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Rom e rifugiati, le due delibere di inziativa popolare approdano in Campidoglio

radicali accogliamoci delibera iniz campi rom

Dal sito di Accogliamoci

A sette mesi dall’insediamento della Sindaca Raggi, le  due delibere di iniziativa popolare “Accogliamoci”  per la riforma del sistema di accoglienza ai rifugiati e per il superamento dei campi rom attraverso percorsi di inclusione promosse da Radicali Roma, Associazione 21 Luglio, A Buon Diritto, Possibile, Arci Immigrazione Roma, Un ponte Per, Cild, Asgi, depositate con le firme di seimila romani nel  settembre del 2015, sono approdate in Campidoglio.  Dopo più di un anno di fermo dovuto alla prematura fine della consiliatura Marino e al periodo di comissariamento del prefetto Tronca, e dopo vari mesi a guida M5S,  la nuova maggioranza porta quindi in Aula  due delle  tante delibere di iniziativa popolare che giacciono nei cassetti capitolini. La prima, che riguardava il  sistema di accoglienza dei richiedenti asilo, non è stata approvata, mentre la seconda –  per il superamento progressivo e la chiusura degli insediamenti formali per Rom  – è stata rimandata in vista dell’avvio di un confronto con le istituzioni (in calce il video della seduta)

La prima  delibera – per il monitoraggio e la riorganizzazione del sistema di accoglienza dei richiedenti asilo e dei titolari di protezione internazionale nella città di Roma(1) è  stata illustrata a nome dei promotori da Alessandro Capriccioli, segretario dei Radicali romani, che ha spiegato che  delibera propone  due cose: che il comune si adoperi  per fare controlli periodici e rigorosi sulla qualità dei servizi forniti dai centri di accoglienza insieme alla Prefettura e all’UNHCR, e che questi tre soggetti, insieme, formino una cabina di regia istituzionale per governare il fenomeno dell’immigrazione a Roma.

Secondo l’Assessore  alla Persona, Scuola e Comunità solidale Laura Baldassarre la delibera sarebbe però superata dalle “recenti previsioni normative” (non ha però specificato  quali,  lasciando aperto l’interrogativo su  quale   previsione normativa possa superare  la necessità di controlli e verifiche  rigorosi, soprattutto dopo quanto è emerso nelle inchieste giudiziarie) e quindi, pur dicendo di condividerne  l’analisi  e gli intenti, ha dichiarato la sua contrarietà (che ha comportato l’astensione dei consiglieri M5S).   L’Assessora si è in ogni caso detta  disponibile a condividere un’azione di coordinamento e monitoraggio con i proponenti della delibera e con gli altri  soggetti interessati, facendo    il punto sulle iniziative promosse dalla Giunta Raggi per migranti e transitanti e annunciando la stesura di un rapporto sul sistema dell’accoglienza a Roma.   La Delibera è stata quindi  bocciata dall’Aula, con il  voto favorevole  di  Fassina di Sinistra Italiana e di Cozzoli Poli del gruppo misto, il voto contrario di Fratelli d’Italia e l’astensione di PD e M5S (voti favorevoli 2 – contrari 23 – astenuti 30).  L’astensione PD è stata giustificata perché la delibera “non tiene conto del decreto Minniti” (che, secondo i promotori,  non c’entra niente) (2)

La seconda delibera  – Piano di intervento e indirizzi per il superamento progressivo e la chiusura degli insediamenti formali per Rom presenti nella città di Roma in attuazione della Strategia nazionale d’inclusione di Rom, Sinti e Caminanti (3) – è stata illustrata per i promotori da Carlo Stasolla, presidente dell’Associazione 21 Luglio, che ha chiesto   dirinviare la discussione per  avviare un tavolo comune per il superamento dei Campi Rom. L’Assessora Baldassarre accogliendo la richiesta, ha fatto presente  di aver già promosso  delle linee guida sul tema  in una   memoria giunta del 18 novembre scorso [non pubblica, come tutte le memorie di Giunta NDR],  riferendo che la Giunta aveva deciso di rimandare  la votazione di una  delibera che era all’ODG del 1 aprile,  per avviare un’ulteriore fase di ascolto delle associazioni, mentre  sono  già stati attivati dei  tavoli muncipali.  Resta sconosciuta la  bozza di delibera targata M5S  con il Piano per il superamento dei campi Rom,  che dovrebbe tenere conto della Strategia Nazionale di Inclusione (4)  e anche delle recenti osservazioni della Commissione dei diritti umani dell’ONU (5)

(AMBM)

Per osservazioni e precisazioni : laboratoriocarteinregola@gmail.com

radicali accogliamoci delibera iniz rifugiati

Dal sito di accogliamoci

(1)  (sintesi)

Delibera di iniziativa popolare per il monitoraggio e la riorganizzazione del sistema di accoglienza dei richiedenti asilo e dei titolari di protezione internazionale nella città di Roma.
La finalità della delibera è riorganizzare il sistema dell’accoglienza dei richiedenti asilo e rifugiati a Roma sul modello SPRAR, rendendolo strutturale attraverso la messa in atto di politiche territoriali integrate e
mirate a rafforzare l’accoglienza e a garantire una presa in carico qualitativamente più adeguata dei beneficiari in centri di dimensioni contenute, con un numero di ospiti limitato a piccoli gruppi, con lapredisposizione di un’idonea offerta di servizi sociali per avviare percorsireali di scambio e d’inclusione nel territorio.
A tale scopo, la delibera prevede:
1.l’istituzione di una Commissione di monitoraggio che, d’intesa e avvalendosi della collaborazione della Prefettura e delle organizzazioni internazionali impegnate nella tutela del diritto d’asilo, promuova un’indagine conoscitiva per verificare, attraverso visite e ispezioni, le condizioni attuali di tutti i centri di accoglienza presenti sul territorio e il rispetto delle relative convenzioni e per vigilare sull’efficacia degli interventi in termini di realizzazione dei progetti territoriali e integrazione. Una volta terminata l’indagine, la Commissione, svolge costante attività di osservazione e monitoraggio del sistema d’accoglienza di Roma Capitale;
2. l’istituzione di una cabina di regia, facente capo all’Assessorato alle Politiche Sociali, d’intesa con la Prefettura e con le organizzazioni internazionali impegnate nella tutela del diritto d’asilo, che sia coinvolta nel processo di decisione di ogni fase de ll’accoglienza sulterritorio e che elabori un documento programmatico per pianificare il miglioramento del sistema di prima e seconda accoglienza a Roma, definire politiche di integrazione efficaci, promuovere la realizzazione di progetti territoriali e garantire i servizi socio-sanitari e di formazione e inserimento lavorativo.
Dal sito Accogliamoci Sintesi
Delibera di iniziativa popolare per il superamento progressivo e la chiusura degli insediamenti formali per Rom presenti nella città di Roma in attuazione della Strategia nazionale d’inclusione di Rom, Sinti e Caminanti.
La finalità della delibera è superare la “politica dei campi”attraverso la progressiva chiusura dei “villaggi della solidarietà” e dei “centri di raccolta” presenti a Roma,garantendo alle famiglie rom e sinte l’accesso a percorsi di inclusione abitativa e sociale.
A tale scopo, la delibera prevede:
1. la promozione, da parte dell’Assessorato alle Politiche Sociali, di un’indagine conoscitiva per analizzare le esigenze dei nuclei familiari e avviare percorsi specifici di inclusione tesi a raggiungere l’integrazione in ambito abitativo, scolastico e lavorativo;
2. l’elaborazione, sempre da parte dell’Assessorato alle Politiche Sociali, di un “Piano per il superamento degli  insediamenti formali” che definisca i tempi, i modi e gli interventi di accompagnamento all’inserimento abitativo e sociale, attingendo agli stanziamenti già previsti e, laddove possibile, alle linee di finanziamento europeo.

(2) IL DECRETO “MINNITI”sull’immigrazione  è stato approvato dal Senato il 29 marzo con il maxi emendamento e la fiducia che ne blindava il testo. Ora il decreto passerà alla Camera, per l’ultimo voto, con un esito scontato, essendo lì i numeri ancor più certi di quelli del Senato. Il decreto  è stato in parte modificato accogliendo alcune osservazioni contenute negli emendamenti dei senatori (> Vedi articolo Luca Sappino su Left)(dal sito del Senato) Decreto-legge su contrasto all’immigrazione illegale L’Assemblea, nella seduta antimeridiana di mercoledì 29 marzo, con 145 voti favorevoli, 107 contrari e un astenuto, ha rinnovato la fiducia al Governo approvando l’emendamento interamente sostitutivo dell’articolo unico del ddl n. 2705, di conversione in legge del decreto-legge n. 13 (scade il 18 aprile), in materia di contrasto dell’immigrazione illegale. L’esame del provvedimento passa alla Camera dei deputati. Dossier di documentazione

Leggi il commento di Internazionale 28 Mar 2017  I punti critici del decreto Minniti-Orlando in aula al senato

vedi anche
(3)
(sintesi)

dal sito Accogliamoci

Superare i campi rom

Riconvertendo le risorse per realizzare percorsi di inclusione e raggiungere l’integrazione.

La finalità della delibera è superare la “politica dei campi” attraverso la progressiva chiusura dei “villaggi della solidarietà” e dei “centri di raccolta” presenti a Roma, garantendo alle famiglie rom e sinte l’accesso a percorsi di inclusione abitativa e sociale.
A tale scopo, la delibera prevede:
1. la promozione, da parte dell’Assessorato alle Politiche Sociali, di un’indagine  conoscitiva per analizzare le esigenze dei nuclei familiari e avviare percorsi specifici di inclusione tesi a raggiungere l’integrazione in ambito abitativo, scolastico e lavorativo;
2. l’elaborazione, sempre da parte dell’Assessorato alle Politiche Sociali, di un “Piano per il superamento degli insediamenti formali” che definisca i tempi, i modi e gli interventi di accompagnamento all’inserimento abitativo e sociale, attingendo agli stanziamenti già previsti e, laddove possibile, alle linee di finanziamento europeo

(4) La Strategia nazionale 2012-2020 d’inclusione dei Rom, dei Sinti e dei Caminanti è stata redatta dall’UNAR – Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali – e approvata dal Consiglio dei Ministri lo scorso febbraio, in attuazione della Comunicazione n.173/2011 della Commissione Europea. La Comunicazione n.173 del 4 aprile 2011, “Un quadro dell’Unione europea per le strategie nazionali di integrazione dei Rom fino al 2020”, approvata dal Consiglio nella seduta del 23-24 giugno 2011, sollecita gli Stati membri all’elaborazione di strategie nazionali di inclusione dei Rom o all’adozione di misure di intervento nell’ambito delle politiche più generali di inclusione sociale per il miglioramento delle condizioni di vita di questa popolazione.

(5)

il manifesto • 29 Mar 17  Rom, migranti e violenze poliziesche: l’Onu boccia l’Italia sui diritti umani

di Eleonora Martini

Sui diritti umani l’Onu boccia l’Italia. A 360 gradi: sovraffollamento carcerario, assenza del reato di tortura, violenze delle forze dell’ordine, mancanza di identificativi sulle divise, espulsioni collettive dei migranti, abusi negli hotspot, respingimenti privi di garanzie, minori non accompagnati insufficientemente tutelati, hate speech e discriminazioni «in tutti i campi, compresa la sfera privata», segregazione dei Rom, Sinti e Camminanti (in particolare nel Comune di Roma), sgomberi forzati.(> leggi tutto)

Dal documento della Commissione Diritti Umani  dell’ONU (scarica la sintesi originale Commissione Diritti Umani dell’ONU CCPR_C_ITA_CO_6_27016_E)

Human Rights Committee  Concluding observations on the sixth periodic report of Italy

Hate speech and racial discrimination

  1. The Committee is concerned about reports of persistent stigmatization, stereotyping, and racist discourse against Roma, Sinti and Camminanti communities and non-citizens, exacerbated by the media and public officials at the local level. It is also concerned that the aggravating circumstances in Law no. 205/1993 (Mancino’s Law) on hate crimes are applied only when a racist motive appears to be a sole motivation but not when there are mixed motives (arts.2 and 26).
  2. The State party should: (a) strengthen its efforts to eradicate stigmatization, stereotyping and racist discourse against Roma, Sinti and Camminanti communities and non-citizens, including by conducting public awareness campaigns to promote tolerance and respect for diversity; (b) review Law no. 205/1993 with a view to giving effect to aggravating circumstances to all hate crimes; (c) and ensure that all cases of racially motivated violence are systematically investigated, that perpetrators are prosecuted and punished and that appropriate compensation is awarded to the victims.

Discrimination against Roma, Sinti and Caminanti communities

  1. The Committee remains concerned at the persistent discrimination and segregation faced by Roma, Sinti and Caminanti communities, in particular:

(a)   The absence of legal remedies provided to Roma, Sinti and Camminanti whose rights were violated by the implementation of the Nomad Emergency Decree from May 2008 to November 2011;

(b)   The continuing practice of forced evictions of Roma, Sinti and Camminanti communities throughout the State party;

(c)   The restrictive security measures, such as Executive decision no. 4077 (21 December 2016) of the Municipality of Rome, imposed on segregated Roma-only settlements;

(d)   The construction by municipal authorities of new segregated Roma-only camps (arts. 2, 12, 17 and 26).

  1. The State party should intensify its efforts to eradicate the persistent discrimination and segregation against Roma, Sinti and Camminanti communities, including the full implementation of the National Roma Inclusion Strategy. The State party should also:

(a)   Provide effective remedies and reparations to those who have suffered human rights violations as a result of the implementation of the Nomad Emergency Decree, taking into account the Council of State’s Judgement No. 6050 of 16 November 2011;

(b)   Take all feasible measures to avoid forced evictions of these communities and ensure, in case of evictions, the affected communities the legal protections and adequate alternative housing;

(c)   Take necessary measures to repeal all restrictive security measures imposed on the segregated Roma-only settlements, including Executive decision no. 4077 (19 February 2017) of the Municipality of Rome, which severely restrict the rights to privacy and to movement of the residents and their visitors;

(d)   Halt any plans which are likely to result in new segregated camps or segregated housing areas;

(e)   Expedite consideration of pending legislation seeking to recognize the Roma, Sinti and Camminanti communities as a national minority;

(…) Hate speech and racial discrimination

  1. The Committee is concerned about reports of persistent stigmatization, stereotyping, and racist discourse against Roma, Sinti and Camminanti communities and non-citizens, exacerbated by the media and public officials at the local level. It is also concerned that the aggravating circumstances in Law no. 205/1993 (Mancino’s Law) on hate crimes are applied only when a racist motive appears to be a sole motivation but not when there are mixed motives (arts.2 and 26).
  2. The State party should: (a) strengthen its efforts to eradicate stigmatization, stereotyping and racist discourse against Roma, Sinti and Camminanti communities and non-citizens, including by conducting public awareness campaigns to promote tolerance and respect for diversity; (b) review Law no. 205/1993 with a view to giving effect to aggravating circumstances to all hate crimes; (c) and ensure that all cases of racially motivated violence are systematically investigated, that perpetrators are prosecuted and punished and that appropriate compensation is awarded to the victims.

Discrimination against Roma, Sinti and Caminanti communities

  1. The Committee remains concerned at the persistent discrimination and segregation faced by Roma, Sinti and Caminanti communities, in particular:

(a)   The absence of legal remedies provided to Roma, Sinti and Camminanti whose rights were violated by the implementation of the Nomad Emergency Decree from May 2008 to November 2011;

(b)   The continuing practice of forced evictions of Roma, Sinti and Camminanti communities throughout the State party;

(c)   The restrictive security measures, such as Executive decision no. 4077 (21 December 2016) of the Municipality of Rome, imposed on segregated Roma-only settlements;

(d)   The construction by municipal authorities of new segregated Roma-only camps (arts. 2, 12, 17 and 26).

  1. The State party should intensify its efforts to eradicate the persistent discrimination and segregation against Roma, Sinti and Camminanti communities, including the full implementation of the National Roma Inclusion Strategy. The State party should also:

(a)   Provide effective remedies and reparations to those who have suffered human rights violations as a result of the implementation of the Nomad Emergency Decree, taking into account the Council of State’s Judgement No. 6050 of 16 November 2011;

(b)   Take all feasible measures to avoid forced evictions of these communities and ensure, in case of evictions, the affected communities the legal protections and adequate alternative housing;

(c)   Take necessary measures to repeal all restrictive security measures imposed on the segregated Roma-only settlements, including Executive decision no. 4077 (19 February 2017) of the Municipality of Rome, which severely restrict the rights to privacy and to movement of the residents and their visitors;

(d)   Halt any plans which are likely to result in new segregated camps or segregated housing areas;

(e)   Expedite consideration of pending legislation seeking to recognize the Roma, Sinti and Camminanti communities as a national minority;

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