presidenza avrebbe dovuto andare ai Cinquestelle anche per altri motivi: inanzitutto  perchè, da quando i Cinquestelle  sono arrivati in Aula Giulio Cesare, hanno fatto soprattutto  battaglie –  molte anche di Carteinregola – sulla trasparenza nell’Assemblea Capitolina e nelle Commissioni (3) e hanno approfondito tante questioni poi finite sulle pagine dei giornali e nelle carte della magistratura. E soprattutto perchè i quattro membri del gruppo M5S sono persone nuove e vergini, che non hanno alcun rapporto e debito pregresso con nessuno, non hanno avuto finanziamenti  per la campagna elettorale, nè  hanno alle spalle lunghe carriere all’ombra di partiti con tutto quello che comportano. Intendiamoci, non abbiamo nulla contro  la nomina di Lavinia Mennuni,  che conosciamo dalla passata consiliatura  (allora faceva parte del Popolo della Libertà) e che è sempre stata per noi un interlocutore corretto e disponibile (anzi, abbiamo anche più di un  motivo di gratitudine). Ma questo ulteriore scippo a M5S è la cartina di tornasole – se mai ce ne fosse bisogno – che il cosiddetto rinnovamento, almeno nell’Assemblea Capitolina, è ben lungi dall’essere messo in pratica  sul serio.  E se è vero  che la nomina della Presidenza  della  Commissione Trasparenza spetta, nella norma,  alla minoranza, non può che apparire una presa in giro che a deciderla sia la conferenza dei capigruppo di opposizione, in una situazione in cui  su  13 consiglieri di centrodestra, 8 sono capigruppo, in quanto il fronte di centro destra che nella passata consiliatura Alemanno  si divideva in soli 2  gruppi (Popolo della Libertà e Lista civica),  in questa tornata si è frantumata in  ben 8 gruppi e altrettanti capigruppo (in realtà erano 9, con il monogruppo Forza Italia guidato da Giordano Tredicine, anche lui  arrestato  il 4 giugno (4). E forse,  da dicembre a oggi,   a qualcuno sarebbe  potuto venire in mente che era il caso di riscrivere le regole, che in quetso caso sembrano davvero  il frutto di un raggiro dell’esercizio democratico dell’Aula (5). Ma  non ne esce bene neanche  la maggioranza, che conferma ancora una volta  che il cambiamento che si proclama   avviato nel Partito Democratico è un’operazione più di facciata che di sostanza. Infatti non si capisce il criterio  della nomina a Presidente di una delle commissioni più importanti e delicate – Commissione  bilancio – della giovane Giulia Tempesta (PD), che non ci sembra abbia un curriculum tale da giustificare una scelta in cui a nostro avviso dovrebbero pesare, e molto, le competenze (6). Noi ci saremmo augurati che  il ruolo fosse affidato a  Riccardo Magi, radicale eletto nella Lista Civica Marino, considerato un nemico da Buzzi & Carminati (7),  che da sempre si è occupato del bilancio, mettendosi spesso di traverso alla sua stessa maggioranza quando si prendevano ambigue iniziative,  come la cosiddetta “manovra d’aula”, su cui ci ripromettiamo di rinfrescare la memoria ai cittadini romani al più presto. E se come si mormora,  sarà  nominato Presidente della Commissione Patrimonio al posto dell’arrestato Pedetti (PD), il Presidente della Commissione Urbanistica Antonio Stampete (PD) (8), che raddoppierebbe gli incarichi, a nostro avviso si tratterebbe di  un ulteriore segnale  della continuità  della logica  dell’angusto orticello correntizio che nel PD non è mai venuto meno.

E  in questa “Capitale Titanic”  che sta affondando – e le responsabilità più grosse non sono, a mio avviso, da addebitare al Sindaco/comandante ma all’equipaggio bipartisan che da anni gestisce la macchina comunale e ne decide le sorti – la principale preoccupazione dei partiti di centrodestra e anche  del Partito Democratico sembra solo quella  di assicurarsi le scialuppe di salvataggio. Ma questa volta non c’è zattera che tenga. O si lavora per salvare  la città, riportando la legalità e l’interesse pubblico al centro dell’impegno politico e amministrativo, e dimostrandolo ai cittadini in tutte le scelte, o, più che al feudalesimo (a cui Fabrizio Barca ha paragonato la struttura PD dopo la sua indagine sui circoli) (9), torneremo alla barbarie.

Il tempo del cambiamento è ora

Anna Maria Bianchi Missaglia annaemmebi@gmail.com

gruppi centrodestra comune roma

(1) Si veda la composizione delle commissioni capitoline:

(2) vai al sito dio Romacittàmetropolitana con l’elenco delle  deleghe, si veda anche Aska news 26 maggio 2015 : Marino: Dario Nanni delegato cultura città metropolitana di Roma Si implementa la squadra di governo dell’Ente di area vasta

(3) Vedi il nostro articolo  Un passo avanti per la trasparenza in Campidoglio… del  16 FEBBRAIO 2014

(4)Questi i candidati della Lista del Popolo della Libertà nel 2008 (in grassetto quelli rieletti e in assembela Capitolina ancora oggi) : Gianni Alemanno Fernando Aiuti, Sergio Marchi, Fabio De Lillo,Davide Bordoni,Enrico Cavallari, Alessandro Cochi, Pasquale De Luca, Fabrizio Ghera, Luca Gramazio, Federico Guidi, Samuele Piccolo detto Piccoli, Marco Pomarici,(Giovanni Quarzo),Dario Rossin detto Rossini, Marco Visconti, Roberto Angelini, Antonio detto Antonello Aurigemma,Rocco Belfronte, Sveva Belviso detta Sveva, Maurizio Berruti, Roberto Bianchini,Patrizio Bianconi detto Zerisi detto Pezzimenti,Francesco Bondoli,Emanuele Calò,Roberto Cantiani,Ugo Cassone,Marcello Cesaroni,Paolo Cessari,Valerio Cianciulli,Giuseppe Ciardi detto Giorgio,Ferdinando Colloca detto Mr Ferdy,Francesco De Micheli detto Titti,Andrea De Priamo,Marco Di Cosimo,Pierluigi Fioretti,Antonio Gazzellone detto Gazzelloni detto Gaz, Salvatore Grillo,Giuseppe La Fortuna,Maria Elisa Lucchetta,Mauro Marchini,Giorgio Stefano Masino,Lavinia Mennuni,Federico Mollicone,Domenico Naccari,Francesco Orsi,Massimiliano Parsi detto Parsi detto Parisi,Perla Pavoncello,Massimo Quattrucci,Luca Raimondi,Federico Rocca,Fabrizio Santori,Marco Siclari detto Marco,Carlo Stirpe,Romolo Tintisona,Ludovico Maria Todini,Edmondo Tomaselli,Pio Giuseppe Torcicollo,Massimo Tota,(Giordano Tredicine detto Tredici),Alessandro Vannini Scatoli detto Vannini (per la lista civica Antonino Torre)

si veda anche  Repubblica 29 aprile 2008 I tanti volti nuovi dell’aula Giulio Cesare Alla maggioranza 36 consiglieri, 24 per l’opposizione. Poche le donne di Carlo Alberto Bucci

(5) Noi l’avevamo segnalato da subito: si veda il nostro post (inviato a tutti i consiglieri) Chi controlla i controllori : la vicenda Commissione Trasparenza, del  6 dicembre 2014

giulia_tempesta(6) si vedal’autopresentazione di Giulia Tempesta sul suo sito, il curriculum scaricabile dal sito di Roma Capitale (non sono neanche indicati i datori di alvoro) TEMPESTA_cv

 

 

(7) si veda il nostro post  Chi dovrebbe fare un passo avanti del 27 giugno 2015

(8) scarica il curriculum di Antonio Stampete STAMPETE_cv

(9) Leggi il nostro post Barca di Noè 20 giugno 2015

Leggi anche:

A cosa servono le Commissioni Capitoline? 8 aprile 2015

La nostra lettera a Renzi, Marino e Orfini: per rendere credibile la volontà di cambiamento, la politica (e il PD) faccia un passo indietro 14 luglio 2015

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