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Piazza Don Bosco: a Roma gli anticorpi ci sono!

antimafia sociale piazza don bosco 7 novembre 2015IMG_4606

(foto Comunità Territoriale)

Il  7 novembre  più di 500 persone si sono raccolte  gioiosamente intorno ad una manifestazione/azione  di contrasto alle mafie. Pubblichiamo il   resoconto di Eugenio De Crescenzo e il comunicato della Comunità Territoriale del VII Municipio. E l’accorata lettera di uno degli organizzatori, Guido Marinelli della Comunità territoriale del VII Municipio, al direttore di Left:  ...Finchè un funerale di un Casamonica o un comizio fanno più notizia dell’impegno reale e costante dei cittadini sono sicuro che avremo ancora una lunga strada da fare in quel percorso “culturale che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità” cui ci invitava Paolo Borsellino”…

Carissimo direttore,

il 7 Novembre, in Piazza Don Bosco si è tenuta un’importante iniziativa contro le mafie e la corruzione organizzata da moltissimi comitati e associazioni del VII Municipio (e non solo). La PIAZZA DELL’ANTIMAFIA SOCIALE. Nome non casuale: la stessa piazza che ha prima visto in agosto il funerale di Casamonica, poi il 3 settembre il comizio organizzato dal PD si è animata mostrando le pratiche quotidiane antimafia e anticorruzione. La novità è che non erano presenti solo le associazioni antimafia storiche come Libera o DaSud ma anche tutta la società civile del VII Municipio.

È stata una bella iniziativa, molto partecipata (oltre 1.000 persone hanno partecipato, chi per tutte le 5 ore, chi solo per un’ora o due, sempre con grande interesse) in cui si sono mostrate e raccontate le pratiche quotidiane (laboratori in piazza, giochi per insegnare cosa è la mafia, testimonianze, esperienze, l’intervento di Federica Angeli…). Stupisce non aver trovato adeguato riscontro mediatico. Solo pochissimi media hanno annunciato l’evento prima e riportato la notizia dopo. Finchè un funerale di un Casamonica o un comizio fanno più notizia dell’impegno reale e costante dei cittadini sono sicuro che avremo ancora una lunga strada da fare in quel percorso “culturale che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità” cui ci invitava Paolo Borsellino.

Comunque, a differenza di quanto detto da qualcuno, gli anticorpi a Roma ci sono. E che continuano a svilupparsi per svolgere la loro azione immunitaria e antagonista. Azione che si estende anche alla partecipazione nella vita pubblica, alla tutela e sviluppo dei beni comuni. La presenza della Comunità Territoriale dimostra che si è compreso che il presidio costante delle istituzioni, il controllo del corretto utilizzo delle risorse pubbliche è un’azione necessaria a seccare la linfa che alimenta mafie e corruzione. Solo prendendo piena coscienza del fatto che l’opacità dell’azione amministrativa, la corruzione che accompagna la gestione della cosa pubblica è altrettanto pericolosa dell’usura, del pizzo, del racket, del gioco d’azzardo… allora arriveremo a respirare il fresco profumo della libertà ma anche a vedere indirizzate correttamente le risorse pubbliche (che sono di tutti noi) verso servizi per i cittadini e non ad alimentare fenomeni criminali.

Per questo abbiamo superato l’indifferenza e abbiamo voluto dimostrare che gli anticorpi ci sono:

Mafia capitale in aula, antimafia sociale in piazza.

Il desiderio di giustizia sociale è il valore condiviso che ci unisce e amplifica la nostra forza ed esperienza. La partecipazione e l’impegno civile di tutti sono la vera cura alla corruzione, a Mafia Capitale e alle altre mafie radicate a Roma. Da questa considerazione partiamo per continuare il nostro percorso che ci vedrà sempre più uniti per lottare contro la mafia e contro la corruzione in tutte le forme con cui si manifestano e in un movimento che si allaghi sempre di più a comprendere l’intera città e oltre. Sperando che l’informazione ne colga l’importanza e ne dia adeguata risonanza.

Guido Marinelli (Comunità Territoriale VII Municipio)

 

Dalla piazza Don Bosco l’antimafia è vera

di Eugenio De Crescenzo*

(foto E. De Crescenzo)

(foto E. De Crescenzo)

Tanti bambini, tanti scout, Antimafia sociale e Cinecittà  Bene Comune, tavoli, panche, gazebo e giochi di piazza. Gli anziani si raccolgono sul muretto della aiuola centrale. Ci sono gli Stand di Libera e quello per una raccolta di firme per ampliare il Policlinico di Tor Vergata; un comitato di sviluppo locale, l’Associazione del Settimo Biciclettari. Ecco il cluod antimafia e tante domande.
Parlano  Danilo Chirico dell’associazione daSud e la giornalista di Repubblica Federica Angeli.  Raccontano le minacce e l’intreccio dei gruppi di mafia di Ostia. Le persone ascoltano in silenzio la narrazione di una comune violenza quotidiana.
Dietro il palco improvvisato affiora lo striscione del Comitato di quartiere e di SPIAZZIAMOLI,  che il 6 e il 7 marzo ha acceso 50 piazze di iniziative antimafia. Si discute, si domanda e si risponde,  di scuola, diritti, dignità.
Molti dei presenti non sono del quartiere,  alla manifestazione sono accorsi associazioni e movimenti di tutta Roma, anche molte  famiglie che pensano  al loro futuro e sono decise a dire la propria.
Alle 18 nella piazza si accende una lampada,  per rammentare sempre a tutti che è importante tenere accesa la nostra attenzione,  e anche “fare  comunità”. Sotto la lampada campeggia lo striscione dello sportello di aiuto per la prevenzione dell’usura. E ogni realtà che partecipa ricorda le criticità e le richieste per il proprio territorio: Cinecitta’ bene comune chiede l’apertura del parco di Centocelle e  il contenimento dei voli all’aereoporto di Ciampino, come previsto dalla legge. La Comunità territoriale, un coordinamento che raggruppa una trentina di  comitati del VII Municipio,  per voce del coordinaore   Maurizio Battisti, sottolinea la funzione di controllo sul territorio, producendo trasparenza, legalità e partecipazione. Parla anche Marco Petruccioli di Scoup,  raccontando  due casi a rischio speculazione:  Via Nola 5, l’ ex Motorizzazione svenduta, abbandonata e poi demolita,  distruggendo la palestra sociale e il centro di aggregazione, e  il  nuovo spazio sociale, nato in  via della Stazione Tuscolana. Conclude la Coop Diversamente che educa al contrasto all’azzardo.
A Roma gli anticorpi ci sono e come!

* Eugenio de Crescenzo è Vicepresidente di Agci Lazio – associazione generale cooperative italiane – responsabile del settore Sociale

COMUNICATO DELLA COMUNITA’ TERRITORIALE DEL  VII MUNICIPIO

(foto Comunità Territoriale)

(foto Comunità Territoriale)

Ieri è stata una bella giornata di partecipazione e di festa e desideriamo quindi ringraziare, a nome della Comunità Territoriale del VII Municipio e degli altri organizzatori, le molte persone che si sono fermate anche fosse per pochi minuti, a Piazza Don Bosco per dare un segnale e per manifestare contro tutte le forme mafiose che si sono ormai subdolamente insinuate nel tessuto della vita civile e politica.
Per noi, prosegue il Coordinatore della Comunità Territoriale, ogni luogo ed ogni occasione nella quale si tenti di far prevalere la legalità, la trasparenza, il bene e l’interesse comune è una manifestazione tangibile contro il sistema e la mentalità mafiosa.
Noi come Comitati di Quartiere ed Associazioni occupandoci quotidianamente sul territorio di opere di urbanizzazione non terminate, di consorzi che decidono da soli le opere da effettuare sul territorio, di convenzioni urbanistiche di cui non si sa che fine abbiano fatto i soldi da versare nelle casse pubbliche e che non portano benifici alla collettività, di punti verdi qualità assegnati con procedure poco trasparenti, noi in questo modo cerchiamo di far prevalere l’interesse della collettività mettendo in luce e denunciando tutte quelle operazioni speculative e quelle poco trasparenti che hanno spesso il fine di agevolare pochi a scapito di molti.
Questo è il nostro modo di dire no alle mafie e ai sistemi corrotti e poco trasparenti.
Questo è il nostro modo di fare politica, aiutando e sostenendo le istituzioni e tutti coloro che combattono contro il malaffare poichè solo con l’avvento di una politica forte le mafie diventeranno deboli.

Il Coordinatore della Comunità Territoriale del VII Municipio Maurizio Battisti

LEGGI ANCHE L’ARTICOLO DI MANUELA PELATI Corriere della sera 8 novembre 2015 La società civile in piazza Don Bosco contro le mafie L’evento di cinque ore organizzato da 40 associazioni, tra cui Libera, i gruppi Scout, i comitati di quartiere, Spiazziamoli, Carteinregola. Susi Fantino, la presidente del VII Municipio: «Questa piazza dimostra che Roma ha gli anticorpi»di MANUELA PELATI

Da RomaToday  8 Novembre 2015

Don Bosco torna la piazza dell’antimafia, cittadini e associazioni gli “anticorpi” sociali

Per tutto il pomeriggio cittadini, comitati, associazioni a scout si sono riuniti alternando dal palco diversi interventi. Presenti anche la presidente del VII municipio Susi Fantino e la giornalista antimafia Federica Angeli

Piazza San Giovanni Bosco non smette di essere il simbolo dell’antimafia. A poco più di due mesi dai funerali-show del Casamonica ma a soli due giorni dall’avvio del maxi-processo di mafia capitale, si è nuovamente riempita di cittadini, associazioni, comitati e scout. L’intento è chiaro: “Mafia capitale in aula, antimafia sociale in piazza”. Un modo per rendere visibile quegli “anticorpi” che secondo il presidente dellAnac Raffaele Cantone sono venuti a mancare nella Capitale. Per far serntire che la società civile è presente ma anche solo per incontrarsi.

“Cittadini e cittadine si mobilitano per difendere la Costituzione, la democrazia e la libertà in tutte le sue declinazioni e combattere contro tutte le mafie e la corruzione. La cittadinanza assume un ruolo di presidio, controllo e garanzia per il cambiamento della nostra città”. Un piccolo palco ha visto susseguirsi tante voci, esperienze, proposte. Tra i presenti anche la presidente del VII municipio Susi Fantino e Federica Angeli la giornalista antimafia che intervenne anche alla manifestazione organizzata dal Pd all’inizio di settembre.

 

 

piazza dell'antimafia sociale

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