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M5S: quali valori fondativi ? – Maurizio Geusa

Valori fondativi condivisi e facilmente individuabili di Maurizio Geusa

Non è certo facile individuare nel sito pubblico fra “Non statuto” e “Programma” i valori fondativi di riferimento.

Infatti, in ogni pagina del sito si precisa:

“Il MoVimento 5 Stelle è una libera associazione di cittadini. Non è un partito politico né si intende che lo diventi in futuro. Non ideologie di sinistra o di destra, ma idee. Vuole realizzare un efficiente ed efficace scambio di opinioni e confronto democratico al di fuori di legami associativi e partitici e senza la mediazione di organismi direttivi o rappresentativi, riconoscendo alla totalità dei cittadini il ruolo di governo ed indirizzo normalmente attribuito a pochi.”

Quindi, il “Non statuto” (versione 10 X 2009 presente sul sito) è in realtà un Regolamento come infatti viene definito nella seconda pagina.

L’art. 1 precisa meglio come il MoVimento sia “una piattaforma ed un veicolo di confronto e di consultazione che trae origine e trova il suo epicentro nel blog www.beppegrillo.it.”

Pertanto il MoVimento “va a costituire … lo strumento di consultazione per l’individuazione, selezione e scelta di quanti potranno essere candidati in occasione delle elezioni

In conseguenza di ciò il MoVimento si presenta come un sistema di relazioni e di scambi, che ruota intorno ad uno strumento di comunicazioni. Pertanto, diverso dallo schema tradizionale delle associazioni di cittadini che concorrono con metodo democratico a determinare la politica nazionale.

La conseguenza immediata di questo approccio strumentale emerge in sede elettorale al momento di adeguare il meccanismo della rappresentanza democratica alla fluidità degli scambi virtuali. Infatti gli eletti sono definiti “portavoce”. Questo termine intende limitare l’autonomia degli eletti rispetto agli elettori sia pure in contrasto con il dettato Costituzionale[1]. Dettato Costituzionale su cui lo stesso Beppe Grillo si era espresso in maniera netta: “Il voto è un contratto tra elettore ed eletto … chi disattende un contratto elettorale non rischia nulla. … E’ ritenuto del tutto legittimo il cambio in corsa di idee, opinioni e partiti.”[2]

Questo è quanto si reperisce dai documenti pubblicati sul sito, ma le infinite possibilità della rete offrono anche la versione originale dello statuto sottoscritto il 14 dicembre del 2012 [3]. In tale documento compaiono proprio i valori fondativi del MoVimento:

“Il MoVimento Cinque Stelle si ispira ai valori fondamentali di progresso e sviluppo nei riguardi dei tre soggetti a cui l’azione politica e sociale si rivolge:

  1. l’Individuo, quale persona e cittadino che decide di convivere in pace con altri individui;
  2. la Società Civile, quale luogo nel quale la convivenza si esprime nelle sue forme economiche e nelle aggregazioni sociali spontanee;
  3. lo Stato, quale organismo laico che deve garantire la salvaguardia dei valori fondanti della società e lo sviluppo delle possibilità individuali;

L’obiettivo che il MoVimento Cinque Stelle si pone, nella realizzazione del suo programma, è la convivenza armoniosa tra gli uomini, attraverso lo sviluppo del talento e delle capacità personali dell’individuo, che deve trovare piena possibilità di cogliere tutte le opportunità realizzabili all’interno della Società Civile, nel rispetto delle regole istituite dallo Stato nella sua fondazione. Lo Stato deve limitare il corpo delle leggi che ne regolano il funzionamento a quegli ambiti di intervento propri di tutela e salvaguardia degli interessi della collettività e dei diritti della persona.

Il MoVimento Cinque Stelle intende costruire un modello organico di società, secondo i principi sopra esposti, basata sui valori costituenti dello Stato. I valori fondanti del MoVimento sono Libertà, Uguaglianza, Dignità, Solidarietà, Fratellanza e Rispetto.”

Sul sito ufficiale, viene dato ampio spazio al tema della “Partecipazione” intesa come modo con il quale i cittadini possono contribuire ad orientare le scelte politiche ed amministrative delle Istituzioni”, anche se questo specifico argomento non è richiamato in nessun documento ufficiale Statuto o Programma.

Sempre sul sito ufficiale del MoVimento è pubblicato il “Programma” per le lezioni politiche del 2013. Il documento si compone di 15 pagine suddivise in sette capitoli: Stato e cittadini, Energia, Informazione, Economia, Trasporti, Salute ed Istruzione.

Ciascun capitolo elenca le singole azioni proposte dal MoVimento su quello specifico tema. Dei sette capitoli quattro (Stato e cittadini, Energie, Informazione e Salute) sono accompagnati da alcune righe introduttive mentre l’introduzione manca in tre capitoli in cui avrebbe aiutato di più a comprendere la visione strategica complessiva di approccio al governo politico della nazione quali l’Economia, i Trasporti e l’Istruzione.

La filosofia del confronto democratico continuo sembra aver trovato applicazione nella formazione del Programma partecipato per le elezioni della regione Lazio nel 2013 infatti “è frutto del lavoro collettivo di tutti i cittadini laziali .. attraverso 7 tavoli di lavoro tematici … grazie a strumenti di democrazia liquida (liquid feedback) … poi pubblicato in rete” con una partecipazione sempre più condivisa e ragionata.

Per quanto riguarda i contenuti del Programma le 41 pagine sono suddivise in 7 capitoli: Salute, Ambiente, Mobilità, Economia, Legalità, Istruzione e Connettività. Dalla lettura delle proposte traspare il metodo di formazione che si basa su singole sollecitazioni individuali.

Il Programma del candidato Sindaco a Roma del 2013 presenta invece una struttura diversa con un preambolo introduttivo e una conclusione in cui si disegna una strategia complessiva che richiama quella dello Statuto sottoscritto dal notaio del 2012.

“L’obiettivo principe su cui si fonda la proposta di governo del MoVimento 5 stelle è prima di tutto la ricostruzione dei legami di comunità, ossia la sistematica riattivazione dei meccanismi di partecipazione alla vita sociale ed economica, oggi mortificata, restituendo a ciascuna persona la possibilità e la libertà di coltivare la coscienza di un dovere civico e di esplicare la propria umanità.

Viviamo infatti un’epoca buia, caratterizzata da geografie fisiche e sociali in tumultuosa trasformazione che generano emarginazione ed esclusione, segnata da un individualismo egoista che ancora ritiene il progresso economico e sociale esclusiva conseguenza di conflitti tra interessi e della sopraffazione dei forti sui deboli.

Animati dal convincimento che senza un rinnovato comune sentire fondato su principi di solidarietà, fratellanza, rinnovato senso civico e attenzione alla cosa pubblica non potranno esserci né sviluppo né avvenire, il nostro programma mira dunque alla costruzione di una società, di una nostra città, che torni ad essere a misura d’uomo, ed in cui nessuno venga lasciato indietro.”

Per quanto riguarda il contenuto il documento di 15 pagine non segue la struttura utilizzata dal programma nazionale e regionale, per articolarsi in otto temi specifici: Gestione finanziaria del patrimonio comunale, Politiche sociali, Cultura, Sviluppo economico, Riqualificazione urbana, Mobilità sostenibile, Gestione del territorio ed infine Acqua Energia e Rifiuti. Al loro interno i singoli temi riprendono lo schema dell’elenco.

Un punto in particolare da sottolineare il MoVimneto dichiara espressamente la volontà di revisione del bilancio comunale “facendo leva sulla ristrutturazione, internalizzazione o dismissione di società, enti controllati e partecipazioni e sulla riorganizzazione, razionalizzazione ed efficientamento della macchina amministrativa”.

Fin qui i documenti. Ora emergono tre osservazioni.

Una prima osservazione per quanto riguarda i “valori fondamentali” contenuti nello Statuto sottoscritto e nel Programma per Roma. Emerge un netto richiamo ai valori cristiani della “convivenza armoniosa tra gli uomini”[4], infatti come meglio precisato nell’Enciclica Caritas in veritate[5]: “La ragione, da sola, e` in grado di cogliere l’uguaglianza tra gli uomini e di stabilire una convivenza civica tra loro, ma non riesce a fondare la fraternita`”.

Altrettanto il richiamo allo “sviluppo del talento” rinvia alla nota parabola dove il Talento inteso come moneta invita proprio al miglior uso delle capacità intellettuali connaturate in ciascuno. (“a chiunque ha sarà dato e sarà nell’abbondanza” Matteo 25,14 -30)

Infine il richiamo che “Lo Stato deve limitare il corpo delle leggi che ne regolano il funzionamento” appare di scuola liberista dove le sole forze di mercato possono autoregolarsi in assenza di intervento pubblico[6].

Una seconda osservazione riguarda la struttura dei Programma con il lungo elenco di azioni e proposte che non si traduce esplicitamente in un forte quadro di orientamento per una politica nazionale. Le azioni proposte nel programma come spesso accade non sono commisurate alle risorse economiche ed umane, quindi è difficile comprendere la loro fattibilità sul piano pratico. In questo il MoVimento non è diverso dalle altre organizzazioni politiche, in cui le proposte sembrano più proposte finalizzate alla raccolta del consenso più che alla effettiva realizzazione.

Una terza osservazione riguarda la modalità specifica scelta per la stessa esistenza del MoVimento ovvero la rete. Infatti, come si pone il MoVimento rispetto ai cittadini che non utilizzano la rete, ovvero tutti coloro che sono disconnessi a vario titolo. Questi cittadini hanno rappresentatività nel MoVimento oppure il MoVimento è una categoria di cittadini dalle caratteristiche forse troppo omogenee ?

Inoltre, le reti locali e nazionali sembrano separate ciascuna con il proprio dibattito interno, quindi in mancanza di struttura, come avvengono gli scambi fra i diversi livelli ?

Per completare il quadro è interessante una esplorazione nella rete e nei meccanismi di formazione dei programmi e delle scelte. Nella pagina Forum è infatti precisato “Proponi le tue idee: diventeranno parte del programma delle liste civiche”. La lettura delle proposte presenti offre un quadro di commenti e di osservazioni assai variegato, ma non è indicato chi, come e quando opererà la sintesi e la trasposizione nel programma.

In conclusione, per quanto riguarda la forte enfasi affidata alla connettività, sorge il dubbio che in assenza di una struttura organica di guida e d indirizzo il dibattito possa seguire qualunque percorso.

Come pure la sorge il dubbio se la connettività possa rappresentare l’intero quadro sociale o solo giovani, connessi ed acculturati in grado di districarsi fra meetup, blog, forum, streaming ed altro.

Dal quadro così tratteggiato emergono quattro interrogativi:

  1. Come si contemperano le diverse sollecitazioni della rete, chi seleziona, organizza e traduce in programmi i post degli iscritti ?
  2. Come si rapportano tra loro i livelli nazionale, regionale e locale ?
  3. Come partecipano i cittadini non connessi ?

 

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[1] art. 67 della Costituzione “Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato.”

[2] 3 marzo 2013 Risultati elezioni 2013, Grillo se la prende con l’articolo 67 della Costituzione. Permette ai parlamentari di fare ciò che vogliono http://www.huffingtonpost.it/2013/03/03/risultati-elezioni-2013-grillo-se-la-prende-con-larticolo-67-della-costituzione_n_2800969.html (contiene anche il post di grillo)

[3] http://www.huffingtonpost.it/2013/03/12/ecco-statuto-movimento-5stelle_n_2860351.html

[4] http://www.osservatoreromano.va/it/news/per-una-convivenza-armoniosa

[5] http://www.sfisp.it/Img/Caritas%20in%20veritate_07-09.pdf

[6] http://www.treccani.it/enciclopedia/liberismo/