Cancellata un’altra delibera di Alemanno contestata da Carteinregola
Autore : Redazione
Il battesimo di Carteinregola, il primo dicembre 2012, è stata una camminata di 6 km da Ponte Milvio al Pantheon (1), con varie “stazioni” per raccontare le criticità urbanistiche disseminate lungo il percorso. Per ognuna avevamo preparato una scheda che ne raccontava la storia. E una delle fermate di questa sorta di Via Crucis urbana era proprio Palazzo Raggi, tra Via del Gambero e via del Corso, dove una delibera di Alemanno dell’8 febbraio 2012 autorizzava la realizzazione di un centro commerciale con un megastore per lo shopping a livello del terreno, e una serie di appartamenti ai piani superiori, (in calce la nostra scheda di allora). L’operazione si era poi fermata nell’aprile scorso, dopo che la Procura aveva avviato le indagini sulla procedura in deroga al Piano regolatore (2). Oggi apprendiamo che il Commissario Tronca ha annullato quella delibera (3)
Via del Gambero (I Municipio)
(dicembre 2012)Una delibera di giunta dell’8 febbraio 2012 ha approvato la costruzione di un centro commerciale su tre piani e cento miniappartamenti di lusso al posto di uffici. Nel cuore della città storica[1].
Un grande palazzo nobiliare che si affaccia su via del Gambero e su via del Corso,, vincolato come bene culturale, in passato sede del Banco Torlonia e, successivamente, anche di uffici della Camera dei Deputati , sarà ristrutturato in modo da ottenerne più di cento mini appartamenti e decine e decine di negozi su tre piani, a formare un nuovo megastore per un totale di 8000 metri quadri, stravolgendo le precedenti destinazioni d’uso (abitazioni per il 6,61%, commerciale per il 24,40, direzionale per il 68,99).
Un progetto firmato dal costruttore Bonifaci (Ribes srl) e approvato dall’attuale giunta comunale l’8 febbraio, senza passare per il Consiglio, invocando le procedure veloci permesse dalla nuova legge regionale sulla casa.
Gli interventi. Nel salone centrale verrà costruito un ascensore montacarichi di servizio ai negozi e due scale in vetro per mettere in comunicazione il piano interrato con quello ammezzato. Inoltre si prevede la realizzazione di una apertura di forma rettangolare da ritagliare sulla base del disegno della pavimentazione, per dare luce al livello inferiore, dove sorgeranno negozi dello store al posto del vecchio caveau della banca. E ancora: riapertura delle finestre esistenti al piano terra e ricostruzione della copertura del salone.
Dov’è la pubblica utilità?
1) Si aumenta il carico urbanistico Il testo della delibera afferma che «l’operazione servirà a trasferire le sedi direzionali al fine di ridurre il carico urbanistico e di favorire la distribuzione policentrica delle funzioni urbanistiche». Ma è vero il contrario: difficile immaginare un carico urbanistico più pesante di decine di nuovi appartamenti e di negozi a pochi metri da Piazza San Silvestro, senza parcheggi nè standard urbanistici. Infatti la società pagherà un milione e 375 mila euro di oneri concessori e anche i parcheggi, che non si potranno fare, saranno monetizzati con gli oneri di urbanizzazione per circa 850 mila euro.
2) Si deroga al Piano Regolatore Le norme tecniche del PRG prevedono che “il frazionamento delle unità immobiliari esistenti non è consentito, salvo che per la ricostituzione di unità edilizia o immobiliari interessate da precedenti processi di accorpamento (in questo caso è il contrario); inoltre gli interventi per la realizzazione di spazi commerciali anno ancora una volta in deroga alle norme e ai regolamenti vigenti.
3) Anche le modalità di approvazione della Delibera sono state contestate: secondo il consigliere dei Democratici Dario Nanni la Ggiunta non poteva dare il via libera ai lavori: “La legge regionale prevede all’articolo 2 comma 2: “le disposizioni del presente capo non si applicano su edifici situati nelle zone individuate come insediamenti urbani storici e l’immobile di via del Gambero ricade, secondo il Piano regolatore, nel sistema insediativo della città storica nel tessuto T2. Inoltre la legge regionale sul Piano Casa non può essere utilizzata per “interventi e/o disposizioni in deroga alle norme di attuazione dello strumento urbanistico generale“, come è in questo caso.L’assessore all’Urbanistica Marco Corsinirisponde che “In via del Gambero non si realizza un intervento di quelli consentiti dal piano casa regionale. Non si tratta né di demolizione e ricostruzione né di ampliamento. E’ invece un progetto conforme al piano regolatore. Il Piano casa si applica solo per il procedimento, perché ha previsto che su questi provvedimenti la competenza a deliberare viene ad essere della Giunta e non del Consiglio. E questa valutazione è stata anche condivisa dal Segretariato generale“.
CONCLUSIONI
Facendo un bilancio dell’operazione, il risultato ci sembra non portare alcun vantaggio alla collettività ma favorire esclusivamente la speculazione immobiliare privata.
Ancora una volta si fa un uso spregiudicato del territorio, approvando uno stravolgimento del centro storico di Roma, senza considerare il contesto storico, artistico e culturale, né le ricadute negativi sui residenti e sui servizi ai cittadini