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Le 5 brutte notizie prenatalizie per l’ambiente italiano

Alpi apuane

Alpi  Apuane

di Vittorio Emiliani*

Le cattive notizie per l’ambiente non vengono mai sole.

La prima è questa: il governo ha preso atto, senza muovere un ditino, della divisione in più parti, a spezzatino, di uno dei più “antichi” Parchi Nazionali, quello dello Stelvio, datato 1935, diviso ora fra Province Autonome e Regione Lombardia. Tre fette di parco, ognuna col proprio Comitato di gestione e sicuramente con una tutela assai più di manica larga verso cacciatori, creatori di impianti di risalita e di piste sciistiche (con taglio di altri alberi), nonché nuova edilizia “di servizio”.

La seconda: il governo procede nella soppressione di fatto di uno dei Corpi statali di polizia più specializzati e più apprezzati (insieme ai Vigili del fuoco) e cioè la Guardia Forestale che, nata nel 1822, verrà accorpata ad altra forza militare. Non sono valse a nulla le proteste di ogni tipo di associazione di tutela, anche delle più neutre, un appello con oltre centomila firme, per fermare questa assurda decisione che cancella una tradizione di quasi due secoli e un lavoro di grande impegno e qualità a tutela del patrimonio agro-forestale e quindi di tutti i cittadini.

La terza: con l’assestamento di bilancio la maggioranza della Regione Marche ha deciso di chiudere sostanzialmente parchi e riserva naturali regionali. L’incredibile decisione che riporta le Marche indietro di un trentennio e più viene contestata da associazioni come Club Alpino, FAI, Lipu, Italia Nostra Marche, Wwf Marche, Legambiente Marche. Da tutti insomma. In un comunicato esse denunciano anche l’amara sorte dei Centri di Educazione Ambientale e degli Ambiti Territoriali di Caccia “senza più soldi per rimborsare gli agricoltori dai danni dei “selvatici”, creando i presupposti per l’apertura della caccia indiscriminata”. Tutto ciò, secondo un modello ormai collaudato, con un decreto debitamente “blindato”. In campagna elettorale il Pd aveva promesso tutt’altra politica. Meno male che il Parco dei Monti Sibillini e quello (per la parte ascolana) del Parco del Gran Sasso e Monti della Laga sono per ora nazionali…

La quarta: la Regione Toscana si è dotata (unica assieme alla Puglia, per ora) del piano paesaggistico regionale. Fra polemiche furibonde contro l’allora assessore Anna Marson docente di architettura a Venezia. Uno dei punti più controversi e arroventati: le Alpi Apuane sempre più sfruttate e dissestate dai cavatori di marmo. Da settimane l’acqua dei torrenti che scende verso la costa risulta inquinata dalla cosiddetta “marmettola”, da una polvere di marmo che nulla fa “respirare”. Il Ministero dell’Ambiente è intervenuto presso la Regione, ma chi e come potrà arginare tanto disastro?

La quinta: all’Albaneta di Montecassino viene sbaraccato il Villaggio di Natale installato fra cippi e monumenti a ricordo degli oltre mille Polacchi caduti per la nostra libertà e colà sepolti. L’Ambasciata polacca a Roma è intervenuta con estrema durezza ricordando la sacralità di quel luogo. La notizia è finita su giornali polacchi, inglesi, canadesi, neozelandesi. L’Abate di Montecassino ha dovuto fare parziale marcia indietro. Ma ancora tacciono la Regione Lazio e il Ministero per i Beni culturali compreso il loquace ministro Franceschini. E c’è ancora il pericolo che nell’area vengono insediate una fattoria con letti per pernottare e una fabbrica di birra, artigianale s’intende.

Non c’è bisogno di alcun commento

*Giornalista, scrittore, Presidente del Comitato per la Bellezza.

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