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Le città metropolitane – esempi europei

(in costruzione)

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di Piero Filotico

  • Definizione di AREE METROPOLITANE
    Un’area presenta carattere metropolitano quando si superano determinate soglie dimensionali fisiche e demografiche, di densità abitativa, di concentrazione di attività produttive e soprattutto di interdipendenza tra i centri che la compongono. (CENSIS)
  • Criteri per l’individuazione delle aree m.
    – Omogeneità (caratteristiche simili)
    – Interdipendenza (scambi beni, servizi, persone)
    -Morfologia (elementi orografici, geografici, storici ecc. in comune).

Da “Le città metropolitane in Europa”, di Matteo Carrer e Stefano Rossi

  • L’area m. si distingue come:
    – Area con alta concentrazione di popolazione e attività economiche fortemente interrelate;
    -Area con governo locale diviso tra un Comune centrale e altri Comuni minori.

In entrambi i casi ne consegue l’esigenza di un organo di governo capace di regolamentare flussi e interdipendenze e individuare futuri sviluppi.

  • Modelli di governo M.
    -SOVRACOMUNALITA’ o strutturale > governo unico e formalizzato (ridefiniz. poteri e confini dei Comuni) > Parigi, Londra, Roma?
    -INTERCOMUNALITA’ o funzionale > cooperaz. volontaria (delega volontaria al Governo intercomunale) > Lione, Barcellona
    ROMA rientra nel primo caso.
  • PARIGI Nel 2010 fu approvata la legge che prevede l’istituzione di 11 Métropoles tra cui, nel 2016, Grand Paris, con l’obiettivo di ridurre gli squilibri sociali, territoriali e fiscali a beneficio dell’insieme del territorio nazionale attraverso un progetto di sviluppo urbanistico, sociale ed economico.
    Dal 1 gennaio 2016, Parigi e 124 comuni saranno inclusi nel perimetro della metropoli: alla guida il  Presidente e il Consiglio metropolitano.
    E’ previsto un soggetto giuridico intermedio: il Consiglio territoriale, con funzioni di amministrazione di un’area di non più di 300 mila abitanti, su delega della metropoli.

La metropoli di Grand Paris è una istituzione di cooperazione intercomunale a fiscalità propria e statuto particolare. L’obiettivo è la definizione e la realizzazione di azioni per migliorare il quadro di vita, ridurre le diseguaglianze tra i territori che la compongono, sviluppare un modello urbano, sociale ed economico duraturo mediante le competenze strategiche esercitate in luogo dei comuni membri e che concernono essenzialmente: a) lo sviluppo e la pianificazione del territorio; b) la politica locale dell’edilizia; c) la politica urbana; d) lo sviluppo e la pianificazione economica e sociale.

  • LONDRA La Greater London Authority, istituita nel 1999, è rappresentata dal sindaco e dall’Assemblea di 25 membri con cui non esiste rapporto di fiducia, in modo che le due parti esercitino un controllo reciproco. La GLA non fornisce direttamente alcun servizio ma elabora strategie con funzione di indirizzo. I servizi sono erogati da quattro organi funzionali che – in piena autonomia – operano su altrettante aree: trasporti, polizia e sicurezza, incendi e soccorso, sviluppo e pianificazione strategica.

La città è suddivisa in 32 Boroughs (più quello della City, autonomo), equivalenti a distretti.
Ciascuno di essi è amministrato da un London Borough Council eletto ogni quattro anni. Essi gestiscono gran parte dei servizi come scuole, sociale, case popolari, pulizia delle strade, rifiuti, viabilità, esazione delle imposte. I loro interessi presso il Governo vengono curati dalla Association of London Government.

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RIFERIMENTI

https://www.academia.edu/9350795/Le_Citt%C3%A0_metropolitane_in_Europa_con_M._Carrer_

http://met.cittametropolitana.fi.it/public/misc/20140711134152142.pdf

W. Tortorella e M. Allulli, Città metropolitane. La lunga attesa, Marsilio, Venezia 2014,pp.159, euro 15,00.