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Trasparenza: Il Comune di Roma aderisce a Openbilancio

open_bilancio-da-sito-comune-png_d0(dal sito di roma Capitale) Dieci anni di bilanci di Roma Capitale, dal 2005 in poi, liberamente consultabili e spiegati per i non addetti ai lavori. Con OpenBilancio l’amministrazione capitolina è sotto gli occhi: cosa ha fatto e cosa sta facendo, come ha speso e investito il denaro pubblico, come conta di farlo adesso e – con i nuovi dati che affluiranno – quanto e come rispetterà gli impegni presi. L’operazione OpenBilancio – presentata in Campidoglio dalla sindaca Virginia Raggi con gli assessori Flavia Marzano (Roma Semplice) e Andrea Mazzillo (Bilancio e Patrimonio) – è accessibile su un nuovo sito (http://openbilanci.comune.roma.it/) e raggiungibile anche dalla home page del sito del Comune (banner in alto a destra). In programma anche  i “Municipi open” (stesso criterio e metodo, con l’avanzamento dei programmi in corso d’opera), Open Agenda (gli incontri e gli impegni di Sindaca e Assessori, con la descrizione dettagliata) e un forte impulso a tutti gli open data (non più la mera pubblicazione dei dati ma aggiornamento continuo, verifica di qualità, rimozione di ogni limite all’accesso e alla condivisione). Nella stessa logica l’adozione del software libero negli uffici capitolini,  già deliberata dalla Giunta (Scarica la delibera software_delibera-giunta-capitolina *)(> leggi tutto l’articolo)

sito-comune-roma-open-bilancio9

il sito di open bilancio del comune http://openbilanci.comune.roma.it/?year=2015&type=consuntivo&cas_com_type=cassa

(dal blog di Open Polis)

Sono disponibili online tutte le voci di entrata e spesa del comune dal 2005 al 2016. Indicatori, classifiche, andamenti nel tempo e grafici interattivi per comprendere e scoprire cosa dicono i bilanci della capitale. I dati finalmente aggiornati sono liberamente scaricabili in formato aperto.

Con l’adesione a openbilanci.it il comune di Roma dimezza il tempo necessario per pubblicare i propri bilanci, rendendo disponibili dati aggiornati al 2016 che altrimenti sarebbero rimasti fermi al 2014.

I cittadini, attraverso un sito dedicato, possono analizzare in dettaglio le voci di entrata e di spesa, la cui comprensione è facilitata attraverso indicatori, classifiche, andamenti nel tempo e grafici interattivi.

Al tempo stesso i dati aggiornati di Roma sono disponibili sulla piattaforma nazionale openbilanci.it permettendo studi e confronti con le altre città italiane.

I comuni possono aderire al progetto condividendo gli stessi dati di bilancio che inviano al ministero dell’interno. In questo modo le informazioni sono pubblicate immediatamente sulla piattaforma web senza aspettare i tempi dell’amministrazione centrale, circa 15 mesi.

Si tratta di un’operazione semplice, già fatta da grandi città come Firenze, Messina e Roma ma anche da piccoli centri come Castiglione dello Stiviere, in provincia di Mantova.

Le amministrazioni che adottano openbilanci scelgono:

Trasparenza tempestiva
Una piattaforma nazionale dove il comune può pubblicare subito l’ultimo bilancio approvato. Senza dati aggiornati non c’è trasparenza né partecipazione.

Accesso totale
I cittadini possono vedere i bilanci anche attraverso il sito web del comune, sfruttando tutti gli strumenti di visualizzazione, confronto, condivisione e scarico dati di Openbilanci.

Rendicontazione puntuale
Il sindaco ha la possibilità di spiegare puntualmente, a fianco di cifre e grafici, come e perché una tariffa è cresciuta o un servizio ridotto. Openbilanci serve anche a questo.

 

Leggi anche l’articolo di Flavia Marzano su agendadigitale.eu del 21 ottobre

Marzano: “L’openness è di casa a Roma” Open Agenda, Open Bilanci, Open Source: da qui Roma parte per rendere l’open government schema di approccio dell’amministrazione, lente sulla base della quale si modula il metodo di governo, il rapporto con gli stakeholder, il coinvolgimento della popolazione di Flavia Marzano, Assessora a Roma Semplice, Roma Capitale

* dal sito di Roma Capitale 17 ottobre:

Giunta, ok al software libero. Road map per la trasformazione in Campidoglio

La Giunta ha approvato una delibera che prevede l’utilizzo del software libero per i computer capitolini. Si comincia dunque a lavorare per consentire la migrazione dagli attuali sistemi informatici a software liberi, quelli che permettono di eseguire il programma come si desidera, di modificarlo e di distribuirne le copie così da rendere un servizio utile all’intera comunità.

L’operazione si attua seguendo una road map per avviare la transizione già dai prossimi mesi. Al via anche un’analisi delle spese affrontate per l’acquisto di licenze per software di tipo proprietario, finalizzata inoltre a conoscere quali aree siano sostituibili con il software libero.

Tramonta quindi l’epoca del software proprietario che “mette l’amministrazione in condizione di essere ricattabile dal fornitore”. L’assessora a Roma Semplice, Flavia Marzano, annuncia così “la svolta” del Campidoglio, e aggiunge: “Niente più scelte che vincolino l’amministrazione ad un solo fornitore, ma soluzioni aperte e modulabili nel tempo che permettano un confronto concorrenziale tra diversi operatori”.

L’obiettivo è favorire il pluralismo informatico. La diffusione del software libero si presenta infatti come uno strumento adatto a garantire “maggiore efficienza, trasparenza, sostenibilità e indipendenza nell’esercizio delle proprie funzioni”.

Nota di Carteinregola: condividiamo le perplessità espresse dal blog Romafaschifo su una migrazione di un sistema assai complesso come quello utilizzato dall’amministrazione comunale a un sistema open source senza alcun esborso economico, dato che la delibera prevede di  “coinvolgere, a titolo gratuito e senza alcun onere a carico dell’Amministrazione Capitolina, le realtà esperte di software libero per agevolare la migrazione verso tale tipologia di software e svolgere iniziative mirate alla formazione del personale dipendente”

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