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Prosegue inesorabile il treno delle Olimpiadi Roma2024

logo olimpiadi roma2024(in calce l’articolo di Maurizio Geusa: Il treno delle Olimpiadi Roma2024 dove pensa di andare ?)

Pochi giorni fa anche la città di   Amburgo si è sfilata dalla rosa di candidature alle  Olimpiadi 2024, dopo che i cittadini chiamati a esprimersi  con un referendum  hanno  bocciato il piano per organizzare i Giochi. Restano in lizza  Parigi, Los Angeles,  Budapest e naturalmente Roma, dove i cittadini non sono mai stati interpellati, nonostante abbiano subìto notevoli danni collaterali  per imprese similari varate da precedenti amministrazioni di vario colore. Così la macchina promotrice prosegue il suo percorso: ieri 13 dicembre è stato presentato il logo –  un Colosseo tricolore che sfuma in una pista di atletica –  nel palazzetto dello Sport di Nervi,  tra  effetti speciali  e  campioni sportivi di ieri e di oggi.  Il Presidente del CONI Malagò ha ribadito  quali saranno i poli per la manifestazione, a partire da Tor Vergata, che – è ormai certo –  sarà quello dell’ “espansione della città di domani“, dove verrà costruito il  villaggio olimpico che “sarà fondamentale che dia la possibilità di creare abitazioni, di far sviluppare l’università e l’ospedale“. Gli altri centri saranno il Foro italico e l’area della Fiera di Roma, dove saranno installati “impianti non costosi che dopo le Olimpiadi saranno smantellati». E tanta retorica  sulle magnifiche sorti e progressive che si apriranno nel caso che (nel caso che) Roma venga scelta come sede dei giochi olimpici, stride con  la Capitale spettrale che in questi giorni ha accolto l’inizio del Giubileo,  dove il vuoto degli alberghi  per il panico scatenato dagli attentati di Parigi fa pendant  con le  vie del centro semideserte,  con un traffico che  più che dal solito congestionamento strutturale sembra  creato dai mille cantieri partiti tutti insieme  (e i progetti erano pronti da maggio, se  il Governo avesse messo subito a disposizione le risorse…). Chissà se alla favola dei grandi eventi – sportivi   e non – tutti  soldi e  lustrini che risolvono i problemi della città ci crede ancora qualcuno…

AGGIORNAMENTO: il 15 dicembre il Presidente Renzi alla festa dello sport ribadisce l’entusiasmo del governo per la candidtura olimpica romana: «La sfida è con Parigi, ma vinceremo” e il 17 dicembre Giovanni Malagò annuncia che il presidente del Consiglio incontrerà, insieme allo stesso Malagò, il numero uno del Cio, Thomas Bach il prossimo 21 gennaio a Losanna. Sono invitati. l’avvocato Montezemolo, Diana Bianchedi, Fiona May… il Coni sarà rappresentato da Giovanni Malagò, Roberto Fabbricini e Carlo Mornati con i rispettivi capi della comunicazione”.

Anna Maria Bianchi Missaglia

Il treno delle Olimpiadi Roma2024 dove pensa di andare ?

Le dichiarazioni riportate dalla stampa del Presidente del Comitato organizzatore, Luca Cordero di Montezemolo non possono non preoccupare i romani.

Infatti, durante la presentazione del logo, secondo quanto riportato dal Corriere del 15 dicembre,  il  Presidente Montezemolo ha detto che: «Tor Vergata, … sarà espansione della città di domani, dove faremo un villaggio olimpico che sarà fondamentale che dia la possibilità di creare abitazioni, di far sviluppare l’università e l’ospedale.».

In attesa di conoscere il progetto definitivo, sembra di capire che il Villaggio Olimpico, sarà localizzato all’interno del comprensorio universitario, con un nuovo carico urbanistico di tipo residenziale non previsto ed aggiuntivo rispetto ai pesi insediativi già previsti nello stesso settore urbano dal Piano regolatore generale.

Solo per memoria nello stesso settore urbano il Piano Regolatore ha localizzato oltre alla Centralità di Tor Vergata altre due Centralità Metropolitane, quella di Anagnina-Romanina estesa per 92 ettari e quella di Torre Spaccata estesa per 57 ettari. Quindi un complesso di altri 150 ettari di cui è sufficiente attuare le attuali destinazioni urbanistiche per soddisfare le esigenze residenziali olimpiche.

Al contrario, sembra prevalere, anche in questo caso, la logica delle varianti e del superamento delle decisioni precedenti. Se si pensa a nuove abitazioni all’interno del comprensorio universitario, anche in misura considerevole visti gli standard olimpici, si otterrà soltanto lo stravolgimento del carattere estensivo e a bassa densità fino ad ora realizzato per il secondo Ateneo di Roma.

In questo modo il treno olimpico ci porterà anche una vagonata di nuove abitazioni che si aggiungeranno a quelle già previste dal Piano regolatore generale e di cui nessuno sentiva l’esigenza.

La seconda parte della valutazione attribuita al Presidente Montezemolo è alquanto opinabile. Infatti quando mai le abitazioni sono un motore di sviluppo per Università ed Ospedali ? Forse lo sviluppo inteso in senso monetario ?

Infatti, anche in questo caso le attuali previsioni urbanistiche del comprensorio universitario già oggi consentono di realizzare ulteriori residenze per studenti dislocate in diversi nuclei in coerenza con l’impianto generale del Campus (http://www.urbanistica.comune.roma.it/uni-torvergata.html), inadeguate per gli standard olimpici ma necessarie e sufficienti per le esigenze universitarie.

Quindi il buon senso dovrebbe far pensare alle altre previsioni urbanistiche presenti in aderenza al comprensorio universitario con dimensioni tali da accogliere le previsioni olimpiche senza necessità di sovraccaricare le aree dell’università con destinazioni incongrue.

Per fugare questi timori non rimane che aspettare il progetto definitivo.

Maurizio Geusa

( il servizio video del Corriere della Sera)

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Sulle olimpiadi è necessario aprire anche a Roma un dibattito trasparente in merito a costi e benefici e poi indire un referendum, proprio come è stato fatto in molte delle città che si sono candidate a ospitare i giochi come Amburgo, o Monaco e Oslo per i giochi invernali. Solo così la corsa per le olimpiadi sarà una scelta dei cittadini e non un’operazione promossa per favorire i soliti gruppi di interesse, finanziando opere inutili o, come nel caso della linea C della metropolitana, sperperando ancora soldi dei contribuenti in opere già fallite. Molti i milioni già impiegati per mettere in piedi questo show e che potevano essere destinati ad asili e manutenzione delle strade.
Il sospetto è che sia iniziata la campagna delle “elezioni olimpioniche”, per distrarre con il sogno olimpico dalle riforme che servono alla Capitale e che dovrebbero essere al centro del dibattito pubblico da adesso fino all’appuntamento con le urne. Roma, infatti, non ha bisogno della politica dei grandi eventi, con la loro gestione straordinaria. Per riscattare la città dalla crisi e rilanciarla come Capitala europea, ha bisogno piuttosto di un’efficiente ordinaria amministrazione, con infrastrutture sostenibili e moderne, una mobilità semplice e intelligente, trasporti, gestione dei rifiuti e altri servizi di qualità, anche sfruttando le opportunità delle nuove tecnologie. Sono questi gli obiettivi che, chiunque si candidi a governare la città, deve tenere ben presenti. Parlare, come hanno fatto ieri Malagò e Montezemolo, di ‘sondaggi d’opinione’ e ‘ricerche di mercato’ in risposta alla richiesta di referendum è un insulto all’intelligenza dei cittadini. Portare poi come prova di consenso una platea di bambini delle scuole romane la dice lunga sull’idea di coinvolgimento che hanno in mente per rilanciare Roma, anzi – come sostengono – l’Italia”.

Roma, 15 dicembre 2015

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