COTRAL, per prendere il pullman i disabili devono prenotarsi
Autore : Redazione
Pubblichiamo un articolo di Luca Teolato su Il fatto quotidiano (sul sito del Fatto c’è anche un video) a proposito delle pedane di cui dovrebbero essere forniti i mezzi di trasporto pubblico per permettere ai disabili di salire sugli autobus. Il servizio di trasporto della Regione Lazio ne ha un’esigua dotazione, e non solo sulle vecchie vetture. Infatti al giornalista del quotidiano Cotral ha spiegato che ha “acquistato 360 bus nuovi di cui il 20% è attrezzato di pedana”e che quindi bisogna farne richiesta preventivamente, tramite prenotazione, per avere la possibilità di accedere a bordo di autobus adeguatamente equipaggiati”.E si scopre che non esiste nessuna norma che obblighi le aziende del trasporto pubblico extraurbano a dotare la totalità dei propri bus nuovi di pedana per disabili. (AMBM)
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Il Fatto quotidiano 14 maggio 2017 Disabili, la pedana per le carrozzine è una chimera. E il viaggio sui bus regionali diventa un’odissea
Alessandro Pelliccia, disabile residente a Subiaco, paesino in provincia di Roma, doveva prendere un bus per Frosinone. Purtroppo ha dovuto rimandare il viaggio perché non tutti i mezzi della Cotral, l’azienda di trasporto pubblico regionale, sono dotati della pedana necessaria per consentire l’accesso alle persone con disabilità.
Eppure i bus “sono nuovi di zecca – sottolinea Alessandro – hanno poche settimane di vita, appena acquistati, ma evidentemente l’azienda non ha tenuto conto delle necessità delle persone con disabilità”. Le cose non stanno proprio così, il problema è a monte. Non esiste infatti nessuna norma che obblighi le aziende del trasporto pubblico extraurbano a dotare la totalità dei propri bus nuovi di pedana per disabili. La Cotral, contattata da ilfattoquotidiano.it, ha spiegato che ha “acquistato 360 bus nuovi di cui il 20% è attrezzato di pedana”. Comunque “l’azienda garantisce a tutti gli utenti che ne fanno richiesta preventivamente, tramite prenotazione, la possibilità di accedere a bordo di autobus adeguatamente equipaggiati”.
Una pratica che Alessandro conosce bene: “Da sempre mi prenoto prima se ho necessità di andare a Roma o altrove – spiega – visto che non posso pretendere che bus vecchi siano tutti attrezzati per trasportare disabili. Ma è inaccettabile che debba fare lo stesso anche quando la tratta è coperta da autobus nuovi di zecca. Anche perché cosa vuole dire prenotarsi? Io non posso decidere all’ultimo momento di prendere un autobus e andare da qualche parte?”
Una pratica che, nonostante non violi alcuna normativa, risulta discriminante nei confronti dei disabili che, al contrario dei normodotati, devono decidere con largo anticipo cosa fare e dove andare.